Elenco in ordine alfabetico delle domande di Legislazione amministrativa
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato PDF!
- La clausola c.d. di stand still prevista dall'art. 18 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, riguarda: Il divieto temporaneo di stipula dei contratti di importo superiore alle soglie di rilevanza europea
- La condotta del dipendente pubblico a carico del quale siano state accertate falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera dà luogo alla sanzione disciplinare: Del licenziamento senza preavviso
- La conferenza di servizi semplificata prevista dall'art. 38 del nuovo codice dei contratti pubblici, ai fini dell'approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica nonché della localizzazione dell'opera, si deve concludere nel termine di: Sessanta giorni dalla sua convocazione, prorogabile, su richiesta motivata delle amministrazioni preposte alla tutela degli interessi di cui all'articolo 14-quinquies, comma 1, della legge n. 241/1990, una sola volta per non più di dieci giorni
- La contrattazione collettiva può istituire procedure di impugnazione dei provvedimenti disciplinari, a norma dell'articolo 55 del D.Lgs. 165/2001? No
- La Corte di cassazione, nelle controversie di cui è investita ai sensi dell'art. 64, comma 3, del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. relative a questioni concernenti l'efficacia, la validità o l'interpretazione delle clausole di un contratto o accordo collettivo nazionale, quando accoglie il ricorso a norma dell'articolo 383 del codice di procedura civile, rinvia la causa allo stesso giudice che ha pronunciato la sentenza cassata. In tal caso, la riassunzione della causa può essere fatta: Da ciascuna delle parti entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla comunicazione della sentenza di cassazione
- La Corte di cassazione, nelle controversie di cui è investita ai sensi dell'art. 64, comma 3, del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., relative a questioni concernenti l'efficacia, la validità o l'interpretazione delle clausole di un contratto o accordo collettivo nazionale, sottoscritto dall'ARAN: Può condannare la parte soccombente al risarcimento dei danni per responsabilità aggravata a norma dell'articolo 96 del codice di procedura civile, anche in assenza di istanza di parte
- La sanzione del licenziamento disciplinare con preavviso è prevista dall'art. 55-quater del D.Lgs. 165/2001 per i casi di: Reiterata violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato l'applicazione, in sede disciplinare, della sospensione dal servizio per un periodo complessivo superiore a un anno nell'arco di un biennio;
- La sanzione del licenziamento disciplinare senza preavviso prevista dall'art. 55-quater del D.Lgs. 165/2001 si applica, tra l'altro, nei casi di: Falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera
- L'art. 1 della Legge 20/1994 stabilisce che nel giudizio di responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei Conti in materia di contabilità pubblica, il diritto al risarcimento del danno si prescrive: In ogni caso in cinque anni, decorrenti dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso, ovvero, in caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta
- L'art. 1 della Legge 20/1994 stabilisce che nel giudizio di responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei Conti in materia di contabilità pubblica, qualora la prescrizione del diritto al risarcimento sia maturata a causa di omissione o ritardo della denuncia del fatto, l'azione nei confronti dei soggetti che hanno omesso o ritardato la denuncia è proponibile: Entro cinque anni decorrenti dalla data in cui la prescrizione è maturata
- L'art. 1 della Legge 20/1994 stabilisce che, nel giudizio di responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei Conti in materia di contabilità pubblica, se il fatto dannoso è causato da più persone: Sono responsabili solidalmente i soli concorrenti che abbiano conseguito un illecito arricchimento o abbiano agito con dolo
- L'art. 100 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, stabilisce che, per le procedure di aggiudicazione di appalti di lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro, gli operatori economici debbano essere in possesso di un'attestazione di qualificazione rilasciata: Da organismi di diritto privato autorizzati dall'ANAC
- L'art. 14 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, dispone che le soglie di rilevanza europea per l'applicazione del medesimo codice: Sono periodicamente rideterminate con provvedimento della Commissione europea, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea
- L'art. 140 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, prevede che, per le procedure di somma urgenza, che il RUP o altro tecnico dell'amministrazione competente che si reca prima sul luogo può disporre la immediata esecuzione dei lavori: Entro il limite di 500.000 euro o di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità
- L'art. 18 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, prevede che il contratto possa essere stipulato in modalità elettronica nel rispetto delle pertinenti disposizioni del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82? Sì
- L'art. 18 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, prevede che, divenuta efficace l'aggiudicazione e fatto salvo l'esercizio dei poteri di autotutela e le altre eccezioni previste dalla medesima disposizione codicistica, la stipula del contratto ha luogo, anche in pendenza di contenzioso: Entro i successivi sessanta giorni
- L'art. 2 del regolamento approvato con il D.P.R. 24 giugno 2022, n. 81 dispone che, ai fini di cui all'art. 35, comma 4, del decreto legislativo n. 165/2001, le amministrazioni, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie e gli enti pubblici non economici statali inviano il piano dei fabbisogni di cui all'articolo 6 del medesimo decreto legislativo ovvero la corrispondente sezione del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO), per le necessarie verifiche sui relativi dati: Al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato
- L'art. 215 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023 e modificato con il D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209, dispone che per prevenire le controversie o consentire la rapida risoluzione delle stesse o delle dispute tecniche di ogni natura che possano insorgere nell'esecuzione dei contratti, ciascuna parte può chiedere la costituzione di un collegio consultivo tecnico (CCT). Sono previsti casi in cui l'acquisizione del parere del collegio consultivo tecnico è obbligatoria, relativamente ai lavori pubblici? Sì, nei casi di iscrizione di riserve, di proposte di variante e in relazione ad ogni altra disputa o controversia che insorga durante l'esecuzione di un contratto di lavori di importo pari o superiore alle soglie di rilevanza europea, è obbligatoria l'acquisizione del parere o di una determinazione del collegio
- L'art. 37 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, prevede che sono inseriti nell'elenco triennale dei lavori pubblici dopo l'approvazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali e nell'elenco annuale dopo l'approvazione del documento di indirizzo della progettazione: I lavori di importo pari o superiore alla soglia di rilevanza europea
- L'art. 41 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, dispone che la progettazione in materia di lavori pubblici si articola in due livelli di successivi approfondimenti tecnici: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo. A riguardo, lo stesso art. 41 stabilisce che il progetto esecutivo, tra l'altro: Sviluppa un livello di definizione degli elementi tale da individuarne compiutamente la funzione, i requisiti, la qualità e il prezzo di elenco
- L'art. 41 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, dispone che la progettazione in materia di lavori pubblici si articola in due livelli di successivi approfondimenti tecnici: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo. A riguardo, lo stesso art. 41, al comma 6, stabilisce che il progetto di fattibilità tecnico-economica, tra l'altro: Individua, tra più soluzioni possibili, quella che esprime il rapporto migliore tra costi e benefici per la collettività in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e alle prestazioni da fornire
- L'art. 41 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, dispone che la progettazione in materia di lavori pubblici si articola in due livelli di successivi approfondimenti tecnici: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo. A riguardo, lo stesso art. 41 stabilisce che il progetto esecutivo, tra l'altro: Se sono utilizzati metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni, sviluppa un livello di definizione degli oggetti rispondente a quanto specificato nel capitolato informativo a corredo del progetto
- L'art. 41 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, dispone che la progettazione in materia di lavori pubblici si articola in due livelli di successivi approfondimenti tecnici: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo. A riguardo, lo stesso art. 41 stabilisce che il progetto di fattibilità tecnico-economica, tra l'altro: Contiene tutti gli elementi necessari per il rilascio delle autorizzazioni e approvazioni prescritte
- L'art. 41 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, dispone che la progettazione in materia di lavori pubblici si articola in due livelli di successivi approfondimenti tecnici: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo. A riguardo, lo stesso art. 41 stabilisce che il progetto esecutivo, tra l'altro: È corredato del piano di manutenzione dell'opera per l'intero ciclo di vita e determina in dettaglio i lavori da realizzare, il loro costo e i loro tempi di realizzazione
- L'art. 44 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, dispone che in caso di appalto integrato di lavori, l'aggiudicazione avviene con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base: Del miglior rapporto qualità/prezzo
- L'art. 44 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, prevede che in caso di appalto integrato di lavori, l'aggiudicazione avviene con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa e l'offerta: Ha ad oggetto sia il progetto esecutivo che il prezzo, e indica distintamente il corrispettivo richiesto per la progettazione e per l'esecuzione dei lavori
- L'art. 44 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, prevede che l'appalto integrato non può essere applicato: Per gli appalti di opere di manutenzione ordinaria
- L'art. 53, comma 16-ter, del Decreto Legislativo n. 165/2001 (introdotto ad opera della legge n. 190/2012, recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione") sanziona con la nullità i contratti conclusi e gli incarichi conferiti ai dipendenti in violazione del divieto di pantouflage e dispone altresì che: È fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni con obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti
- L'art. 54 del Decreto Legislativo n. 165/2001 dispone che il Governo definisce, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, al fine di assicurare, tra l'altro, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, un codice di comportamento. Tale codice: È pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e consegnato al dipendente, che lo sottoscrive all'atto dell'assunzione
- L'art. 54 del Decreto Legislativo n. 165/2001 dispone che il Governo definisce, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, al fine di assicurare, tra l'altro, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, un codice di comportamento. Violazioni gravi o reiterate di tale codice comportano l'applicazione della sanzione disciplinare: Del licenziamento
- L'art. 54 del Decreto Legislativo n. 165/2001 dispone che il Governo definisce, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, al fine di assicurare, tra l'altro, la prevenzione dei fenomeni di corruzione: Un codice di comportamento
