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MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

Concorso riservato, per titoli di servizio e professionali a dieci
posti di dirigente di seconda fascia

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.56 del 25/7/2006
Ente:MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Località:Nazionale
Codice atto:06E04896
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:10
Scadenza:24/8/2006

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                        IL DIRETTORE GENERALE
della Direzione generale delle risorse umane e affari generali
 
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive
modificazioni recante «Norme generali sull'ordinamento del lavoro
alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche»;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni,
recante disposizioni in materia di procedimento amministrativo e
diritto di accesso ai documenti amministrativi;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, concernente azioni
positive per la realizzazione della parita' uomo donna nel lavoro;
Visto il regolamento approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni, recante
norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le
modalita' di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle
altre forme di assunzioni nei pubblici impieghi;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive
modificazioni, recante disposizioni in materia di giurisdizione e
controllo della Corte dei Conti;
Visti il decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430 ed il
regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica 20
febbraio 1998, n. 38, nonche' la circolare n. 69 del 6 agosto 1998,
diramata dal Ministero del tesoro, del bilancio e della
programmazione economica Dipartimento della ragioneria dello Stato,
concernente l'individuazione degli atti soggetti alla verifica di
legalita' degli uffici centrali del bilancio e delle ragionerie
provinciali dello Stato;
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, recante misure per la
stabilizzazione della finanza pubblica;
Vista la legge 18 febbraio 1999, n. 28, ed in particolare l'art.
19 sull'esenzione dall'imposta di bollo per le domande di concorso e
di assunzione presso le amministrazioni pubbliche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, concernente il testo unico delle disposizioni
legislative regolamentari in materia di documentazione
amministrativa;
Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernente
la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento
dei dati personali;
Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145 recante «Disposizioni per
il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di
esperienze e l'interazione tra pubblico e privato» ed, in
particolare, l'art. 5 e l'art. 10, comma 2;
Visto il vigente Contratto collettivo nazionale lavoro del
personale dirigente dell'Area I;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2004,
n. 108, concernente «Regolamento recante disciplina per
l'istituzione, l'organizzazione ed il funzionamento del ruolo dei
dirigenti presso le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento
autonomo»;
Visto il decreto del Ministro del lavoro e della previdenza
sociale 6 novembre 1996, n. 687, di unificazione degli uffici
periferici del Ministero del lavoro e della previdenza sociale e di
istituzione delle direzioni regionali e provinciali del lavoro;
Visto l'art. 47 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300,
come modificato dal decreto legislativo 11 agosto 2003, n. 241,
recante «Modifiche al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300,
concernenti la struttura organizzativa del Ministero del lavoro e
delle politiche sociali, a norma dell'art. 1 della legge 6 luglio
2002, n. 137», in base al quale, dal 14 settembre 2003, le direzioni
generali del Ministero costituiscono strutture di primo livello con
la conseguente soppressione dei dipartimenti;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 2004,
n. 244, concernente «Regolamento di riorganizzazione del Ministero
del lavoro e delle politiche sociali»;
Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali in data 1° dicembre 2004, concernente «L'individuazione degli
uffici di livello dirigenziale non generale del segretariato generale
e delle direzioni generali e la definizione dei relativi compiti»;
Visto il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con
modificazioni, nella legge 17 luglio 2006, n. 233, recante
«Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri. Delega al
Governo per il coordinamento delle disposizioni in materia di
funzioni e organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri
e dei Ministeri»;
Vista la direttiva del 31 maggio 2006, registrata alla Corte dei
conti il 6 giugno 2006, registro n. 3, foglio n. 348, con la quale il
Ministro del lavoro e della previdenza sociale ed il Ministro della
solidarieta' sociale stabiliscono, tra l'altro che, nelle more
dell'adozione dei provvedimenti conseguenti al riassetto
organizzativo delineato dal predetto decreto legge, i dirigenti
preposti alle strutture di livello dirigenziale generale continuano
ad operare sulla base delle risorse attribuite con il decreto del
Ministro del lavoro e delle politiche sociali in data 13 gennaio 2006
e a realizzare gli obiettivi assegnati con la direttiva generale
annuale del 3 febbraio 2006 per l'attivita' amministrativa e la
gestione;
Vista la legge 30 dicembre 2004, n. 311, recante disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2005);
Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266, recante disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2006);
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5
ottobre 2005, registrato alla Corte dei conti il 18 novembre 2005,
Ministeri istituzionali Presidenza del Consiglio dei Ministri,
registro n. 13, foglio n. 84, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale,
serie generale, n. 285 del 7 dicembre 2005, recante, tra l'altro, la
nuova dotazione organica del personale dirigente di seconda fascia
del preesistente Ministero del lavoro e delle politiche sociali,
determinata in n. 262 posti;
Visto il decreto interministeriale 4 maggio 2006, registrato
all'Ufficio Centrale del Bilancio con presa d'atto n. 620 del 16
maggio 2006, che ha istituito, ai sensi dell'art. 23, comma 1, del
decreto legislativo n. 165/2001 e del citato decreto del Presidente
della Repubblica 23 aprile 2004, n. 108, il ruolo dei dirigenti del
preesistente Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
Tenuto conto dell'art. 5 della citata legge n. 145/2002 ove e'
previsto che, nel limite del 50% dei posti disponibili nell'ambito
della predetta dotazione organica, l'inquadramento nella seconda
fascia dirigenziale venga riservato al personale di cui all'art. 69,
comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, previo
superamento di concorso per titoli di servizio e professionali,
disposizione da applicarsi una volta effettuati gli adempimenti
previsti, segnatamente, dall'art. 10, comma 2, della legge stessa;
Considerato che i posti disponibili - accantonato il 50% da
riservare all'inquadramento del personale delle qualifiche ad
esaurimento di cui all'art. 69, comma 3, d.lgs. n. 165/2001,
consentono comunque di effettuare - nel rispetto delle limitazioni e
delle procedure previste dalla normativa vigente - le assunzioni di
dirigenti di seconda fascia di cui: cinque inerenti al corso-concorso
bandito dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione con
decreto direttoriale 12 dicembre 2005, n. 269/2005 e numero ventisei
posti relativi al concorso pubblico per esami autorizzato con decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 agosto 2005;
Preso atto che alla data del presente decreto risultano in
servizio, presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale,
dieci unita' di personale delle qualifiche ad esaurimento, di cui al
piu' volte citato art. 69, comma 3, del d.lgs. n. 165/2001;
Considerata l'urgenza di attivare la procedura di selezione per
il conferimento di dieci posti di dirigente di seconda fascia
nell'ambito del cinquanta per cento dei posti disponibili nel
contingente dirigenziale di livello non generale individuato con il
citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 ottobre
2005;
Accertato che i suddetti posti dirigenziali di seconda fascia
sono tuttora disponibili;
Considerato che le assunzioni in servizio dei vincitori del
concorso saranno subordinate a successive autorizzazioni sottoposte
all'esame del Consiglio dei Ministri ai fini dell'adozione della
delibera autorizzatoria, previa istruttoria da parte della Presidenza
del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica e
del Ministero dell'economia e delle finanze, e che tali
autorizzazioni potrebbero essere condizionate da criteri di
scaglionamento degli ingressi;
Decreta:
Art. 1.
 
