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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Concorso, per esami, per il conferimento di dodici posti di dirigente
amministrativo del ruolo unico della dirigenza, da destinarsi presso
il Ministero dei lavori pubblici.

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.21 del 13/3/2001
Ente:PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Località:Roma  (RM)
Codice atto:001E1832
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:12
Scadenza:12/4/2001
Tags:Amministrativi

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

              IL DIRETTORE DELL'UFFICIO DEL RUOLO UNICO
 
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1955,
n. 1534;
Visto il testo unico approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 10 gennaio 1957. n. 3 e successive integrazioni e
modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686 recante le norme di esecuzione del testo unico citato;
Vista la legge 4 gennaio 1968, n. 15;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 370 concernente l'esenzione
dall'imposta di bollo;
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241;
Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125 concernente azioni positive
per la realizzazione della parita' uomo-donna nel lavoro;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, legge quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive
integrazioni e modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
19 aprile 1996, registrato alla Corte dei Conti - Presidenza, il
27 dicembre 1996, registro n. 3, foglio n. 189 e pubblicato nel
supplemento ordinario n. 18 alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana n. 23 del 29 gennaio 1997 con il quale, fra l'altro, sono
state determinate le dotazioni organiche definitive della qualifica
di dirigente nel ruolo amministrativo del Ministero dei lavori
pubblici;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127 concernente le misure
urgenti per lo snellimento dell'attivita' amministrativa;
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80 e successive
modificazioni ed integrazioni:
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998.
n. 403;
Visto il decreto legislativo 29 ottobre 1998, n. 387;
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto
Ministeri, del personale con qualifica dirigenziale nonche' il
contratto collettivo nazionale di lavoro - comparto dei Ministeri -
area della dirigenza - parte economica;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 febbraio
1999, n. 150, recante disciplina delle modalita' di costituzione e
tenuta del ruolo unico della dirigenza delle amministrazioni statali;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999. n. 300 in materia di
riforma dell'organizzazione del Governo:
Visto il decreto del Ministro per la funzione pubblica in data
2 ottobre 2000, di organizzazione del Dipartimento della Funzione
Pubblica;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 2000
di programmazione semestrale delle assunzioni nelle pubbliche
amministrazioni
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre
2000, n. 324, recante il regolamento sull'accesso alla qualifica di
dirigente;
Valutata la necessita' di provvedere all'indizione del concorso
per il reclutamento dei 12 dirigenti amministrativi autorizzati, per
le esigenze del Ministero dei lavori pubblici, con il succitato
decreto del Presidente della Repubblica di programmazione del
30 agosto 2000, sulla base delle vigenti disposizioni che affidano
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il compito di bandire i
concorsi alla dirigenza.
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Posti messi a concorso
 
E' indetto, per le esigenze dell'Amministrazione centrale e
decentrata del Ministero dei lavori pubblici un concorso, per esami,
a complessivi dodici posti per il conferimento della qualifica di
dirigente amministrativo.
L'assegnazione dei vincitori avverra' tenendo conto delle
preminenti esigenze di servizio degli uffici decentrati
dell'amministrazione dei lavori pubblici collocati nei capoluoghi di
regione del territorio nazionale e a Parma.

                               Art. 2.
 
Requisiti per l'ammissione
 
Al concorso di cui all'art. 1 sono ammessi a partecipare a
domanda i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, in
possesso del diploma di laurea in giurisprudenza o in scienze
politiche o in economia e commercio, che abbiano compiuto almeno
cinque anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l'accesso
alle quali e' richiesto il possesso di uno dei diplomi di laurea
suindicati. Per i dipendenti delle amministrazioni statali reclutati
a seguito di corso-concorso della scuola superiore della pubblica
amministrazione, il periodo di servizio e' ridotto a quattro anni ed
ai fini del diploma di laurea vale quello che ha consentito
l'ammissione al corso-concorso medesimo. Sono, altresi', ammessi i
soggetti in possesso della qualifica di dirigente in enti e strutture
pubbliche, muniti di uno dei suindicati diplomi di laurea, che hanno
svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali.
Sono inoltre ammessi coloro che hanno ricoperto incarichi
dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo
non inferiore a cinque anni.
Tutti i candidati devono essere in possesso del requisito
generale dell'idoneita' fisica all'impiego e devono essere, inoltre,
in possesso dei requisiti generali per l'accesso agli impieghi civili
delle pubbliche amministrazioni previsti dalla normativa vigente.

