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Bandi di concorso --> Lista bandi --> Dettaglio atto

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Concorso pubblico, per esami, ai sensi dell'art. 39, comma 15, della
legge 27 dicembre 1997, n. 449, ad un posto di dirigente medico
esperto di medicina del lavoro e di medicina interna e gestione delle
connesse attivita' di tutela della salute nonche' della gestione del
primo soccorso medico.

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.43 del 2/6/2000
Ente:PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Località:Roma  (RM)
Codice atto:000E4984
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:1
Scadenza:2/7/2000
Tags:Dirigenti medici

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                       IL SEGRETARIO GENERALE
 
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, contenente misure per la
stabilizzazione della finanza pubblica ed in particolare l'art. 39,
comma 15, che consente l'assunzione, nei limiti e con le procedure di
cui al comma 3 del medesimo articolo, di unita' di personale dotato
di particolare professionalita';
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, contenente la disciplina
dell'attivita' di Governo e l'ordinamento della Presidenza del
Consiglio dei Ministri;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 febbraio
1999, n. 150, recante la disciplina delle modalita' di costituzione e
tenuta del ruolo unico della dirigenza delle amministrazioni statali;
Visto il testo unico delle disposizioni sullo statuto degli
impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686, contenente norme di esecuzione del predetto testo unico;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive
modificazioni ed integrazioni, recante norme in materia di
razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni
pubbliche;
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, recante delega al Governo
per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti
locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la
semplificazione amministrativa;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, concernente misure urgenti
per lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti
di decisione e di controllo;
Vista la legge 16 giugno 1998, n. 191, contenente modifiche ed
integrazioni alle leggi n. 59/1997 e n. 127/1997 sopra citate;
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto
del personale dipendente dai Ministeri, Area Dirigenza, pubblicato
nel supplemento ordinario n. 12 alla Gazzetta Ufficiale n. 37 del
22 gennaio 1997;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e diritto di accesso ai
documenti amministrativi;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, concernente azioni
positive per la realizzazione della parita' uomo-donna nel lavoro;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
21 aprile 1994, n. 439, che adotta, in attuazione delle disposizioni
contenute nell'art. 28 del citato decreto legislativo n. 29/1993, il
regolamento avente per oggetto l'accesso alla dirigenza nelle
pubbliche amministrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, in materia di accesso agli impieghi nelle pubbliche
amministrazioni e il decreto del Presidente della Repubblica
30 ottobre 1996, n. 693, contenente modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1998
con il quale si autorizza la Presidenza del Consiglio dei Ministri ad
effettuare l'assunzione di un contingente di personale di complessive
cento unita' ai sensi del predetto art. 39, comma 15, della legge
n. 449/1997;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica dell'8 marzo
2000 con il quale, a modifica del D.P.R. sopracitato, si autorizza la
Presidenza del Consiglio dei Ministri ad effettuare l'assunzione di
un dirigente esperto medico, nell'ambito del medesimo contingente di
personale di cento unita' ai sensi del predetto art. 39, comma 15,
della legge n. 449/1997;
Vista la circolare n. 7/1998 in data 23 giugno 1998 del
Dipartimento della funzione pubblica con la quale vengono impartite
direttive in ordine alla applicazione dell'art. 39 della citata legge
n. 449/1997;
Stabilito di procedere alla emanazione di un bando di concorso,
per esami, per il conferimento di un posto di dirigente medico
esperto di medicina del lavoro e di medicina interna e gestione delle
connesse attivita' di tutela della salute nonche' della gestione del
primo soccorso medico;
Considerata la necessita' di limitare la selezione a candidati
gia' aventi un elevato livello di esperienza e di professionalita', e
di inserire, pertanto, tra i requisiti per la partecipazione al
concorso il possesso di titoli di studio e di attivita' lavorative
e/o di collaborazione di elevato livello;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Posti messi a concorso
 
E' indetto, ai sensi dell'art. 39, comma 15, della legge
27 dicembre 1997, n. 449, un concorso pubblico, per esami, per il
conferimento di un posto di dirigente medico esperto di medicina del
lavoro e di medicina interna e gestione delle connesse attivita' di
tutela della salute nonche' della gestione del primo soccorso medico
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il codice del
concorso e' DIMED.

                               Art. 2.
 
