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UNIVERSITA' DI PARMA

Selezione pubblica, per esami, ad un posto di dirigente a tempo
indeterminato, presso l'area affari generali

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.80 del 7/10/2005
Ente:UNIVERSITA' DI PARMA
Località:Parma  (PR)
Codice atto:05E05780
Sezione:Università
Tipologia:Concorso
Numero di posti:1
Scadenza:7/11/2005

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                             IL RETTORE:
 
Vista la legge 9 maggio 1989 n. 168;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata ed
integrata dalla legge 11 febbraio 2005 n. 15;
Vista la legge 10 aprile 1991 n. 125;
Vista la legge 5 febbraio 1992 n. 104;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
7 febbraio 1994 n. 174;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, modificato con decreto del Presidente della Repubblica
30 ottobre 1996 n. 693;
Vista la legge 15 maggio 1997 n. 127;
Visto il decreto legislativo 29 ottobre 1998, n. 387;
Vista la legge 12 marzo 1999 n. 68;
Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri
27 dicembre 2000 n. 6350/4.7.;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000
n. 445;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165;
Vista la legge 15 luglio 2002 n. 145;
Vista la legge 16 gennaio 2003 n. 3;
Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196;
Vista la legge 29 luglio 2003 n. 229;
Visto il decreto ministeriale 5 maggio 2004;
Vista la legge 30 dicembre 2004 n. 311;
Visto lo Statuto dell'Universita' degli studi di Parma;
Visto il C.C.N.L. dei dirigenti delle Universita';
Richiamata la delibera del Consiglio di Amministrazione
n. 425/26824 del 21 dicembre 2004, con la quale e' stata ridefinita
la dotazione organica del personale dirigente dell'Universita' di
Parma;
Considerato che alla data del 31 dicembre 2004 i posti della
dotazione organica del personale dirigente sono stati individuati in
sei unita', di cui due posti coperti con unita' dirigenziali a tempo
indeterminato, due posti coperti con unita' dirigenziali a tempo
determinato e due posti vacanti;
Visto il Regolamento per l'accesso alla qualifica dirigenziale,
approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 428/26960
del 9 maggio 2005;
Visto il decreto rettorale n. 758 del 16 maggio 2005 concernente
la struttura organizzativa dell'Universita' degli studi di Parma,
nonche' gli schemi allegati;
Considerato che la medesima struttura organizzativa prevede n. 6
aree dirigenziali;
Ritenuto pertanto, sulla base dei posti disponibili al
31 dicembre 2004 di bandire due concorsi per l'accesso alla qualifica
di dirigente a tempo indeterminato, relativamente ad un posto per
l'area dirigenziale affari generali e ad un posto per l'area
dirigenziale edilizia;
Visto il decreto rettorale n. 1022 del 29 giugno 2005, il quale
dispone di avviare le procedure di copertura ad un posto da dirigente
a tempo indeterminato presso l'area dirigenziale affari generali
dell'Universita' degli studi di Parma, tramite selezione pubblica per
esami;
Considerato che l'area dirigenziale affari generali ha una
particolare specificita' per la ricomprensione al suo interno del
settore affari legali le cui peculiari competenze in materia
giudiziale ed extra-giudiziale richiedono anche il possesso di
specifici titoli ed abilitazione professionale;
Ritenuto pertanto che il dirigente dell'area dirigenziale affari
generali debba essere in grado di esplicitare, in modo autonomo e non
fungibile da altro personale dirigente, le funzioni dirigenziali
anche per quanto concerne l'attivita' di competenza del settore
affari legali;
Tenuto conto che la copertura del suddetto posto risulta
particolarmente necessaria al fine di garantire il funzionamento
dell'amministrazione ai sensi dell'art. 97 della Costituzione;
Vista la rettorale n. 22524 del 5 luglio 2005 con la quale questa
Universita' comunica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica - l'intenzione di avviare una
procedura di selezione pubblica per un posto da dirigente da
assegnare all'area affari generali;
Considerato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica - non e' intervenuta nei tempi
di legge, in merito all'assegnazione di personale richiesto per le
esigenze segnalate da questa Universita';
Ravvisata la necessita' di procedere ad emanare il bando di
selezione pubblica per un posto da dirigente da assegnare all'area
affari generali;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Posti messi a selezione
 
E' indetta una selezione pubblica, per esami, ad un posto da
dirigente a tempo indeterminato presso l'area affari generali
dell'Universita' degli studi di Parma.

