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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

Concorso pubblico, per esami, a complessivi diciotto posti di
funzionario amministrativo

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.18 del 3/3/2000
Ente:MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Località:Nazionale
Codice atto:000E1941
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:18
Scadenza:2/4/2000
Tags:Amministrativi

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                        IL DIRETTORE GENERALE
per gli affari generali amministrativi e del personale
 
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3: "Testo unico degli impiegati civili dello Stato", e successive
modificazioni e integrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686: "Regolamento al testo unico degli impiegati civili dello
Stato", e successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 4 gennaio 1968, n. 15: "Norme sulla documentazione
amministrativa e sulla legalizzazione e autenticazione delle firme",
e successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 2 aprile 1968, n. 482: "Disciplina generale delle
assunzioni obbligatorie presso le pubbliche amministrazioni e le
aziende private", e successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 11 luglio 1980, n. 312: "Nuovo assetto
retributivo-funzionale del personale civile e militare dello Stato",
e successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 20 settembre 1980, n. 574: "Unificazione e
riordinamento dei ruoli normali, speciali e di complemento degli
ufficiali dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre
1984, n. 1219: "Individuazione dei profili professionali del
personale dei Ministeri in attuazione dell'art. 3 della legge
11 luglio 1980, n. 312";
Vista la legge 24 dicembre 1986, n. 958: "Norme sul servizio
militare di leva e sulla ferma di leva prolungata";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 17 gennaio 1990,
n. 44: "Regolamento per il recepimento delle norme risultanti dalla
disciplina prevista dall'accordo del 26 settembre 1989 concernente il
personale del comparto Ministeri ed altre categorie di cui all'art. 2
del decreto del Presidente della Repubblica 5 marzo 1986, n. 68";
Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120: "Norme in favore dei privi
della vista per l'ammissione ai concorsi nonche' alla carriera
direttiva della pubblica amministrazione e negli enti pubblici, per
il pensionamento, per l'assegnazione di sede e la mobilita' del
personale direttivo e docente della scuola";
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104: "Legge-quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate";
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29:
"Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni
pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico
impiego, a norma dell'art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421", e
successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537: "Interventi correttivi
di finanza pubblica";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
7 febbraio 1994, n. 174: "Regolamento recante norme sull'accesso dei
cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti lavoro
presso le amministrazioni pubbliche";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487: "Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle
pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi,
dei concorsi unici e delle altre forme di assunzioni nei pubblici
impieghi, come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica
30 ottobre 1996, n. 693";
Visto il decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196: "Attuazione
dell'art. 3 della legge 6 marzo 1992, n. 216, in materia di riordino
dei ruoli, modifica alle norme di reclutamento, stato e avanzamento
del personale non direttivo delle Forze armate";
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto il
16 maggio 1995 tra l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle
pubbliche amministrazioni e le confederazioni e organizzazioni
sindacali maggiormente rappresentative nel comparto Ministeri, e
successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675: "Tutela delle persone e
di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
8 gennaio 1997: "Rideterminazione delle dotazioni organiche delle
qualifiche dirigenziali, delle qualifiche funzionali e dei profili
professionali del personale del Ministero per i beni e le attivita'
culturali", con il quale sono state rideterminate le dotazioni
organiche del Ministero per i beni e le attivita' culturali;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127: "Misure urgenti per lo
snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di
decisione e di controllo", e successive modificazioni e integrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998,
n. 403 "Regolamento di attuazione degli articoli 1, 2 e 3 della legge
15 maggio 1997, n. 127, in materia di semplificazione delle
certificazioni amministrative";
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, ed in particolare
l'art. 39, comma 14, in base al quale il Ministero per i beni e le
attivita' culturali "e' autorizzato, nei limiti delle dotazioni
organiche complessive, ad assumere seicento unita' di personale anche
in eccedenza ai contingenti previsti per i singoli profili
professionali, ferme restando le dotazioni di ciascuna qualifica
funzionale";
Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368:
"Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a
norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59";
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto
tra l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche
amministrazioni e le confederazioni e organizzazioni sindacali
maggiormente rappresentative nel comparto Ministeri ed in vigore dal
17 febbraio 1999;
Considerato che i posti messi a concorso rientrano nella
dotazione della VIII qualifica funzionale e che l'amministrazione, in
sede di revisione periodica delle piante organiche, procedera' ai
necessari adeguamenti;
Visto il decreto direttoriale 28 luglio 1998, registrato
all'ufficio centrale del bilancio il 4 agosto 1998 al n. 956, con il
quale e' stato indetto un concorso per esami a ventinove posti nel
profilo professionale di funzionario amministrativo in prova della
VIII qualifica funzionale nei ruoli del Ministero per i beni e le
attivita' culturali per i contingenti regionali di Emilia Romagna
cinque posti, Friuli-Venezia Giulia un posto, Liguria tre posti,
Lombardia sei posti, Marche un posto, Piemonte cinque posti, Toscana
cinque posti e Veneto tre posti;
Visto il decreto 18 maggio 1999, registrato all'ufficio centrale
del bilancio il 9 giugno 1999, al n. 627, modificato dal decreto
direttoriale 30 giugno 1999, registrato all'ufficio centrale del
bilancio il 5 agosto 1999 al n. 809 con il quale e' stata disposta
l'assunzione di sei candidati (uno per la regione Lombardia e cinque
per la regione Toscana) risultati vincitori del concorso di cui
trattasi;
Visto il decreto direttoriale 2 agosto 1999, registrato
all'ufficio centrale del bilancio il 3 settembre 1999, al n. 938, con
il quale, in attuazione dell'art. 8 del bando di concorso, e' stata
disposta l'assunzione di altri due candidati (uno per la regione
Marche e uno per la regione Emilia-Romagna);
Considerato che il candidato per la regione Marche non ha
accettato l'assunzione di cui trattasi;
Visto il decreto direttoriale 20 agosto 1999, registrato
all'ufficio centrale del bilancio il 6 settembre 1999, al n. 943, con
il quale, in attuazione del comma 14 dell'art. 39 della legge
27 dicembre 1997, n. 449, e' stata disposta l'assunzione dei
candidati utilmente collocati nella graduatoria del concorso a
trentasette posti di funzionario amministrativo, indetto con decreto
direttoriale 3 novembre 1992, per la copertura di posti risultati
deserti nella procedura indetta con decreto direttoriale 28 luglio
1998 citato;
Considerato che, dei candidati inseriti nella graduatoria di cui
al citato decreto direttoriale 20 agosto 1999, solamente quattro (due
per la regione Emilia-Romagna, uno per la regione Lombardia e uno per
la regione Piemonte) hanno accettato l'assunzione di cui trattasi;
Accertato, quindi, che dei ventinove posti messi a concorso con
il piu' volte citato decreto direttoriale 28 luglio 1998, ne sono
stati coperti solamente undici, per cui si rende necessario procedere
all'emanazione di un altro bando di concorso per la copertura dei
rimanenti diciotto posti;
Visto in particolare il comma 18 del citato art. 39, legge
n. 449/1997, in base al quale "fermo quanto disposto dall'art. 1,
comma 57, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, una percentuale non
inferiore al 10 per cento delle assunzioni comunque effettuate deve
avvenire con contratto di lavoro a tempo parziale, con prestazione
lavorativa non superiore al 50 per cento di quella a tempo pieno";
Visto il decreto interministeriale 5 giugno 1998, con il quali il
Ministro per i beni e le attivita' culturali, di concerto con il
Ministro della funzione pubblica, individua le attivita' tecnico
professionali non consentite "ai dipendenti del Ministero per i beni
e le attivita' culturali con rapporto di lavoro a tempo parziale con
prestazione lavorativa non superiore al 50 per cento di quella a
tempo pieno";
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Posti a concorso
 
