Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- A norma della legge 241/1990, i provvedimenti amministrativi conseguiti sulla base di false rappresentazioni dei fatti o di dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell'atto di notorietà false o mendaci per effetto di condotte costituenti reato, accertate con sentenza passata in giudicato: Possono essere annullati dall'amministrazione anche dopo la scadenza del termine di dodici mesi di cui all'articolo 21- nonies, comma 1, della predetta legge
- A norma dell'art. 1 del d.lgs 14 marzo 2013, n. 33, le disposizioni dello stesso decreto: Sono espressione della potestà legislativa esclusiva dello Stato
- A norma dell'art. 1 del D.Lgs. n. 39/2013, come si definisce "la preclusione, permanente o temporanea, a conferire gli incarichi previsti dal presente decreto a coloro che abbiano riportato condanne penali per i reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, a coloro che abbiano svolto incarichi o ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati da pubbliche amministrazioni o svolto attività professionali a favore di questi ultimi, a coloro che siano stati componenti di organi di indirizzo politico"? "inconferibilità"
- A norma dell'art. 1 del D.Lgs. n. 39/2013, come si definisce "l'obbligo per il soggetto cui viene conferito l'incarico di scegliere, a pena di decadenza, entro il termine perentorio di quindici giorni, tra la permanenza nell'incarico e l'assunzione e lo svolgimento di incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione che conferisce l'incarico, lo svolgimento di attività professionali ovvero l'assunzione della carica di componente di organi di indirizzo politico"? "incompatibilità"
- A norma dell'art. 1 del decreto legislativo n. 33/2013, che disciplina il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, quali disposizioni sono espressione della potestà legislativa esclusiva dello Stato? Tutte le disposizioni del predetto D.Lgs. 33/2013, nonché le norme di attuazione adottate ai sensi dell'articolo 48 del medesimo decreto
- A norma dell'art. 1, comma 1, della Legge 241/1990 è corretto affermare che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza? Sì
- A norma dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990, nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, deve comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, consentendo ad essi di esercitare il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro quale termine gli istanti devono presentare le loro osservazioni? Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione
- A norma dell'art. 11 della legge 241/1990, gli accordi sostitutivi di provvedimenti di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti stessi? Si
- A norma dell'art. 13 della legge 241/1990, la normativa concernente la partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo non si applica: Esclusivamente nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, nonché ai procedimenti tributari
- A norma dell'art. 14 bis della legge 241/1990, è previsto che l'amministrazione procedente, nell'ambito della conferenza dei servizi, possa comunque procedere direttamente in forma simultanea e in modalità sincrona, ai sensi dell'articolo 14-ter della medesima legge? Sì, ove necessario, in relazione alla particolare complessità della determinazione da assumere
- A norma dell'art. 14 bis della legge 241/1990, la conferenza decisoria di cui all'articolo 14, comma 2, della medesima legge è indetta dall'amministrazione procedente: Entro cinque giorni lavorativi dall'inizio del procedimento d'ufficio o dal ricevimento della domanda, se il procedimento è ad iniziativa di parte
- A norma dell'art. 14 bis della legge 241/1990, qualora nell'ambito della conferenza di servizi semplificata abbia acquisito uno o più atti di dissenso che non ritenga superabili, l'amministrazione procedente adotta, entro cinque giorni lavorativi, la determinazione di conclusione negativa della conferenza dei servizi semplificata, la quale: Produce l'effetto del rigetto della domanda
- A norma dell'art. 14 quater della legge 241/1990, in caso di approvazione sulla base delle posizioni prevalenti, la determinazione motivata di conclusione della conferenza, adottata dall'amministrazione procedente all'esito della stessa: È sospesa nella sua efficacia ove siano stati espressi dissensi qualificati ai sensi dell'articolo 14-quinquies e per il periodo utile all'esperimento dei rimedi ivi previsti
- A norma dell'art. 14 quater della legge 241/1990, in caso di approvazione unanime, la determinazione motivata di conclusione della conferenza, adottata dall'amministrazione procedente all'esito della stessa: È immediatamente efficace