                               Art. 2.
 
Requisiti di ammissione
 
I candidati, ai fini della partecipazione al concorso in oggetto
devono possedere, alla data di scadenza del bando, come fissata al
successivo art. 3, i requisiti generali e specifici di seguito
indicati:
 
Requisiti generali.
 
Titolo di studio:
a) laurea in giurisprudenza conseguita ai sensi della normativa
previgente il decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509, ovvero
laurea specialistica in giurisprudenza classe 22/S-Giurisprudenza;
b) abilitazione all'esercizio della professione forense, con
anzianita' di iscrizione all'Albo o elenchi speciali allo stesso
annessi da almeno dieci anni.
 
Requisiti specifici.
 
a) essere dipendenti di ruolo delle amministrazioni pubbliche,
che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio, svolti in
posizioni funzionali per l'accesso alle quali e' richiesto il
possesso del diploma di laurea. Per i dipendenti delle
amministrazioni statali reclutati a seguito di corso-concorso, il
periodo di servizio e' ridotto a quattro anni.
Ovvero
b) essere in possesso della qualifica di dirigente in enti e
strutture pubbliche non ricomprese nel campo di applicazione
dell'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,
ed avere svolto per almeno tre anni le funzioni dirigenziali.
Ovvero
c) avere ricoperto incarichi dirigenziali in amministrazioni
pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni.
Ovvero
d) essere in possesso di uno dei seguenti titoli: diploma di
specializzazione, dottorato di ricerca, altro titolo
post-universitario rilasciato da istituti universitari italiani o
stranieri, ovvero da primarie istituzioni formative pubbliche o
private.
Ovvero
e) essere in possesso della qualifica di dirigente in strutture
private ed avere svolto per almeno cinque anni le funzioni
dirigenziali.
Tutti gli incarichi dirigenziali devono essere stati conferiti
con provvedimento formale dell'autorita' competente in base a quanto
prevedono gli ordinamenti dell'amministrazione o dell'ente al quale
il candidato appartiene.
Lo svolgimento di funzioni e incarichi dirigenziali di cui alle
lettere b), c) ed e) e' comprovato dalla direzione di strutture
organizzative complesse, dalla programmazione, dal coordinamento e
controllo delle attivita' degli uffici sottoposti, dalla gestione
autonoma di risorse umane, strumentali ed economiche, dalla
definizione di obiettivi e standard di prestazione e qualita' delle
attivita' delle strutture sottordinate, nell'ambito di finalita' ed
obiettivi generali stabiliti dai dirigenti di uffici dirigenziali di
livello superiore o dagli organi di governo dell'amministrazione o
della struttura di appartenenza del candidato.
Coloro che hanno conseguito il titolo di studio all'estero
dovranno dichiarare l'avvenuto riconoscimento di equipollenza al
titolo di studio italiano in base ad accordi internazionali, ovvero
con le modalita' di cui all'art. 332 del testo unico 31 agosto 1933
n. 1592.
f) cittadinanza italiana o di uno degli stati membri
dell'Unione europea;
g) se cittadini italiani essere in posizione regolare nei
confronti dell'obbligo di leva;
h) se cittadini degli Stati membri dell'Unione europea,
comprovare il godimento dei diritti civili e politici anche nello
Stato di appartenenza o di provenienza e di avere adeguata conoscenza
della lingua italiana.
Non possono partecipare alla selezione coloro che siano esclusi
dall'elettorato politico attivo e coloro che siano stati destituiti o
dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione ovvero
siano stati dichiarati decaduti da altro impiego statale, ai sensi
dell'art. 127, primo comma, lettera d), del testo unico approvato con
decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957 n. 3.
L'esclusione dalla selezione, per difetto dei requisiti
prescritti, puo' essere disposta in qualsiasi momento con decreto
motivato del Rettore.