E' indetto un concorso pubblico, per esami, a complessivi
diciotto posti, nel profilo professionale di funzionario
amministrativo in prova, dell'area C, nei ruoli del Ministero per i
beni e le attivita' culturali.
Sui posti a concorso gravano le seguenti riserve, ove
numericamente applicabili nei singoli contingenti regionali.
Il 30% dei posti e' riservato al personale interno inquadrato
nella qualifica immediatamente inferiore da almeno cinque anni, in
possesso del titolo di studio immediatamente inferiore a quello
richiesto ai candidati esterni.
Sui restanti posti si applicano le seguenti riserve:
il 15% dei posti della dotazione organica del profilo
professionale e' riservato agli appartenenti alle categorie di cui
alla legge 2 aprile 1968, n. 482, e successive modificazioni e
integrazioni, purche' risultino iscritti negli elenchi istituiti
presso la direzione provinciale del lavoro ai sensi dell'art. 19
della predetta legge e risultino disoccupati sia al momento della
scadenza del termine della presentazione delle domande di ammissione
al concorso, sia all'atto dell'immissione in servizio;
a norma dell'art. 19 della legge 24 dicembre 1986, n. 958 e
dell'art. 39, comma 15, del decreto legislativo 12 maggio 1995,
n. 196, il 20% dei posti e' riservato ai militari in ferma di leva
prolungata e ai volontari specializzati della tre Forze armate
congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma o rafferma
contratta.
L'insieme delle riserve di posti eventualmente applicabile ai
sensi dei punti precedenti non puo' complessivamente superare la
meta' dei posti messi a concorso, dopo l'accantonamento del 30% dei
posti riservato al personale interno.
Qualora, tra i concorrenti dichiarati idonei nella graduatoria di
merito, ve ne siano alcuni che appartengono a piu' categorie che
danno titolo a differenti riserve di posti, si terra' conto prima del
titolo che da' diritto ad una maggiore riserva, nel seguente ordine:
legge 2 aprile 1968, n. 482;
legge 24 dicembre 1986, n. 958.
I posti riservati che non dovessero essere coperti per mancanza
di aventi titolo saranno conferiti ai concorrenti che abbiano
superato le prove secondo l'ordine di graduatoria.
All'atto della formulazione della graduatoria si terra' conto
delle preferenze a parita' di merito previste da:
art. 5, decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, e successive modificazioni e integrazioni; art. 2, comma 9,
legge 16 giugno 1998, n. 191;
art. 39, comma 14, legge 27 dicembre 1997, n. 449.
Coloro i quali intendano avvalersi di una delle suddette riserve
o preferenze a parita' di punteggio debbono farne espressa
dichiarazione nella domanda di partecipazione al concorso. Nel caso
di mancata dichiarazione in tal senso non vi sara' ammissione al
beneficio.
Dei posti, tre sono destinati a contratto di lavoro a tempo
parziale con prestazione lavorativa non superiore al 50 per cento di
quella a tempo pieno.
I posti sono cosi' ripartiti nelle seguenti regioni:
Emilia-Romagna due (di cui uno a tempo parziale);
Friuli-Venezia Giulia uno;
Liguria tre;
Lombardia quattro (di cui uno a tempo parziale);
Marche uno;
Piemonte quattro (di cui uno a tempo parziale);
Veneto tre;
e saranno conferiti secondo le seguenti modalita':
 
=====================================================================
| Riservati al personale |
Regione | interno |Posti non riservati
=====================================================================
Emilia-Romagna | 1 | 1
---------------------------------------------------------------------
Friuli-Venezia Giulia| 0 | 1
---------------------------------------------------------------------
Liguria | 1 | 2
---------------------------------------------------------------------
Lombardia | 1 | 3
---------------------------------------------------------------------
Marche | 0 | 1
---------------------------------------------------------------------
Piemonte | 1 | 3
---------------------------------------------------------------------
Veneto | 1 | 2
---------------------------------------------------------------------
Totale | 5 | 13
 
I candidati devono indicare nella domanda la regione per la quale
intendono concorrere.
E' consentita la partecipazione al concorso per una sola regione.
Nel caso in cui il candidato indichi, nella stessa domanda di
partecipazione, piu' regioni, verra' considerato utile solo la prima,
nell'ordine elencata.
L'eventuale richiesta di variazione di alcune delle dichiarazioni
gia' rilasciate nell'istanza di partecipazione al concorso dovra'
essere trasmessa entro il termine di scadenza, purche'
l'amministrazione sia messa in grado di conoscere con sicurezza la
volonta' del candidato.

