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ISTITUTO NAZIONALE PER LA FAUNA SELVATICA "ALESSANDRO GHIGI"

Concorso, per titoli ed esame-colloquio, per l'attribuzione di tre
assegni di ricerca dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica
"Alessandro Ghigi". (Bando n. 074).

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.48 del 20/6/2000
Ente:ISTITUTO NAZIONALE PER LA FAUNA SELVATICA "ALESSANDRO GHIGI"
Località:-
Codice atto:000E5594
Sezione:Enti pubblici
Tipologia:Concorso
Numero di posti:-
Scadenza:20/7/2000
Tags:Ricercatori

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                            IL PRESIDENTE
 
Visto lo statuto dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica
"Alessandro Ghigi" approvato dal Presidente del Consiglio dei
Ministri con decreto del 27 febbraio 1998 e registrato dall'Ufficio
centrale del bilancio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
il 27 marzo 1998, al n. 413/I:
Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157. recante "Norme per la
protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo
venatorio";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre
1997, n. 357 relativo al "Regolamento recante attuazione della
direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat
naturali e seminaturali, nonche' della flora e della fauna selvatica"
e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449 ed in particolare
l'art. 6, nonche' il relativo regolamento di attuazione di cui al
decreto ministeriale 11 febbraio 1998;
Visto il Regolamento per il conferimento di borse di studio e
assegni di ricerca, approvato con deliberazione del Consiglio
direttivo dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica "Alessandro
Ghigi" n. 4 dell'8 settembre 1998;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Numero degli assegni di ricerca
 
L'Istituto nazionale per la fauna selvatica "Alessandro Ghigi"
indice un concorso, per titoli ed esame-colloquio, per l'assegnazione
di tre assegni per la collaborazione ad attivita' di ricerca.
L'Istituto si riserva la facolta' di non procedere
all'attribuzione degli assegni messi a concorso, in caso di mancata
apposizione da parte dei competenti organi di controllo del visto di
registrazione sui provvedimenti che dispongono l'erogazione delle
somme necessarie a coprire i costi degli assegni medesimi, nonche'
nei casi di mancato perfezionamento delle convenzioni di ricerca in
funzione delle quali si sia resa necessaria l'indizione del presente
bando.
I suddetti assegni sono ripartiti per gruppi come segue:
A) Progetto di ricerca "agricoltura e fauna": un assegno di
ricerca.
Tema della ricerca: individuazione e valutazione delle misure
economiche e legislative per la conservazione e la gestione degli
habitat a fini faunistici.
Responsabile scientifico: dott. Marco Genghini.
Titolo di studio richiesto: diploma di laurea in scienze agrarie,
economia e commercio, scienze statistiche, economia ambientale,
scienze ambientali.
E' richiesta specifica esperienza di ricerca inerente lo studio
degli aspetti economici e legislativi dei rapporti tra agricoltura e
conservazione dell'ambiente, con conoscenze di metodologie
econometriche di analisi dei dati, di metodologie di analisi
statistica attraverso questionari ed interviste dirette, con
particolare riferimento alla metodologia della valutazione
contingente, di metodologie per la valutazione dei costi diretti ed
indiretti per interventi agro-ambientali, dell'uso di strumenti
informatici adeguati all'applicazione delle metodologie sopra
indicate e la conoscenza di una lingua straniera (preferibilmente
l'inglese).
B) Progetto di ricerca "dinamica di popolazione e modelli di
gestione per la selvaggina stanziale": due assegni di ricerca.
Tema della ricerca: messa a punto di un metodo di stima delle
popolazioni di ungulati selvatici e lepre, mediante utilizzo di
scanner termico e distance sampling.
Responsabile scientifico: dott. Stefano Focardi.
Titolo di studio richiesto: diploma di laurea in scienze
biologiche, naturali, forestali, ambientali.
E' richiesta specifica esperienza di ricerca nel campo delle
tecniche di censimento degli ungulati e della lepre, conoscenza delle
basi teoriche ed applicative del distance sampling, in particolare
per quanto riguarda le tecniche di campionamento. Conoscenza della
biologia degli ungulati italiani e della lepre. Capacita' di svolgere
autonomamente lavoro di campo sia durante la fase di progettazione
che di realizzazione degli esperimenti. Si richiede capacita' di
utilizzare strumenti informatici. Conoscenza della lingua inglese.
Tipo di attivita' da svolgere: progettazione e realizzazione di
esperimenti di campagna volti a confrontare i risultati ottenibili
mediante l'applicazione del metodo del distance sampling nella stima
di popolazione di ungulati selvatici e della lepre, sia in rapporto
ad altri metodi di stima, che a censimenti esaustivi. La metodologia
si basa sull'uso di scanner termici portatili per l'osservazione
notturna degli animali. Valutazione della possibilita' di
applicazione dei metodi sperimentati nelle situazioni gestionali
italiane.
I candidati, in possesso dei requisiti indicati nei successivi
articoli, potranno concorrere per un solo gruppo di assegni di
ricerca, pena l'esclusione dal concorso.