                               Art. 3.
 
Domande di ammissione - termini e modalita'
 
Le domande di ammissione alla selezione, redatte in carta libera,
devono essere indirizzate al rettore di questa Universita' e devono
essere presentate o fatte pervenire entro e non oltre il trentesimo
giorno dalla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana, al Servizio Protocollo e
Archivio corrente dell'Universita' degli studi di Parma - via
Universita' n. 12 - 43100 Parma (orario di apertura: lunedi',
mercoledi' e venerdi' dalle ore 9 alle ore 13 - martedi' e giovedi'
dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 17). La pubblicazione
avviene tramite avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Le domande di ammissione alla selezione si considerano prodotte
in tempo utile anche se spedite a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento entro il termine sopraindicato.
A tal fine fa fede il timbro a data dell'ufficio postale
accettante. E 'ammessa la trasmissione via fax solo se correlata di
una copia fotostatica, fronte e retro, di un documento di identita'
del sottoscrittore (n. fax: 0521/034615).
Per eventuali informazioni inerenti la selezione, e' disponibile
il servizio concorsi e mobilita' (tel.: 0521 - 034394/034382).
L'Amministrazione non assume responsabilita' per la dispersione
di comunicazioni dipendenti da inesatte indicazioni del recapito da
parte del concorrente, oppure da mancata o tardiva comunicazione del
cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, ne' per eventuali
disguidi postali o telegrafici, o comunque imputabili a fatto di
terzi, caso fortuito o forza maggiore.
Nella domanda di ammissione, che deve essere in firma autografa e
redatta secondo lo schema che viene allegato al bando di selezione,
il candidato, consapevole che in caso di falsa dichiarazione verranno
applicate le sanzioni previste dal codice penale, cosi' come
stabilito dalla legge 15 magggio 1997, n. 127, e dal decreto del
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, e inoltre
decadra' dal beneficio ottenuto sulla base della dichiarazione non
veritiera - deve indicare, a pena di esclusione:
1) cognome e nome (le donne coniugate dovranno indicare il
cognome da nubile);
2) luogo e la data di nascita;
3) il possesso dei requisiti generali di cui all'art. 2,
nonche' dei requisiti specifici di cui ai punti a) b) c) d) e)
dell'art. 2), indicando analiticamente i riferimenti utili
all'ammissione;
4) il possesso della cittadinanza italiana o della cittadinanza
di uno degli Stati membri dell'Unione europea. I cittadini degli
Stati membri dell'Unione europea devono dichiarare di godere dei
diritti civili e politici anche negli Stati di appartenenza e di
avere adeguata conoscenza della lingua italiana;
5) il comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i
motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste
medesime;
6) le eventuali condanne penali riportate;
7) la propria posizione nei riguardi degli obblighi militari;
8) di non essere stato destituito o dispensato dall'impiego
presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente
rendimento, ovvero di non essere stato dichiarato decaduto da un
impiego statale, ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d), del
testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati
civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 10 gennaio 57 n. 3;
9) la residenza con l'indicazione di via, numero civico,
comune, provincia e codice di avviamento postale, nonche' il recapito
ove si desidera siano trasmesse le eventuali comunicazioni, compreso
un recapito telefonico. E 'utile indicare il codice fiscale.
Dovranno inoltre essere indicati nella domanda gli eventuali
titoli di preferenza di cui al successivo art. 6), posseduti alla
data di scadenza del presente bando.
I candidati portatori di handicap, ai sensi della legge
5 febbraio 1992, n. 104, dovranno fare esplicita richiesta in
relazione al proprio handicap, riguardo l'ausilio necessario nonche'
l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi per l'espletamento delle
prove stesse.
L'Amministrazione garantisce parita' e pari opportunita' tra
uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro.

