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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

Concorso pubblico, per esami ad un posto di muratore specializzato

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.18 del 3/3/2000
Ente:MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Località:Nazionale
Codice atto:000E1943
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:1
Scadenza:2/4/2000

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                        IL DIRETTORE GENERALE
per gli affari generali amministrativi e del personale
 
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3: "Testo unico degli impiegati civili dello Stato" e successive
modificazioni e integrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686: "Regolamento al testo unico degli impiegati civili dello
Stato" e successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 4 gennaio 1968, n. 15: "Norme sulla documentazione
amministrativa e sulla legalizzazione e autenticazione delle firme" e
successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 2 aprile 1968, n. 482: "Disciplina generale delle
assunzioni obbligatorie presso le pubbliche amministrazioni e le
aziende private" e successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 11 luglio 1980, n. 312: "Nuovo assetto
retributivo-funzionale del personale civile e militare dello Stato" e
successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 20 settembre 1980, n. 574: "Unificazione e
riordinamento dei ruoli normali, speciali e di complemento degli
ufficiali dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre
1984, n. 1219: "Individuazione dei profili professionali del
personale dei Ministeri in attuazione dell'art. 3 della legge
11 luglio 1980, n. 312";
Vista la legge 24 dicembre 1986, n. 958: "Norme sul servizio
militare di leva e sulla ferma di leva prolungata";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 17 gennaio 1990,
n. 44: "Regolamento per il recepimento delle norme risultanti dalla
disciplina prevista dall'accordo del 26 settembre 1989 concernente il
personale del comparto Ministeri ed altre categorie di cui all'art. 2
del decreto del Presidente della Repubblica 5 marzo 1986, n. 68";
Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120: "Norme in favore dei privi
della vista per l'ammissione ai concorsi nonche' alla carriera
direttiva della pubblica amministrazione e negli enti pubblici, per
il pensionamento, per l'assegnazione di sede e la mobilita' del
personale direttivo e docente della scuola";
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104: "Legge-quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate";
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29:
"Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni
pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico
impiego, a norma dell'art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421" e
successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537: "Interventi correttivi
di finanza pubblica";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
7 febbraio 1994, n. 174: "Regolamento recante norme sull'accesso dei
cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti lavoro
presso le amministrazioni pubbliche";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487: "Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle
pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi,
dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici
impieghi", come modificato dal decreto del Presidente della
Repubblica 30 ottobre 1996, n. 693;
Visto il decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196: "Attuazione
dell'art. 3 della legge 6 marzo 1992, n. 216, in materia di riordino
dei ruoli, modifica alle norme di reclutamento, stato e avanzamento
del personale non direttivo delle Forze armate";
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto il
16 maggio 1995 tra l'agenzia per la rappresentanza negoziale delle
pubbliche amministrazioni e le confederazioni e organizzazioni
sindacali maggiormente rappresentative nel comparto Ministeri, e
successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675: "Tutela delle persone e
di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
8 gennaio 1997: "Rideterminazione delle dotazioni organiche delle
qualifiche dirigenziali, delle qualifiche funzionali e dei profili
professionali del personale del Ministero per i beni culturali e
ambientali", con il quale sono state rideterminate le dotazioni
organiche del Ministero per i beni culturali e ambientali;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127: "Misure urgenti per lo
snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di
decisione e di controllo", e successive modificazioni e integrazioni;
Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368:
"Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a
norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59";
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, ed in particolare
l'art. 39, comma 14, in base al quale il Ministero per i beni
culturali e ambientali "e' autorizzato, nei limiti delle dotazioni
organiche complessive, ad assumere seicento unita' di personale anche
in eccedenza ai contingenti previsti per i singoli profili
professionali, ferme restando le dotazioni di ciascuna qualifica
funzionale";
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto
tra l'agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche
amministrazioni e le confederazioni e organizzazioni sindacali
maggiormente rappresentative nel comparto Ministeri ed in vigore dal
17 febbraio 1999;
Visto il decreto direttoriale 28 luglio 1998, registrato
all'ufficio centrale del bilancio il 4 agosto 1998 al n. 1017, con il
quale e' stato bandito un concorso pubblico per esami ad un posto di
muratore specializzato in prova della quinta qualifica funzionale;
Visto il decreto direttoriale 7 maggio 1999, registrato presso
l'ufficio centrale del bilancio il 16 giugno 1999 al n. 641, con il
quale e' stata approvata la graduatoria generale di merito del
concorso suddetto;
Considerato che, il posto per la regione Liguria non e' stato
coperto;
Ritenuto pertanto di dover nuovamente mettere a concorso il posto
andato deserto per la regione Liguria;
Considerato che il posto da mettere nuovamente a concorso rientra
nella dotazione dell'area funzionale "B", ex quinta qualifica
funzionale, e che l'amministrazione, in sede di revisione periodica
delle piante organiche, procedera' ai necessari adeguamenti;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Posti a concorso
 
