- Nel caso di attivazione del procedimento semplificato previsto dall'art. 21-decies della L. 241/1990, ai fini della riadozione degli atti annullati giudizialmente, l'amministrazione o l'ente che abbia adottato l'atto ritenuto viziato:   Si esprime provvedendo alle integrazioni necessarie per superare i rilievi indicati dalla sentenza, qualora non si rendano necessarie modifiche al progetto e fermi restando tutti gli atti e i provvedimenti delle amministrazioni interessate resi nel procedimento

- Nel caso di attivazione del procedimento semplificato previsto dall'art. 21-decies della L. 241/1990, ai fini della riadozione degli atti annullati giudizialmente, l'amministrazione procedente:   Entro quindici giorni dalla ricezione dell'istanza del proponente, trasmette l'istanza all'amministrazione o all'ente che ha emanato l'atto da riemettere, che vi provvede entro trenta giorni

- Nel caso di conflitto d'interessi, è previsto dall'art. 6-bis della legge 241/1990 l'obbligo di astensione in capo ai titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri?   Sì

- Nel caso di conflitto d'interessi, è previsto dall'art. 6-bis della legge 241/1990 l'obbligo di astensione in capo ai titolari degli uffici competenti ad adottare le valutazioni tecniche?   Sì

- Nel caso di conflitto d'interessi, la legge 241/1990 prevede l'obbligo di astensione?   Si, tale obbligo è sancito dall'art. 6-bis della legge n. 241/1990

- Nel caso di conflitto d'interessi, l'art. 6-bis della legge 241/1990 prevede l'obbligo di astensione:   In capo al responsabile del procedimento e ai titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale

- Nel caso in cui alla conferenza di servizi abbiano partecipato amministrazioni delle regioni o delle province autonome di Trento e di Bolzano, e l'intesa non venga raggiunta nella riunione di cui al comma 4 del medesimo art. 14 quinquies, indetta successivamente alla proposizione dell'opposizione avverso la determinazione motivata di conclusione della conferenza da parte dell'amministrazione procedente, l'art. 14 quinquies della legge 241/1990 prevede che:   Può essere indetta, entro i successivi quindici giorni, una seconda riunione, che si svolge con le medesime modalità e allo stesso fine

- Nel procedimento amministrativo, cosa prevede - di regola - l'art. 16 della legge 241/1990, per come novellata dalla legge n. 120/2020, in caso di decorrenza del prescritto termine senza che sia stato comunicato il parere obbligatorio richiesto ad un organo consultivo della pubblica amministrazione o senza che l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie?   Che l'amministrazione richiedente procede indipendentemente dall'espressione del parere

- Nella comunicazione di avvio del procedimento di cui all'art. 8 della legge n. 241/1990 devono essere contenute alcune indicazioni obbligatorie. Quale tra le seguenti è errata?   Devono essere sempre indicati soltanto gli elementi di cui alle lettere a), b), c), d) e d-bis) del 2° comma del predetto articolo

- Nella procedura espropriativa, la cessione volontaria intervenuta dopo la dichiarazione di pubblica utilità, rappresenta:   Un caso di accordo sostitutivo del provvedimento amministrativo, dell'art. 11 della legge 241/1990

- Nell'ambito degli istituti previsti dalla legge 241/1990, autorevole dottrina parla di "autotutela legata" con riferimento:   Al potere della pubblica amministrazione di recesso unilaterale dall'accordo integrativo o sostitutivo del provvedimento amministrativo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse

- Nell'ambito della conferenza dei servizi semplificata disciplinata dall'articolo 14 bis della legge 241/1990, è corretto affermare che la mancata comunicazione, da parte delle amministrazioni coinvolte nel procedimento, delle proprie determinazioni relative alla decisione oggetto della conferenza entro il termine prescritto, ovvero la comunicazione di una determinazione priva dei requisiti previsti dal comma 3 del medesimo art. 14 bis, equivalgano ad assenso senza condizioni?   Sì, fatti salvi i casi in cui disposizioni del diritto dell'Unione europea richiedono l'adozione di provvedimenti espressi

- Nell'ambito della conferenza dei servizi semplificata, disciplinata dall'art. 14 bis della legge 241/1990, è corretto affermare che l'amministrazione procedente, nei procedimenti a istanza di parte, trasmette alle altre amministrazioni coinvolte nel procedimento le eventuali osservazioni presentate, nel termine di cui all'articolo 10-bis della medesima legge, con riferimento alla determinazione di conclusione negativa della conferenza dei servizi semplificata?   Sì

- Nell'ambito della conferenza dei servizi semplificata, disciplinata dall'art. 14 bis della legge 241/1990, è previsto che l'amministrazione procedente trasmetta alle altre amministrazioni coinvolte nel procedimento le eventuali osservazioni presentate con riferimento alla determinazione di conclusione negativa della conferenza. A riguardo, quale delle seguenti affermazioni è errata?   In tutti i procedimenti sia a istanza di parte sia a iniziativa d'ufficio, l'amministrazione procedente trasmette alle altre amministrazioni coinvolte le eventuali osservazioni presentate nel termine di cui all'articolo 14 ter della medesima legge

- Nell'ambito della conferenza di servizi semplificata, l'art. 14 bis della legge 241/1990 prevede che l'amministrazione procedente, qualora ritenga, sentiti i privati e le altre amministrazioni interessate, che le condizioni e prescrizioni eventualmente indicate dalle amministrazioni ai fini dell'assenso o del superamento del dissenso possano essere accolte senza necessità di apportare modifiche sostanziali alla decisione oggetto della conferenza, adotta, entro cinque giorni lavorativi, la determinazione motivata di conclusione positiva della conferenza, la quale ai sensi dell'articolo 14-quater della medesima legge:   Sostituisce a ogni effetto tutti gli atti di assenso, comunque denominati, di competenza delle amministrazioni e dei gestori di beni o servizi pubblici interessati

- Nell'ambito delle procedure espropriative, quando si concretizza una fattispecie di accordo sostitutivo del provvedimento amministrativo ai sensi dell'art. 11 della legge 241/1990?   Nel caso della cessione volontaria intervenuta dopo la dichiarazione di pubblica utilità

- Nell'attuale formulazione dell'art. 22 della legge n. 241/1990, l'accesso ai documenti amministrativi:   Costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza

- Nell'esercizio del diritto di accesso disciplinato dall'art. 25 della legge 241/1990, la richiesta di accesso ai documenti amministrativi:   Deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente

- Nell'esercizio del diritto di accesso disciplinato dall'art. 25 della legge 241/1990:   L'esame dei documenti è gratuito, mentre il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione e di bollo, ove dovuto, nonché al pagamento dei diritti di ricerca e di visura

- Nell'ipotesi di cui al comma 1 dell'art. 7 della Legge 241/1990:   Resta salva la facoltà dell'amministrazione di adottare, anche prima della effettuazione delle comunicazioni di cui al medesimo comma 1, provvedimenti cautelari

- Nell'ipotesi di omessa individuazione del soggetto o dell'unità organizzativa cui attribuire il potere sostitutivo, in caso di inerzia nell'emanazione del provvedimento amministrativo, l'art. 2 della Legge 241/1990 prevede che:   Tale potere si considera attribuito al dirigente generale o, in mancanza, al dirigente preposto all'ufficio o in mancanza al funzionario di più elevato livello presente nell'amministrazione

- Non rientrano tra i provvedimenti ablatori reali:   Gli ordini