                               Art. 2.
 
Requisiti di ammissione
 
Al suddetto concorso possono partecipare i candidati che, alla
data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale,
abbiano maturato, dopo il conseguimento del diploma di laurea utile
per l'ammissione al concorso stesso, un'esperienza di lavoro e/o
ricerca, cosi' come precisato al precedente art. 1, di almeno un anno
nel settore indicato per ogni gruppo di assegni. Tale esperienza
s'intende acquisita attraverso borse di studio, tirocinii
post-laurea, dottorati di ricerca, corsi di specializzazione, corsi
di perfezionamento o da altri canali equivalenti di formazione quali:
servizi di ruolo, contratti, ospitalita' presso istituti scientifici
o d'istruzione universitaria, statali o liberi, italiani o stranieri,
o presso le istituzioni o gli enti del comparto ricerca.
Solo ed esclusivamente in riferimento al gruppo di assegni di cui
alla lettera A) del precedente art. 1, possono partecipare alla
selezione i candidati che abbiano maturato un esperienza di lavoro
e/o ricerca di non meno sei mesi dopo il conseguimento della laurea.
Tale esperienza si intende acquisita, oltre che in base ai criteri
precisati al precedente comma, anche attraverso la redazione di una
tesi di laurea che abbia avuto ad oggetto uno degli argomenti di
ricerca indicati per il gruppo di assegni cui ci si riferisce.
E' inoltre richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
a) cittadinanza in uno degli Stati membri dell'Unione europea;
b) adeguata conoscenza della lingua italiana (solo per i
candidati stranieri). Detta conoscenza verra' accertata dalla
commissione esaminatrice tramite apposito colloquio in sede di prova
orale;
c) diploma di laurea corrispondente a quello richiesto per il
gruppo di assegni di ricerca per il quale s'intende concorrere cosi'
come indicato nel precedente art. 1. Valgono le equipollenze previste
per legge o per decreto. Il diploma di laurea dovra' essere stato
conseguito presso un'Universita' di uno degli altri Stati membri
dell'Unione europea; nel caso di laurea conseguita in una Universita'
non italiana, la medesima dovra' essere stata riconosciuta dal
Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica
ai sensi della direttiva n. 89/48/CEE e dal decreto legislativo
n. 115/1992 di recepimento della stessa;
d) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;
e) idoneita' fisica per lo svolgimento dell'attivita' prevista
dall'assegno di ricerca.
L'istituto si riserva di sottoporre a visita medica di controllo
gli assegnatari, ai fini della legge n. 626/1994.
I requisiti di cui al presente articolo devono essere posseduti
alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle
domande di ammissione al concorso.
L'esclusione dal concorso per difetto dei prescritti requisiti
potra' essere disposta in ogni momento, con provvedimento motivato
del direttore generale dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica
"A. Ghigi".

                               Art. 3.
 