                               Art. 3.
 
Presentazione delle domande - Termine, contenuti e modalita'
 
La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta semplice,
secondo il modello allegato, deve essere indirizzata e spedita
esclusivamente a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento della funzione
pubblica, ufficio del ruolo unico della dirigenza, via del Sudario
n. 49, 00186 Roma, nel termine perentorio di giorni trenta dalla data
di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Fara' fede, relativamente all'osservanza del predetto termine, il
timbro a data dell'ufficio postale accettante.
Non e' ammessa la presentazione della domanda ne' direttamente,
ne' per il tramite dell'ufficio di appartenenza, ne' con qualunque
altro mezzo, a pena di esclusione.
Nella domanda di partecipazione al concorso l'aspirante dovra'
dichiarare, sotto la propria responsabilita':
1) cognome e nome, luogo e data di nascita, la residenza e
l'indirizzo, con l'esatta indicazione del numero di codice di
avviamento postale, al quale si richiede che vengano trasmesse, le
eventuali comunicazioni relative al concorso, nonche' il recapito
telefonico.
Il candidato e' tenuto a comunicare entro quindici giorni,
esclusivamente mediante lettera raccomandata con avviso di
ricevimento indirizzata, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica, ufficio del ruolo unico della
dirigenza, via del Sudario n. 49, 00186 Roma, ogni eventuale
variazione della residenza, dell'indirizzo e del recapito telefonico.
L'Amministrazione non assume alcuna responsabilita' in caso di
irreperibilita' del destinatario e di dispersione di comunicazioni
dipendente da inesatta o incompleta indicazione del recapito da parte
del candidato o da mancata oppure tardiva comunicazione del
cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, ne' per eventuali
disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa
dell'Amministrazione stessa, ne' per la mancata restituzione
dell'avviso di ricevimento della domanda, dei documenti e delle
comunicazioni relative al concorso;
2) i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni
dovranno dichiarare la qualifica attualmente rivestita e la sua
decorrenza, nonche' la data di decorrenza giuridica e la data di
effettiva assunzione in servizio per nomina in posizioni funzionali
per l'accesso alle quali e' richiesto il possesso del diploma di
laurea.
I candidati in possesso della qualifica di dirigente in enti e
strutture pubbliche dovranno indicare l'Amministrazione, la struttura
pubblica di appartenenza e l'attuale sede di servizio nonche' il
termine iniziale e finale di svolgimento delle funzioni dirigenziali.
I candidati che hanno ricoperto incarichi dirigenziali o
equiparati in amministrazioni pubbliche dovranno indicare il periodo
di svolgimento degli incarichi in questione nelle relative
amministrazioni;
3) il diploma di laurea posseduto e la data di suo
conseguimento nonche' l'universita' presso la quale e' stato
conseguito;
4) la propria disponibilita', in caso di nomina, a raggiungere
qualsiasi sede di servizio gli venga assegnata;
5) gli estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di
periodi di aspettativa per motivi di famiglia goduti, la durata dei
periodi stessi e ogni altro provvedimento interruttivo del computo
dell'effettivo servizio e se all'atto, esiste un provvedimento in
corso. Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa;
6) gli eventuali titoli di preferenza posseduti da far valere a
parita' di valutazione previsti dalla normativa vigente debbono
essere espressamente menzionati nella domanda di ammissione al
concorso, pena la non valutazione degli stessi;
7) i portatori di handicap dovranno, altresi', specificare
nella domanda di ammissione la natura della minorazione fisica,
psichica o sensoriale, l'ausilio necessario in relazione al proprio
handicap, nonche' l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi per lo
svolgimento delle prove di esame;
8) di essere idoneo al servizio continuativo ed incondizionato
nell'impiego al quale il concorso si riferisce;
Nella domanda di partecipazione al concorso, l'aspirante non
dipendente da pubblica amministrazione, dovra', inoltre, dichiarare,
sotto la propria responsabilita':
a) di essere cittadino italiano;
b) di godere dei diritti politici;
c) di non essere stato destituito o dispensato dall'impiego
presso una pubblica amministrazione e di non essere stato dichiarato
decaduto da altro impiego statale ai sensi dell'art. 127, lettera d)
del testo unico, concernente lo statuto degli impiegati civili dello
Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica
10 gennaio 1957, n. 3, per aver conseguito l'impiego mediante la
produzione di documenti falsi o viziati da invalidita' insanabile,
nonche' di non essere stato interdetto dai pubblici uffici in base a
sentenza passata in giudicato;
d) di non aver riportato condanne penali e di non aver
procedimenti penali pendenti oppure indicare le eventuali condanne
penali riportate nonche' i procedimenti penali eventualmente
pendenti, precisando gli estremi del provvedimento di condanna o di
applicazione dell'amnistia, del condono, dell'indulto o del perdono
giudiziale, e il titolo del reato. La dichiarazione va comunque resa
anche se negativa;
e) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
La mancanza della firma in calce alla domanda comportera'
l'esclusione del candidato dalla procedura concorsuale.
Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre
1998, n. 403 le dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda di
ammissione al concorso hanno valore di autocertificazione; nel caso
di falsita' in atti e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni
penali previste dall'art. 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 e
successive integrazioni e modificazioni.

