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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

Concorso pubblico, per esami, a tre posti per la regione Sardegna, di
architetto

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.2 del 7/1/2000
Ente:MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Località:Nazionale
Codice atto:000E0003
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:3
Scadenza:6/2/2000
Tags:Architetti

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

IL  DIRETTORE  GENERALE  per gli affari generali amministrativi e del
personale
 
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3: "Testo unico degli impiegati civili dello Stato" e successive
modificazioni e integrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686: "Regolamento al testo unico degli impiegati civili dello
Stato" e successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 4 gennaio 1968, n. 15: "Norme sulla documentazione
amministrativa e sulla legalizzazione e autenticazione delle firme" e
successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 2 aprile 1968, n. 482: "Disciplina generale delle
assunzioni obbligatorie presso le pubbliche amministrazioni e le
aziende private" e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 11 luglio 1980, n. 312: "Nuovo assetto
retributivofunzionale del personale civile e militare dello Stato" e
successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 20 settembre 1980, n. 574: "Unificazione e
riordinamento dei ruoli normali, speciali e di complemento degli
ufficiali dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre
1984, n. 1219: "Individuazione dei profili professionali del
personale dei Ministeri in attuazione dell'art. 3 della legge
11 luglio 1980, n. 312";
Vista la legge 24 dicembre 1986, n. 958: "Norme sul servizio
militare di leva e sulla ferma di leva prolungata";
Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120: "Norme in favore dei privi
della vista per l'ammissione ai concorsi nonche' alla carriera
direttiva della pubblica amministrazione e negli enti pubblici, per
il pensionamento, per l'assegnazione di sede e la mobilita' del
personale direttivo e docente della scuola";
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104: "legge-quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate";
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29:
"Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni
pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico
impiego, a norma dell'art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421" e
successive modificazioni e integrazioni;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
7 febbraio 1994, n. 174: "Regolamento recante norme sull'accesso dei
cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti lavoro
presso le amministrazioni pubbliche";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487: "Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle
pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi,
dei concorsi unici e delle altre forme di assunzioni nei pubblici
impieghi, e successive modificazioni";
Visto il decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196: "Attuazione
dell'art. 3 della legge 6 marzo 1992, n. 216, in materia di riordino
dei ruoli, modifica alle norme di reclutamento, stato e avanzamento
del personale non direttivo delle Forze armate";
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto il
16 maggio 1995 tra l'agenzia per la rappresentanza negoziale delle
pubbliche amministrazioni e le confederazioni e organizzazioni
sindacali maggiormente rappresentative nel comparto Ministeri, e
successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675: "Tutela delle persone e
di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
8 gennaio 1997: "Rideterminazione delle dotazioni organiche delle
qualifiche dirigenziali, delle qualifiche funzionali e dei profili
professionali del personale del Ministero per i beni e le attivita'
culturali", con il quale sono state rideterminate le dotazioni
organiche del Ministero per i beni e le attivita' culturali;
Visto il decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito dalla
legge 28 maggio 1997, n. 140: "Misure urgenti per il riequilibrio
della finanza pubblica";
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127: "Misure urgenti per lo
snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di
decisione e di controllo", e successive modificazioni e integrazioni;
Vista le legge 16 giugno 1998, n. 191: "Modifiche ed integrazioni
alle leggi 15 marzo 1997, n. 59, e 15 maggio 1997, n. 127, nonche'
norme in materia di formazione del personale dipendente e di lavoro a
distanza nelle pubbliche amministrazioni".
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998,
n. 403: "Regolamento di attuazione degli articoli 1, 2 e 3 della
legge 15 maggio 1997, n. 127, in materia di semplificazione delle
certificazioni amministrative";
Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368:
"Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a
norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59";
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto
tra l'agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche
amministrazioni e le confederazioni e organizzazioni
sindacali maggiormente rappresentative nel comparto Ministeri ed in
vigore dal 17 febbraio 1999;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre
1999, registrato alla Corte dei conti il 19 ottobre 1999, registro
n. 3 Presidenza, foglio n. 128, con il quale il Ministero per i beni
e le attivita' culturali e' autorizzato a bandire, tra gli altri, un
concorso a tre posti di architetto;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Posti a concorso
 