                               Art. 2.
 
Requisiti per l'ammissione
 
Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei
seguenti requisiti:
1) diploma di laurea in giurisprudenza, o in scienze politiche,
o in economia e commercio, o in scienze statistiche ed economiche, o
in scienze economiche e bancarie, o in scienze economiche e sociali,
o in scienze bancarie e assicurative, o altri diplomi di laurea
equipollenti per legge ad uno di quelli indicati;
2) corso di specializzazione post-laurea o di perfezionamento
equipollente o dottorato di ricerca attinente alla professionalita'
oggetto del presente concorso.
Per la valutazione dei titoli di studio e di quelli integrativi
conseguiti nell'ambito dell'Unione europea si terra' conto di quanto
previsto dall'art. 37 del decreto legislativo n. 29/1993.
I diplomi conseguiti al di fuori dell'Unione europea debbono
avere ottenuto, entro il termine di scadenza del termine utile per la
presentazione delle domande di partecipazione al concorso, la
necessaria equipollenza a quelli italiani, rilasciata dal Ministero
della pubblica istruzione: di cio' deve essere fatta espressa
menzione nell'istanza di partecipazione;
3) cittadinanza italiana. Tale requisito, ai sensi dell'art. 2
del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 174/1994 e
dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487/1994,
non e' richiesto per i soggetti appartenenti all'Unione europea. Sono
inoltre equiparati ai cittadini gli italiani non appartenenti alla
Repubblica;
4) godimento dei diritti politici;
5) idoneita' fisica all'impiego. La condizione di privo della
vista comporta inidoneita' fisica specifica per lo svolgimento delle
mansioni di cui al presente bando, che implicano l'esercizio di
attivita' in cui il carattere visivo risulta indispensabile;
6) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;
7) non aver riportato condanne penali incompatibili con lo
status di pubblico dipendente;
8) non essere stati destituiti o dispensati dal servizio presso
una pubblica amministrazione o decaduti da un impiego statale per i
motivi indicati nell'art. 127, lettera d) del decreto del Presidente
della Repubblica n. 3/1957.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 174/1994, i cittadini degli Stati membri dell'Unione
europea devono inoltre possedere i seguenti requisiti:
a) godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di
appartenenza o di provenienza;
b) essere in possesso, fatta eccezione della titolarita' della
cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i
cittadini della Repubblica;
c) avere adeguata conoscenza della lingua italiana.
I requisiti di cui al presente bando debbono essere posseduti
alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della
domanda di ammissione al concorso.
I candidati privi di uno di tali requisiti sono esclusi dal
concorso con provvedimento motivato. Tale esclusione, ai sensi
dell'art. 3, comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica n.
487/1994, puo' avvenire in qualunque momento, fino alla stipula del
contratto individuale di lavoro.

                               Art. 3.
 
Presentazione delle domande - Termine e modalita'
 