                               Art. 4.
 
Termine per il possesso dei requisiti - Esclusione dal concorso
 
I requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del
termine utile per la presentazione della domanda di partecipazione al
concorso di cui al precedente art. 3.
Resta ferma la facolta' dell'amministrazione di disporre in
qualsiasi momento, anche successivamente all'espletamento delle
operazioni del concorso, cui pertanto i candidati vengono ammessi con
ampia riserva, l'esclusione dal concorso stesso, con provvedimentc
motivato, per difetto dei prescritti requisiti e/o per inosservanza
delle disposizioni relative all'esatta compilazione della domanda di
ammissione e/o per l'inoltro della stessa domanda oltre il termine di
cui al primo, comma del, precedente art. 3.

                               Art. 5.
 
Prove - Commissione esaminatrice Formazione, approvazione e
pubblicazione graduatoria
 
Il concorso consiste in due prove scritte ed una prova orale, che
vertera' anche su un colloquio in lingua inglese nonche' in una prova
pratica sull'uso di un computer.
Le due prove scritte sono volte ad accertare la preparazione del
candidato sia sotto il profilo teorico sia sotto quello
applicativo-operativo. La prima prova scritta consiste nello
svolgimento di un elaborato su tematiche in ambito
giuridico-amministrativo in relazione alla professonalita' richiesta,
con particolare riferimento alle seguenti materie:
diritto amministrativo;
diritto privato;
contabilita' di Stato.
La seconda prova scritta consiste nella risoluzione di un caso in
ambito giuridico-amministrativo e\o gestionale organizzativo ed e'
mirata a verificare l'attitudine all'analisi e la soluzione di
problemi inerenti le funzioni dirigenziali da svolgere nell'ambito
dell'amministrazione dei lavori pubblici.
Con successivo provvedimento saranno indicati i locali, i giorni
e l'ora in cui si svolgeranno dette prove scritte.
Nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi ed esami"
- del 30 marzo 2001 verra' data comunicazione dei giorni, dell'ora e
della sede in cui avranno luogo le prove scritte. Tale pubblicazione
avra' valore di notifica a tutti gli effetti.
I candidati ai quali non sia stata comunicata l'esclusione dal
concorso saranno tenuti a presentarsi, senza alcun preavviso, nei
giorni, nell'ora e nel luogo indicati nell'avviso di cui al
precedente comma.
Al colloquio saranno ammessi i candidati che abbiano riportato
non meno di 24/30 in ciascuna delle due prove scritte.
Il colloquio concorre alla valutazione della professionalita' del
candidato ed ha il fine di accertare la conoscenza delle
problematiche della pubblica amministrazione in genere e di quelle
del Ministero dei lavori pubblici, in particolare.
Esso vertera' sulle materie previste per le prove scritte,
nonche' sulle seguenti materie:
diritto costituzionale;
attivita' istituzionale dell'amministrazione dei LL.PP.;
legislazione dei lavori pubblici;
lingua straniera.
Il colloquio comprendera' altresi' un'applicazione pratica di
utilizzo di personal computer in ambiente windows e sulla conoscenza
di internet.
I candidati ammessi al colloquio saranno avvertiti almeno 20
giorni prima di quello in cui dovranno sostenerlo.
Ai medesimi sara' contemporaneamente comunicato il voto riportato
nelle singole prove scritte.
Il colloquio si intende superato con una votazione di almeno
24/30.
Le sedute della commissione esaminatrice, durante lo svolgimento
del colloquio, sono pubbliche.
Al termine di ogni seduta la commissione forma l'elenco dei
candidati esaminati con l'indicazione del voto da ciascuno riportato.
L'elenco medesimo, sottoscritto dal Presidente e dal Segretario,
e' affisso nella sede ove si svolgera' il colloquio.
Per essere ammessi a sostenere tutte le prove d'esame i
concorrenti dovranno essere muniti di un valido documento di
riconoscimento.
La commissione esaminatrice del concorso sara' nominata con
successivo provvedimento e sara' costituita secondo le disposizioni
di cui all'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica
8 settembre 2000, n. 324.
Espletate le prove del concorso, la commissione formulera' la
graduatoria secondo l'ordine decrescente della votazione complessiva
risultante dalla somma della media dei voti riportati nelle prove
scritte e dal voto riportato nel colloquio di ciascun candidato.
I candidati che abbiano superato le prove d'esame e che intendano
far valere i titoli di preferenza previsti dalla normativa vigente
gia' indicati in domanda, dovranno presentare o far pervenire a mezzo
raccomandata con avviso di ricevimento alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri - dipartimento della funzione pubblica - ufficio del
ruolo unico della dirigenza, via del Sudario n. 49 - 00186 Roma,
entro il termine perentorio di quindici giorni, che decorre dalla
data di effettuazione del colloquio, i documenti attestanti il
possesso di detti titoli, redatti nelle forme prescritte.
La graduatoria generale di merito dei candidati sara' formata
secondo l'ordine decrescente della valutazione complessiva riportata
da ciascun candidato, con l'osservanza, a parita' di punti delle
preferenze di cui al comma precedente.
Saranno dichiarati vincitori, nei limiti dei posti messi a
concorso, i candidati utilmente collocati nella graduatoria generale
di merito.
La graduatoria generale di merito del concorso sara' approvata
secondo le disposizioni vigenti.
Tale graduatoria sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana - 4a serie speciale "Concorsi ed esami" e resa
consultabile via internet.
Dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale decorre il
termine per le eventuali impugnative.

                               Art. 6.
 