E' indetto un concorso pubblico, per esami, a tre posti per la
regione Sardegna nel profilo professionale di architetto in prova
dell'area C nei ruoli del Ministero per i beni e le attivita'
culturali.
Sui posti a concorso gravano le seguenti riserve.
Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica
n. 1219/1984, il 30% dei posti e' riservato al personale interno
inquadrato nelle qualifica immediatamente inferiore da almeno cinque
anni, in possesso del titolo di studio immediatamente inferiore a
quello richiesto ai candidati esterni.
Sui restanti posti si applicano le seguenti riserve:
il 15%dei posti della dotazione organica del profilo
professionale e' riservato agli appartenenti alle categorie di cui
alla legge 2 aprile 1968, n. 482, e successive modificazioni ed
integrazioni purche' risultino iscritti negli elenchi istituiti
presso la Direzione provinciale del lavoro ai sensi dell'art. 19
della predetta legge e risultino disoccupati sia al momento della
scadenza del termine della presentazione delle domande di ammissione
al concorso, sia all'atto dell'immissione in servizio;
A norma dall'art. 19 della legge 24 dicembre 1986, n. 958, e
dell'art. 39, comma 15, del decreto legislativo 12 maggio 1995,
n. 196, il 20% dei posti e' riservato ai militari in ferma di leva
prolungata e ai volontari specializzati delle tre Forze armate
congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma o rafferma
contratta.
L'insieme delle riserve dei posti eventualmente applicabili ai
sensi dei punti precedenti non puo' complessivamente superare la
meta' dei posti messi a concorso, dopo l'accantonamento del 30% dei
posti riservati al personale interno.
Qualora, tra i concorrenti dichiarati idonei nella graduatoria di
merito, ve ne siano alcuni che appartengono a piu' categorie che
danno titolo a differenti riserve di posti, si terra' conto prima del
titolo che da diritto ad una maggiore riserva, nel seguente ordine:
legge 2 aprile 1968, n. 482;
legge 24 dicembre 1986, n. 958.
I posti riservati che non dovessero essere coperti per mancanza
di aventi titolo saranno conferiti ai concorrenti che abbiano
superato le prove secondo l'ordine di graduatoria.
Coloro i quali intendano avvalersi di una delle suddette riserve
debbono farne espressa dichiarazione nella domanda di partecipazione
al concorso. Nel caso di mancata dichiarazione in tal senso non vi
sara' ammissione al beneficio.
L'eventuale richiesta di variazione di alcune delle dichiarazioni
gia' rilasciate nell'istanza di partecipazione al concorso dovra'
essere trasmessa entro il termine di scadenza, purche'
l'amministrazione sia messa in grado di conoscere con sicurezza la
volonta' del candidato.

                               Art. 2.
 