                               Art. 4.
 
Prove d'esame
 
Le prove d'esame consisteranno in due prove scritte, di cui una a
contenuto teorico-pratico, ed in una prova orale.
La prima prova scritta, a contenuto teorico, consiste nello
svolgimento di un tema oppure di un elaborato articolato in quesiti a
risposte sintetiche su tematiche in ambito giuridico-amministrativo
attinenti alla professionalita' richiesta per svolgere la funzione
specifica di responsabile dell'ufficio dirigenziale dell'Area
dirigenziale Affari Generali, con le particolarita' esplicitate in
narrativa.
Essa e' diretta ad accertare l'attitudine dei concorrenti alla
soluzione corretta, sotto il profilo della legittimita', della
convenienza, della efficienza ed economicita' organizzativa, di
questioni connesse con i compiti e le funzioni proprie della gestione
e amministrazione delle attivita' istituzionali dell'Area, avuto
riguardo della sua peculiarita' come indicato nella parte narrativa
del presente provvedimento.
La seconda prova scritta, a contenuto teorico-pratico consiste
nella soluzione di un caso in ambito giuridico- amministrativo ed e'
mirata a verificare l'attitudine all'analisi e alla soluzione di
problemi inerenti le specifiche funzioni dirigenziali da svolgere
come indicato nella parte narrativa del presente provvedimento.
La prova orale, consiste in un colloquio interdisciplinare volto
ad accertare la preparazione e la professionalita' del candidato, e a
valutare l'eventuale esperienza posseduta, nonche' l'attitudine
all'espletamento delle funzioni dirigenziali.
Durante il colloquio sara' altresi' accertata la conoscenza della
lingua inglese e l'utilizzo degli strumenti informatici piu' diffusi.
I voti delle prove sono espressi in centesimi.
Conseguono l'ammissione al colloquio i candidati che riportino
una votazione di almeno 70/100 in ciascuna prova scritta.
Il colloquio si intende superato con una votazione di almeno
70/100.
Il punteggio complessivo e' dato dalla somma dei voti riportati
nelle prove scritte e nel colloquio.
Il diario delle prove scritte sara' notificato agli interessati
tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, non meno di quindici
giorni prima dell'inizio delle prove stesse. I candidati che
conseguono l'ammissione alla prova orale saranno convocati almeno
venti giorni prima della data delle prove, con comunicazione nella
quale sara' anche indicato il voto riportato in ciascuna delle prove
scritte.
La prova orale si svolgera' in un'aula aperta al pubblico.

                               Art. 5.
 
Commissione giudicatrice
 
La commissione giudicatrice e' nominata con decreto del rettore
ed e' composta da un numero dispari di membri di cui uno con funzioni
di Presidente.
Il Presidente e' scelto fra i professori universitari di ruolo, i
magistrati amministrativi, ordinari, contabili, gli avvocati dello
Stato e i dirigenti.
I componenti sono scelti tra i professori di ruolo, tra esperti
di comprovata qualificazione nelle materie oggetto di concorso, o tra
dirigenti.
Le funzioni di segretario sono svolte da personale appartenente
alla categoria D.

                               Art. 6.
 