Posti messi a concorso
 
E' indetto un concorso per titoli di servizio e professionali,
riservato al personale delle qualifiche ad esaurimento, di cui
all'art. 69, comma 3, del d.lgs. n. 165/2001, per il conferimento nel
limite del 50% dei posti disponibili nel contingente dirigenziale di
livello non generale individuato con il decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 5 ottobre 2005 - di dieci posti di dirigente
di seconda fascia del Ministero del lavoro e della previdenza
sociale.
L'amministrazione si riserva la facolta' di procedere alla
variazione in diminuzione dei posti banditi, in ragione di
sopravvenute esigenze organizzative e di servizio, quali eventuali
modifiche dell'organizzazione del Ministero del lavoro e della
previdenza sociale.

                               Art. 2.
 
Requisiti di ammissione
 
Al concorso riservato di cui all'art. 1 sono ammessi a
partecipare i dipendenti in servizio, alla data di scadenza del
presente bando, presso il Ministero del lavoro e della previdenza
sociale, appartenenti - alla data di entrata in vigore della citata
legge n. 145/2002 - alle qualifiche ad esaurimento di cui all'art.
69, comma 3, del decreto legislativo n. 165/2001.
I candidati sono ammessi alla procedura concorsuale con riserva.
L'amministrazione potra' disporre, in qualsiasi momento, con
provvedimento motivato, l'esclusione dal concorso per difetto dei
requisiti prescritti nonche' per la mancata sottoscrizione autografa
della domanda e la mancata osservanza dei termini perentori stabiliti
nel presente provvedimento.

                               Art. 3.
 