Durata, rinnovo ed importo
 
Gli assegni di ricerca hanno una durata iniziale di un anno e
possono essere rinnovati nei limiti massimi previsti dall'art. 6
della legge 27 dicembre 1997, n. 449.
L'eventuale rinnovo, previa verifica della sua necessita', e'
disposto a giudizio insindacabile dell'Istituto.
Il conferimento di assegni di ricerca non da luogo a diritti in
ordine all'accesso ai ruoli dell'istituto.
L'ammontare dell'assegno di ricerca e' di L. 28.000.000 lordi
annuali, comprensivi di tutti gli oneri carico dell'amministrazione,
ivi compresi gli importi dei premi per le coperture assicurative e
per le visite mediche di controllo da parte del medico del lavoro
competente.
Il pagamento dell'assegno di ricerca e' effettuato in rate
mensili posticipate.

                               Art. 4.
 
Divieto di cumulo e incompatibilita'
 
Gli assegni di cui al presente bando non sono cumulabili con
altri assegni di ricerca, borse di studio ne' con sovvenzioni di
analoga natura a qualsiasi titolo conferite, tranne quelle concesse
da istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con
soggiorni all'estero, l'attivita' di ricerca dei titolari di assegni.
Gli assegni di ricerca non possono essere cumulati neppure con
stipendi, retribuzioni o compensi di qualsiasi natura, derivanti da
rapporti di lavoro autonomo, subordinato o parasubordinato, con
soggetti pubblici o privati.
A nessun titolo possono essere attribuiti all'assegnatario, oltre
l'importo dell'assegno, ulteriori compensi che facciano carico a
contributi od assegnazioni dell'Istituto nazionale per la fauna
selvatica.
Non possono essere titolari di assegno di ricerca i dipendenti di
pubbliche amministrazioni, salva la possibilita' per costoro di
essere collocati in aspettativa senza assegni ai sensi dell'art. 51,
comma 6, della legge n. 449/1997 ed in ogni caso e' escluso il
personale di ruolo presso universita', osservatori astronomici,
astrofisici e vesuviano, Enea, Asi, enti pubblici e istituzioni di
ricerca di cui all'art. 8 del decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri 30 dicembre 1993, n. 593.

                               Art. 5.
 