Documenti di rito
 
I concorrenti utilmente collocati nella graduatoria generale di
merito del concorso sono invitati a presentare direttamente o inviare
tramite raccomandata a/r entro il termine perentorio di trenta giorni
dal ricevimento della comunicazione stessa, sotto pena di decadenza,
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento della
funzione pubblica - ufficio del ruolo unico della dirigenza, via del
Sudario n. 49 - 00186 Roma i seguenti documenti:
1) diploma originale di laurea o in copia autentica ai sensi
della legge 4 gennaio 1968, n. 15. In caso di smarrimento o di
distruzione del diploma di laurea, il candidato dovra' presentare il
documento sostitutivo previsto dalle vigenti disposizioni, rilasciato
dalla competente autorita'.
Qualora il diploma non sia stato ancora rilasciato, e' consentito
presentare in luogo di esso, il certificato sostitutivo in bollo nel
quale deve essere riportata la dicitura: "diploma in corso di
compilazione";
2) certificato medico rilasciato dall'azienda sanitaria locale
competente per territorio o da un medico militare dal quale risulti
che il candidato e' fisicamente idoneo al servizio continuativo e
incondizionato, quale dirigente amministrativo.
Il certificato deve, altresi', contenere l'attestazione che e'
stato eseguito l'accertamento sierologico del sangue ai sensi della
legge 25 luglio 1956, n. 837, effettuato presso una struttura
pubblica.
Qualora il candidato sia affetto da qualche imperfezione fisica
il certificato deve farne menzione ed indicare se l'imperfezione
stessa sia tale da menomare l'attitudine dell'aspirante dell'impiego
stesso al normale e regolare rendimento di lavoro.
Per i candidati mutilati ed invalidi, il certificato medico deve
essere rilasciato esclusivamente dall'A.S.L. di appartenenza
dell'aspirante e contenere, oltre all'attestazione che e' stato
eseguito l'accertamento di cui al secondo, comma del, presente punto
ed una esatta descrizione della natura e del grado di mutilazione e/o
invalidita' nonche' una descrizione delle condizioni attuali
risultanti da un esame obiettivo, anche la dichiarazione che
l'invalido non ha perduto la capacita' lavorativa e che egli, per la
natura ed il grado della sua invalidita' o mutilazione, non puo'
arrecare danno alla salute ed alla incolumita' dei lavoratori ed alla
sicurezza degli impianti ed inoltre che il suo stato fisico e'
compatibile con l'esercizio delle funzioni dirigenziali per le quali
ha concorso.
La capacita' lavorativa dei candidati portatori di handicap e'
accertata dalla commissione di cui all'art. 4 della legge 5 febbraio
1992, n. 104.
L'amministrazione ha facolta', in ogni caso, di sottoporre a
visita medica di controllo i candidati vincitori del concorso;
3) Copia integrale aggiornata dello stato di servizio.
I candidati non appartenenti alle amministrazioni statali devono,
altresi', produrre i seguenti documenti:
a) estratto dell'atto di nascita. Tale documento deve essere
rilasciato dall'ufficiale di stato civile del comune di origine se il
candidato e' nato nel territorio della Repubblica, ovvero dal comune
presso il quale sia stato trascritto l'atto di nascita se il