Presentazione delle domande - Termini, contenuti e modalita'
 
Le domande di ammissione al concorso, redatte in carta semplice,
devono essere presentate tramite l'ufficio di appartenenza o, a mezzo
raccomandata con avviso di ricevimento, con esclusione di qualsiasi
altro mezzo, al Ministero del lavoro e della previdenza sociale
Direzione generale delle risorse umane e degli affari generali -
Divisione IV - Via Flavia n. 6 - 00187 Roma, nel termine perentorio
di giorni trenta a decorrere dal giorno successivo a quello di
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª
serie speciale «Concorsi ed esami». Il termine per la presentazione
delle domande, se coincidente con un giorno festivo, e' prorogato di
diritto al giorno seguente non festivo. Per le domande spedite a
mezzo raccomandata con avviso di ricevimento fa fede il timbro a data
dell'ufficio postale accettante. La data di arrivo delle domande
presentate presso gli uffici di appartenenza e' stabilita dal timbro
protocollo apposto su di esse dall'ufficio ricevente.
Non si terra' conto delle domande di partecipazione spedite o
presentate oltre il suddetto termine ovvero con modalita' diverse da
quelle indicate nel primo comma del presente articolo.
Nella domanda di partecipazione al concorso, redatta in carta
semplice, conformemente allo schema di cui all'allegato «A»,
reperibile sul sito intranet del Ministero del lavoro e della
previdenza sociale http://inwelfare; il candidato, sotto la propria
responsabilita', deve dichiarare:
a) il cognome e il nome (le donne coniugate devono indicare il
cognome da nubile);
b) il luogo e la data di nascita;
c) il codice fiscale;
d) la residenza, il domicilio o il recapito presso il quale
desidera siano trasmesse le eventuali comunicazioni relative al
concorso, con l'esatta indicazione del codice di avviamento postale,
nonche' il recapito telefonico. Il candidato e' tenuto a comunicare
tempestivamente a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento,
alla Divisione IV della Direzione generale delle risorse umane e
degli affari generali del Ministero del lavoro e della previdenza
sociale, ogni variazione dell'indirizzo presso il quale desidera
ricevere le eventuali comunicazioni e del recapito telefonico;
e) il titolo di studio posseduto con l'esatta indicazione
dell'Universita' che lo ha rilasciato, dell'anno accademico in cui e'
stato conseguito e la durata legale del corso di laurea;
f) l'appartenenza - alla data di entrata in vigore della legge
n. 145/2002 - al personale delle qualifiche ad esaurimento del
Ministero del lavoro e della previdenza sociale, di cui al citato
decreto legislativo n. 165/2001;
g) l'attuale sede di servizio e la data di effettiva assunzione
in servizio in carriera direttiva;
h) l'eventuale possesso di titoli di preferenza a parita' di
merito previsti dall'art. 5 del d.P.R. n. 487/1994, e successive
modifiche. Tali titoli, qualora non espressamente dichiarati nella
domanda di ammissione, non saranno presi in considerazione in sede di
formulazione della graduatoria finale;
i) la propria disponibilita' a raggiungere qualsiasi sede di
servizio gli venga assegnata;
j) i titoli valutabili di cui al successivo art. 5 del presente
bando.
La domanda di partecipazione al concorso dovra' recare in calce
la firma del candidato, la quale ai sensi della vigente normativa,
non necessita di autentica. La mancata sottoscrizione della domanda
comporta l'esclusione dal concorso.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilita' per il caso
di dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatta o incompleta
indicazione del recapito da parte del candidato o da mancata oppure
tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella
domanda, ne' da disguidi postali o telegrafici comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore, ne' per la mancata
restituzione dell'avviso di ricevimento nel caso di spedizione a
mezzo raccomandata.

                               Art. 4.
 
Commissione esaminatrice
 
La commissione esaminatrice del concorso sara' nominata dal
direttore generale della direzione generale delle risorse umane e
affari generali con successivo provvedimento.

                               Art. 5.
 
Valutazioni titoli di servizio e professionali
 
I titoli di servizio e professionali posseduti dai candidati,
alla data di scadenza del presente bando, elencati nella domanda di
partecipazione al concorso, dovranno essere allegati alla domanda
stessa.
La commissione esaminatrice, di cui al precedente art. 4,
procedera' alla valutazione dei titoli prodotti, come di seguito
specificato:
a) incarichi e servizi speciali documentati, svolti in Italia e
all'Estero: punteggio massimo 5 punti;
b) lavori originali documentati prodotti nell'interesse del
servizio: punteggio massimo 5 punti;
c) pubblicazioni scientifiche concernenti le attivita'
d'istituto: punteggio massimo 7 punti;
d) abilitazione all'esercizio professionale nonche'
all'insegnamento, incarichi di docenza presso istituzioni pubbliche,
dottorati di ricerca, corsi di specializzazione post laurea:
punteggio massimo 6 punti;
e) corsi di qualificazione o di specializzazione utilizzabili
nell'amministrazione che ha bandito il concorso: punteggio massimo 4
punti;
f) idoneita' a concorsi dirigenziali: punteggio massimo 3
punti.

