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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Contabilita enti locali

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La Commissione per l'armonizzazione degli enti territoriali, ai sensi dell'articolo 3-bis del decreto legislativo n. 118/2011, si avvale delle strutture e dell'organizzazione:   Del Dipartimento della Ragioneria Generale dello stato
La disciplina dettata dall'articolo 175 del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL), in tema di variazioni al bilancio di previsione per i comuni, stabilisce alcuni divieti. Quale tra i seguenti non conforme alle vigenti disposizioni del predetto articolo?   Sono vietati i prelievi dagli stanziamenti per gli interventi finanziati con le entrate iscritte nei titoli terzo e quarto per aumentare gli stanziamenti per gli interventi finanziati con le entrate dei primi due titoli
La durata massima del piano di riequilibrio finanziario pluriennale è determinata sulla base del rapporto tra le passività da ripianare nel medesimo e l'ammontare degli impegni di cui al titolo I della spesa del rendiconto dell'anno precedente a quello di deliberazione del ricorso alla procedura di riequilibrio o dell'ultimo rendiconto approvato, secondo la tabella riportata all'articolo 243-bis del D.Lgs. 267/2000 (TUEL). A riguardo, è prevista una durata massima di 4 anni del predetto piano, nel caso di un rapporto passività/impegni di cui al Titolo I:   Fino al 20 per cento
La durata massima del piano di riequilibrio finanziario pluriennale è determinata sulla base del rapporto tra le passività da ripianare nel medesimo e l'ammontare degli impegni di cui al titolo I della spesa del rendiconto dell'anno precedente a quello di deliberazione del ricorso alla procedura di riequilibrio o dell'ultimo rendiconto approvato, secondo la tabella riportata all'articolo 243-bis del D.Lgs. 267/2000 (TUEL). A riguardo, è prevista una durata massima di 20 anni del predetto piano, nel caso di un rapporto passività/impegni di cui al Titolo I:   Oltre il 60 per cento per i comuni con popolazione superiore a 60.000 abitanti e oltre il 100 per cento per tutti gli altri comuni
La durata massima del piano di riequilibrio finanziario pluriennale è determinata sulla base del rapporto tra le passività da ripianare nel medesimo e l'ammontare degli impegni di cui al titolo I della spesa del rendiconto dell'anno precedente a quello di deliberazione del ricorso alla procedura di riequilibrio o dell'ultimo rendiconto approvato, secondo la tabella riportata all'articolo 243-bis del D.Lgs. 267/2000 (TUEL). A riguardo, è prevista una durata massima di 15 anni del predetto piano, nel caso di un rapporto passività/impegni di cui al Titolo I:   Superiore al 60 per cento e fino al 100 per cento per i comuni fino a 60.000 abitanti
La durata massima del piano di riequilibrio finanziario pluriennale è determinata sulla base del rapporto tra le passività da ripianare nel medesimo e l'ammontare degli impegni di cui al titolo I della spesa del rendiconto dell'anno precedente a quello di deliberazione del ricorso alla procedura di riequilibrio o dell'ultimo rendiconto approvato, secondo la tabella riportata all'articolo 243-bis del D.Lgs. 267/2000 (TUEL). A riguardo, è prevista una durata massima di 10 anni del predetto piano, nel caso di un rapporto passività/impegni di cui al Titolo I:   Superiore al 20 per cento e fino al 60 per cento
La finanza dei comuni e delle province, a norma dell'art. 149, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL), è costituita, tra l'altro, da imposte proprie, addizionali e compartecipazioni ad imposte erariali o regionali e tasse e diritti per servizi pubblici. Tra questi prelievi, la tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) è stata abolita a decorrere dal:   1° gennaio 2021
La finanza dei comuni e delle province, a norma dell'art. 149, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL), è costituita, tra l'altro, da imposte proprie, addizionali e compartecipazioni ad imposte erariali o regionali e tasse e diritti per servizi pubblici. Tra questi prelievi, l'imposta unica comunale (IUC), di cui all'articolo 1, comma 639, della legge n. 147/2013, è stata abolita, ad eccezione delle disposizioni relative alla tassa sui rifiuti (TARI), a decorrere dal:   1° gennaio 2020