candidato e' nato all'estero. Qualora detta trascrizione non sia
stata ancora eseguita i candidati nati all'estero potranno produrre
un certificato dell'autorita' consolare redatto in conformita' ed ai
sensi dell'art. 17 della legge 4 gennaio 1968 n. 15. La firma del
funzionario che ha rilasciato il certificato deve essere legalizzata
dal Ministro degli affari esteri o dall'autorita' da esso delegata;
b) certificato di cittadinanza italiana, rilasciato dal sindaco
o dall'ufficiale di stato civile del comune di origine o di
residenza;
c) certificato di godimento dei diritti politici rilasciato dal
sindaco del comune di origine o di residenza; d) certificato
generale del casellario giudiziale rilasciato dal segretario della
procura della Repubblica presso il tribunale competente per
territorio;
e) documento aggiornato relativo agli obblighi militari e
precisamente, a seconda dei casi: copia o estratto dello stato di
servizio militare, o del foglio matricolare militare ovvero
certificato di esito di leva o di iscrizione nelle liste di leva; non
e' ammessa, comunque, la presentazione del foglio di congedo;
f) i candidati dirigenti di strutture pubbliche diverse dallo
Stato devono, inoltre, produrre la dichiarazione dell'organismo
pubblico da cui dipendono che attesti il periodo di svolgimento delle
cariche dirigenziali e dichiarazione di svolgimento effettivo delle
relative funzioni dirigenziali che risultino svolte non
occasionalmente ma professionalmente con carattere di continuita',
funzioni per l'espletamento delle quali sono stati corrisposti gli
oneri previdenziali nella misura prevista dalla vigente normativa.
I candidati che hanno ricoperto incarichi dirigenziali o
equiparati in amministrazioni pubbliche dovranno farsi certificare
dalle relative amministrazioni i periodo di svolgimento dei suddetti
incarichi.
I documenti di cui alle lettere b), c), d) del presente articolo,
devono essere in data non anteriore a sei mesi da quella del
ricevimento dell'invito a produrli.
I documenti di cui alle lettere b) e c) devono attestare,
altresi', che gli interessati erano in possesso della cittadinanza
italiana e del godimento dei diritti politici anche alla data della
scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di
partecipazione al concorso.
Le firme apposte sui documenti che i candidati sono tenuti a
presentare non sono soggette a legalizzazione all'infuori delle
ipotesi previste dagli articoli 16 e 17 della legge 4 gennaio 1968,
n. 15, e successive integrazione e modificazioni.
I documenti si considerano prodotti in tempo utile anche se
spediti a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento entro il
termine di cui al primo, comma del presente articolo; a tal fine fa
fede il timbro a data apposto dall'ufficio postale accettante.
Scaduto inutilmente il termine di presentazione dell'intera
documentazione l'amministrazione comunichera' agli interessati di non
procedere alla stipulazione del contratto.
La documentazione incompleta o affetta da vizio sanabile puo'
essere regolarizzata entro un ulteriore termine fissato
dall'amministrazione.
Il mancato rispetto di detto nuovo termine comportera' la non
stipulazione del contratto individuale di lavoro.