E' indetto un concorso pubblico per esami, ad un posto per la
regione Liguria nel profilo professionale di muratore specializzato
in prova dell'area funzionale "B", nei ruoli del Ministero per i beni
e le attivita' culturali.
All'atto della formulazione della graduatoria si terra' conto
delle preferenze a parita' di merito previste da:
art. 5, decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, e successive modificazioni e integrazioni; art. 2, comma 9,
legge 16 giugno 1998, n. 191;
art. 39, comma 14, legge 27 dicembre 1997, n. 449.
Coloro i quali intendano avvalersi di una delle suddette
preferenze a parita' di punteggio debbono farne espressa
dichiarazione nella domanda di partecipazione al concorso. Nel caso
di mancata dichiarazione in tal senso non vi sara' ammissione al
beneficio.
L'eventuale richiesta di variazione di alcune delle dichiarazioni
gia' rilasciate nell'istanza di partecipazione al concorso dovra'
essere trasmessa entro il termine di scadenza, purche'
l'amministrazione sia messa in grado di conoscere con sicurezza la
volonta' del candidato.

                               Art. 2.
 
Requisiti per l'ammissione
 
Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei
seguenti requisiti:
1) maturita' tecnica o professionale attinente la
professionalita' di cui al presente bando.
Per la valutazione dei titoli di studio conseguiti nell'ambito
dell'Unione europea si terra' conto di quanto previsto dall'art. 37
del decreto legislativo n. 29/1993.
I diplomi conseguiti al di fuori dell'Unione europea debbono
avere ottenuto, entro il termine di scadenza del termine utile per la
presentazione delle domande di partecipazione al concorso, la
necessaria equipollenza ai diplomi italiani rilasciata dal Ministero
della pubblica istruzione: di cio' deve essere fatta espressa
menzione nell'istanza di partecipazione;
2) cittadinanza italiana. Tale requisito, ai sensi dell'art. 2
del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 174/1994 e
dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487/1994,
non e' richiesto per i soggetti appartenenti all'Unione europea. Sono
inoltre equiparati ai cittadini gli italiani non appartenenti alla
Repubblica;
3) godimento dei diritti politici;
4) idoneita' fisica all'impiego. La condizione di privo della
vista comporta inidoneita' fisica specifica per lo svolgimento delle
mansioni di cui al presente bando, che implicano l'esercizio di
attivita' in cui il carattere visivo risulta indispensabile;
5) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;
6) non aver riportato condanne penali incompatibili con lo
status di pubblico dipendente;
7) non essere stati destituiti o dispensati dal servizio presso
una pubblica amministrazione o decaduti da un impiego statale per i
motivi indicati nell'art. 127, lettera d), del decreto del Presidente
della Repubblica n. 3/1957.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 174/1994, i cittadini degli Stati membri dell'Unione
europea devono inoltre possedere i seguenti requisiti:
a) godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di
appartenenza o di provenienza;
b) essere in possesso, fatta eccezione della titolarita' della
cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i
cittadini della Repubblica;
c) avere adeguata conoscenza della lingua italiana.
I requisiti di cui al presente bando debbono essere posseduti
alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della
domanda di ammissione al concorso.
I candidati privi di uno di tali requisiti sono esclusi dal
concorso con provvedimento motivato.
Tale esclusione, ai sensi dell'art. 3, comma 3, del decreto del
Presidente della Repubblica n. 487/1994, puo' avvenire in qualunque
momento.

                               Art. 3.
 
