Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- Che cosa si intende per il principio di economicità dell'azione amministrativa previsto dall'art. 1 della Legge 241/1990? Il minor dispendio o impiego di mezzi economici e procedurali nel raggiungimento dei risultati
- Che cosa si intende per il principio di efficacia dell'azione amministrativa previsto dall'art. 1 della Legge 241/1990? L'idoneità dell'azione amministrativa a conseguire i risultati prefissati
- Chi è tenuto ad assicurare il rispetto dei princípi di cui all'art. 1, comma 1, della Legge 241/1990? I soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative
- Chi valuta ai fini istruttori, a norma dell'art. 6 della 241/1990, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di un provvedimento amministrativo? Il responsabile del procedimento
- Come si definisce il provvedimento di riesame a contenuto conservativo che consiste nell'emanazione di un nuovo atto, avente dunque effetti ex nunc, con la ripetizione della procedura a partire dall'atto endoprocedimentale viziato, sempre che l'atto precedente non sia stato annullato per ragioni di ordine sostanziale? Rinnovazione
- Come si definisce il provvedimento di riesame a contenuto conservativo posto in essere dall'amministrazione competente ad emanare l'atto viziato o dall'amministrazione gerarchicamente superiore, con il quale si rimuove il vizio che inficia il provvedimento di primo grado e si pone in essere una dichiarazione che espressamente riconosce il vizio ed esprime la volontà di eliminarlo, sempre che tale vizio sia suscettibile di essere rimosso? Convalida
- Come si definiscono i provvedimenti amministrativi con i quali l'amministrazione sacrifica l'interesse di un privato, obbligandolo a un fare, a un non fare o a un dare, ovvero privandolo di un bene? Ablatori
- Come sono definiti gli atti rilasciati dall'autorità a seguito dell'accertamento della sussistenza in una cosa, di norma destinata ad essere prodotta in serie, di tutte le caratteristiche fissate dall'ordinamento a fini di tutela preventiva (prodotti pericolosi) o per esigenze di uniformità dei modelli? Omologazioni
- Con il D.Lgs n. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", si è creata una precisa distinzione di funzioni ed attribuzioni di competenza tra Ministro e dirigenti. Da ciò ne consegue che il Ministro, in base a quanto previsto dall'articolo 14 del predetto decreto? Non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
- Con il decreto legislativo n. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", si è ribadita la separazione tra politica e amministrazione mediante un disegno organico che ha riguardato i rapporti tra i dirigenti e gli organi eletti, direttamente o indirettamente, dal popolo e, in particolare, ha trasformato il rapporto tra Ministro e dirigenti da gerarchia in direzione. Più specificamente, l'articolo 14 del predetto decreto dispone che il Ministro, nell'esercizio dei poteri definiti dall'attuale normativa, tra l'altro: Definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione
- Con la sigla GDPR s'intende: Il Regolamento generale sulla protezione dei dati
- Con quali modalità l'art. 15 della legge 241/1990 prescrive che siano sottoscritti gli accordi tra pubbliche amministrazioni? Con firma digitale, ai sensi dell'articolo 24 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, con firma elettronica avanzata, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera q-bis) del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, o con altra firma elettronica qualificata
- Con quali modalità l'art. 25 della legge 241/1990 prevede che possa esercitarsi il diritto di accesso ai documenti amministrativi, riconosciuto ai soggetti all'uopo legittimati? Mediante esame ed estrazione di copia dei documenti stessi; l'esame dei documenti è gratuito, mentre il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e visura
- Con riguardo ai termini e al potere di differimento nel procedimento di accesso formale ai documenti amministrativi, l'art. 25 della legge 241/1990 stabilisce che: Decorsi inutilmente trenta giorni dalla richiesta, questa si intende respinta
- Con riguardo alla Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), l'art. 19 della legge 241/1990 prevede che, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti prescritti, l'amministrazione competente, qualora sia possibile conformare l'attività intrapresa e i suoi effetti alla normativa vigente, invita il privato, con atto motivato, a provvedere prescrivendo le misure necessarie con la fissazione di un termine: Non inferiore a trenta giorni per l'adozione di queste ultime
- Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso ai documenti amministrativi è dato ricorso al Tribunale amministrativo regionale: Nel termine di 30 giorni
- Cosa è previsto dall'articolo 2 del D.Lgs. 30/03/2001, n. 165, nel caso di nullità delle disposizioni contrattuali per violazione di norme imperative o dei limiti fissati alla contrattazione collettiva? Che si applicano gli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile
- Cosa comporta il c.d. "silenzio devolutivo" disciplinato dall'art. 17 della legge n. 241/1990? L'obbligo per il responsabile del procedimento, nel caso in cui l'organo competente non fornisca le valutazioni tecniche richieste nei termini previsti dalla legge, o in mancanza entro 90 giorni, di rivolgersi ad altri organi dell'amministrazione pubblica, o ad enti pubblici dotati di qualificazione e capacità tecnica equipollenti, ovvero ad istituti universitari
- Cosa disciplina, tra l'altro, il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33? Gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