- A norma dell'art. 14 ter della legge 241/1990, nella conferenza di servizi simultanea ciascun ente o amministrazione convocato alla riunione è rappresentato da un unico soggetto abilitato ad esprimere definitivamente e in modo univoco e vincolante la posizione dell'amministrazione stessa: Su tutte le decisioni di competenza della conferenza
- A norma dell'art. 14 ter della legge 241/1990, per come novellato dall'art. 1, comma 1, del d.lgs. n. 127/2016, nel caso in cui il rappresentante di un'amministrazione invitata abbia partecipato alle riunioni della conferenza di servizi simultanea e abbia espresso un dissenso non motivato o riferito a questioni che non costituiscono oggetto della conferenza, quale conseguenza ne deriva? Si considera acquisito l'assenso senza condizioni dell'amministrazione
- A norma dell'art. 14 ter della legge 241/1990, per come novellato dall'art. 1, comma 1, del d.lgs. n. 127/2016, nel caso in cui il rappresentante di un'amministrazione invitata abbia partecipato alle riunioni della conferenza di servizi simultanea, senza tuttavia aver espresso la propria posizione, quale conseguenza ne deriva? Si considera acquisito l'assenso senza condizioni dell'amministrazione
- A norma dell'art. 14 ter della legge 241/1990, per come novellato dall'art. 1, comma 1, del d.lgs. n. 127/2016, nel caso in cui il rappresentante di un'amministrazione invitata non abbia partecipato alle riunioni della conferenza di servizi simultanea, quale conseguenza ne deriva? Si considera acquisito l'assenso senza condizioni dell'amministrazione
- A norma dell'art. 14, comma 1, della legge 241/1990, la conferenza di servizi istruttoria può essere indetta dall'amministrazione procedente, anche su richiesta di altra amministrazione coinvolta nel procedimento o del privato interessato? Sì
- A norma dell'art. 14, comma 1, della legge 241/1990, la conferenza di servizi istruttoria può essere indetta direttamente dal privato interessato? No, può essere indetta soltanto dall'amministrazione procedente eventualmente su richiesta del privato interessato o anche di altra amministrazione coinvolta nel procedimento
- A norma dell'art. 140-bis del D.Lgs. 196/2003, qualora ritenga che i diritti di cui gode sulla base della normativa in materia di protezione dei dati personali siano stati violati, l'interessato può proporre: Reclamo al Garante per la protezione dei dati personali o ricorso dinanzi all'autorità giudiziaria
- A norma dell'art. 141 del D.Lgs. 196/2003, recante il "Codice in materia di protezione dei dati personali", l'interessato può rivolgersi al Garante: Mediante reclamo
- A norma dell'art. 15 del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, per come sostituito dall'art. 28 della Legge 241/1990, l'impiegato deve rispettare determinate regole. Quale delle seguenti non è corretta? Nell'ambito delle proprie attribuzioni, l'impiegato preposto ad un ufficio rilascia copie ed estratti di atti e documenti di ufficio nei soli casi espressamente previsti dall'ordinamento
- A norma dell'art. 17 bis della legge 241/1990, esclusi i casi di cui al comma 3, quando per l'adozione di provvedimenti normativi e amministrativi è prevista la proposta di una o più amministrazioni pubbliche diverse da quella competente ad adottare l'atto, la proposta stessa è trasmessa entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della richiesta da parte di quest'ultima amministrazione. A riguardo, cosa prevede la predetta disposizione normativa? Che il predetto termine è interrotto qualora l'amministrazione proponente rappresenti esigenze istruttorie. In tal caso la proposta è trasmessa nei successivi trenta giorni dalla ricezione degli elementi istruttori richiesti
- A norma dell'art. 17 bis della legge 241/1990, esclusi i casi di cui al comma 3, quando per l'adozione di provvedimenti normativi e amministrativi è prevista la proposta di una o più amministrazioni pubbliche diverse da quella competente ad adottare l'atto, la proposta stessa è trasmessa entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della richiesta da parte di quest'ultima amministrazione. A riguardo, cosa prevede la predetta disposizione normativa? Che, qualora la proposta non sia trasmessa entro il predetto termine, l'amministrazione competente può comunque procedere. In tal caso, lo schema di provvedimento, corredato della relativa documentazione, è trasmesso all'amministrazione che avrebbe dovuto formulare la proposta per acquisirne l'assenso