Requisiti per l'ammissione
 
Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei
seguenti requisiti:
1) diploma di laurea in architettura o altro diploma di laurea
equipollente per legge.
Per la valutazione dei titoli di studio conseguiti nell'ambito
dell'Unione europea si terra' conto di quanto previsto dall'art. 37
del decreto legislativo n. 29/1993.
I diplomi conseguiti al di fuori dell'Unione europea debbono
avere ottenuto, entro il termine di scadenza del termine utile per la
presentazione delle domande di partecipazione al concorso, la
necessaria equipollenza a quelli italiani rilasciata dal Ministero
della pubblica istruzione: di cio' deve essere fatta espressa
menzione nell'istanza di partecipazione;
2) abilitazione all'esercizio della professione;
3) iscrizione all'ordine o all'albo professionale;
4) cittadinanza italiana. Tale requisito, ai sensi dell'art. 2
del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 174/1994 e
dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487/1994,
non e' richiesto per i soggetti appartenenti all'Unione europea. Sono
inoltre equiparati ai cittadini gli italiani non appartenenti alla
Repubblica;
5) godimento dei diritti politici;
6) idoneita' fisica all'impiego. La condizione di privo della
vista comporta inidoneita' fisica specifica per lo svolgimento delle
mansioni di cui al presente bando, che implicano l'esercizio di
attivita' in cui il carattere visivo risulta indispensabile;
7) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;
8) non aver riportato condanne penali incompatibili con lo
status di pubblico dipendente;
9) non essere stati destituiti o dispensati dal servizio presso
una pubblica amministrazione o decaduti da un impiego statale per i
motivi indicati nell'art. 127, lettera d) del decreto del Presidente
della Repubblica n. 3/1957.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 174/1994, i cittadini degli Stati membri dell'Unione
europea devono inoltre possedere i seguenti requisiti:
a) godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di
appartenenza o di provenienza;
b) essere in possesso, fatta eccezione della titolarita' della
cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i
cittadini della Repubblica;
c) avere adeguata conoscenza della lingua italiana.
I requisiti di cui al presente bando debbono essere posseduti
alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della
domanda di ammissione al concorso e mantenuti fino alla data della
stipula del contratto individuale di lavoro di cui al successivo
art. 8.
I candidati privi di uno di tali requisiti sono esclusi dal
concorso con provvedimento motivato. Tale esclusione, ai sensi
dell'art. 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica
n. 487/1994, puo' avvenire in qualunque momento, fino alla stipula
del contratto individuale di lavoro.

                               Art. 3.
 
Presentazione delle domande - Termine e modalita'
 
Le domande di ammissione al concorso debbono essere redatte su
carta semplice e secondo lo schema allegato.
Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre
1998, n. 403, le dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda di
ammissione hanno valore di autocertificazione; nel caso di falsita'
in atti e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni penali
previste dall'art. 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15.
L'amministrazione procedera' ai controlli previsti dall'art. 11
del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998 sulla
veridicita' delle dichiarazioni sostitutive.
Qualora dal controllo "emerga la non veridicita' del contenuto
della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
conseguiti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione
non veritiera" (citato art. 11, decreto del Presidente della
Repubblica n. 403/1998).
Le domande di ammissione al concorso, da redigersi su carta
semplice e secondo lo schema allegato, debbono essere indirizzate al
Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione generale
per gli affari generali amministrativi e del personale - Divisione II
- Concorso per architetto - Via del Collegio Romano n. 27 - 00186
Roma, e presentate, secondo una delle seguenti modalita', con
esclusione di qualsiasi altro mezzo, entro il termine perentorio di
giorni trenta dalla data di pubblicazione del presente bando nella
Gazzetta Ufficiale delle Repubblica:
1) raccomandata con avviso di ricevimento; in questo caso la
data di spedizione delle domande e' stabilita e comprovata dal timbro
a data apposto dall'ufficio postale accettante;
2) presentazione diretta presso il Ministero per i beni e le
attivita' culturali all'indirizzo di cui sopra, nei seguenti orari:
dal lunedi' al giovedi' dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15
alle ore 16;
il venerdi' dalle ore 10 alle ore 12.
In tale caso, l'amministrazione rilascia al candidato una
ricevuta attestante l'avvenuta presentazione.
Considerato che la mancanza di uno solo degli elementi di seguito
richiesti non consente all'amministrazione di valutare pienamente la
validita' dell'istanza di partecipazione, e' fatto obbligo agli
aspiranti di dichiarare nella domanda, a pena di esclusione:
1) cognome e nome (le aspiranti che siano coniugate
dichiareranno nell'ordine: il cognome da nubile seguito dal proprio
nome e dal cognome del marito), luogo e data di nascita;
2) il titolo previsto dal precedente art. 2, punto 1), con
l'indicazione dell'istituto presso il quale e' stato conseguito e
della relativa data;
3) l'abilitazione all'esercizio della professione;
4) l'iscrizione all'ordine o all'albo professionale;
5) il possesso della cittadinanza italiana, tenendo conto di
quanto espressamente richiesto dall'art. 2, punto 5) del presente
bando;
6) il godimento dei diritti politici;
7) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
8) le eventuali condanne penali riportate (anche se siano stati
concessi amnistia, condono o perdono giudiziale) ed i procedimenti
penali eventualmente pendenti, specificando tutte le circostanze che
possono mettere in grado l'amministrazione di valutarne la gravita',
ai fini dell'ammissione al concorso (anche eventualmente attraverso
la produzione di copia di documenti, quali sentenze dell'autorita'
giudiziaria);
9) le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di
pubblico impiego.
Il candidato dovra' inoltre dichiarare nella domanda:
a) la lingua straniera, prescelta fra quelle indicate nel
successivo art. 5;
b) l'indirizzo, con l'esatta indicazione del numero di codice
di avviamento postale, presso il quale si desidera che siano inviate
le comunicazioni relative al concorso, con l'impegno a comunicare le
eventuali variazioni di indirizzo.
Nella domanda di partecipazione al concorso i candidati portatori
di handicap, dovranno, ai sensi dell'art. 20 della legge n. 104/1992,
specificare, in relazione al proprio handicap, l'ausilio necessario
nonche' l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi in relazione allo
svolgimento delle prove d'esame.
Con la presentazione della domanda il candidato deve dichiarare
il possesso dei titoli di riserva e precedenza nonche' di preferenza
a parita' di merito.
La dichiarazione generica di essere in possesso di tutti i
requisiti non sara' ritenuta valida.
L'amministrazione non assume responsabilita' per la dispersione
di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da
parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del
cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, ne' per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di
terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