La finanza dei comuni e delle province, a norma dell'art. 149, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL), è costituita, tra l'altro, da imposte proprie, addizionali e compartecipazioni ad imposte erariali o regionali e tasse e diritti per servizi pubblici. Tra questi prelievi, il diritto sulle pubbliche affissioni è stato abolito a decorrere dal:   1° gennaio 2021
La finanza dei comuni e delle province, a norma dell'art. 149, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL), è costituita, tra l'altro, da imposte proprie, addizionali e compartecipazioni ad imposte erariali o regionali e tasse e diritti per servizi pubblici. Tra questi prelievi, l'imposta comunale sulla pubblicità (ICP) è stata abolita a decorrere dal:   1° gennaio 2021
La finanza dei comuni e delle province, a norma dell'art. 149, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL), è costituita, tra l'altro, da imposte proprie, addizionali e compartecipazioni ad imposte erariali o regionali e tasse e diritti per servizi pubblici. Tra questi prelievi, il canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP) è stato abolito a decorrere dal:   1° gennaio 2021
La finanza dei comuni e delle province, a norma dell'art. 149, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL), è costituita, tra l'altro, da imposte proprie, addizionali e compartecipazioni ad imposte erariali o regionali e tasse e diritti per servizi pubblici. Tra questi prelievi, il canone per l'installazione dei mezzi pubblicitari è stato abolito a decorrere dal:   1° gennaio 2021
L'art. 1, comma 164, della Legge 23 dicembre 2005, n. 266, dispone che la disciplina del conto economico prevista dall'articolo 229 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267:   Non si applica ai comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti
L'art. 10 del decreto legislativo n. 118/2011 dispone che:   Il bilancio di previsione finanziario ha carattere autorizzatorio ed è aggiornato annualmente in occasione della sua approvazione
L'art. 11-quinquies del decreto legislativo n. 118/2011 dispone che, ai fini dell'elaborazione del bilancio consolidato, per società partecipata da una regione o da un ente locale, si intende la società nella quale la regione o l'ente locale, direttamente o indirettamente, dispone di una quota di voti, esercitabili in assemblea:   Pari o superiore al 20 per cento, o al 10 per cento se trattasi di società quotata
L'art. 149 del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL) prevede che la finanza dei comuni e delle province è costituita, tra l'altro, da imposte proprie, addizionali e compartecipazioni ad imposte erariali o regionali e tasse e diritti per servizi pubblici. Quale tra le seguenti è un'entrata propria delle province?   TEFA
L'art. 149, comma 10, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL) prevede il fondo nazionale speciale per finanziare con criteri perequativi gli investimenti destinati alla realizzazione di opere pubbliche unicamente in aree o per situazioni definite:   Dalla legge statale
L'art. 149, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL) elenca le fonti di entrata costituenti la finanza dei comuni e delle province, tra cui rientra la categoria delle "imposte proprie". Qual è l'imposta propria che, ai sensi dell'art. 1, comma 145, della Legge n. 296/2006, i comuni possono istituire, con regolamento adottato ai sensi dell' articolo 52 del D.Lgs. n. 446/1997?   L'imposta di scopo
L'art. 149, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL) prevede che la finanza dei comuni e delle province è costituita, tra l'altro, da imposte proprie, addizionali e compartecipazioni ad imposte erariali o regionali e tasse e diritti per servizi pubblici. Tra questi, il TEFA, acronimo di "Tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell'ambiente" è noto anche come:   Addizionale provinciale sulla tassa rifiuti
L'art. 151 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) prevede che al rendiconto è allegata una relazione sulla gestione che esprime le valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti, e gli altri documenti previsti dall'articolo 11, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118. Chi adotta questa relazione:   La Giunta
L'art. 151 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) stabilisce che gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione e a tal fine presentano il Documento unico di programmazione entro il 31 luglio di ogni anno e deliberano il bilancio di previsione finanziario entro il 31 dicembre. Tali termini possono essere differiti?   Sì, con decreto del Ministro dell'interno, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato- città ed autonomie locali, in presenza di motivate esigenze