                               Art. 7.
 
Dichiarazione sostitutiva dei documenti
 
Tutti i documenti indicati all'articolo 6, ad eccezione del
certificato medico, possono essere sostituiti da una dichiarazione
resa ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15,
nonche' dell'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica
20 ottobre 1998. n. 403, e prodotta entro i medesimi termini.
In tal caso l'amministrazione provvedera' ad acquisire d'ufficio
i predetti documenti e sottoporra' il contenuto della dichiarazione
sostitutiva a verifica ed accertamento della sua veridicita' ed
esattezza, come previsto dall'art. 11 del citato decreto del
Presidente della Repubblica n. 403/1998.
Qualora dal controllo emerga la non veridicita' del contenuto
della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
conseguiti ed incorre nelle sanzioni penali previste dall'art. 26
della legge 4 gennaio 1968, n. 15.

                               Art. 8.
 
Assunzione e contratto individuale di lavoro
 
I candidati dichiarati vincitori ed in regola con la prescritta
documentazione, saranno assunti ai sensi dell'art. 14 del contratto
collettivo nazionale di lavoro - area dirigenza, comparto Ministeri,
pubblicato nel supplemento ordinario n. 12 alla Gazzetta Ufficiale -
serie generale - n. 17 del 22 gennaio 1997 mediante la stipulazione
del contratto individuale di lavoro da sottoscriversi presso la sede
centrale del Ministero dei lavori pubblici, via Nomentana, 2 - Roma.
Qualora il candidato dichiarato vincitore ed invitato per la
stipula del contratto non si presenti nel giorno fissato per la
stipula del medesimo senza giustificato motivo, l'amministrazione
comunichera' all'interessato di non procedere alla stipula del
contratto.
Nel contratto sono indicati:
a) la data di inizio del rapporto di lavoro, data dalla quale
decorreranno gli effetti giuridici ed economici della nomina a
dirigente dello Stato;
b) la qualifica e il trattamento economico iniziale;
c) la durata del periodo di prova;
d) la sede di prima destinazione, ove verra' stipulato il
contratto individuale a tempo determinato per la costituzione del
rapporto di servizio.
L'assegnazione dei vincitori avverra', in stretto ordine di
graduatoria, tenendo conto delle preminenti esigenze di servizio
degli uffici decentrati dell'amministrazione dei LL.PP.

                               Art. 9.
 
Dati personali
 
Ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge 31 dicembre 1996,
n. 675, e successive modificazioni ed integrazioni i dati personali
forniti dai candidati saranno raccolti presso la Presidenza del
Consigliodei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica -
ufficio del ruolo unico della dirigenza, e trattati per le finalita'
di gestione della procedura concorsuale.
Le informazioni di cui trattasi potranno essere comunicate
unicamente ai soggetti titolari di un interesse qualificato
all'accesso.

                              Art. 10.
 
Domande gia' presentate
 
Sono fatte salve le domande gia' inoltrate dai candidati al
Ministero dei lavori pubblici, ai sensi del bando di concorso emanato
dal predetto Ministero in data 23 novembre 2000 e pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4a serie speciale
"Concorsi ed esami" n. 6 del 19 gennaio 2001.
Il Ministero dei lavori pubblici provvedera' a trasmettere le
domande gia' pervenute, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica - ufficio del ruolo unico della
dirigenza.

                              Art. 11.
 
Norme di salvaguardia
 
Per quanto non previsto dal presente bando valgono, in quanto
applicabili, le disposizioni contenute decreto del Presidente della
Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3; nel decreto del Presidente della
Repubblica 9 maggio 1994, n. 487; nel decreto del Presidente della
Repubblica 8 settembre 2000, n. 324, nonche' quelle contenute nel
contratto nazionale di lavoro vigente al momento dell'immissione in
servizio.
Il presente decreto sara' trasmesso ai competenti organi di
controllo per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - 4a serie speciale "Concorsi ed esami"
Roma, 5 febbraio 2001
Il direttore dell'ufficio del ruolo unico: Cittadino

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