Domanda e termine di scadenza
 
La domanda di ammissione al concorso, redatta su carta semplice e
rivolta all'Istituto nazionale per la fauna selvatica "A. Ghigi", via
Ca' Fornacetta n. 9 - 40064 Ozzano dell'Emilia (Bologna), dovra'
pervenire all'Istituto medesimo a mezzo di plico raccomandato,
tramite il servizio postale, entro il termine perentorio di giorni
trenta dalla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
Tale termine, qualora venga a scadere in giorno festivo,
s'intendera' protratto al primo giorno non festivo immediatamente
seguente.
Sono esclusi corrieri privati, posta celere, consegne a mano e
qualunque altro mezzo diverso da quello sopra indicato.
Fara' fede, al fine dell'accertamento del termine di cui sopra,
il timbro a data dell'ufficio postale di destinazione. Il ritardo
nella presentazione della domanda, quale ne sia la causa, anche se
non imputabile al candidato, comporta l'inammissibilita' della
domanda stessa al concorso.
Le domande, a pena di esclusione, dovranno essere dattiloscritte
ovvero compilate a stampatello. e redatte secondo lo schema
esemplificativo di cui all'allegato A). Nelle domande i candidati,
sempre a pena di esclusione, dovranno dichiarare, assumendosene la
piena ed integrale responsabilita':
l) cognome, nome, data e luogo di nascita;
2) residenza, completa di c.a.p. e numero telefonico, nonche'
indirizzo al quale ricevere eventuali comunicazioni se diverso dalla
prima. Qualunque loro variazione dovra' essere tempestivamente
comunicata;
3) il possesso della cittadinanza di uno degli altri Stati
membri dell'Unione europea, indicando quale;
4) il godimento dei diritti politici dello stato di
appartenenza;
5) eventuali condanne penali riportate indicando gli estremi
delle relative sentenze (la dichiarazione va resa anche se negativa):
6) il titolo di studio di cui si e' in possesso con indicazione
del voto, della data e dell'universita' in cui e' stato conseguito.
In caso di laurea dichiarata equipollente con legge o con decreto il
candidato dovra' indicarne gli estremi. In caso di titolo di studio
conseguito presso un'Universita' straniera il candidato dovra'
indicare gli estremi del provvedimento di riconoscimento;
7) di non essere titolare di altri assegni di ricerca o borse
di studio ovvero di esserne titolare (indicando quale) e di essere
disposto a rinunciarvi;
8) di non essere dipendente di aziende private ovvero di
esserne dipendente (indicando quale) e di essere disposto a
rinunciare all'impiego;
9) di non essere dipendente di pubbliche amministrazioni ovvero
di esserne dipendente (indicando quale) e di poter essere collocato
da quest'ultima in aspettativa senza assegni;
10) di non essere dipendente di ruolo presso universita',
osservatori astronomici, astrofisici e vesuviano, Enea. Asi enti
pubblici e istituzioni di ricerca di cui all'art. 8 del decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri 30 dicembre 1993, n. 593,
ovvero di esserne dipendente di ruolo e di essere disposto a
rinunciare all'impiego;
11) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
12) il gruppo di assegni di ricerca, tra quelli indicati nel
precedente art. 1, per il quale si intende concorrere;
13) di autorizzare l'Istituto nazionale per la fauna selvatica
a raccogliere e trattare i propri dati nella gestione del concorso
medesimo.
L'eventuale portatore di handicap, ai sensi di quanto previsto
dall'art. 20, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, dovra'
specificare l'ausilio necessario per sostenere l'esame in relazione
al proprio handicap.
Sempre a pena di esclusione le domande di partecipazione al
concorso dovranno essere firmate in calce dal candidato.
L'Istituto non assume responsabilita' alcuna per la dispersione
di comunicazioni dipendenti da inesatta indicazione del recapito da
parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del
cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, ne' per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di
terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

                               Art. 6.
 
Trattamento dati
 
Ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge 31 dicembre 1996,
n. 675, i dati personali forniti dai candidati nelle domande di
partecipazione al concorso saranno raccolti e trattati presso
l'Istituto nazionale per la fauna selvatica "A. Ghigi" - Servizio
concorsi, esclusivamente per le finalita' di gestione del concorso
medesimo.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente
alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate allo
svolgimento del concorso o alla posizione giuridica, economica,
previdenziale, assicurativa e tributaria del candidato.
 
Art. 7.
 