L'art. 151 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) stabilisce che gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione. A tal fine deliberano entro il 31 dicembre di ogni anno il bilancio di previsione finanziario, riferito ad un orizzonte temporale:   Almeno triennale
L'art. 151 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) stabilisce che gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione. A tal fine presentano entro il 31 luglio di ogni anno il Documento unico di programmazione, riferito ad un orizzonte temporale:   Almeno triennale
L'art. 151 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) stabilisce che gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione. A tal fine quale documento presentano entro il 31 dicembre di ogni anno?   Il bilancio di previsione finanziario
L'art. 151 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) stabilisce che gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione. A tal fine quale documento presentano entro il 31 luglio di ogni anno?   Il documento unico di programmazione
L'art. 152 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che ciascun ente locale applica i principi contabili stabiliti dal predetto TUEL e dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118:   Con il regolamento di contabilità
L'art. 153 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che l'istituzione del servizio di economato per la gestione di cassa delle spese di ufficio di non rilevante ammontare è prevista:   Dal regolamento di contabilità
L'art. 153 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) stabilisce che, ove si rilevi che la gestione delle entrate o delle spese correnti evidenzi il costituirsi di situazioni - non compensabili da maggiori entrate o minori spese - tali da pregiudicare gli equilibri del bilancio, il regolamento di contabilità disciplina le segnalazioni obbligatorie dei fatti e delle valutazioni del responsabile finanziario:   Al legale rappresentante dell'ente, al consiglio dell'ente nella persona del suo presidente, al segretario ed all'organo di revisione, nonché alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti
L'art. 156 del d.lgs. 267/2000 (TUEL) dispone che le disposizioni del medesimo TUEL e di altre leggi e regolamenti relative alla disciplina dei revisori dei conti, che facciano riferimento alla popolazione, vanno interpretate, se non diversamente disciplinato, come concernenti la popolazione residente calcolata alla fine:   Del penultimo anno precedente per le province ed i comuni secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica
L'art. 156 del d.lgs. 267/2000 (TUEL) dispone che le disposizioni del medesimo TUEL e di altre leggi e regolamenti relative alla disciplina del dissesto finanziario, che facciano riferimento alla popolazione, vanno interpretate, se non diversamente disciplinato, come concernenti la popolazione residente calcolata alla fine:   Del penultimo anno precedente per le province ed i comuni secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica
L'art. 156 del d.lgs. 267/2000 (TUEL) dispone che le disposizioni del medesimo TUEL e di altre leggi e regolamenti relative all'inclusione nel sistema di tesoreria unica di cui alla legge 29 ottobre 1984, n. 720, che facciano riferimento alla popolazione, vanno interpretate, se non diversamente disciplinato, come concernenti la popolazione residente calcolata alla fine:   Del penultimo anno precedente per le province ed i comuni secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica
L'art. 156 del d.lgs. 267/2000 (TUEL) dispone che, ai fini dell'applicazione delle disposizioni contenute nella parte seconda del predetto TUEL valgono per i comuni, se non diversamente disciplinato, le classi demografiche ivi determinate in numero di:   12
L'art. 156 del d.lgs. 267/2000 (TUEL) dispone che, ai fini dell'applicazione delle disposizioni contenute nella parte seconda del predetto TUEL valgono per i comuni, se non diversamente disciplinato, le classi demografiche ivi determinate, la prima delle quali è quelle dei comuni con meno di:   500 abitanti