- A norma dell'art. 18 bis della legge 241/1990, le istanze, segnalazioni o comunicazioni presentate alle pubbliche amministrazioni producono effetti anche in caso di mancato rilascio della ricevuta di presentazione? Sì, ferma restando la responsabilità del soggetto competente
- A norma dell'art. 18 bis della legge 241/1990, nel caso di istanza, segnalazione o comunicazione presentate ad un ufficio diverso da quello competente, i termini di cui agli articoli 19, comma 3, e 20, comma 1, della stessa legge: Decorrono dal ricevimento dell'istanza, segnalazione o della comunicazione da parte dell'ufficio competente
- A norma dell'art. 18 del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati, approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, è corretto affermare che l'interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la limitazione del trattamento qualora lo stesso interessato si è opposto al trattamento ai sensi dell'articolo 21, paragrafo 1, del predetto GDPR, in attesa della verifica in merito all'eventuale prevalenza dei motivi legittimi del titolare del trattamento rispetto a quelli dell'interessato? Sì
- A norma dell'art. 18 del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati, approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, è corretto affermare che l'interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la limitazione del trattamento qualora lo stesso interessato contesti l'esattezza dei dati personali, per il periodo necessario al titolare del trattamento per verificare l'esattezza di tali dati personali? Sì
- A norma dell'art. 18 del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati, approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, è corretto affermare che l'interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la limitazione del trattamento quando il trattamento è illecito e l'interessato si oppone alla cancellazione dei dati personali e chiede invece che ne sia limitato l'utilizzo? Sì
- A norma dell'art. 18 della legge n. 241/1990 è disposto, tra l'altro, che: I documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi necessari per l'istruttoria del procedimento sono acquisiti d'ufficio quando sono in possesso dell'amministrazione procedente ovvero sono detenuti istituzionalmente da altre pubbliche amministrazioni
- A norma dell'art. 2 del decreto legislativo n. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", le disposizioni contenute nello stesso decreto: Costituiscono disposizioni a carattere imperativo
- A norma dell'art. 2 del decreto legislativo n. 39/2013, recante disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi, le disposizioni del medesimo decreto si applicano agli incarichi conferiti: Nelle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ivi compresi gli enti pubblici, nonché negli enti di diritto privato in controllo pubblico
- A norma dell'art. 2 della L. 241/1990, come sono stabiliti i termini entro i quali i procedimenti di competenza delle amministrazioni statali devono concludersi? Con regolamento
- A norma dell'art. 20 della legge 241/1990, l'amministrazione competente, entro quanti giorni dalla presentazione dell'istanza per il rilascio di provvedimenti amministrativi può indire una conferenza di servizi, ove non ritenga di dover emettere direttamente il provvedimento di diniego? Entro trenta giorni dalla presentazione dell'istanza
- A norma dell'art. 20 della legge 241/1990, ogni controversia relativa all'applicazione del medesimo articolo è devoluta: Alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
- A norma dell'art. 21-bis della L. 241/1990, sono immediatamente efficaci: I provvedimenti limitativi della sfera giuridica dei privati aventi carattere cautelare ed urgente
- A norma dell'art. 21-opties della legge 241/1990, il provvedimento adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti: Non è annullabile qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato
- A norma dell'art. 21-quater della L. 241/1990, il termine di sospensione dell'efficacia ovvero dell'esecuzione del provvedimento amministrativo può essere prorogato o differito? Sì, ma per una sola volta
- A norma dell'art. 23 della legge n. 241/1990, il diritto di accesso si esercita anche nei confronti delle Autorità di garanzia e di vigilanza? Sì, nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, secondo quanto previsto dall'articolo 24 della predetta legge
- A norma dell'art. 24, comma 1, della legge 241/1990, l'esclusione dal diritto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro: L'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione
- A norma dell'art. 29 della Legge 241/1990, alcune disposizioni della medesima Legge attengono ai livelli essenziali delle prestazioni di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. Quali tra le seguenti non rientrano tra tali disposizioni: Quelle relative alla motivazione del provvedimento
- A norma dell'art. 29 della Legge 241/1990, alcune disposizioni della medesima Legge attengono ai livelli essenziali delle prestazioni di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. Quali tra le seguenti non rientrano tra tali disposizioni: Quelle concernenti i provvedimenti attributivi di vantaggi economici
- A norma dell'art. 29 della Legge 241/1990, alcune disposizioni della medesima Legge attengono ai livelli essenziali delle prestazioni di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. Quali tra le seguenti non rientrano tra tali disposizioni: Quelle relative alla efficacia ed invalidità del provvedimento amministrativo
- A norma dell'art. 29 della legge 241/1990, le disposizioni della stessa legge concernenti l'obbligo per la pubblica amministrazione di assicurare l'accesso alla documentazione amministrativa: Sono espressione della potestà legislativa esclusiva dello Stato in quanto attengono ai livelli essenziali delle prestazioni di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione
- A norma dell'art. 29 della legge 241/1990, le disposizioni della stessa legge concernenti l'obbligo per la pubblica amministrazione di concludere il procedimento entro il termine prefissato: Sono espressione della potestà legislativa esclusiva dello Stato in quanto attengono ai livelli essenziali delle prestazioni di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione
- A norma dell'art. 29 della legge 241/1990, le disposizioni della stessa legge concernenti l'obbligo per la pubblica amministrazione di garantire la partecipazione dell'interessato al procedimento: Sono espressione della potestà legislativa esclusiva dello Stato in quanto attengono ai livelli essenziali delle prestazioni di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione
- A norma dell'art. 29 della legge 241/1990, le disposizioni della stessa legge relative alla durata massima dei procedimenti: Sono espressione della potestà legislativa esclusiva dello Stato in quanto attengono ai livelli essenziali delle prestazioni di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione
- A norma dell'art. 36, comma 5-quater, del d.lgs. 165/2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", al dirigente responsabile di irregolarità nell'utilizzo del lavoro flessibile: Non può essere erogata la retribuzione di risultato
- A norma dell'art. 37 del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati, approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, è corretto affermare che il titolare del trattamento e il responsabile del trattamento designano sistematicamente un responsabile della protezione dei dati ogniqualvolta il trattamento è effettuato da un'autorità pubblica o da un organismo pubblico, eccettuate le autorità giurisdizionali quando esercitano le loro funzioni giurisdizionali? Sì
- A norma dell'art. 4 (Definizioni) del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, come si definisce qualsiasi operazione o insieme di operazioni, compiute con o senza l'ausilio di processi automatizzati e applicate a dati personali o insiemi di dati personali, come la raccolta, la registrazione, l'organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l'adattamento o la modifica, l'estrazione, la consultazione, l'uso, la comunicazione mediante trasmissione, diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l'interconnessione, la limitazione, la cancellazione o la distruzione? Trattamento
- A norma dell'art. 4 (Definizioni) del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, come viene definita l'operazione di trattamento dei dati personali in modo tale che i dati personali non possano più essere attribuiti a un interessato specifico senza l'utilizzo di informazioni aggiuntive, a condizione che tali informazioni aggiuntive siano conservate separatamente e soggette a misure tecniche e organizzative intese a garantire che tali dati personali non siano attribuiti a una persona fisica identificata o identificabile? Pseudonimizzazione
- A norma dell'art. 4 (Definizioni) del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, come viene definita qualsiasi forma di trattamento automatizzato di dati personali consistente nell'utilizzo di tali dati personali per valutare determinati aspetti personali relativi a una persona fisica, in particolare per analizzare o prevedere aspetti riguardanti il rendimento professionale, la situazione economica, la salute, le preferenze personali, gli interessi, l'affidabilità, il comportamento, l'ubicazione o gli spostamenti di detta persona fisica? Profilazione
