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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Politica di bilancio

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Selezionare l'affermazione corretta (art. 20 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196):   La gestione finanziaria dello Stato si svolge in base al bilancio annuale di previsione redatto in termini di competenza e cassa
Selezionare l'affermazione corretta (art. 25-bis della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196):   Le azioni possono contenere spese di natura economica diversa
Selezionare l'affermazione corretta (art. 25-bis della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196:   Ai fini della gestione e della rendicontazione, le spese di personale di ciascun programma di spesa sono iscritte all'interno di un'unica azione
Selezionare l'affermazione corretta (art. 30 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196):   Le leggi di spesa a carattere permanente quantificano l'onere annuale previsto per ciascuno degli esercizi compresi nel bilancio pluriennale
Selezionare l'affermazione corretta (art. 38-quater della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196):   Ogni atto gestionale posto in essere dai funzionari responsabili della gestione del sistema di contabilità integrata costituisce nelle rilevazioni contabili una transazione elementare
Stando a quanto previsto dall'all.1 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, nei documenti contabili del rendiconto, il principio della prudenza si estrinseca essenzialmente nella regola secondo la quale:   Le entrate e i valori economici positivi non realizzati non devono essere contabilizzati, mentre tutte le spese e i valori economici negativi devono essere contabilizzati e, quindi, rendicontati, anche se non definitivamente realizzati
Stando a quanto previsto dall'all.1 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, nel bilancio di previsione finanziario:   Devono essere iscritte solo le entrate effettivamente realizzabili nel periodo considerato, mentre le spese trovano un limite nelle risorse finanziarie iscritte in bilancio in relazione al piano finanziario dei pagamenti nel periodo di riferimento
Stando all'art. 24 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, quali dei seguenti criteri costituiscono profili attuativi dell'articolo 81 della Costituzione?   I criteri dell'integrità, dell'universalità e dell'unità del bilancio dello Stato
Stante l'all.1 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, il principio del pareggio di bilancio:   Riguarda il pareggio finanziario complessivo di competenza e di cassa
Stante l'art. 18 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, le quote dei fondi speciali di parte corrente e, se non corrispondono a disegni di legge già approvati da un ramo del Parlamento, di quelli di parte capitale non utilizzate entro l'anno cui si riferiscono:   Costituiscono economie di bilancio
Stante l'art. 18 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, nel caso di spese corrispondenti ad obblighi internazionali, la copertura finanziaria prevista per il primo anno :   Resta valida anche dopo la conclusione dell'esercizio cui si riferisce per i provvedimenti presentati alle Camere entro l'anno ed entrati in vigore entro l'anno successivo
Stante l'art. 18 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, quale sezione della legge di bilancio prevede gli importi dei fondi speciali destinati alla copertura finanziaria di provvedimenti legislativi?   La prima sezione
Stante l'art. 21 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, ogni singola unità di voto indica:   L'ammontare delle entrate che si prevede di accertare e delle spese che si prevede di impegnare
Stante l'art. 21 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, ogni singola unità di voto indica:   Le previsioni delle entrate e delle spese relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale
Stante l'art. 22-bis della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, entro quando sono definiti gli obiettivi di spesa per ciascun Ministero?   Entro il 31 maggio di ciascun anno
Stante l'art. 22-bis della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, gli obiettivi di spesa per ciascun Ministero sono riferiti:   Al triennio successivo
Stante l'art. 30 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, la reiscrizione nella competenza degli esercizi successivi delle somme non impegnate alla chiusura dell'esercizio relative ad autorizzazioni di spesa in conto capitale a carattere non permanente, può essere disposta:   Con la seconda sezione del disegno di legge di bilancio
Stante l'art. 30 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, la rimodulazione delle quote annuali delle autorizzazioni pluriennali di spesa, fermo restando l'ammontare complessivo degli stanziamenti autorizzati dalla legge o, nel caso di spese a carattere permanente, di quelli autorizzati dalla legge nel triennio di riferimento del bilancio di previsione, può essere disposta:   Con la seconda sezione del disegno di legge di bilancio
Stante l'art. 30 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, le amministrazioni centrali dello Stato:   Possono assumere impegni nei limiti dell'intera somma indicata dalle leggi pluriennali di spesa in conto capitale
Stante l'art. 30 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, quali leggi quantificano la spesa complessiva e le quote di competenza attribuite a ciascun anno interessato?   Le leggi pluriennali di spesa in conto capitale
Stante l'art. 36 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, Il conto del bilancio, in relazione alla classificazione del bilancio:   Comprende il conto totale dei residui attivi e passivi che si tramandano all'esercizio successivo
Stante l'art. 36 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, Il conto del bilancio, in relazione alla classificazione del bilancio:   Comprende le somme versate in tesoreria e quelle pagate per ciascuna unità elementare di bilancio, ai fini della gestione e della rendicontazione, del bilancio distintamente in conto competenza e in conto residui
Stante l'art. 36 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, Il conto del bilancio, in relazione alla classificazione del bilancio:   Comprende le spese di competenza dell'anno, impegnate, pagate o rimaste da pagare
Stante l'art. 36 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, Il conto del bilancio, in relazione alla classificazione del bilancio:   Comprende la gestione dei residui attivi e passivi degli esercizi anteriori
Stante l'art. 5 del D.P.C.M. del 18 settembre 2012, con quale cadenza è predisposto dalle amministrazioni pubbliche il c.d. "rapporto sui risultati"?   Con cadenza annuale
Stante l'art. 5 del D.P.C.M. del 18 settembre 2012, con quale cadenza è predisposto dalle amministrazioni pubbliche il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio?   Con cadenza annuale
Stante l'art. 5 del D.P.C.M. del 18 settembre 2012, cosa si intende per "piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio"?   Un documento programmatico, a base triennale
Stante l'art. 5 del D.P.C.M. del 18 settembre 2012, cosa si intende per "rapporto sui risultati"?   Il documento redatto alla fine di ciascun esercizio finanziario, che contiene le risultanze osservate in termini di raggiungimento dei risultati e le cause degli eventuali scostamenti
Stante l'art. 5 del D.P.C.M. del 18 settembre 2012, il "piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio":   È redatto contestualmente al bilancio di previsione e allegato allo stesso
Stante quanto previsto dall'all.1 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, quale principio contabile stabilisce che le informazioni devono essere comprensibili per gli utilizzatori e devono essere esposte in maniera sintetica e analitica, in modo da rendere possibile l'esame dei dati contabili e un'adeguata rappresentazione dell'attività svolta?   Il principio della chiarezza
Stante quanto previsto dall'art. 10-bis della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, cosa deve includere la nota illustrativa allegata alla Nota di aggiornamento del DEF?   I quadri contabili delle leggi pluriennali di spesa, distintamente per missione e programma con indicazione della relativa scadenza, dell'onere complessivo, degli eventuali rifinanziamenti o definanziamenti, le somme complessivamente stanziate, quelle effettivamente impegnate ed erogate ed i relativi residui
Stante quanto previsto dall'art. 25 della Legge del 31 dicembre 2009 n. 196, ai fini della gestione e della rendicontazione, quale numerazione può essere anche discontinua in relazione alle necessità della codificazione?   Quella riguardante la numerazione delle unità di voto, delle categorie e delle unità elementari di bilancio