L'art. 156 del d.lgs. 267/2000 (TUEL) dispone che, ai fini dell'applicazione delle disposizioni contenute nella parte seconda del predetto TUEL valgono per i comuni, se non diversamente disciplinato, le classi demografiche ivi determinate, l'ultima delle quali è quelle dei comuni con:   500.000 abitanti ed oltre
L'art. 156 del d.lgs. 267/2000 (TUEL) stabilisce che alcune disposizioni del medesimo TUEL e di altre leggi e regolamenti, che fanno riferimento alla popolazione, vanno interpretate come concernenti la popolazione residente calcolata alla fine del penultimo anno precedente per le province ed i comuni secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica. Tra queste disposizioni rientrano anche quelle relative all'attribuzione di contributi erariali di qualsiasi natura?   Sì
L'art. 156 del d.lgs. 267/2000 (TUEL) stabilisce che alcune disposizioni del medesimo TUEL e di altre leggi e regolamenti, che fanno riferimento alla popolazione, vanno interpretate come concernenti la popolazione residente calcolata alla fine del penultimo anno precedente per le province ed i comuni secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica. Tra queste disposizioni rientrano anche quelle relative all'inclusione nel sistema di tesoreria unica di cui alla legge n. 720/1994?   Sì
L'art. 156 del d.lgs. 267/2000 (TUEL) stabilisce che alcune disposizioni del medesimo TUEL e di altre leggi e regolamenti, che fanno riferimento alla popolazione, vanno interpretate come concernenti la popolazione residente calcolata alla fine del penultimo anno precedente per le province ed i comuni secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica. Tra queste disposizioni rientrano anche quelle relative all'attribuzione di contributi erariali di qualsiasi natura?   Sì
L'art. 156 del d.lgs. 267/2000 (TUEL) stabilisce che alcune disposizioni del medesimo TUEL e di altre leggi e regolamenti, che fanno riferimento alla popolazione, vanno interpretate come concernenti la popolazione residente calcolata alla fine del penultimo anno precedente per le province ed i comuni secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica. Tra queste disposizioni rientrano anche quelle relative alla disciplina dei revisori dei conti?   Sì
L'art. 156 del d.lgs. 267/2000 (TUEL) stabilisce che alcune disposizioni del medesimo TUEL e di altre leggi e regolamenti, che fanno riferimento alla popolazione, vanno interpretate come concernenti la popolazione residente calcolata alla fine del penultimo anno precedente per le province ed i comuni secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica. Tra queste disposizioni rientrano anche quelle relative alla disciplina del dissesto finanziario?   Sì
L'art. 187 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL) prevede che l'eventuale avanzo di amministrazione può essere utilizzato per determinate finalità. Quale tra le seguenti non è corretta?   Per il finanziamento delle spese correnti in qualsiasi periodo dell'esercizio e per le spese di funzionamento non ripetitive solo in sede di assestamento
L'art. 189 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che le somme accertate e non riscosse entro il termine dell'esercizio costituiscono:   Residui attivi
L'art. 189 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che le somme iscritte tra le entrate di competenza e non accertate entro il termine dell'esercizio costituiscono:   Minori entrate
L'art. 191 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL) stabilisce che per il protocollo delle fatture o dei documenti contabili equivalenti che attestano l'avvenuta cessione di beni, lo stato di avanzamento di lavori, la prestazione di servizi nei confronti dell'ente, è istituito:   Un registro unico nel rispetto della disciplina in materia di documentazione amministrativa di cui al d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, ed è esclusa la possibilità di ricorrere a protocolli di settore o di reparto
L'art. 197 del D.Lgs. 267/2000 dà indicazioni operative sull'articolazione del controllo di gestione, indicando nell'ordine:   3 fasi: programmazione, rilevazione e confronto tra obiettivi e risultati
L'art. 199, comma 1-bis, del D.Lgs. 267/2000 (TUEL) sancisce che sono destinate esclusivamente al finanziamento di spese di investimento e non possono essere impiegate per la spesa corrente:   Le entrate derivanti dall'alienazione di beni e diritti patrimoniali, riscossioni di crediti, proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni
L'art. 201 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL) individua i soggetti che sono autorizzati, nel rispetto dei limiti imposti dall'ordinamento alla possibilità di indebitamento, ad assumere mutui per il finanziamento di opere pubbliche destinate all'esercizio di servizi pubblici. Tra questi soggetti non rientrano:   Le istituzioni
L'art. 204 del D.Lgs. 267/2000 stabilisce che i contratti di mutuo con enti diversi dalla Cassa depositi e prestiti e dall'Istituto per il credito sportivo devono contenere alcune clausole e condizioni. Indicare quale tra le seguenti non è corretta:   L'ammortamento non può avere durata inferiore ai dieci anni
L'art. 204 del D.Lgs. 267/2000 stabilisce che i contratti di mutuo con enti diversi dalla Cassa depositi e prestiti e dall'Istituto per il credito sportivo devono contenere alcune clausole e condizioni, tra cui quella per cui l'ammortamento non può avere durata:   Inferiore ai cinque anni
L'art. 205-bis del D.Lgs. 267/2000 stabilisce che i i contratti di apertura di credito devono contenere alcune clausole e condizioni, tra cui quella per cui gli interessi sulle aperture di credito devono riferirsi ai soli importi erogati. L'ammortamento di tali importi deve avere una durata:   Non inferiore a cinque anni con decorrenza dal 1º gennaio o dal 1º luglio successivi alla data dell'erogazione
L'art. 205-bis del D.Lgs. 267/2000 stabilisce che i i contratti di apertura di credito devono contenere alcune clausole e condizioni, tra cui quella per cui gli interessi sulle aperture di credito devono riferirsi ai soli importi erogati. L'ammortamento di tali importi deve avere una durata:   Non inferiore a cinque anni con decorrenza dal 1º gennaio o dal 1º luglio successivi alla data dell'erogazione
L'art. 234 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che il collegio di revisori è composto da tre membri. È possibile, a norma della stessa disposizione, che la revisione economico-finanziaria sia affidata ad un solo revisore?   Sì, nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, nelle unioni dei comuni, salvo quanto previsto dal comma 3-bis dello stesso art. 234, e nelle comunità montane
L'art. 243-bis del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) stabilisce che la deliberazione di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale è trasmessa:   Entro 5 giorni dalla data di esecutività, alla competente sezione regionale della Corte dei conti e al Ministero dell'interno
L'art. 248 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL) stabilisce gli amministratori che hanno contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, sia omissive che commissive, al verificarsi del dissesto finanziario, ove riconosciuti responsabili, le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti irrogano una sanzione pecuniaria pari:   Ad un minimo di cinque e fino ad un massimo di venti volte la retribuzione mensile lorda dovuta al momento di commissione della violazione
L'art. 258 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL) disciplina le modalità semplificate di accertamento e liquidazione dei debiti del dissesto, prevedendo, in particolare, che l'organo straordinario di liquidazione, effettuata una sommaria delibazione sulla fondatezza del credito vantato, può definire transattivamente le pretese dei relativi creditori, ivi compreso l'erario, anche periodicamente, offrendo:   Il pagamento di una somma variabile tra il 40 ed il 60 per cento del debito, in relazione all'anzianità dello stesso, con rinuncia ad ogni altra pretesa, e con la liquidazione obbligatoria entro 30 giorni dalla conoscenza dell'accettazione della transazione
L'art. 3 del decreto legislativo n. 118/2011 dispone che le amministrazioni pubbliche conformano la propria gestione ai principi contabili generali contenuti nell'allegato 1 al predetto decreto ed ai principi contabili applicati, tra cui quelli contenuti nell'allegato 4/4 al medesimo decreto che si riferiscono:   Al bilancio consolidato
L'art. 3 del decreto legislativo n. 118/2011 dispone che le amministrazioni pubbliche conformano la propria gestione ai principi contabili generali contenuti nell'allegato 1 al predetto decreto ed ai principi contabili applicati, tra cui quelli contenuti nell'allegato 4/2 al medesimo decreto che si riferiscono:   Alla contabilità finanziaria
L'art. 3 del decreto legislativo n. 118/2011 dispone che le amministrazioni pubbliche conformano la propria gestione ai principi contabili generali contenuti nell'allegato 1 al predetto decreto ed ai principi contabili applicati, tra cui quelli contenuti nell'allegato 4/1 al medesimo decreto che si riferiscono:   Alla programmazione