- A norma dell'art. 4 (Definizioni) del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, i dati personali relativi alle caratteristiche genetiche ereditarie o acquisite di una persona fisica che forniscono informazioni univoche sulla fisiologia o sulla salute di detta persona fisica, e che risultano in particolare dall'analisi di un campione biologico della persona fisica in questione, sono definiti: Dati genetici
- A norma dell'art. 4 (Definizioni) del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, i dati personali ottenuti da un trattamento tecnico specifico relativi alle caratteristiche fisiche, fisiologiche o comportamentali di una persona fisica che ne consentono o confermano l'identificazione univoca, quali l'immagine facciale o i dati dattiloscopici, sono definiti: Dati biometrici
- A norma dell'art. 4 (Definizioni) del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, i dati personali attinenti alla salute fisica o mentale di una persona fisica, compresa la prestazione di servizi di assistenza sanitaria, che rivelano informazioni relative al suo stato di salute, sono definiti: Dati relativi alla salute
- A norma dell'art. 41 del GDPR - Regolamento generale sulla protezione dei dati, approvato con Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, il controllo della conformità con un codice di condotta ai sensi dell'articolo 40 del predetto GDPR può essere effettuato: Da un organismo in possesso del livello adeguato di competenze riguardo al contenuto del codice e del necessario accreditamento a tal fine dell'autorità di controllo competente
- A norma dell'art. 4-bis del d.lgs 14 marzo 2013, n. 33, introdotto dall'art. 5 del d.lgs. n. 97/2016, come è denominato l'apposito sito internet che, al fine di promuovere l'accesso e migliorare la comprensione dei dati relativi all'utilizzo delle risorse pubbliche, consente l'accesso ai dati dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni e ne permette la consultazione in relazione alla tipologia di spesa sostenuta e alle amministrazioni che l'hanno effettuata, nonché all'ambito temporale di riferimento? "Soldi pubblici"
- A norma dell'art. 5 del Codice del processo amministrativo, sono organi di giurisdizione amministrativa di primo grado: I Tribunali amministrativi regionali e il Tribunale regionale di giustizia amministrativa per la regione autonoma del Trentino - Alto Adige
- A norma dell'art. 5 del D.Lgs. 33/2013, avverso la decisione dell'amministrazione competente di diniego o differimento dell'accesso civico, qualora si tratti di atti delle amministrazioni delle regioni o degli enti locali, il richiedente, può presentare ricorso, oltre che al Tribunale amministrativo regionale, anche al difensore civico competente per ambito territoriale, ove costituito. In tal caso, il difensore civico si pronuncia: Entro trenta giorni dalla presentazione del ricorso
- A norma dell'art. 5 del D.Lgs. 33/2013, l'istanza di accesso civico può essere trasmessa per via telematica secondo le modalità previste dal decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, e può presentata, tra gli altri: Al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, ove l'istanza abbia a oggetto dati, informazioni o documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi del predetto decreto
- A norma dell'art. 5 del D.Lgs. 33/2013, se l'accesso civico è stato negato o differito a tutela degli interessi correlati alla protezione dei dati personali, in conformità con la disciplina legislativa in materia, il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza: Provvede sentito il Garante per la protezione dei dati personali, il quale si pronuncia entro il termine di dieci giorni dalla richiesta
- A norma dell'art. 5 della legge 241/1990, la competenza ad assegnare la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento amministrativo nonché, eventualmente, dell'adozione del provvedimento finale, spetta: Al dirigente di ciascuna unità organizzativa
- A norma dell'art. 52 del decreto legislativo n. 165/2001 è corretto affermare che il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto delle procedure selettive di cui all'articolo 35, comma 1, lettera a), del medesimo decreto? Sì
- A norma dell'art. 53 del D.Lgs 165/2001, le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. In caso di inosservanza del divieto, il conferimento dei predetti incarichi: Fatte salve le più gravi sanzioni, costituisce in ogni caso infrazione disciplinare per il funzionario responsabile del procedimento ed il relativo provvedimento è nullo di diritto