Presentazione delle domande - Termine e modalita'
 
Le domande di ammissione al concorso, debbono essere redatte su
carta semplice e secondo lo schema allegato.
Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre
1998, n. 403, le dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda di
ammissione hanno valore di autocertificazione; nel caso di falsita'
in atti e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni penali
previste dall'art. 26 della legga 4 gennaio 1968, n. 15.
L'amministrazione procedera' ai controlli previsti dall'art 11
del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998 sulla
veridicita' delle dichiarazioni sostitutive.
Qualora dal controllo "emerga la non veridicita' del contenuto
della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione
non veritiera".
Le domande di ammissione debbono essere indirizzate al Ministero
per i beni e le attivita' culturali - Direzione generale per gli
affari generali amministrativi e del personale - Divisione II,
concorso per muratore specializzato nell'area funzionale "B" - Via
del Collegio Romano n. 27 - 00186 Roma, e presentate, secondo una
delle seguenti modalita' con esclusione di qualsiasi altro mezzo
entro il termine perentorio di giorni trenta dalla data di
pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica:
1) raccomandata con avviso di ricevimento; in questo caso la
data di spedizione delle domande e' stabilita e comprovata dal timbro
a data apposto dall'ufficio postale accettante;
2) presentazione diretta presso il Ministero per i beni
culturali e ambientali all'indirizzo di cui sopra, nei seguenti
orari:
dal lunedi' al giovedi' dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore
15 alle ore 16;
il venerdi' dalle ore 10 alle ore 12.
In tale caso, l'amministrazione rilascia al candidato una
ricevuta attestante l'avvenuta presentazione.
Considerato che la mancanza di uno solo degli elementi di seguito
richiesti non consente all'amministrazione di valutare pienamente il
possesso dei requisiti da parte dei partecipanti, e' fatto obbligo
agli aspiranti di dichiarare nella domanda, a pena di esclusione:
1) cognome e nome (le aspiranti che siano coniugate
dichiareranno nell'ordine: il cognome da nubile seguito dal proprio
nome e dal cognome del marito), luogo e data di nascita;
2) titolo di studio;
3) il possesso della cittadinanza italiana, tenendo conto di
quanto espressamente richiesto dall'art. 2, punto 2, del presente
bando;
4) il godimento dei diritti politici;
5) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
6) le eventuali condanne penali riportate (anche se siano stati
concessi amnistia, condono o perdono giudiziale) ed i procedimenti
penali eventualmente pendenti;
7) le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di
pubblico impiego.
Il candidato dovra' inoltre indicare l'indirizzo, con esatta
specificazione del numero di codice di avviamento postale, presso il
quale si desidera che siano inviate le comunicazioni relative al
concorso, con l'impegno a comunicare le eventuali variazioni di
indirizzo.
Nella domanda di partecipazione al concorso i candidati portatori
di handicap, dovranno, ai sensi dell'art. 20 della legge n. 104/1992,
specificare, in relazione al proprio handicap, l'ausilio necessario
nonche' l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi in relazione allo
svolgimento delle prove d'esame.
Con la presentazione della domanda il candidato deve dichiarare
il possesso dei titoli di preferenza a parita' di merito.
La dichiarazione generica di essere in possesso di tutti i
requisiti non sara' ritenuta valida.
L'amministrazione non assume responsabilita' per la dispersione
di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da
parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del
cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, ne' per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di
terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

                               Art. 4.
 
Commissione esaminatrice
 
La commissione esaminatrice verra' nominata con successivo
decreto con l'osservanza delle disposizioni di cui al decreto del
Presidente della Repubblica n. 487/1994 come modificato dal citato
decreto del Presidente della Repubblica n. 693/1996.

                               Art. 5.
 
Prove d'esame
 
Gli esami del concorso consistono in:
1) una prova attitudinale basata su una serie di quesiti a
risposte multiple mirati all'accertamento del grado di cultura
generale e specifica, nonche' all'accertamento delle attitudini ad
acquisire la professionalita' oggetto del presente concorso, con
particolare riferimento a:
a) operazioni di muratura di particolare complessita';
b) selezione dei vari tipi di materiali tecnologie e
procedimenti;
c) montaggio dei prefabbricati, di scale ed esecuzione di
opere di supporto per impianti ausiliari e/o tecnici;
d) conoscenza di attrezzi, strumenti, apparecchiature e
macchinari complessi inerenti la specializzazione;
e) conoscenza dei presidi antinfortunistici e delle norme
sull'igiene del lavoro.
La prova avra' luogo nella sede, nel giorno e nell'ora che
saranno fissati con successivo avviso che sara' pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi ed esami" - del
28 aprile 2000.
I candidati, ai quali non sia stata comunicata l'esclusione dal
concorso, sono tenuti a presentarsi a sostenere la prova, senza alcun
preavviso, nel luogo, nel giorno e nell'ora indicati, muniti di un
documento di riconoscimento in corso di validita';
2) un colloquio interdisciplinare a cui sono ammessi i
candidati che abbiano conseguito un minimo di 21/30 nella prova
attitudinale. Il colloquio vertera' sulle materie della prova
attitudinale e sulle seguenti:
a) elementi di diritto pubblico;
b) servizi e ordinamento del Ministero per i beni e le
attivita' culturali;
c) disciplina del rapporto di pubblico impiego.
Il colloquio si intende superato se il candidato avra' riportato
una votazione di almeno 21/30.
Le sedute della commissione durante lo svolgimento del colloquio
sono pubbliche.
Al termine di ogni seduta, la commissione giudicatrice forma
l'elenco dei candidati esaminati con l'indicazione del voto da
ciascuno riportato. L'elenco, sottoscritto dal presidente e dal
segretario, e' affisso all'albo della sede di esame nel medesimo
giorno.
La votazione complessiva degli esami di concorso e' stabilita
dalla somma di:
voto riportato nella prova attitudinale;
voto ottenuto nel colloquio.

