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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo

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I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa e i medesimi rapporti sono regolati contrattualmente, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001. Quale delle seguenti categorie di personale, tra le altre, è soggetta al predetto regime e non a quello di diritto pubblico?   Il personale degli Istituti autonomi case popolari
I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa e i medesimi rapporti sono regolati contrattualmente, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001. Quale delle seguenti categorie di personale, tra le altre, è soggetta al predetto regime e non a quello di diritto pubblico?   Il personale delle aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo
I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa e i medesimi rapporti sono regolati contrattualmente, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001. Quale delle seguenti categorie di personale, tra le altre, è soggetta al predetto regime e non a quello di diritto pubblico?   Il personale delle Regioni, delle Province, dei Comuni, delle Comunità montane, e dei loro consorzi e associazioni
I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa e i medesimi rapporti sono regolati contrattualmente, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001. Quale delle seguenti categorie di personale, tra le altre, è soggetta al predetto regime e non a quello di diritto pubblico?   Il personale delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni
I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa e i medesimi rapporti sono regolati contrattualmente, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001. Quale delle seguenti categorie di personale, tra le altre, è soggetta al predetto regime e non a quello di diritto pubblico?   Il personale di tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali
I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa e i medesimi rapporti sono regolati contrattualmente, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001. Quale delle seguenti categorie di personale, tra le altre, è soggetta al predetto regime e non a quello di diritto pubblico?   Il personale degli istituti e scuole di ogni ordine e grado e delle istituzioni educative
I rapporti tra il cittadino e la pubblica amministrazione, a norma dell'art. 1 della L. 241/1990, sono improntati:   Ai princìpi della collaborazione e della buona fede
Il c.d. GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati (UE/2016/679) stabilisce:   Norme relative alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché norme relative alla libera circolazione di tali dati
Il d.lgs 14 marzo 2013, n. 33, disciplina il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. A riguardo, quale tra le seguenti affermazioni non è conforme alle previsioni dell'art. 1 del predetto decreto?   Le disposizioni del medesimo decreto, nonché le sue norme di attuazione, sono espressione della potestà legislativa esclusiva dello Stato in quanto rientrano nella materia dell'ordinamento civile e penale, a norma dell'articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione
Il d.lgs 14 marzo 2013, n. 33, disciplina il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. L'art. 2 bis prevede che la medesima disciplina prevista per le pubbliche amministrazioni si applica, in quanto compatibile, limitatamente ai dati e ai documenti inerenti all'attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell'Unione europea:   Alle società in partecipazione pubblica come definite dal decreto legislativo emanato in attuazione dell'articolo 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124
Il d.lgs 14 marzo 2013, n. 33, disciplina il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. L'art. 2 bis stabilisce che la predetta disciplina prevista per le pubbliche amministrazioni si applica anche, in quanto compatibile:   Alle associazioni, alle fondazioni e agli enti di diritto privato comunque denominati, anche privi di personalità giuridica, con bilancio superiore a cinquecentomila euro, la cui attività sia finanziata in modo maggioritario per almeno due esercizi finanziari consecutivi nell'ultimo triennio da pubbliche amministrazioni e in cui la totalità dei titolari o dei componenti dell'organo d'amministrazione o di indirizzo sia designata da pubbliche amministrazioni
Il d.lgs 14 marzo 2013, n. 33, disciplina il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. L'art. 2 bis prevede che la medesima disciplina prevista per le pubbliche amministrazioni si applica, in quanto compatibile, limitatamente ai dati e ai documenti inerenti all'attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell'Unione europea:   Alle associazioni, alle fondazioni e agli enti di diritto privato, anche privi di personalità giuridica, con bilancio superiore a cinquecentomila euro, che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici
Il d.lgs 14 marzo 2013, n. 33, disciplina il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. Quale delle seguenti affermazioni non è conforme con il disposto dell'art. 3 del medesimo decreto?   L'Autorità nazionale anticorruzione può, con il Piano nazionale anticorruzione, nel rispetto delle disposizioni del predetto decreto, precisare gli obblighi di pubblicazione e le relative modalità di attuazione, in relazione alla natura dei soggetti, alla loro dimensione organizzativa e alle attività svolte, prevedendo in particolare modalità semplificate per i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e per gli enti pubblici economici
Il d.lgs 14 marzo 2013, n. 33, disciplina il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. Quale delle seguenti affermazioni non è conforme al disposto dell'art. 5 del medesimo decreto?   Il rilascio di dati o documenti in formato elettronico è gratuito, mentre per il rilascio in formato cartaceo sono dovuti i diritti di segreteria e il rimborso del costo effettivamente sostenuto e documentato dall'amministrazione per la riproduzione
Il d.lgs 14 marzo 2013, n. 33, prevede che l'istanza di accesso civico può essere trasmessa per via telematica secondo le modalità previste dal d.lgs. 82/2005 e può essere presentata alternativamente ad uno degli uffici indicati all'art. 5 del medesimo decreto. Quale dei seguenti uffici non rientra tra quelli indicati dalla predetta disposizione?   L'ufficio dell'Organismo indipendente di valutazione
Il D.Lgs. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", prevede che le disposizioni del Capo II relative alla dirigenza si applicano:   Direttamente alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo
Il D.Lgs. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", stabilisce che, nelle pubbliche amministrazioni, la direzione e l'organizzazione del lavoro nell'ambito degli uffici sono assunte dagli organi preposti alla gestione:   Con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro, fatte salve la sola informazione ai sindacati ovvero le ulteriori forme di partecipazione, ove previsti nei contratti collettivi nazionali
Il D.Lgs. 30/03/2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", attribuisce determinate competenze in via esclusiva agli organi preposti alla gestione. Non rientrano, tuttavia, nell'esercizio dei poteri dirigenziali:   La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa
Il D.Lgs. 33/2013, all'art. 5 bis, dispone che il diritto d'accesso civico è escluso in determinati casi, tra cui rientra:   Quello relativo al segreto di Stato
Il D.Lgs. n. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni gestionali che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni:   Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo
Il D.Lgs. n. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni gestionali che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni:   La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo
Il D.Lgs. n. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni gestionali che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel primo gruppo, tra le altre funzioni:   La verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti
Il D.Lgs. n. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", opera una netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni gestionali che comportano l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Rientra nel secondo gruppo, tra le altre funzioni:   L'adozione di atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno
Il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, disciplina, tra l'altro:   Gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
Il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, disciplina, tra l'altro:   Il diritto di accesso civico
Il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, disciplina, tra l'altro:   Il diritto di accesso civico
Il decreto legislativo n. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", attribuisce ai dirigenti di uffici dirigenziali generali alcuni compiti e poteri. Quale dei seguenti ne è escluso, in base a quanto dall'articolo 16 del predetto decreto?   Formulare richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato
Il decreto legislativo n. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", attribuisce ai dirigenti di uffici dirigenziali non generali alcuni compiti e poteri. Quale dei seguenti ne è escluso, in base a quanto previsto dall'articolo 17 del predetto decreto?   Promuovere e resistere alle liti, conciliare e transigere