Le domande di ammissione al concorso debbono essere redatte su
carta semplice e secondo lo schema allegato.
Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre
1998, n. 403, le dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda di
ammissione hanno valore di autocertificazione; nel caso di falsita'
in atti e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni penali
previste dall'art. 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15.
L'amministrazione procedera' ai controlli previsti dall'art. 11
del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998 sulla
veridicita' delle dichiarazioni sostitutive.
Qualora dal controllo "emerga la non veridicita' del contenuto
della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
conseguiti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione
non veritiera".
Le domande di ammissione al concorso, da redigersi su carta
semplice e secondo lo schema allegato, debbono essere indirizzate al
Ministero per i beni e le attivita' culturali, Direzione generale per
gli affari generali amministrativi e del personale, Divisione II -
concorso per funzionario amministrativo - via del Collegio Romano
n. 27, 00186 Roma, e presentate, secondo una delle seguenti modalita'
- con esclusione di qualsiasi altro mezzo - entro il termine
perentorio di giorni trenta dalla data di pubblicazione del presente
bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica:
1) raccomandata con avviso di ricevimento; in questo caso la
data di spedizione delle domande e' stabilita e comprovata dal timbro
a data apposto dall'ufficio postale accettante;
2) presentazione diretta presso il Ministero per i beni e le
attivita' culturali all'indirizzo di cui sopra, nei seguenti orari:
dal lunedi' al giovedi' dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore
15 alle ore 16;
il venerdi' dalle ore 10 alle ore 12.
In tale caso, l'amministrazione rilascia al candidato una
ricevuta attestante l'avvenuta presentazione.
Considerato che la mancanza di uno solo degli elementi di seguito
richiesti non consente all'amministrazione di valutare pienamente la
validita' dell'istanza di partecipazione e' fatto obbligo agli
aspiranti di dichiarare nella domanda, a pena di esclusione:
1) cognome e nome (le aspiranti che siano coniugate
dichiareranno nell'ordine: il cognome da nubile seguito dal proprio
nome e dal cognome del marito), luogo e data di nascita;
2) la regione prescelta tra quelle di cui al precedente art. 1;
3) i titoli previsti dal precedente art. 2, punti 1) e 2), con
l'indicazione degli istituti presso i quali sono stati conseguiti e
delle relative date;
4) il possesso della cittadinanza italiana, tenendo conto di
quanto espressamente richiesto dall'art. 2, punto 3 del presente
bando;
5) il godimento dei diritti politici;
6) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
7) le eventuali condanne penali riportate (anche se siano stati
concessi amnistia, condono o perdono giudiziale) ed i procedimenti
penali eventualmente pendenti;
8) gli eventuali servizi prestati presso pubbliche
amministrazioni e le eventuali cause di risoluzione di precedenti
rapporti di pubblico impiego.
Il candidato dovra' inoltre dichiarare nella domanda:
a) la lingua straniera, prescelta fra quelle indicate nel
successivo art. 5;
b) l'indirizzo, con l'esatta indicazione del numero di codice
di avviamento postale, presso il quale si desidera che siano inviate
le comunicazioni relative al concorso, con l'impegno a comunicare le
eventuali variazioni di indirizzo.
I candidati che intendano partecipare al concorso per la quota
riservata al contratto di lavoro a tempo parziale devono farne
espressa richiesta nella domanda di partecipazione.
Nel caso in cui non si completi, su base volontaria, la quota di
cui al punto precedente, l'amministrazione provvedera' d'ufficio ad
assumere con tale modalita' i candidati collocati nelle ultime
posizioni delle graduatorie regionali dei vincitori, fino al
completamento del contingente di cui all'art. 1.
Nella domanda di partecipazione al concorso i candidati portatori
di handicap, dovranno, ai sensi dell'art. 20 della legge n. 104/1992,
specificare, in relazione al proprio handicap, l'ausilio necessario
nonche' l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi in relazione allo
svolgimento delle prove d'esame.
Con la presentazione della domanda il candidato deve dichiarare
il possesso dei titoli di preferenza a parita' di merito.
La dichiarazione generica di essere in possesso di tutti i
requisiti non sara' ritenuta valida.
L'amministrazione non assume responsabilita' per la dispersione
di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da
parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del
cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, ne' per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di
terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

                               Art. 4.
 
Commissione esaminatrice
 
La commissione esaminatrice verra' nominata con successivo
decreto con l'osservanza delle disposizioni di cui al decreto del
Presidente della Repubblica n. 487/1994, citato nelle premesse.

                               Art. 5.
 