Requisiti di ammissione
 
Per l'ammissione al concorso i candidati devono essere in
possesso - alla data della scadenza del termine utile per la
presentazione delle domande - dei seguenti requisiti:
1) diploma di laurea in medicina e chirurgia;
2) abilitazione all'esercizio della attivita' professionale
medica;
3) diploma di specializzazione in medicina del lavoro;
4) diploma di specializzazione in medicina interna;
5) esercizio dell'attivita' di medico competente svolta a
seguito di formale nomina quale responsabile dei compiti previsti dal
decreto legislativo n. 626/1994 e successive modifiche e
integrazioni, per almeno un triennio, alla data di scadenza del
termine di presentazione della domanda, in strutture della pubblica
amministrazione, nel periodo compreso tra l'entrata in vigore del
suddetto decreto legislativo e la presentazione della domanda;
6) esercizio dell'attivita' di responsabile del primo o pronto
soccorso, per almeno un triennio, alla data di scadenza del termine
di presentazione della domanda, in strutture pubbliche;
7) buona conoscenza di una lingua straniera scelta dal
candidato tra inglese, francese e spagnolo;
8) cittadinanza italiana;
9) godimento dei diritti politici;
10) idoneita' fisica all'impiego: il candidato portatore di
handicap dovra' specificare l'ausilio necessario per lo svolgimento
delle prove di esame in relazione al proprio handicap e segnalare
l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi; a tal fine, dovra'
produrre, al momento della prova stessa, idonea documentazione
sanitaria rilasciata dalla Azienda Sanitaria Locale che consenta di
quantificare, in termini percentuali, il tempo aggiuntivo ritenuto
necessario;
11) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;
12) possesso delle qualita' morali e di condotta di cui
all'art. 26 della legge 1 febbraio 1989, n. 53.
Verranno ammessi a partecipare al concorso coloro che sono in
possesso di tutti i requisiti sopra elencati.

                               Art. 3.
 
Presentazione delle domande
 
La domanda di ammissione al concorso, redatta su carta semplice,
conformemente allo schema di cui all'allegato A, dovra' essere
inviata, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente
decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4a serie
speciale - esclusivamente per posta, a mezzo di raccomandata con
avviso di ricevimento indirizzata a: Presidenza del Consiglio dei
Ministri, dipartimento AA.GG. e personale, servizio reclutamento, via
della Stamperia n. 68/A - 00187 Roma.
La data di spedizione della domanda e' comprovata dal timbro a
data apposto dall'ufficio postale accettante.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilita' per la
mancata ricezione delle domande ne' per la mancata restituzione
dell'avviso di ricevimento della domanda dovute a disguidi postali
non imputabili a colpa dell'amministrazione stessa.
Nella domanda di partecipazione gli aspiranti dovranno apporre il
codice del concorso DIMED e dichiarare, sotto la propria
responsabilita':
1) il cognome e il nome;
2) il luogo e la data di nascita;
3) il possesso del diploma di laurea in medicina e chirurgia
con indicazione della data di conseguimento e del soggetto che lo ha
rilasciato (in caso di titolo di studio conseguito all'estero,
indicare gli estremi del provvedimento che ne dispone
l'equipollenza);
4) l'abilitazione all'esercizio della attivita' professionale
medica;
5) il possesso del diploma di specializzazione in medicina del
lavoro;
6) il possesso del diploma di specializzazione in medicina
interna;
7) l'esercizio dell'attivita' di medico competente svolta a
seguito di formale nomina quale responsabile dei compiti previsti dal
decreto legislativo n. 626/1994 e successive modifiche e
integrazioni, per almeno un triennio, in strutture della pubblica
amministrazione, nel periodo compreso tra l'entrata in vigore del
suddetto decreto legislativo e la presentazione della domanda;
8) l'esercizio dell'attivita' di responsabile del primo o
pronto soccorso, per almeno un triennio, alla data di scadenza del
termine di presentazione della domanda, in strutture pubbliche;
9) la buona conoscenza di una lingua straniera scelta dal
candidato tra inglese, francese e spagnolo;
10) il possesso della cittadinanza italiana;
11) il comune nelle cui liste elettorali il candidato e'
iscritto, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione
dalle liste medesime;
12) la propria posizione nei confronti degli obblighi militari;
13) le eventuali condanne penali (anche se sia stata concessa
amnistia, condono, indulto o perdono giudiziale) nonche' i
procedimenti penali eventualmente pendenti a suo carico, precisando,
in caso affermativo, gli estremi del provvedimento di condanna o di
applicazione dell'amnistia o del perdono e il titolo del reato,
oppure l'inesistenza di qualsiasi precedente o pendenza penale. La
dichiarazione deve essere resa anche se negativa;
14) l'idoneita' fisica all'impiego; il candidato portatore di
handicap dovra' specificare l'ausilio necessario per lo svolgimento
delle prove di esame in relazione al proprio handicap e segnalare
l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi; a tal fine, dovra'
produrre, al momento della prova stessa, idonea documentazione
sanitaria rilasciata dalla Azienda Sanitaria Locale che consenta di
quantificare, in termini percentuali, il tempo aggiuntivo ritenuto
necessario;
15) i servizi prestati alle dipendenze di pubbliche
amministrazioni e le cause di risoluzione di precedenti rapporti di
pubblico impiego;
16) l'eventuale possesso di titoli che diano diritto a
precedenza o preferenza, a parita' di punteggio, previsto dall'art. 5
del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487;
17) l'indirizzo, con il numero di codice di avviamento postale,
al quale si chiede che vengano inviate le eventuali comunicazioni
relative al concorso. A tal fine il candidato e' tenuto a comunicare
tempestivamente ogni variazione del domicilio e del recapito;
18) di aver preso visione di tutte le modalita' e condizioni di
ammissione al concorso contenute nel bando.
Non si terra' conto della domanda non firmata dal candidato.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilita' per la
dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatta indicazione del
recapito da parte dell'aspirante o da mancata oppure tardiva
comunicazione del cambiamento di indirizzo o di domicilio indicati
nella domanda, ne' per eventuali disguidi postali e telegrafici o
comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o
forza maggiore, ne' per la mancata restituzione dell'avviso di
ricevimento della raccomandata.