                               Art. 4.
 
Commissione esaminatrice
 
La commissione esaminatrice verra' nominata con successivo
decreto con l'osservanza delle disposizioni di cui al decreto del
Presidente della Repubblica n. 487/1994 citato nelle premesse.

                               Art. 5.
 
Prove d'esame
 
Gli esami del concorso consistono in due prove scritte ed in un
colloquio e si effettueranno in base al seguente programma.
Prove scritte:
1) svolgimento di un tema concernente un caso di consolidamento
restaurativo di un edificio monumentale o parte di esso;
2) svolgimento di un tema sulla storia dell'architettura con
riferimento anche ai sistemi costruttivi e alle tecniche storiche.
Le prove scritte avranno la durata di otto ore.
Le prove avranno luogo nella sede, nel giorno e nell'ora che
saranno fissati con successivo avviso che sara' pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi ed esami" - del
14 marzo 2000.
I candidati ai quali non sia stata comunicata l'esclusione dal
concorso sono tenuti a presentarsi a sostenere le prove senza alcun
preavviso nel luogo, nel giorno e nell'ora indicati, muniti di un
documento di riconoscimento in corso di validita';
Si ribadisce, peraltro, che la eventuale mancata comunicazione di
esclusione preliminarmente allo svolgimento delle prove scritte non
costituisce di per se' titolo valido per l'ammissione al concorso, in
quanto, come specificato all'ultimo comma dell'art. 2, l'esclusione
puo' avvenire in qualunque momento.
Colloquio: il colloquio, a cui sono ammessi i candidati che
abbiano riportato una media di almeno 21/30 nelle prove scritte e non
meno di 21/30 in ciascuna di esse, vertera' sulle materie delle prove
scritte e sulle seguenti:
a) elementi di diritto pubblico, privato, comunitario e penale
con particolare riferimento ai delitti contro la pubblica
amministrazione, i delitti contro la fede pubblica e i delitti contro
il patrimonio;
b) servizi e ordinamento del Ministero per i beni e le
attivita' culturali;
c) legislazione concernente la tutela dei beni e le attivita'
culturali;
d) disciplina del rapporto di pubblico impiego;
e) lingua straniera, a scelta del candidato (conversazione e
traduzione a vista di un brano), compresa fra inglese o francese o
spagnolo o tedesco.
Il colloquio si intende superato se il candidato avra' riportato
una votazione di almeno 21/30.
Le sedute della commissione durante lo svolgimento del colloquio
sono pubbliche.
Al termine di ogni seduta, la commissione giudicatrice forma
l'elenco di candidati esaminati con l'indicazione del voto da
ciascuno riportato. L'elenco, sottoscritto dal presidente e dal
segretario, e' affisso all'albo delle sede di esame nel medesimo
giorno.
La votazione complessiva e' stabilita dalla somma della media dei
voti riportati nelle prove scritte e del voto ottenuto nel colloquio.