- A norma dell'art. 5-bis, 2°comma, del D.Lgs. 33/2013, l'accesso civico è rifiutato se il diniego è necessario per evitare un pregiudizio concreto alla tutela di uno degli interessi privati indicati dalla stessa disposizione normativa, tra cui: Gli interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresi la proprietà intellettuale, il diritto d'autore e i segreti commerciali
- A norma dell'art. 6-bis della legge 241/1990, il responsabile del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale: Devono astenersi in caso di conflitto di interessi, segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale
- A norma dell'art. 7 della legge 241/1990, la comunicazione dell'avvio del procedimento è obbligatoria: Qualora non sussistano ragioni d'impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento
- A norma dell'art. 8 della legge 241/1990, deve essere indicata nella comunicazione d'avvio del procedimento la data di presentazione della relativa istanza? Sì, ma solo nei procedimenti ad iniziativa di parte
- A norma dell'art. 8 della legge 241/1990, l'amministrazione è tenuta a indicare nella comunicazione d'avvio del procedimento i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione? Sì, sempre
- A norma dell'art. 8 della legge 241/1990, l'amministrazione è tenuta a indicare nella comunicazione d'avvio del procedimento la data entro la quale deve concludersi il procedimento? Sì, sempre
- A norma dell'art. 8 della legge n. 241/1990, in quale caso l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, indicando la data entro la quale deve concludersi ed i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione? In tutti i casi, in quanto la legge n. 241/1990 ha previsto un obbligo generale di tale indicazione
- A norma dell'articolo 1, comma 2, della legge n. 190/2012, a chi è attribuito il compito di analizzare le cause e i fattori della corruzione e individua gli interventi che ne possono favorire la prevenzione e il contrasto? All'Autorità nazionale anticorruzione
- A norma dell'articolo 1, comma 2, della legge n. 190/2012, a chi è attribuito il compito di collaborare con i paritetici organismi stranieri, con le organizzazioni regionali ed internazionali competenti? All'Autorità nazionale anticorruzione
- A norma dell'articolo 1, comma 2, della legge n. 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione è adottato: Dall'Autorità nazionale anticorruzione
- A norma dell'articolo 6 del D.Lgs. 30/03/2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", le amministrazioni pubbliche: Definiscono l'organizzazione degli uffici adottando, in conformità al piano triennale dei fabbisogni di personale, gli atti previsti dai rispettivi ordinamenti, previa informazione sindacale, ove prevista nei contratti collettivi nazionali
- A seguito della presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), l'art. 19 della legge 241/1990 prevede che, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti prescritti, l'amministrazione competente, qualora sia possibile conformare l'attività intrapresa e i suoi effetti alla normativa vigente, invita il privato, con atto motivato, a provvedere prescrivendo le misure necessarie con la fissazione di un termine non inferiore a trenta giorni per l'adozione di queste ultime. In tal caso: Il predetto atto motivato interrompe il termine di sessanta giorni dal ricevimento della segnalazione per l'adozione dei provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa, il quale termine ricomincia a decorrere dalla data in cui il privato comunica l'adozione delle suddette misure
- A seguito della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), l'art. 19 della legge 241/1990 dispone che spetta all'amministrazione competente, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti prescritti, adottare motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa: Entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento della stessa segnalazione
- A seguito dell'annullamento d'ufficio del provvedimento amministrativo illegittimo, disposto ai sensi dell'articolo 21-nonies della L. 241/1990: Rimangono ferme le responsabilità connesse all'adozione e al mancato annullamento del provvedimento illegittimo
- Ai fini del conferimento di incarichi dirigenziali e di responsabilità amministrativa di vertice previsti dall'art. 1 del D.Lgs. n. 39/2013, s'intendono con la definizione di "società e altri enti di diritto privato che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici, sottoposti a controllo ai sensi dell'articolo 2359 c.c. da parte di amministrazioni pubbliche, oppure gli enti nei quali siano riconosciuti alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di una partecipazione azionaria, poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi": Gli enti di diritto privato in controllo pubblico