Preferenze a parita' di merito
 
I concorrenti che abbiano superato le prove, dovranno far
pervenire a questa Universita', entro il termine perentorio di giorni
quindici decorrenti dal giorno successivo a quello in cui hanno
sostenuto la prova orale, i documenti in carta semplice, oppure una
dichiarazione sostitutiva di certificazione, attestanti il possesso
dei titoli di preferenza, a parita' di valutazione, gia' indicati
nella domanda, dai quali risulti, altresi', il possesso del requisito
alla data di scadenza del termine utale per la presentazione della
domanda di ammissione al concorso. Tale documentazione non e'
richiesta nei casi in cui le pubbliche amministrazioni ne siano in
possesso o ne possano disporre facendo richiesta ad altre pubbliche
amministrazioni, su indicazione del candidato.
Le categorie di cittadini che nei pubblici concorsi hanno
preferenza a parita' di merito sono:
1) gli insigniti di medaglia al valore militare;
2) mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;
3) mutilati ed invalidi per fatto di guerra;
4) mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e
privato;
5) orfani di guerra;
6) orfani dei caduti per fatto di guerra;
7) orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e
privato;
8) feriti in combattimento;
9) insigniti di croce di guerra o di altra attestazione
speciale di merito di guerra, nonche' i capi di famiglia numerosa;
10) figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex
combattenti;
11) figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
12) figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel
settore pubblico e privato;
13) genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le
sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra;
14) genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le
sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di
guerra;
15) genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le
sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio
nel settore pubblico e privato;
16) coloro che abbiano prestato servizio militare come
combattenti;
17) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque
titolo, per non meno di un anno nell'amministrazione che ha indetto
il concorso;
18) coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei
figli a carico;
19) invalidi e mutilati civili;
20) militari volontari delle Forze armate congedati senza
demerito al termine della ferma o rafferma.
A parita' di merito e di titoli la preferenza e' determinata:
a) dal numero di figli a carico, indipendentemente dal fatto
che il candidato sia coniugato o meno;
b) dall'aver prestato lodevole servizio, o servizio senza
demerito, nelle amministrazioni pubbliche;
c) dalla minore eta'.

                               Art. 7.
 
Formazione graduatoria di merito
 
La graduatoria di merito, unitamente a quella dei vincitori, e'
approvata con decreto del rettore ed e' pubblicata presso l'Area
Risorse Umane e sul sito Internet dell'Universita' degli studi di
Parma, con avviso nella Gazzetta Ufficiale, e rimane valida per
dodici mesi da tale pubblicazione. Dalla stessa data decorre il
termine per eventuali impugnative.

                               Art. 8.
 
Assunzione in servizio
 
Il candidato dichiarato vincitore e' invitato a sottoscrivere il
contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato per la nomina
in prova, in conformita' a quanto previsto dal contratto collettivo
nazionale del personale dirigente stipulato il 5 aprile 2001.
Il candidato vincitore e' tenuto a presentare, entro 30 giorni
dalla data della stipulazione del contratto di lavoro individuale, la
documentazione prescritta dalle disposizioni vigenti e, precisamente,
una dichiarazione sostitutiva di certificazione di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445 contenente le
seguenti indicazioni:
luogo e data di nascita;
residenza;
cittadinanza;
godimento dei diritti politici;
stato civile;
titolo di studio
posizione agli effetti degli obblighi militari.
L'Amministrazione si riserva la facolta' di verificare i
requisiti di idoneita' specifica per le singole funzioni che i
candidati saranno chiamati a ricoprire.

                               Art. 9.
 
Trattamento dati personali
 
Ai fini della normativa vigente - decreto legislativo 196/2003 -
sulla tutela della riservatezza, si informa che i dati personali
raccolti dall'Universita' degli studi di Parma saranno utilizzati per
le sole finalita' inerenti allo svolgimento del concorso e alla
gestione dell'eventuale rapporto di lavoro, nel rispetto delle
disposizioni vigenti.

                              Art. 10.
 
Responsabile del procedimento
 
Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata ed
integrata dalla legge 11 febbraio 2005 n. 15, il responsabile del
procedimento di selezione e' la sig.ra Luciana Raschi, capo settore
personale tecnico-amministrativo.
Per quanto non previsto dal presente bando valgono le disposizioni
contenute nel Regolamento.
Del presente bando sara' data pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
Parma, 22 settembre 2005
Il rettore: Ferretti
 

Il direttore amministrativo
Poldi

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