L'art. 3 del decreto legislativo n. 118/2011 dispone che le amministrazioni pubbliche conformano la propria gestione ai principi contabili generali contenuti nell'allegato 1 al predetto decreto ed ai principi contabili applicati, tra cui quelli contenuti nell'allegato 4/3 al medesimo decreto che si riferiscono:   Alla contabilità economico-patrimoniale
L'articolo 152 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che i regolamenti di contabilità sono approvati nel rispetto delle norme della parte seconda (Ordinamento finanziario e contabile) del predetto TUEL, da considerarsi come principi generali con valore di limite inderogabile, con eccezione di alcune norme elencate nello stesso articolo, le quali non si applicano qualora il regolamento di contabilità dell'ente rechi una differente disciplina: quale tra le seguenti disposizioni del TUEL rientra in tale eccezione?   Articolo 197 (Modalità del controllo di gestione)
L'articolo 152 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che i regolamenti di contabilità sono approvati nel rispetto delle norme della parte seconda (Ordinamento finanziario e contabile) del predetto TUEL, da considerarsi come principi generali con valore di limite inderogabile, con eccezione di alcune norme elencate nello stesso articolo, le quali non si applicano qualora il regolamento di contabilità dell'ente rechi una differente disciplina: quale tra le seguenti disposizioni del TUEL rientra in tale eccezione?   Articolo 238 (Limiti all'affidamento di incarichi)
L'articolo 152 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che i regolamenti di contabilità sono approvati nel rispetto delle norme della parte seconda (Ordinamento finanziario e contabile) del predetto TUEL, da considerarsi come principi generali con valore di limite inderogabile, con eccezione di alcune norme elencate nello stesso articolo, le quali non si applicano qualora il regolamento di contabilità dell'ente rechi una differente disciplina: quale tra le seguenti disposizioni del TUEL rientra in tale eccezione?   Articolo 213 (Gestione informatizzata del servizio di tesoreria)
L'articolo 152 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che i regolamenti di contabilità sono approvati nel rispetto delle norme della parte seconda (Ordinamento finanziario e contabile) del predetto TUEL, da considerarsi come principi generali con valore di limite inderogabile, con eccezione di alcune norme elencate nello stesso articolo, le quali non si applicano qualora il regolamento di contabilità dell'ente rechi una differente disciplina: quale tra le seguenti disposizioni del TUEL rientra in tale eccezione?   Articolo 237 (Funzionamento del collegio dei revisori)
L'articolo 152 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che i regolamenti di contabilità sono approvati nel rispetto delle norme della parte seconda (Ordinamento finanziario e contabile) del predetto TUEL, da considerarsi come principi generali con valore di limite inderogabile, con eccezione di alcune norme elencate nello stesso articolo, le quali non si applicano qualora il regolamento di contabilità dell'ente rechi una differente disciplina: quale tra le seguenti disposizioni del TUEL rientra in tale eccezione?   Articolo 219 (Mandati non estinti al termine dell'esercizio)
L'articolo 152 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che i regolamenti di contabilità sono approvati nel rispetto delle norme della parte seconda (Ordinamento finanziario e contabile) del predetto TUEL, da considerarsi come principi generali con valore di limite inderogabile, con eccezione di alcune norme elencate nello stesso articolo, le quali non si applicano qualora il regolamento di contabilità dell'ente rechi una differente disciplina: quale tra le seguenti disposizioni del TUEL rientra in tale eccezione?   Articolo 198 (Referto del controllo di gestione)
L'articolo 152 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che i regolamenti di contabilità sono approvati nel rispetto delle norme della parte seconda (Ordinamento finanziario e contabile) del predetto TUEL, da considerarsi come principi generali con valore di limite inderogabile, con eccezione di alcune norme elencate nello stesso articolo, le quali non si applicano qualora il regolamento di contabilità dell'ente rechi una differente disciplina: quale tra le seguenti disposizioni del TUEL rientra in tale eccezione?   Articolo 205 (Attivazione di prestiti obbligazionari)