Il decreto legislativo n. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", attribuisce ai dirigenti di uffici dirigenziali non generali determinate competenze. Tali competenze, in base a quanto previsto dall'articolo 17 del predetto decreto:   Possono essere delegate dai dirigenti, limitatamente ad alcune funzioni, per specifiche e comprovate ragioni di servizio e per un periodo di tempo determinato, con atto scritto e motivato, a dipendenti che ricoprano le posizioni funzionali più elevate nell'ambito degli uffici ad essi affidati
Il decreto legislativo n. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", stabilisce che nelle Amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, la dirigenza è articolata in due fasce. L'accesso alla qualifica di dirigente della seconda fascia può avvenire, in base a quanto previsto dall'art. 23 del predetto decreto:   Attraverso concorso per esami indetto dalle singole amministrazioni ovvero per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione
Il decreto legislativo n. 33/2013 disciplina il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni e all'art. 2 bis stabilisce che, ai fini del medesimo decreto, per "pubbliche amministrazioni" si intendono:   Tutte le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, ivi comprese le autorità portuali, nonché le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione
Il diritto d'accesso, secondo quanto previsto dall'art. 23 della legge n. 241/1990, si esercita anche nei confronti delle aziende autonome e speciali?   Si
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto dall'art. 22 della legge n. 241/1990 come principio generale dell'attività amministrativa, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse:   Al fine di favorire la partecipazione e assicurare la trasparenza e l'imparzialità dell'attività amministrativa
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. L'esclusione costituisce, quindi, un'eccezione. Oltre al segreto di Stato, possono essere individuati altri casi di esclusione del diritto di accesso in relazione alla esigenza di salvaguardare alcuni valori fondamentali. Quali di tali valori che seguono non possono determinare, di norma, casi di esclusione del diritto d'accesso?   Il segreto d'ufficio
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. L'esclusione costituisce, quindi, un'eccezione. Oltre al segreto di Stato, possono essere individuati altri casi di esclusione del diritto di accesso in relazione alla esigenza di salvaguardare alcuni valori fondamentali. Quali di tali valori che seguono non possono determinare, di norma, casi di esclusione del diritto d'accesso?   Il segreto d'ufficio
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla Legge n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale delle affermazioni che seguono è conforme all'art. 24 della predetta legge?   Il diritto di accesso è escluso nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla Legge n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale delle affermazioni che seguono espone principi conformi alla predetta legge?   L'accesso ai documenti amministrativi non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi dell'art. 22 della legge n. 241/1990, è riconosciuto:   A tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso
Il diritto di opposizione previsto dall'art. 21 del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati, approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, comporta che:   L'interessato ha il diritto di opporsi in qualsiasi momento, per motivi connessi alla sua situazione particolare, al trattamento dei dati personali che lo riguardano ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 1, lettere e) o f), del GDPR, compresa la profilazione sulla base di tali disposizioni
Il Garante per la protezione dei dati personali è composto dal Collegio costituito, a norma dell'art. 153 del D.Lgs. 196/2003:   Da quattro membri, due dei quali sono eletti dalla Camera dei Deputati e i restanti due dal Senato della Repubblica
Il mancato rispetto della prassi amministrativa:   Costituisce figura sintomatica di vizio di legittimità dell'atto amministrativo per eccesso di potere
Il novellato art. 28 del d.lgs. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", prescrive che, nelle procedure concorsuali per l'accesso alla dirigenza in aggiunta all'accertamento delle conoscenze delle materie disciplinate dal decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, i bandi definiscono gli ambiti di competenza da valutare e prevedono:   La valutazione delle capacità, attitudini e motivazioni individuali, anche attraverso prove, scritte e orali, finalizzate alla loro osservazione e valutazione comparativa, definite secondo metodologie e standard riconosciuti
Il novellato articolo 30 del d.lgs. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", ha previsto che, per il personale non dirigenziale delle amministrazioni pubbliche, i comandi o distacchi:   Sono consentiti, di regola, esclusivamente nel limite del 25 per cento dei posti non coperti all'esito delle procedure di mobilità di cui al predetto articolo