- Cosa dispone la legge n. 241/1990 in materia di comunicazione del nominativo del responsabile del procedimento? Che tale comunicazione sia fornita d'ufficio ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi, nonché, a richiesta, a chiunque vi abbia interesse
- Cosa dispone la legge n. 241/1990 in materia di comunicazione della competente unità organizzativa responsabile del procedimento? Che tale comunicazione sia fornita d'ufficio ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi, nonché, a richiesta, a chiunque vi abbia interesse
- Cosa dispone l'art. 17 della legge 241/1990 quando, per disposizione espressa di legge o di regolamento sia previsto che per l'adozione di un provvedimento debbano essere preventivamente acquisite le valutazioni tecniche di organi od enti appositi e tali organi ed enti non provvedano o non rappresentino esigenze istruttorie di competenza dell'amministrazione procedente entro i termini prefissati? Che il responsabile del procedimento deve chiedere le suddette valutazioni tecniche ad altri organi dell'amministrazione pubblica o ad enti pubblici che siano dotati di qualificazione e capacità tecnica equipollenti, ovvero ad istituti universitari
- Cosa dispone l'art. 20 della legge 241/1990 quando, nei casi in cui il silenzio dell'amministrazione equivale a provvedimento di accoglimento, la stessa amministrazione non provvede, su richiesta del privato, a rilasciare, in via telematica, un'attestazione circa il decorso dei termini del procedimento e pertanto dell'intervenuto accoglimento della domanda? Che decorsi inutilmente dieci giorni dalla richiesta, l'attestazione è sostituita da una dichiarazione del privato ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445
- Cosa dispone l'art. 25 della legge 241/1990 con riferimento alle modalità di esercizio del diritto di accesso? Che il diritto di accesso si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla predetta legge
- Cosa dispone l'art. 25 della legge 241/1990 in merito ai termini e al potere di differimento nel procedimento di accesso formale ai documenti amministrativi? Che decorsi inutilmente trenta giorni dalla richiesta, questa si intende respinta
- Cosa dispone, tra l'altro, l'art. 18 della legge n. 241/1990? Che le amministrazioni adottano le misure organizzative idonee a garantire l'applicazione delle disposizioni in materia di autocertificazione e di presentazione di atti e documenti da parte di cittadini a pubbliche amministrazioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445
- Cosa prevede - di regola - l'art. 16 della legge 241/1990, per come novellata dalla legge n. 120/2020, in caso di decorrenza del prescritto termine senza che sia stato comunicato il parere facoltativo richiesto ad un organo consultivo della pubblica amministrazione o senza che l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie? Che l'amministrazione richiedente procede indipendentemente dall'acquisizione del parere
- Cosa prevede l'art. 11 della legge n. 241/1990, al fine di favorire la conclusione degli accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento? Che il responsabile del procedimento può predisporre un calendario di incontri cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati
- Cosa prevede l'art. 14 quater della legge 241/1990 per le amministrazioni i cui atti sono sostituiti dalla determinazione motivata di conclusione della conferenza dei servizi? Che possono sollecitare con congrua motivazione l'amministrazione procedente ad assumere, previa indizione di una nuova conferenza, determinazioni in via di autotutela ai sensi dell'articolo 21-nonies della medesima legge
- Cosa prevede l'art. 14 quater della legge 241/1990 per le amministrazioni i cui atti sono sostituiti dalla determinazione motivata di conclusione della conferenza dei servizi? Che possono sollecitare con congrua motivazione l'amministrazione procedente, purché abbiano partecipato alla conferenza di servizi o si siano espresse nei termini, ad assumere determinazioni in via di autotutela ai sensi dell'articolo 21-quinquies della medesima legge
- Cosa prevede l'art. 2 bis della legge 241/1990 quale conseguenza per il ritardo dell'amministrazione nella conclusione del procedimento iniziato d'ufficio? L'obbligo del risarcimento del danno ingiusto
- Cosa prevede l'art. 3-bis della Legge 241/1990? L'uso di strumenti informatici e telematici nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati
- Cosa prevede, tra l'altro, l'art. 18-bis della legge 241/1990 in merito alla presentazione di istanze, segnalazioni o comunicazioni alle pubbliche amministrazioni? Che dell'avvenuta presentazione delle predette istanze, segnalazioni o comunicazioni è rilasciata, anche in via telematica, una ricevuta
- Cosa prevede, tra l'altro, l'art. 19 della legge 241/1990? Che la segnalazione certificata di inizio attività, la denuncia e la dichiarazione di inizio attività non costituiscono provvedimenti taciti direttamente impugnabili
- Cosa stabilisce la Legge 241/1990 con riguardo all'adozione di atti di natura non autoritativa da parte della pubblica amministrazione? Che la stessa agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente
- Cosa stabilisce la Legge 241/1990 con riguardo all'adozione di atti di natura non autoritativa? Che la pubblica amministrazione agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente
- Cosa stabilisce l'art. 36 del d.lgs. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", in caso di violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pubbliche amministrazioni? Il divieto di costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- Costituisce atto endoprocedimentale necessario, emanato da un'amministrazione diversa da quella procedente, con cui si dichiara che, in relazione ad un particolare interesse, non sussistono ostacoli all'adozione del provvedimento finale: Il nullaosta



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