Prove d'esame
 
Gli esami del concorso consistono in:
1) una prova attitudinale basata su una serie di quesiti a
risposte multiple miranti all'accertamento del grado di cultura
generale e specifica, nonche' delle attitudini ad acquisire la
professionalita' oggetto del presente concorso, con particolare
riferimento a:
a) diritto pubblico;
b) diritto privato.
La prova avra' luogo nella sede, nel giorno e nell'ora che
saranno fissati con successivo avviso che sara' pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi ed esami" del
28 aprile 2000.
I candidati ai quali non sia stata comunicata l'esclusione dal
concorso, sono tenuti a presentarsi a sostenere la prova, senza alcun
preavviso, nel luogo, nel giorno e nell'ora indicati, muniti di un
documento di riconoscimento in corso di validita'.
Si ribadisce, peraltro, che la eventuale mancata comunicazione di
esclusione preliminarmente allo svolgimento delle prove scritte non
costituisce di per se' titolo valido per l'ammissione al concorso, in
quanto, come specificato nell'ultimo comma dell'art. 2, l'esclusione
puo' avvenire in qualunque momento;
2) un colloquio interdisciplinare a cui sono ammessi i
candidati che abbiano conseguito un minino di 21/30 nella prova
attitudinale. Il colloquio vertera' sulle materie della prova
attitudinale e sulle seguenti:
a) diritto penale con particolare riferimento ai delitti
contro la pubblica amministrazione, i delitti contro la fede pubblica
e i delitti contro il patrimonio;
b) servizi e ordinamento del Ministero per i beni e le
attivita' culturali;
c) legislazione concernente la tutela dei beni e le attivita'
culturali;
d) disciplina del rapporto di pubblico impiego;
e) lingua straniera, a scelta del candidato (conversazione e
traduzione a vista di un brano), compresa fra inglese o francese o
spagnolo o tedesco.
Il colloquio si intende superato se il candidato avra' riportato
una votazione di almeno 21/30.
Le sedute della commissione durante lo svolgimento del colloquio
sono pubbliche.
Al termine di ogni seduta, la commissione giudicatrice forma
l'elenco di candidati esaminati con l'indicazione del voto da
ciascuno riportato. L'elenco, sottoscritto dal presidente e dal
segretario, e' affisso all'albo delle sede di esame nel medesimo
giorno.
La votazione complessiva e' stabilita dalla somma di:
voto riportato nella prova attitudinale;
voto ottenuto nel colloquio.

                               Art. 6.
 
Graduatoria
 
I candidati che abbiano superato il colloquio saranno inseriti in
graduatorie regionali formate in base alla votazione complessiva
ottenuta e tenuto conto delle precedenze e preferenze di legge.
Ai soli fini della iscrizione nel ruolo di anzianita', le singole
graduatorie regionali verranno a costituire una graduatoria unica.
Le graduatorie regionali del concorso saranno approvate con
provvedimento ministeriale e successivamente pubblicate nel
Bollettino ufficiale del Ministero stesso.
Di tale pubblicazione e' data notizia mediante avviso nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorre il termine
per le eventuali impugnative.

                               Art. 7.
 