Il Piano nazionale anticorruzione, in base a quanto previsto dall'articolo 1, comma 2-bis, della legge n. 190/2012, è adottato dall'Autorità nazionale anticorruzione:   Sentiti il Comitato interministeriale di cui al comma 4 del medesimo articolo 1 e la Conferenza unificata di cui all'articolo 8, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281
Il Piano nazionale anticorruzione, in base a quanto previsto dall'articolo 1, comma 2-bis, della legge n. 190/2012, ha durata:   Triennale
Il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato, ai sensi dell'art. 21-quinquies della L. 241/1990:   Nel caso di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario, salvo che per i provvedimenti di autorizzazione o di attribuzione di vantaggi economici
Il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato, ai sensi dell'art. 21-quinquies della L. 241/1990:   Per sopravvenuti motivi di pubblico interesse
Il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato, ai sensi dell'art. 21-quinquies della L. 241/1990:   Nel caso di mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell'adozione del provvedimento
Il provvedimento amministrativo annullabile, in base dell'articolo 21-nonies, comma 2, della L. 241/1990, può essere oggetto di:   Convalida
Il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati acquista efficacia nei confronti di ciascun destinatario, in base a quanto specificamente stabilito dall'art. 21-bis della L. 241/1990:   Con la comunicazione allo stesso effettuata anche nelle forme stabilite per la notifica agli irreperibili nei casi previsti dal codice di procedura civile
Il silenzio è l'inerzia dell'amministrazione. L'ordinamento conosce varie forme di silenzio. La regola per i procedimenti a istanza di parte, da applicare salvo disposizione contraria quando l'amministrazione rimane inerte, è quella del:   Silenzio assenso
Il termine di sospensione dell'efficacia ovvero dell'esecuzione del provvedimento amministrativo, in base alle previsioni dell'art. 21-quater della L. 241/1990:   Può essere ridotto per sopravvenute esigenze
In accoglimento di osservazioni e proposte presentate dai partecipanti al procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente, ai sensi dell'articolo 11 della 241/1990:   Può concludere, senza pregiudizio dei diritti dei terzi, e in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse, accordi con gli interessati al fine di sostituire il provvedimento finale
In attuazione dell'art. 12 della legge n. 241/1990, l'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per l'adozione, tra l'altro:   Degli atti d'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati
In attuazione dell'art. 14 del codice del processo amministrativo, la competenza in merito ai giudizi di ottemperanza di cui all'art. 113 del medesimo codice è:   Funzionalmente inderogabile
In attuazione dell'articolo 8 della legge n. 241/1990, l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando anche l'ufficio, il domicilio digitale dell'amministrazione e la persona responsabile del procedimento?   Sì
In base a quanto disposto dagli articoli 21-septies e 21-opties della legge 241/1990, quale delle seguenti affermazioni non è corretta:   È annullabile il provvedimento amministrativo viziato da difetto assoluto di attribuzione
In base a quanto disposto dall'art. 1 della L. 241/1990, la pubblica amministrazione:   Non può aggravare il procedimento, se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
In base a quanto disposto dall'art. 2, comma 9-quinquies, della Legge 241/1990, è corretto affermare che nei provvedimenti rilasciati in ritardo rispetto al termine di conclusione del procedimento debba essere espressamente indicato il termine previsto dalla legge o dai regolamenti e quello effettivamente impiegato?   Sì, ma solo nei provvedimenti rilasciati su istanza di parte
In base a quanto disposto dall'art. 24, comma 1, della legge 241/1990, l'esclusione dal diritto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro:   Nei procedimenti selettivi, i documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psico-attitudinale relativi a terzi
In base a quanto disposto dall'art. 25 della legge 241/1990, la pubblica amministrazione può differire l'accesso ai documenti amministrativi?   Si, nei casi e nei limiti stabiliti dall'articolo 24 della legge n. 241/1990
In base a quanto previsto dagli articoli 21-septies e 21-opties della legge 241/1990, quale delle seguenti affermazioni non è corretta?   È nullo il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge
In base a quanto previsto dall'art. 11 della 241/1990, è corretto affermare che gli accordi con i partecipanti al procedimento amministrativo debbono essere stipulati per atto scritto?   Sì, a pena di nullità, salvo che la legge disponga altrimenti
In base a quanto previsto dall'art. 11 della 241/1990, gli accordi con i partecipanti al procedimento amministrativo:   Debbono essere stipulati, a pena di nullità, per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti
In base a quanto previsto dall'art. 14 del D.Lgs. 30/03/2001, n. 165, il Ministro, nell'esercizio dei poteri di indirizzo politico-amministrativo, periodicamente, tra l'altro:   Effettua, ai fini dell'adempimento dell'attività amministrativa e della gestione, l'assegnazione delle risorse ai dirigenti preposti ai centri di responsabilità delle rispettive amministrazioni
In base a quanto previsto dall'art. 14 ter della legge 241/1990, è corretto affermare che nella conferenza di servizi simultanea ciascun ente o amministrazione convocato alla riunione servizi può essere rappresentato da più soggetti?   No, ciascun ente o amministrazione è rappresentato da un unico soggetto abilitato ad esprimere definitivamente e in modo univoco e vincolante la posizione dell'amministrazione stessa su tutte le decisioni di competenza della conferenza
In base a quanto previsto dall'art. 19 del D.Lgs. 165/2001, gli incarichi di funzione dirigenziale di livello generale sono conferiti:   Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro competente
In base a quanto previsto dall'art. 19 della legge 241/1990, la Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) si applica, di regola e a determinate condizioni:   Ad ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato, comprese le domande per le iscrizioni in albi o ruoli richieste per l'esercizio di attività imprenditoriale, commerciale o artigianale
In base a quanto previsto dall'art. 19 della legge 241/1990, la Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), corredata delle dichiarazioni, attestazioni e asseverazioni nonché dei relativi elaborati tecnici, può essere presentata a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento?   Sì, ad eccezione dei procedimenti per cui è previsto l'utilizzo esclusivo della modalità telematica
In base a quanto previsto dall'art. 19 della legge 241/1990, la Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), corredata delle dichiarazioni, attestazioni e asseverazioni nonché dei relativi elaborati tecnici, può essere presentata a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, ad eccezione dei procedimenti per cui è previsto l'utilizzo esclusivo della modalità telematica. In tal caso:   La segnalazione si considera presentata al momento della ricezione da parte dell'amministrazione
In base a quanto previsto dall'art. 2 della L. 241/1990, i termini di conclusione del procedimento, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni, possono essere sospesi?   Sì, ma per una sola volta e per un periodo non superiore a trenta giorni
In base a quanto previsto dall'art. 21 del codice del processo amministrativo, approvato con il D.Lgs. n. 104/2010, il giudice amministrativo, nell'ambito della propria giurisdizione, se deve sostituirsi all'amministrazione, può nominare come proprio ausiliario un commissario ad acta?   Sì, sempre
In base a quanto previsto dall'art. 21-quinquies della L. 241/1990, è corretto affermare che in caso di revoca di un atto amministrativo l'indennizzo liquidato dall'amministrazione agli interessati è parametrato al solo danno emergente?   Sì, ove la revoca riguardi un atto amministrativo ad efficacia durevole o istantanea che incida su rapporti negoziali
In base a quanto statuito dall'art. 37 del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati, approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, qualora il titolare del trattamento o il responsabile del trattamento sia un'autorità pubblica o un organismo pubblico, può essere designato un unico responsabile della protezione dei dati per più autorità pubbliche o organismi pubblici?   Sì, tenuto conto della loro struttura organizzativa e dimensione
In base al codice del processo amministrativo, approvato con il D.Lgs. n. 104/2010, si applicano al giudice amministrativo le cause di astensione e di ricusazione previste dal codice di procedura civile?   Sì
In base al disposto dell'art. 14 ter della legge 241/1990, per come novellato dall'art. 1, comma 1, del d.lgs. n. 127/2016:   I lavori della conferenza di servizi in forma simultanea e in modalità sincrona si concludono di regola non oltre quarantacinque giorni decorrenti dalla data della prima riunione
In base al novellato art. 14-ter della legge 241/1990, con riferimento alla disciplina della conferenza di servizi, è previsto che:   La prima riunione della conferenza di servizi in forma simultanea e in modalità sincrona si svolge con la partecipazione contestuale, ove possibile anche in via telematica, dei rappresentanti delle amministrazioni competenti
In base alla disciplina dell'art. 11 della legge 241/1990, sull'amministrazione, qualora intenda recedere unilateralmente dall'accordo integrativo o sostitutivo del provvedimento, incombono particolari obblighi?   Sì, l'amministrazione ha l'obbligo di provvedere alla liquidazione di un indennizzo in relazione agli eventuali pregiudizi verificatisi in danno del privato