- Ai fini del conferimento di incarichi dirigenziali e di responsabilità amministrativa di vertice previsti dall'art. 1 del D.Lgs. n. 39/2013, s'intendono per "enti di diritto privato in controllo pubblico": Le società e gli altri enti di diritto privato che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici, sottoposti a controllo ai sensi dell'articolo 2359 c.c. da parte di amministrazioni pubbliche, oppure gli enti nei quali siano riconosciuti alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di una partecipazione azionaria, poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi
- Ai fini di quanto previsto dall'art. 1 del D.Lgs. n. 39/2013, recante disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, s'intendono per "incarichi dirigenziali interni": Gli incarichi di funzione dirigenziale, comunque denominati, che comportano l'esercizio in via esclusiva delle competenze di amministrazione e gestione, nonché gli incarichi di funzione dirigenziale nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione, conferiti a dirigenti o ad altri dipendenti, ivi comprese le categorie di personale di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, appartenenti ai ruoli dell'amministrazione che conferisce l'incarico ovvero al ruolo di altra pubblica amministrazione
- Ai fini di quanto previsto dall'art. 1 del D.Lgs. n. 39/2013, recante disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, s'intendono per "incarichi dirigenziali esterni": Gli incarichi di funzione dirigenziale, comunque denominati, che comportano l'esercizio in via esclusiva delle competenze di amministrazione e gestione, nonché gli incarichi di funzione dirigenziale nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione, conferiti a soggetti non muniti della qualifica di dirigente pubblico o comunque non dipendenti di pubbliche amministrazioni
- Ai sensi del novellato art. 16 della legge 241/1990, entro quale termine è previsto che gli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni siano tenuti a rendere i pareri ad essi obbligatoriamente richiesti, nell'ambito del procedimento amministrativo? Entro venti giorni dalla data di ricevimento della richiesta
- Ai sensi dell'art. 170 del D.Lgs. 196/2003, chi commette illecito penale non osservando il provvedimento adottato dal Garante ai sensi degli articoli 58, paragrafo 2, lettera f) del Regolamento UE/2016/679, dell'articolo 2-septies, comma 1, nonché i provvedimenti generali di cui all'articolo 21, comma 1, del decreto legislativo di attuazione dell'articolo 13 della legge 25 ottobre 2017, n. 163, arrecando un concreto nocumento a uno o più soggetti interessati al trattamento? Chiunque
- Ai sensi dell'art. 18 della legge 241/1990, i fatti, gli stati e le qualità che la stessa amministrazione procedente o altra pubblica amministrazione è tenuta a certificare: Sono accertati d'ufficio dal responsabile del procedimento
- Ai sensi dell'art. 2 bis, comma 1-bis, della legge 241/1990, in caso di inosservanza del termine di conclusione del procedimento ad istanza di parte, per il quale sussiste l'obbligo di pronunziarsi, l'istante ha diritto di ottenere: Un indennizzo per il mero ritardo
- Ai sensi dell'art. 21-quinquies della L. 241/1990, qualora la revoca di un atto amministrativo ad efficacia durevole o istantanea incida su rapporti negoziali, l'indennizzo liquidato dall'amministrazione: Tiene conto sia dell'eventuale conoscenza o conoscibilità da parte dei contraenti della contrarietà dell'atto amministrativo oggetto di revoca all'interesse pubblico, sia dell'eventuale concorso dei contraenti o di altri soggetti all'erronea valutazione della compatibilità di tale atto con l'interesse pubblico
- Ai sensi dell'art. 21-quinquies della L. 241/1990, qualora la revoca di un atto amministrativo ad efficacia durevole o istantanea incida su rapporti negoziali, l'indennizzo liquidato dall'amministrazione agli interessati è parametrato: Al solo danno emergente
- Ai sensi dell'art. 21-septies della legge 241/1990, il provvedimento amministrativo adottato in violazione o elusione del giudicato è: Nullo
- Ai sensi dell'art. 21-septies della legge 241/1990, il provvedimento amministrativo che è viziato da difetto assoluto di attribuzione è: Nullo
- Ai sensi dell'art. 21-septies della legge 241/1990, il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali è: Nullo