Titoli e curriculum professionale
 
Alla domanda dovranno essere allegati i titoli che il candidato
intende presentare ai fini della valutazione di merito nonche' un
curriculum analitico dettagliato dell'attivita' e degli studi svolti
e l'elenco sintetico dei titoli presentati.
Il curriculum, obbligatoriamente sottoscritto in calce, varra'
quale autocertificazione delle informazioni ivi contenute e,
pertanto, dovra' essere completo di tutti gli elementi che rendano
utilizzabili le informazioni medesime. I curricula non sottoscritti
non saranno presi in considerazione.
Per la valutazione dei titoli la commissione esaminatrice
disporra' nel complesso, per ciascun candidato, di un punteggio non
superiore a punti 10 (dieci).
Le categorie dei titoli ed i relativi punteggi massimi sono i
seguenti:
a) voto di laurea richiesta per la partecipazione: max 1 (un)
punto;
b) dottorato di ricerca: max 2 (due) punti;
c) diplomi di specializzazione, attestati di frequenza di corsi
di perfezionamento post-laurea, conseguiti in Italia o all'estero,
eventuale seconda laurea: max 1 (un) punto;
d) svolgimento di documentata attivita' di ricerca presso
soggetti pubblici e privati con contratti, tirocinii post-laurea,
borse di studio o incarichi, sia in Italia che all'estero: max 3
(tre) punti;
e) pubblicazioni tecnico-scientifiche: max 3 (tre) punti.
Il punteggio attribuito ai titoli dipendera' dal grado di
pertinenza con l'attivita' prevista dal gruppo di assegni per il
quale si concorre e dall'importanza tecnico-scientifica delle
attivita' di ricerca.
La commissione esaminatrice fissera' in primo luogo i criteri per
la valutazione dei titoli di merito ed i criteri e le modalita' di
valutazione della prova concorsuale. Successivamente valutera' la
correttezza formale delle domande presentate, e, per quelle ammesse,
si procedera' alla valutazione dei titoli, anche mediante analisi dei
curricula.
Le pubblicazioni scientifiche, gli elaborati tecnici e gli altri
titoli, compreso il diploma di laurea, potranno essere prodotti in
originale, copia autenticata, ovvero, ai sensi dell'art. 2 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998, in semplice
fotocopia dichiarata conforme all'originale. I lavori in corso di
stampa saranno presi in considerazione soltanto se accompagnati dalla
lettera di accettazione dell'editore, in originale o in copia
autenticata nei modi di legge o, in luogo di tale lettera, da una
dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorieta' con la quale il
candidato attesti che i lavori medesimi sono stati accettati per la
pubblicazione. Tale dichiarazione dovra' indicare con esattezza il
titolo del lavoro, il nome dei relativi autori, la data di
accettazione nonche' il nome della rivista scientifica nella quale il
lavoro stesso sara' pubblicato. Non saranno presi in considerazione
lavori ciclostilati, dattiloscritti o manoscritti.
Le dichiarazioni mendaci o la falsita' degli atti, secondo quanto
previsto dall'art. 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15, sono puniti
ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia.
L'Istituto si riserva di richiedere al vincitore l'esibizione dei
titoli o di verificare l'esattezza del contenuto delle
autocertificazioni.
Alla domanda dovra' essere allegato, altresi', un elenco
sintetico di tutti i titoli presentati. Detto elenco dovra' essere
firmato in calce dal candidato medesimo. Ciascun titolo dovra' essere
numerato progressivamente e la numerazione dovra' essere riportata
nell'elenco.
Non e' consentito il riferimento a documenti o pubblicazioni che
siano stati presentati per altro concorso ovvero giacenti presso
l'Istituto nazionale per la fauna selvatica "Alessandro Ghigi" o
presso altre amministrazioni dello Stato.
I documenti di cui al presente articolo non sono soggetti
all'imposta sul bollo, ai sensi della legge n. 370/1988.
 
Art. 8.
 

Esame-colloquio
 
Saranno ammessi all'esame-colloquio i candidati che abbiano
ottenuto nella valutazione dei titoli un punteggio almeno pari 3
(tre) punti sui 10 disponibili.
Per il gruppo di assegni di ricerca di cui alla lettera A)
dell'art. 1 del bando, il colloquio vertera' su:
aspetti economici e legislativi dei rapporti tra agricoltura.
conservazione dell'ambiente e gestione della fauna selvatica;
metodologie econometriche di analisi dei dati; metodologie di
indagine statistica attraverso questionari ed interviste dirette con
particolare riferimento alla metodologia della valutazione
contingente;
metodologie per la valutazione dei costi diretti ed indiretti
per interventi agro-ambientali;
uso di strumenti informatici adeguati all'applicazione delle
suddette metodologie;
discussione sulle attivita' precedentemente svolte dal
candidato e sulle eventuali pubblicazioni presentate dal medesimo;
accertamento della conoscenza di una lingua straniera,
preferibilmente l'inglese (e della lingua italiana per i candidati di
altri Stati membri dell'Unione europea).
Per il gruppo di assegni di cui alla lettera B) dell'art. 1 del
bando il colloquio vertera' su:
significato ed importanza gestionale dei censimenti della fauna
selvatica, con particolare riferimento agli ungulati ed alla lepre;
metodi di stima delle popolazioni di ungulati e della lepre;
tecniche di censimento basate sul distance sampling: basi
teoriche, criteri di campionamento ed analisi dei dati;
discussione sulle attivita' precedentemente svolte dal
candidato e sulle eventuali pubblicazioni presentate dal medesimo;
accertamento della conoscenza della lingua inglese (e della
lingua italiana per i candidati di altri Stati membri dell'Unione
europea).
Per il colloquio la commissione esaminatrice disporra', per ogni
candidato, di un punteggio non superiore a punti 30 (trenta). Per
superare il colloquio il candidato dovra' riportare un punteggio non
inferiore a punti 24 (ventiquattro) sui 30 disponibili.
Il colloquio si svolgera' in un'aula aperta al pubblico.
Per sostenere la prova d'esame i candidati dovranno essere muniti
di valido documento d'identita'.
 