In base alla disciplina dell'art. 24 della legge 241/1990, è da considerarsi ammissibile un'istanza preordinata ad un controllo generalizzato dell'operato della pubblica amministrazione?   No, è inammissibile
In base alla disciplina dell'art. 3 della legge n. 241/1990, recante disposizioni relative alla motivazione del provvedimento amministrativo, quale delle seguenti affermazioni non è corretta?   Tutti i provvedimenti amministrativi, compresi gli atti a contenuto generale, devono essere motivati
In base all'art. 10-bis della Legge 241/1990, sono previste specifiche prerogative in capo agli istanti che, nei procedimenti amministrativi ad istanza di parte, ricevono prima della formale adozione di un provvedimento negativo la comunicazione dei motivi che ostano all'accoglimento della domanda?   Sì, entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti
In base all'art. 16 della legge 241/1990, il responsabile del procedimento può essere chiamato a rispondere degli eventuali danni derivanti dalla mancata espressione dei pareri da parte di organi consultivi delle pubbliche amministrazioni?   No, salvo il caso di omessa richiesta del parere
In base all'art. 18 del codice del processo amministrativo, approvato con il D.Lgs. n. 104/2010, la ricusazione del giudice si propone:   Almeno tre giorni prima dell'udienza designata, con domanda diretta al presidente, quando sono noti i magistrati che devono prendere parte all'udienza
In base all'art. 18 della legge n. 241/1990, che cosa può richiedere agli interessati l'amministrazione procedente per l'acquisizione dei documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento e detenuti da altre pubbliche amministrazioni?   I soli elementi necessari per la ricerca dei predetti documenti
In base all'art. 2 bis della legge 241/1990, chi è tenuto al risarcimento del danno in conseguenza del ritardo nella conclusione del procedimento amministrativo?   Le pubbliche amministrazioni e i soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative
In base all'art. 21-quater della L. 241/1990, i provvedimenti amministrativi efficaci:   Sono eseguiti immediatamente, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge o dal provvedimento medesimo
In base all'art. 5 del D.Lgs. 33/2013, avverso la decisione dell'amministrazione competente di diniego o differimento dell'accesso civico, qualora si tratti di atti delle amministrazioni delle regioni o degli enti locali, il richiedente, può presentare ricorso, oltre che al Tribunale amministrativo regionale, anche al difensore civico competente per ambito territoriale, ove costituito, il quale, se ritiene illegittimo il diniego o il differimento, ne informa il richiedente e lo comunica all'amministrazione competente. In tal caso:   Se l'amministrazione competente non conferma il diniego o il differimento entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione del difensore civico, l'accesso è consentito
In base all'art. 5 del D.Lgs. 33/2013, qualora, a seguito della richiesta di accesso civico, l'amministrazione destinataria abbia individuato soggetti controinteressati e abbia dato loro comunicazione della stessa richiesta, al fine di presentare una eventuale motivata opposizione:   Il termine di trenta giorni per la conclusione del procedimento di accesso civico è sospeso fino all'eventuale opposizione dei controinteressati. Decorso il termine previsto per la presentazione dell'opposizione, la pubblica amministrazione provvede sulla richiesta, accertata la ricezione della comunicazione
In base all'art. 52, comma 1-bis del decreto legislativo 165/2001, per come modificato dall'art. 3, comma 1, della legge n. 113/2021, è prevista le progressioni fra le aree dei dipendenti pubblici?   Sì, fatta salva una riserva di almeno il 50 per cento delle posizioni disponibili destinata all'accesso dall'esterno
In base all'art. 6 del Codice del processo amministrativo, qual è l'organo di ultimo grado della giurisdizione amministrativa?   Il Consiglio di Stato
In base all'art. 7 della legge 241/1990, l'avvio del procedimento amministrativo deve essere comunicato ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento?   Sì, ma solo qualora dal provvedimento possa derivare loro pregiudizio e ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento
In base all'art. 7 della legge 241/1990, l'avvio del procedimento amministrativo deve essere comunicato ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi?   Sì, ma solo qualora non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento
In base all'art. 8 del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, qualora il trattamento sia basato sul consenso, per quanto riguarda l'offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, è lecito il trattamento di dati personali del minore che abbia un'età inferiore ai 16 anni?   Sì, ma soltanto se e nella misura in cui il consenso sia stato prestato o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale
In base all'art. 8 del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, qualora il trattamento sia basato sul consenso, per quanto riguarda l'offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore che abbia prestato il consenso:   È lecito ove il minore abbia almeno 16 anni
In base all'art. 8 della legge 241/1990, deve essere indicata nella comunicazione d'avvio del procedimento l'amministrazione competente?   Sì, sempre
In base all'art. 8 della legge 241/1990, devono essere indicati nella comunicazione d'avvio del procedimento l'ufficio, il domicilio digitale dell'amministrazione e la persona responsabile del procedimento?   Sì, sempre
In base all'art. 8 della legge 241/1990, l'amministrazione è tenuta a indicare nella comunicazione d'avvio del procedimento l'oggetto del medesimo procedimento promosso?   Sì, sempre
In base all'art. 8 della legge 241/1990, l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale che contiene alcune indicazioni obbligatorie, tra cui l'amministrazione competente, l'ufficio e la persona responsabile, l'oggetto del procedimento ed altre. L'omissione di taluna delle prescritte indicazioni:   Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista
In base all'articolo 1, comma 7, della legge n. 190/2012, negli enti locali, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è individuato, di norma:   Nel segretario o nel dirigente apicale, salva diversa e motivata determinazione
In base alle disposizioni del vigente art. 15 del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, l'impiegato deve mantenere il segreto d'ufficio?   Sì
In base alle disposizioni dell'art. 14 ter della legge 241/1990, ove alla conferenza di servizi simultanea partecipino anche amministrazioni non statali, da chi sono rappresentate le amministrazioni statali?   Da un unico soggetto abilitato ad esprimere definitivamente in modo univoco e vincolante la posizione di tutte le predette amministrazioni statali, nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri, ovvero, ove si tratti soltanto di amministrazioni periferiche, dal Prefetto
In base alle disposizioni dell'art. 15 del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, per come sostituito dall'art. 28 della Legge 241/1990, l'impiegato deve rispettare determinate regole. Quale delle seguenti è quella corretta rispetto al vigente testo normativo?   L'impiegato non può trasmettere a chi non ne abbia diritto informazioni riguardanti provvedimenti od operazioni amministrative, in corso o concluse, al di fuori delle ipotesi e delle modalità previste dalle norme sul diritto di accesso
In base alle disposizioni dell'art. 15 del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, per come sostituito dall'art. 28 della Legge 241/1990, l'impiegato deve rispettare determinate regole. Quale delle seguenti non è corretta?   Nell'ambito delle proprie attribuzioni, l'impiegato preposto ad un ufficio rilascia, a chi ne abbia interesse, copie ed estratti di atti e documenti di ufficio solo nei casi non vietati dalle leggi, dai regolamenti o dal capo del servizio
In base alle disposizioni dell'art. 45 del D.Lgs. 165/2001, è corretto affermare che i contratti collettivi di lavoro del personale delle pubbliche amministrazioni definiscono, in coerenza con le disposizioni legislative vigenti, trattamenti economici accessori collegati all'effettivo svolgimento di attività particolarmente disagiate ovvero pericolose o dannose per la salute?   Sì
In base alle disposizioni dell'art. 5-bis 1° comma, del D.Lgs. 33/2013, l'accesso civico è rifiutato se il diniego è necessario per evitare un pregiudizio concreto alla tutela di uno degli interessi pubblici inerenti, tra l'altro:   Alle relazioni internazionali
In base alle previsioni dell'art. 14 quater della legge 241/1990, quale conseguenza ha la determinazione motivata di conclusione della conferenza, adottata dall'amministrazione procedente all'esito della stessa?   La determinazione adottata a conclusione della conferenza sostituisce a ogni effetto tutti gli atti di assenso, comunque denominati, di competenza delle amministrazioni e dei gestori di beni o servizi pubblici interessati
In base alle previsioni dell'art. 21-nonies della legge 241/1990, quale delle seguenti affermazioni è corretta?   Possono essere annullati dall'amministrazione, anche dopo la scadenza del termine di dodici mesi di cui all'articolo 21- nonies, comma 1, della L. 241/1990, i provvedimenti amministrativi conseguiti sulla base di false rappresentazioni dei fatti o di dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell'atto di notorietà false o mendaci per effetto di condotte costituenti reato, accertate con sentenza passata in giudicato