                               Art. 6.
 
Graduatoria
 
I candidati che abbiano superato il colloquio saranno inseriti in
una graduatoria formata in base alla votazione complessiva ottenuta e
tenuto conto delle preferenze di legge.
La graduatoria del concorso sara' approvata con provvedimento
ministeriale e successivamente pubblicate nel Bollettino ufficiale
del Ministero stesso.
Di tale pubblicazione e' data notizia mediante avviso nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorre il termine
per le eventuali impugnative.

                               Art. 7.
 
Ulteriori informazioni
 
Le informazioni relative ai tempi di svolgimento delle varie fasi
concorsuali saranno disponibili sul seguente sito Internet:
www.beniculturali.it>

                               Art. 8.
 
Assunzione in servizio in prova
 
Con riferimento al possesso dei requisiti di ammissione
all'impiego, troveranno applicazione le disposizioni di cui al
decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998 citato nelle
premesse.
I candidati dichiarati vincitori, sono assunti in prova nel
profilo professionale di architetto dell'area C.
Il rapporto di lavoro con i vincitori del concorso verra'
instaurato con le modalita' di cui all'art. 14 e 14-bis del contratto
collettivo nazionale di lavoro sottoscritto il 16 maggio 1995 e del
contratto collettivo nazionale di lavoro in vigore dal 17 febbraio
1999, citati nelle premesse, attraverso la sottoscrizione di appositi
contratti individuali di lavoro.

                               Art. 9.
 
Trattamento economico
 
Ai vincitori del concorso ammessi all'impiego sara' corrisposto,
dalla data dell'effettiva assunzione in servizio, il trattamento
corrispondente alla posizione economica C1, ai sensi della normativa
vigente.
Al pagamento dello stipendio si provvedera' con apertura di
partita di spesa fissa.

                              Art. 10.
 
Trattamento dati personali
 
Ai sensi dell'art. 10, primo comma, della legge 31 dicembre 1996,
n. 675, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso il Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione
generale per gli affari generali amministrativi e del personale - per
le finalita' di gestione del concorso (gestione che l'amministrazione
si riserva di affidare ad una societa' specializzata, a seguito di
sottoscrizione di regolare contratto) e saranno trattati presso una
banca-dati automatizzata anche successivamente all'eventuale
instaurazione del rapporto di lavoro per le finalita' inerenti alla
gestione del rapporto medesimo.
Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini della
valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l'esclusione dal
concorso.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente
alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate allo
svolgimento del concorso o alla posizione giuridico economica del
candidato.
L'interessato gode dei diritti di cui all'art. 13 della citata
legge tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo
riguardano, nonche' alcuni diritti complementari tra cui il diritto
di rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati erronei,
incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonche' il
diritto di opporsi per motivi legittimi al loro trattamento.
Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti del
Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione generale
per gli affari generali amministrativi e del personale.
Titolare del trattamento e' il direttore generale del personale
pro-tempore, via del Collegio Romano n. 27 - 00186 Roma.

                              Art. 11.
 