                               Art. 6.
 
G r a d u a t o r i a
 
I candidati che abbiano superato il colloquio saranno inseriti in
una graduatoria formata in base alla votazione complessiva ottenuta e
tenuto conto delle preferenze di legge, che verra' approvata con
provvedimento ministeriale e successivamente pubblica sul Bollettino
ufficiale del Ministero stesso.
Di tale pubblicazione e' data notizia mediante avviso nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorre il termine
per le eventuali impugnative

                               Art. 7.
 
Assunzione in servizio in prova
 
Con riferimento al possesso dei requisiti di ammissione
all'impiego, troveranno applicazione le disposizioni di cui al
decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998 citato nelle
premesse.
Il candidato dichiarato vincitore e' assunto in prova nel profilo
professionale di muratore specializzato in prova dell'area
funzionale "B".
Il rapporto di lavoro con il vincitore del concorso verra'
instaurato con le modalita' di cui all'art. 14 e 14-bis del contratto
collettivo nazionale di lavoro sottoscritto il 16 maggio 1995 e del
contratto collettivo nazionale di lavoro in vigore dal 17 febbraio
1999, citati nelle premesse, attraverso la sottoscrizione di apposito
contratto individuale di lavoro.

                               Art. 8.
 
Trattamento economico
 
Al vincitore del concorso ammesso all'impiego sara' corrisposto,
dalla data dell'effettiva assunzione in servizio, il trattamento
corrispondente alla posizione economica "B2", ai sensi della
normativa vigente.
Al pagamento dello stipendio dell'impiegato assunto in servizio
si provvedera' con apertura di partita di spesa fissa.

                               Art. 9.
 
Trattamento dati personali
 
Ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge 31 dicembre 1996,
n. 675, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso il Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione
generale per gli affari generali amministrativi e del personale per
le finalita' di gestione del concorso (gestione che l'amministrazione
si riserva di affidare a una societa' specializzata, a seguito di
sottoscrizione di regolare contratto) e saranno trattati presso una
banca dati automatizzata anche successivamente all'eventuale
instaurazione del rapporto di lavoro per le finalita' inerenti alla
gestione del rapporto medesimo.
Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini della
valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l'esclusione dal
concorso.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente
alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate allo
svolgimento del concorso o alla posizione giuridico economica del
candidato.
L'interessato gode dei diritti di cui all'art. 13 della citata
legge tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo
riguardano, nonche' alcuni diritti complementari tra cui il diritto
di rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati erronei,
incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonche' il
diritto di opporsi per motivi legittimi al loro trattamento.
Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti del
Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione generale
per gli affari generali amministrativi e del personale.
Titolare del trattamento e' il direttore generale del personale
pro-tempore, via del Collegio Romano n. 27 - 00186 Roma.

                              Art. 10.
 
Norma di salvaguardia
 
Per quanto non previsto dal presente bando, valgono, in quanto
applicabili, le disposizioni sullo svolgimento dei concorsi contenute
nel testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica
10 gennaio 1957, n. 3, e nel decreto del Presidente della Repubblica
3 maggio 1957, n. 686, e successive norme di integrazione e
modificazione nonche' nel decreto del Presidente della Repubblica
9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni e integrazioni.
Il presente decreto sara' inviato alla Ragioneria centrale per la
registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Dal giorno della pubblicazione decorrono i termini per eventuali
impugnative (centoventi giorni con ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica o sessanta giorni con ricorso
giurisdizionale al T.A.R. competente).
Roma, 17 dicembre 1999
Il direttore generale

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