                               Art. 6.
 
Formazione della graduatoria di merito
 
La commissione esaminatrice formula la graduatoria di merito
secondo il punteggio complessivo attribuito.
In caso di parita' di punteggio si applicano le disposizioni
previste dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9
maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni.
Riconosciuta la regolarita' del procedimento concorsuale e tenuti
presenti gli eventuali titoli di preferenza, con decreto del
Direttore della Direzione generale delle risorse umane e affari
generali, sara' approvata la graduatoria finale e saranno dichiarati
i vincitori del concorso.
La graduatoria finale sara' pubblicata nel Bollettino ufficiale
del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, nonche' nella
rete intranet dell'amministrazione stessa.
Di tale pubblicazione sara' data notizia, mediante avviso, nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale
«Concorsi ed esami».
Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorrera' il termine
per eventuali impugnazioni.

                               Art. 7.
 
Assunzione in servizio
 
La costituzione del rapporto di lavoro e' subordinata
all'autorizzazione all'assunzione prevista dalla legislazione
vigente.
I concorrenti dichiarati vincitori del concorso di cui al
presente decreto, che risulteranno in possesso dei prescritti
requisiti, dovranno stipulare apposito contratto individuale di
lavoro, secondo le modalita' previste dalla normativa contrattuale
vigente.
La mancata presentazione, senza giustificato motivo, nel giorno
indicato per la stipula del contratto individuale di lavoro, comporta
la decadenza dal relativo diritto.
L'amministrazione provvedera' d'ufficio, secondo le prioritarie
esigenze organizzative e gestionali, ad assegnare la sede di servizio
a ciascun vincitore, tenuto conto dell'ordine di graduatoria e delle
eventuali indicazioni preferenziali espresse a seguito di richiesta
dell'amministrazione, nei limiti dei posti disponibili e nel rispetto
delle tutele previste dalla normativa vigente.
I vincitori del concorso assunti in servizio - ai quali saranno
conferiti gli incarichi di funzione dirigenziale di livello non
generale secondo quanto disposto dal d.lgs. n. 165/2001, e successive
modificazioni - sono soggetti ad un periodo di prova della durata di
sei mesi cosi' come previsto dalle disposizioni vigenti; il
trattamento economico decorre dall'effettiva assunzione delle
funzioni dirigenziali.

                               Art. 8.
 
Accesso agli atti del concorso
 
L'accesso alla documentazione attinente ai lavori concorsuali e'
escluso fino alla conclusione della relativa procedura, fatta salva
la garanzia della visione degli atti, la cui conoscenza sia
necessaria per curare o per difendere interessi giuridici.

                               Art. 9.
 
Trattamento dati personali
 
Ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n.
196, si informano i candidati che il trattamento dei dati personali
da essi forniti in sede di partecipazione al concorso o comunque
acquisiti a tal fine dal Ministero del lavoro e della previdenza
sociale e' finalizzato unicamente all'espletamento delle attivita'
concorsuali ed avverra' a cura delle persone preposte al procedimento
concorsuale, anche da parte della commissione esaminatrice, presso la
Divisione IV della Direzione generale degli affari generali e risorse
umane, in Roma, via Flavia n. 6 - 00187 Roma, con l'utilizzo di
procedure anche informatizzate, nei modi e nei limiti necessari per
perseguire le predette finalita', anche in caso di eventuale
comunicazione a terzi.
Il conferimento di tali dati e' necessario per valutare i
requisiti di partecipazione e il possesso di titoli e la loro mancata
indicazione puo' precludere tale valutazione.

                              Art. 10.
 
Norme di salvaguardia
 
Per quanto non espressamente previsto dal presente bando valgono,
in quanto applicabili, le norme vigenti sullo svolgimento dei
pubblici concorsi.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami» e
sul sito Internet ed Intranet dell'amministrazione.
Avverso il presente bando di concorso e' proponibile, in via
amministrativa, entro centoventi giorni dalla data di pubblicazione,
ricorso al Capo dello Stato ovvero, in sede giurisdizionale,
impugnazione al tribunale amministrativo del Lazio entro sessanta
giorni dalla stessa data.
Roma, 18 luglio 2006
Il direttore generale: Massimo Pianese

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