Norma di salvaguardia
 
Per quanto non previsto dal presente bando, valgono, in quanto
applicabili, le disposizioni sullo svolgimento dei concorsi contenute
nel testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica
10 gennaio 1957, n. 3 e nel decreto del Presidente della Repubblica
3 maggio 1957, n. 686, e successive norme di integrazione e
modificazione, nonche' nel decreto del Presidente della Repubblica
9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni e integrazioni.
Il presente decreto sara' inviato all'ufficio centrale del
bilancio per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Dal giorno della pubblicazione decorrono i termini per eventuali
impugnative (centoventi giorni con ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica o sessanta giorni con ricorso
giurisdizionale al tribunale amministrativo regionale competente).
Roma, 12 novembre 1999
Il direttore generale: Proietti
Allegato
Schema di domanda
Al Ministero per i beni e le
attivita' culturali - Direzione
generale per gli affari generali
amministrativi e del personale -
Divisione II - Concorso a tre posti
di architetto - Via del Collegio
Romano n. 27 - 00186 Roma
Il sottoscritto . . . . . . . .
. . . . . chiede di partecipare al
concorso pubblico a tre posti nel
profilo professionale di architetto
in prova dell'area C nei ruoli del
personale dell'amministrazione
centrale e periferica del Ministero
per i beni e le attivita'
culturali, indetto con decreto
dirigenziale 12 novembre 1999 per
la regione Sardegna.
Dichiarazione, ai sensi
dell'art. 2 della legge 4 gennaio
1968, n. 15 e dell'art. 1 del
decreto del Presidente della
Repubblica 20 ottobre 1998, n. 403.
Il sottoscritto . . . . . . . .
. . . . . . cognome e nome in
stampatello) (le donne coniugate
indicheranno il cognome da nubile
seguito dal proprio nome e dal
cognome del marito), consapevole
delle responsabilita' penali cui,
ai sensi dell'art. 26 della legge
4 gennaio 1968, n. 15, puo' andare
incontro in caso di dichiarazioni
mendaci, dichiara quanto segue:
1) partecipa per la riserva
dei posti prevista . . . . . . . .
. . . . . (1);
2) e' nato a . . . . . . il .
. . . . . . ;
3) e' cittadino italiano
(ovvero) . . . . .(2);
4) gode dei diritti politici
(ovvero non gode dei diritti
politici per i seguenti motivi ) .
. . . . . . . . . . . . . . . ;
5) non ha riportato condanne
penali (ovvero ha riportato le
seguenti condanne penali ) . . . .
. . .(3);
6) e' in possesso del
seguente titolo di studio . . . . .
. . . . . . . . . . . . .
conseguito presso nell'anno
..........;
7) abilitazione all'esercizio
della professione;
8) iscrizione all'ordine o
all'albo professionale;
9) per quanto riguarda gli
obblighi militari la sua posizione
e' la seguente . . . . . . . . . .
;
10) non e' stato destituito o
dispensato dall'impiego presso una
pubblica amministrazione e non e'
stato dichiarato decaduto da altro
impiego statale, ai sensi
dell'art. 127, lettera d), del
testo unico approvato con decreto
del Presidente della Repubblica
10 gennaio 1957, n. 3;
11) desidera sostenere la
prova di conoscenza della lingua
straniera in . . . . . . . (4);
12) si impegna a comunicare
le eventuali variazioni del proprio
indirizzo;
13) e' in possesso dei
seguenti titoli di riserva e
preferenza a parita' di merito . .
. . . . . ;
14) e' disposto, in caso di
nomina, a raggiungere qualsiasi
sede di servizio nella regione
Sardegna.
15) ha preso visione di tutte
le prescrizioni nonche' di tutte le
modalita' e condizioni di
ammissione al concorso contenute
nel bando;
16) e' a conoscenza che senza
ulteriore comunicazione dovra'
presentarsi per sostenere le prove
del concorso nella sede, nel giorno
e nell'ora indicati nell'avviso che
sara' pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale .
Tutte le comunicazioni
riguardanti il concorso dovranno
essere indirizzate a via . . . . .
. . . . n. ........ c.a.p.
............... citta' . . . . . .
numero telefonico . . . . . . .
Data . . . . . . .
Firma . . . . . . . . . (1)
Indicare l'eventuale riserva di
posti tra quelle previste
dall'art. 1 del bando.
(2) Tenere conto di quanto
previsto in merito nell'art. 2 del
presente bando.
(3) Indicare l'oggetto e la
data del provvedimento e
l'autorita' giudiziaria che lo ha
emesso, nonche' i procedimenti
penali eventualmente pendenti.
(4) Come specificato al punto
a) dell'art. 3 del presente bando.

 

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