- Ai sensi dell'art. 21-ter della L. 241/1990, le pubbliche amministrazioni possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti? Sì, ma solo nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge
- Ai sensi dell'art. 22 della legge 241/1990, in materia di accesso ai documenti amministrativi, cosa si intende per "pubblica amministrazione"? Tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o comunitario
- Ai sensi dell'art. 22 della legge 241/1990, in materia di accesso ai documenti amministrativi, per " documento amministrativo " s'intende: Ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale;
- Ai sensi dell'art. 22 della legge 241/1990, in materia di accesso ai documenti amministrativi, per "interessati" si intendono: Tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso;
- Ai sensi dell'art. 24, comma 1, della legge 241/1990, l'esclusione dal diritto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro: I documenti coperti da segreto di Stato ai sensi della legge 24 ottobre 1977, n. 801, e successive modificazioni
- Ai sensi dell'art. 2-bis del D.Lgs. 196/2003, l'Autorità di controllo di cui all'articolo 51 del GDPR - Regolamento UE/2016/679 è individuata: Nel Garante per la protezione dei dati personali
- Ai sensi dell'art. 5 del D.Lgs. 33/2013, il procedimento di accesso civico deve concludersi con provvedimento espresso e motivato da comunicarsi al richiedente e agli eventuali controinteressati nel termine di: Trenta giorni dalla presentazione dell'istanza
- Ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge n. 190/2012 e dell'art. 5 del D.L. 101/2013, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche ha assunto la denominazione di: Autorità nazionale anticorruzione
- Ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge n. 190/2012, è corretto affermare che l'Autorità nazionale anticorruzione esprime pareri facoltativi in materia di autorizzazioni, di cui all'articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, allo svolgimento di incarichi esterni da parte dei dirigenti amministrativi dello Stato e degli enti pubblici nazionali, con particolare riferimento all'applicazione del comma 16-ter del medesimo articolo? Sì
- Ai sensi dell'articolo 21-nonies della L. 241/1990, è possibile la convalida del provvedimento annullabile? Sì, ma solo se sussistono le ragioni di interesse pubblico ed entro un termine ragionevole
- Ai sensi dell'articolo 6 del D.Lgs. 30/03/2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", le amministrazioni pubbliche che non provvedono agli adempimenti previsti dal predetto articolo, tra cui quelli relativi all'adozione del piano triennale dei fabbisogni di personale: Non possono assumere nuovo personale
- Ai sensi di quanto previsto dall'art. 7 del codice del processo amministrativo, quali controversie sono devolute alla giurisdizione amministrativa? Le controversie, nelle quali si faccia questione di interessi legittimi e, nelle particolari materie indicate dalla legge, di diritti soggettivi, concernenti l'esercizio o il mancato esercizio del potere amministrativo, riguardanti provvedimenti, atti, accordi o comportamenti riconducibili anche mediatamente all'esercizio di tale potere, posti in essere da pubbliche amministrazioni
- All'art. 6 della Legge 241/1990 sono previsti i compiti del Responsabile del procedimento, il quale, tra l'altro: Adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione
- All'art. 6 della Legge 241/1990 sono previsti i compiti del Responsabile del procedimento, il quale, tra l'altro: Cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti
- Avverso la determinazione motivata di conclusione della conferenza dei servizi, è previsto dall'art. 14 quinquies, comma 1, della legge 241/1990 che le amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali o alla tutela della salute e della pubblica incolumità dei cittadini possono proporre, entro un termine prefissato e a determinate condizioni: Opposizione al Presidente del Consiglio dei ministri
- Avverso la determinazione motivata di conclusione della conferenza dei servizi, è previsto dall'art. 14 quinquies, comma 1, della legge 241/1990 un eventuale rimedio generalizzato per le amministrazioni dissenzienti? No, è prevista la possibilità di proporre opposizione al Presidente del Consiglio dei ministri solo da parte delle amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali o alla tutela della salute e della pubblica incolumità dei cittadini, che abbiano espresso in modo inequivoco il proprio motivato dissenso prima della conclusione dei lavori della conferenza



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