- L'art. 54 del Decreto Legislativo n. 165/2001 dispone che il Governo definisce, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, al fine di assicurare, tra l'altro, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, un codice di comportamento. Tale codice è approvato: Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, previa intesa in sede di Conferenza unificata
- L'art. 54 del Decreto Legislativo n. 165/2001 dispone che il Governo definisce, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, al fine di assicurare, tra l'altro, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, un codice di comportamento. La violazione dei doveri contenuti in tale codice, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione, è fonte di: Responsabilità disciplinare
- L'art. 55 del D.Lgs. 165/2001, che detta disposizioni in materia di sanzioni disciplinari e responsabilità del pubblico impiegato, prevede, tra l'altro, che: La pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione del codice disciplinare, recante l'indicazione delle predette infrazioni e relative sanzioni, equivale a tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro
- L'art. 55-bis del D.Lgs. 165/2001, che disciplina forme e termini del procedimento disciplinare, prevede, tra l'altro, che: Ciascuna amministrazione, secondo il proprio ordinamento e nell'ambito della propria organizzazione, individua l'ufficio per i procedimenti disciplinari competente per le infrazioni punibili con sanzione superiore al rimprovero verbale e ne attribuisce la titolarità e responsabilità
- L'art. 63 del D.Lgs. 165/2001e ss.mm.ii. dispone che, nell'ambito dei rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, restano devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo: Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni
- L'art. 63 del Decreto legislativo 165/2001, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ha previsto il passaggio delle controversie relative a rapporti di lavoro dalla competenza del giudice amministrativo a quella del giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro. Rimangono comunque devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo, tra l'altro: Le controversie relative ai rapporti di lavoro dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili
- L'art. 63, comma 2, del decreto legislativo 165/2001 dispone che il giudice, con la sentenza con la quale annulla o dichiara nullo il licenziamento, può condannare l'amministrazione alla reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro? Sì, e il datore di lavoro è condannato, altresì, al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per il periodo dal giorno del licenziamento fino a quello dell'effettiva reintegrazione
- L'art. 64 del Decreto legislativo n. 165/2001 dispone che - quando per la definizione di una controversia individuale di lavoro di cui all'articolo 63 del medesimo decreto è necessario risolvere in via pregiudiziale una questione concernente l'efficacia, la validità o l'interpretazione delle clausole di un contratto o accordo collettivo nazionale, sottoscritto dall'ARAN - il giudice: Con ordinanza non impugnabile, nella quale indica la questione da risolvere, fissa una nuova udienza di discussione non prima di centoventi giorni
- L'articolo 116 del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il D.Lgs. 36/2023, stabilisce che il certificato di collaudo di lavori pubblici ha carattere provvisorio e assume carattere definitivo: Dopo due anni dalla sua emissione
- L'articolo 38 del nuovo codice dei contratti pubblici, , approvato con il D.Lgs. 36/2023 e modificato con il D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209, dispone che, nei casi diversi dal comma 2 del medesimo articolo, la stazione appaltante o l'ente concedente convoca, ai fini dell'approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica nonché della localizzazione dell'opera: Una conferenza di servizi semplificata ai sensi dell'articolo 14-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241
- L'articolo 55 del D.Lgs. 165/2001 prevede, tra l'altro, che le disposizioni del predetto articolo e di quelli seguenti, fino all'articolo 55-octies, costituiscono norme imperative, ai sensi e per gli effetti degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile, che si applicano ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche e la loro violazione dolosa o colposa: Costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- L'articolo 55-bis del D.Lgs. 165/2001, che disciplina forme e termini del procedimento disciplinare nei confronti del pubblico impiegato, prevede tra l'altro che alle infrazioni per le quali è previsto il rimprovero verbale si applica la disciplina stabilita: Dal contratto collettivo
- L'articolo 55-bis del D.Lgs. 165/2001, che disciplina forme e termini del procedimento disciplinare nei confronti del pubblico impiegato, prevede tra l'altro che per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione della sanzione del rimprovero verbale, il procedimento disciplinare è di competenza: Del responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente
- L'articolo 6, comma 2-bis, del decreto-legge n. 80/2021, relativo al Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO), dispone che le pubbliche amministrazioni obbligate all'adozione del predetto PIAO, individuano, nell'ambito del personale in servizio, per le finalità e le funzioni indicate nel medesimo comma, un dirigente amministrativo ovvero un altro dipendente ad esso equiparato, che abbia esperienza sui temi: Dell'inclusione sociale e dell'accessibilità delle persone con disabilità
- Le pubbliche amministrazioni di cui all'art. 6 del decreto-legge n. 80/2021 pubblicano annualmente il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) e i relativi aggiornamenti nel proprio sito internet istituzionale e li inviano: Al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri per la pubblicazione sul relativo portale



Home
Quiz concorsi
Bandi
Banche dati
Esami e abilitaz.
Patente nautica
Patente di guida
Medicina
Download
Forum
Registrati
Facebook
FAQ
Chi siamo?
Contatti
Login
Registrati