L'articolo 152 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che i regolamenti di contabilità sono approvati nel rispetto delle norme della parte seconda (Ordinamento finanziario e contabile) del predetto TUEL, da considerarsi come principi generali con valore di limite inderogabile, con eccezione di alcune norme elencate nello stesso articolo, le quali non si applicano qualora il regolamento di contabilità dell'ente rechi una differente disciplina: quale tra le seguenti disposizioni rientra in tale eccezione?   Articolo 177 (Competenze dei responsabili dei servizi)
L'articolo 152 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che i regolamenti di contabilità sono approvati nel rispetto delle norme della parte seconda(Ordinamento finanziario e contabile) del predetto TUEL, da considerarsi come principi generali con valore di limite inderogabile, con eccezione di alcune norme elencate nello stesso articolo, le quali non si applicano qualora il regolamento di contabilità dell'ente rechi una differente disciplina: quale tra le seguenti disposizioni rientra in tale eccezione?   Articolo 185 (Ordinazione e pagamento), limitatamente al comma 3
L'articolo 18-bis del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede che gli enti locali allegano il "Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio":   Al bilancio di previsione e al bilancio consuntivo
L'articolo 191 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) stabilisce che gli enti locali possono effettuare spese solo se sussiste l'impegno contabile registrato sul competente programma del bilancio di previsione e l'attestazione della copertura finanziaria di cui all'articolo 153, comma 5, del predetto TUEL. Sono previste eccezioni a tale regola?   Sì, per i lavori pubblici di somma urgenza, cagionati dal verificarsi di un evento eccezionale o imprevedibile, la Giunta, entro venti giorni dall'ordinazione fatta a terzi, su proposta del responsabile del procedimento, sottopone al Consiglio il provvedimento di riconoscimento della spesa con le modalità previste dall'articolo 194, comma 1, lettera e), del TUEL, prevedendo la relativa copertura finanziaria nei limiti delle accertate necessità per la rimozione dello stato di pregiudizio alla pubblica incolumità
L'articolo 207 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL) dispone che la garanzia fideiussoria può essere rilasciata da comuni, province e città metropolitane anche a favore di terzi, che possono essere destinatari di contributi agli investimenti finanziati da debito, come definiti dall'articolo 3, comma 18, lettere g) ed h), della legge 24 dicembre 2003, n. 350, per l'assunzione di mutui destinati alla realizzazione o alla ristrutturazione di opere a fini culturali, sociali o sportivi, su terreni di proprietà dell'ente locale, purché siano sussistenti determinate condizioni. Indicare quale/i delle seguenti condizioni è/sono conforme/i a quelle previste dal predetto articolo 207: 1) il progetto sia stato approvato dall'ente locale e sia stata stipulata una convenzione con il soggetto mutuatario che regoli la possibilità di utilizzo delle strutture in funzione delle esigenze della collettività locale; 2) la struttura realizzata sia acquisita al patrimonio dell'ente al termine della concessione; 3) la convenzione regoli i rapporti tra ente locale e mutuatario nel caso di rinuncia di questi alla realizzazione o ristrutturazione dell'opera.   Tutte le tre affermazioni
L'articolo 210 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL) dispone che nei comuni il rapporto relativo al servizio di tesoreria viene regolato in base ad una convenzione:   Deliberata dal consiglio
L'articolo 243-bis, comma 5, del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) stabilisce che il piano di riequilibrio finanziario pluriennale è deliberato entro il termine perentorio:   Di novanta giorni dalla data di esecutività della delibera di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale prevista dal comma 1 del predetto articolo
L'articolo 243-ter del D.Lgs. 267/2000 (TUEL) prevede che, per il risanamento finanziario degli enti locali che hanno deliberato la procedura di riequilibrio finanziario di cui all'articolo 243-bis dello stesso TUEL, lo Stato prevede un'anticipazione a valere sul Fondo di rotazione, denominato: "Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali". Tale anticipazione deve essere restituita in un periodo massimo:   Di 10 anni decorrente dall'anno successivo a quello in cui viene erogata l'anticipazione