Assunzione in servizio in prova
 
Con riferimento al possesso dei requisiti di ammissione
all'impiego, troveranno applicazione le disposizioni di cui al
decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998 citato nelle
premesse.
I candidati dichiarati vincitori, saranno assunti in prova nel
profilo professionale di funzionario amministrativo, dell'area C.
Il rapporto di lavoro con i vincitori del concorso verra'
instaurato con le modalita' di cui agli articoli 14 e 14-bis del
Contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto il 16 maggio
1995 e del Contratto collettivo nazionale di lavoro in vigore dal
17 febbraio 1999, citati nelle premesse, attraverso la sottoscrizione
di appositi contratti individuali di lavoro.
L'amministrazione, in caso di esaurimento di una graduatoria
regionale senza che i relativi posti siano stati coperti, si riserva
la facolta' di procedere alla formazione di una graduatoria unica
nazionale secondo l'ordine generale di merito risultante dalla
votazione complessiva riportata da ciascun candidato, con
l'osservanza delle norme vigenti in materia di preferenza e
precedenza, allo scopo di destinare i candidati, ove accettino, a
regioni diverse da quelle per le quali gli stessi hanno concorso.
I candidati che non accettino l'assunzione ai sensi del punto
precedente mantengono la collocazione ad essi spettante nella
graduatoria della regione per cui hanno concorso.
Ai candidati assunti con contratto di lavoro a tempo parziale non
e' consentito, ai sensi del decreto interministeriale 5 giugno 1998
citato nelle premesse, lo svolgimento delle seguenti attivita':
attivita' tecnico professionali ricadenti su aree e beni
vincolati ai sensi delle leggi n. 1089/1939, n. 1497/1939,
n. 431/1985 e decreto del Presidente della Repubblica n. 1409/1963
che siano esplicate nell'ambito territoriale di competenza
dell'ufficio di appartenenza;
attivita' che interferiscono con i compiti istituzionali, di
seguito indicate:
elaborare e/o realizzare progetti di restauro e attivita' di
conservazione su beni di interesse ambientale, archeologico,
architettonico, artistico e storico, nell'ambito di competenza
dell'ufficio di appartenenza;
esercitare comunque e dovunque il commercio di beni soggetti
a leggi e strumenti di tutela nazionale e internazionali;
effettuare lavori di ordinamento, censimento, catalogazione
presso biblioteche di enti sottoposti alla vigilanza
dell'amministrazione o presso istituti che ricevono contributi
dall'amministrazione, qualunque sia la loro dislocazione sul
territorio;
effettuare riordinamento di fondi documentari appartenenti a
enti e privati o elaborare o realizzare progetti di restauro su di
essi da parte del personale in servizio presso la sovrintendenza
archivistica che esercita la vigilanza sui precitati soggetti;
essere titolari, impiegati o consulenti presso societa' o
ditte che forniscono prestazioni d'opera, beni e/o servizi
all'amministrazione in tutto il territorio nazionale;
essere consulenti o periti nei casi in cui e' controparte
l'amministrazione di appartenenza, in tutto il territorio nazionale.
Ai sensi dell'art. 6 della legge n. 140/1997 citata nelle
premesse, i candidati assunti con contratto di lavoro a tempo
parziale possono chiedere la trasformazione dei rapporti di lavoro in
rapporto a tempo pieno con le modalita' previste dalla normativa
vigente.

                               Art. 8.
 
Trattamento economico
 
Ai vincitori del concorso ammessi all'impiego sara' corrisposto,
dalla data dell'effettiva assunzione in servizio, il trattamento
corrispondente alla posizione economica C2, ai sensi della normativa
vigente, con riferimento alla specifica modalita' di assunzione.
Al pagamento dello stipendio si provvedera' con apertura di
partita di spesa fissa.

                               Art. 9.
 
Trattamento dati personali
 
Ai sensi dell'art. 10, primo comma, della legge 31 dicembre 1996,
n. 675, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso il Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione
generale per gli affari generali amministrativi e del personale, per
le finalita' di gestione del concorso (gestione che l'amministrazione
si riserva di affidare ad una societa' specializzata, a seguito di
sottoscrizione di regolare contratto) e saranno trattati presso una
banca-dati automatizzata anche successivamente all'eventuale
instaurazione del rapporto di lavoro per le finalita' inerenti alla
gestione del rapporto medesimo.
Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini della
valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l'esclusione dal
concorso.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente
alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate allo
svolgimento del concorso o alla posizione giuridico-economica del
candidato.
L'interessato gode dei diritti di cui all'art. 13 della citata
legge tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo
riguardano, nonche' alcuni diritti complementari tra cui il diritto
di rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati erronei,
incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonche' il
diritto di opporsi per motivi legittimi al loro trattamento.
Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti del
Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione generale
per gli affari generali amministrativi e del personale.
Titolare del trattamento e' il direttore generale del personale
pro-tempore, via del Collegio Romano n. 27 - 00186 Roma.

                              Art. 10.
 
Norma di salvaguardia
 
Per quanto non previsto dal presente bando, valgono, in quanto
applicabili, le disposizioni sullo svolgimento dei concorsi contenute
nel testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica
10 gennaio 1957, n. 3 e nel decreto del Presidente della Repubblica
3 maggio 1957, n. 686, e successive norme di integrazione e
modificazione, nonche' nel decreto del Presidente della Repubblica
9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni e integrazioni.
Il presente decreto sara' inviato all'ufficio centrale del
bilancio per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Dal giorno della pubblicazione decorrono i termini per eventuali
impugnative (centoventi giorni con ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica o sessanta giorni con ricorso
giurisdizionale al tribunale amministrativo regionale competente).
Roma, 16 dicembre 1999
Il direttore generale: Proietti

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