Art. 9.
 

Commissione esaminatrice
 
La commissione esaminatrice sara' nominata con successivo decreto
del Presidente dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica
"Alessandro Ghigi" e sara' formata da tre membri effettivi, da un
membro supplente e da un segretario.
Ai fini del giudizio di merito, la commissione tiene conto dei
titoli e del risultato dell'esame-colloquio, valutando la
preparazione dei candidati e la loro attitudine a svolgere i compiti
di ricerca previsti nel bando.
La votazione complessiva sara' determinata sommando il punteggio
conseguito nella valutazione dei titoli ed il punteggio riportato nel
colloquio.
La graduatoria dei vincitori comprende nell'ordine i primi
classificati nella graduatoria di merito, in numero pari a quello
degli assegni messi a concorso per ciascuno dei gruppi di assegni di
cui all'art. 1 del bando. A parita' di merito la preferenza e'
determinata dall'eta' in favore del candidato piu' giovane.
Il giudizio di merito della commissione e' insindacabile.

                              Art. 10.
 
Conferimento assegni di ricerca, decadenza
 
Con provvedimento del direttore generale dell'Istituto nazionale
per la fauna selvatica "A. Ghigi", riconosciuta la regolarita' del
procedimento e tenuti presenti gli eventuali titoli di preferenza a
parita' di merito, saranno conferiti gli assegni di ricerca ai
vincitori del concorso, distintamente per ciascuno dei gruppi di
assegni di cui all'art. 1 del presente bando.
Gli assegni che si rendessero disponibili per rinuncia o
decadenza dei vincitori, potranno essere assegnati ai candidati
risultati idonei nell'ordine della graduatoria, distintamente per
ciascuno dei gruppi di assegni di cui all'art. 1 del presente bando.
Decadono dal diritto all'assegno di ricerca i vincitori che non
diano inizio all'attivita' nel termine e nei modi stabiliti
dall'apposita comunicazione di assegnazione.

                              Art. 11.
 
Contratto e risoluzione anticipata del rapporto
 
I rapporti tra l'Istituto e i titolari dell'assegno di ricerca
saranno regolati da apposito contratto di diritto privato, che
definira', tra l'altro, l'ambito dell'attivita' di ricerca per la
collaborazione al progetto di cui ai gruppi indicati all'art. 1 senza
vincolo di subordinazione, e l'assunzione di specifiche
responsabilita' nell'esecuzione delle attivita' tecnico-scientifiche,
secondo le direttive impartite dai responsabili scientifici.
Il contratto stabilira' altresi' le ipotesi di risoluzione del
rapporto nel caso in cui l'assegnatario, dopo aver iniziato
l'attivita' prevista, non la prosegua senza giustificato motivo, si
renda responsabile di gravi o ripetute mancanze, dia prova di non
possedere sufficiente attitudine alla ricerca ovvero qualora
l'assegnatario, per sopravvenute ragioni personali, non possa portare
a compimento l'attivita' prevista.
Al termine di ciascun anno di attivita', gli assegnatari devono
inviare al direttore generale dell'Istituto una relazione dettagliata
sull'attivita' svolta, vistata dal responsabile.
Ozzano dell'Emilia, 28 maggio 2000
Il presidente: Manelli

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