In caso di annullamento giudiziale del provvedimento finale di diniego adottato anche a seguito della presentazione di osservazioni da parte degli istanti, è corretto affermare che l'art. 10-bis della legge 241/1990 prevede che nell'esercitare nuovamente il suo potere, l'amministrazione non può addurre per la prima volta motivi ostativi già emergenti dall'istruttoria del provvedimento annullato?   Sì
In caso di inerzia nell'emanazione del provvedimento amministrativo, l'art. 2 della Legge 241/1990 prevede che:   L'organo di governo individua un soggetto nell'ambito delle figure apicali dell'amministrazione o una unità organizzativa cui attribuire il potere sostitutivo
In caso di rifiuto, espresso o tacito, dell'accesso, il richiedente, nei confronti degli atti delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, può chiedere alla Commissione per l'accesso di cui all'articolo 27 della legge 241/1990, che sia riesaminata la determinazione di diniego. Se la Commissione ritiene illegittimo il diniego:   Lo comunica a chi l'ha disposto. Se questi non emana il provvedimento confermativo motivato entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione della Commissione, l'accesso è consentito
In caso di rifiuto, espresso o tacito, dell'accesso, l'art. 25 della legge 241/1990 prevede che il richiedente può chiedere al difensore civico competente per ambito territoriale, ove costituito, che sia riesaminata la determinazione di diniego. Se il difensore civico ritiene illegittimo il diniego:   Lo comunica a chi l'ha disposto. Se questi non emana il provvedimento confermativo motivato entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione del difensore civico, l'accesso è consentito
In caso di ritardo nella conclusione del procedimento, l'art. 2, comma 9 bis, della Legge 241/1990 dispone che il soggetto a cui è attribuito il potere sostitutivo:   Comunica senza indugio il nominativo del responsabile, ai fini della valutazione dell'avvio del procedimento disciplinare e, in caso di mancata ottemperanza a tale comunicazione, assume la sua medesima responsabilità oltre a quella propria
In conformità a quanto disposto dall'art. 14 ter della legge 241/1990, all'esito dell'ultima riunione della conferenza di servizi simultanea, e comunque non oltre il termine finale di conclusione della conferenza, l'amministrazione procedente adotta la determinazione motivata di conclusione della conferenza:   Sulla base delle posizioni prevalenti espresse dalle amministrazioni partecipanti alla conferenza tramite i rispettivi rappresentanti
In esito alla presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), l'art. 19 della legge 241/1990 prevede che, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti prescritti, l'amministrazione competente, qualora sia possibile conformare l'attività intrapresa e i suoi effetti alla normativa vigente, invita il privato, con atto motivato, a provvedere prescrivendo le misure necessarie con la fissazione di un termine non inferiore a trenta giorni per l'adozione di queste ultime. In difetto di adozione delle misure da parte del privato, decorso il suddetto termine, cosa dispone la predetta normativa?   Che l'attività si intende vietata
In esito alla presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), l'art. 19 della legge 241/1990 prevede che, in presenza di attestazioni non veritiere o di pericolo per la tutela dell'interesse pubblico in materia di ambiente, paesaggio, beni culturali, salute, sicurezza pubblica o difesa nazionale, l'amministrazione competente, con atto motivato:   Dispone la sospensione dell'attività intrapresa
In ottemperanza all'art. 12 della legge n. 241/1990, l'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per l'adozione, tra l'altro:   Degli atti di concessione di sovvenzioni e contributi a persone ed enti pubblici e privati
In ottemperanza all'art. 8 della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro:   L'amministrazione competente
In quali casi è nullo il provvedimento amministrativo, ai sensi dell'art. 21-septies della legge 241/1990?   Quando manca degli elementi essenziali
In quali casi è previsto, dall'art. 14 bis della legge 241/1990, che l'amministrazione procedente adotti, entro cinque giorni lavorativi, la determinazione di conclusione negativa della conferenza dei servizi semplificata?   Qualora l'amministrazione procedente abbia acquisito uno o più atti di dissenso che non ritenga superabili
In quali procedimenti l'art. 18 della legge 241/1990 prevede che le dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 sostituiscono ogni tipo di documentazione comprovante tutti i requisiti soggettivi e oggettivi richiesti dalla normativa di riferimento, fatto comunque salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159?   Nei procedimenti avviati su istanza di parte
In virtù di quanto stabilito nell'articolo 8 della legge 241/1990, deve essere indicato nella comunicazione d'avvio del procedimento l'ufficio dove è possibile prendere visione degli atti che non sono disponibili o accessibili con le modalità telematiche di cui alla lettera d) del medesimo articolo?   Sì, sempre