L'articolo 248 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL) stabilisce che, a seguito della dichiarazione di dissesto, e sino all'emanazione del decreto di cui all'articolo 261 dello stesso TUEL, sono sospesi i termini:   Per la deliberazione del bilancio
L'articolo 251 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL) dispone che nella prima riunione successiva alla dichiarazione di dissesto e comunque entro trenta giorni dalla data di esecutività della delibera, il consiglio dell'ente, o il commissario nominato ai sensi dell'articolo 247, comma 3,del predetto TUEL, è tenuto a deliberare per le imposte e tasse locali di spettanza dell'ente dissestato, diverse dalla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, le aliquote e le tariffe di base nella misura massima consentita. Tale delibera:   Non è revocabile ed ha efficacia per cinque anni, che decorrono da quello dell'ipotesi di bilancio riequilibrato
Le entrate derivanti da alienazione di beni patrimoniali, allocate al titolo 4° del bilancio degli enti locali, rappresentano:   Entrate in conto capitale
Le entrate derivanti da contributi all'ente dallo Stato, dalla Regione, da organismi comunitari ed internazionali, da altre amministrazioni pubbliche e da altri soggetti, allocate al titolo 2° del bilancio degli enti locali, rappresentano:   Trasferimenti correnti
Le entrate derivanti da fondi perequativi, allocati al titolo 1° del bilancio degli enti locali, rappresentano:   Entrate correnti
Le entrate derivanti da utili netti delle aziende speciali e partecipate, come erano definiti nella classificazione del D.P.R. n. 194/1996, sono ora classificati nel nuovo bilancio tra le "Altre entrate da redditi da capitale", allocati al titolo:   3 - Entrate extra tributarie
Le fonti di entrata costituenti la finanza dei comuni e delle province sono elencate all'art. 149, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL), in cui rientra la categoria delle "imposte proprie". Qual è l'imposta propria comunale, prevista dall'art. 1, commi 145 e seguenti della Legge n. 296/2006 e destinata esclusivamente alla parziale copertura delle spese per la realizzazione di opere pubbliche individuate dai comuni?   L'imposta di scopo
Le norme sul risanamento degli enti locali dissestati si applicano, a norma dell'art. 244 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL):   Solo a province e comuni
Le variazioni al piano esecutivo di gestione degli enti locali, a norma dell'articolo 175 del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL):   Sono di competenza dell'organo esecutivo e possono essere adottate entro il 15 dicembre di ciascun anno
L'incarico di revisione economico-finanziaria non può essere esercitato dai soggetti indicati all'art. 236 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL), tra cui i componenti degli organi dell'ente locale e da coloro che hanno ricoperto tale incarico:   Nel biennio precedente alla nomina
L'organo di revisione negli enti locali svolge determinate funzioni indicate nell'art. 235 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL), tra cui la relazione sulla proposta di deliberazione consiliare di approvazione del bilancio consolidato di cui all'articolo 233-bis dello stesso TUEL e sullo schema di bilancio consolidato, entro il termine previsto dal regolamento di contabilità e comunque non inferiore:   A 20 giorni, decorrente dalla trasmissione della stessa proposta approvata dall'organo esecutivo
L'organo di revisione negli enti locali svolge determinate funzioni indicate nell'art. 235 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL), tra cui la relazione sulla proposta di deliberazione consiliare di approvazione del rendiconto della gestione e sullo schema di rendiconto entro il termine, previsto dal regolamento di contabilità e comunque non inferiore:   A 20 giorni, decorrente dalla trasmissione della stessa proposta approvata dall'organo esecutivo
L'Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali, ai sensi dell'art. 154, comma 1, del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (TUEL) approvato con il D.Lgs. 267/2000, si avvale delle strutture e dell'organizzazione:   Della Direzione centrale per la finanza locale del Ministero dell'interno