                               Art. 4.
 
Commissione esaminatrice
 
La commissione esaminatrice sara' nominata con successivo decreto
del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e
composta ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri n. 439/1994, citato nelle premesse.

                               Art. 5.
 
Prove di esame
 
Il concorso si svolgera', con l'osservanza delle disposizioni di
cui all'art. 39, comma 8, punto c) della legge n. 449/1997, citata
nelle premesse, mediante una prova scritta, basata su una serie di
quesiti a risposta multipla mirati all'accertamento del grado di
cultura scientifica e professionale specialistica nella medicina
interna e nella medicina del lavoro, con particolare riferimento alle
patologie acute e croniche di piu' frequente riscontro nei lavoratori
operanti nelle pubbliche amministrazioni, sulla base del programma di
cui all'art. 9 del presente bando di concorso e di un colloquio
interdisciplinare.
Nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi ed esami"
- del 28 luglio 2000, sara' data comunicazione della sede e del
diario della prova scritta del concorso.
Alla prova scritta sono ammessi, con riserva di accertamento del
possesso dei requisiti prescritti, tutti i candidati che non abbiano
avuto notizia della esclusione dal concorso.
L'assenza dalla prova scritta comporta l'esclusione dal concorso,
qualunque ne sia la causa.
Resta ferma la facolta' dell'amministrazione di disporre, in
qualsiasi momento, anche successivamente allo svolgimento delle prove
di esame, la esclusione dal concorso stesso per difetto dei requisiti
prescritti.
Saranno ammessi al colloquio interdisciplinare i candidati che
conseguiranno, nella prova scritta, il punteggio minimo di
ventiquattro su trenta.
L'amministrazione provvedera' a convocare direttamente i
candidati ammessi a sostenere il colloquio interdisciplinare.
Il colloquio, che tende a verificare il possesso delle conoscenze
scientifiche e tecniche relative alla qualifica dirigenziale,
vertera' sulle materie oggetto della prova scritta nonche' sulle
altre indicate nel programma di cui all'art. 9 del presente bando e
si intendera' superato con un punteggio di almeno ventiquattro su
trenta.
Il punteggio finale e' dato dalla somma dei voti conseguiti nella
prova scritta e nel colloquio interdisciplinare.
Per essere ammessi a sostenere ciascuna prova d'esame i candidati
dovranno essere muniti di uno dei seguenti documenti di
riconoscimento:
a) fotografia applicata su carta bollata con firma del
candidato autenticata dal sindaco o da un notaio, in data non
anteriore ad un anno;
b) tessera di riconoscimento, completa dei dati anagrafici,
rilasciata da una amministrazione dello Stato;
c) tessera postale;
d) porto d'armi;
e) passaporto;
f) carta d'identita';
g) patente di guida.
Saranno esclusi dalle prove i candidati non in grado di esibire
alcuno dei suddetti documenti o che presentino documenti scaduti.

                               Art. 6.
 
Formazione della graduatoria di merito
 
La commissione esaminatrice formulera' la graduatoria di merito
per l'attribuzione del posto, secondo l'ordine dei punti della
votazione complessiva risultante dalla somma dei punteggi conseguiti
nella prova scritta e nel colloquio interdisciplinare da ciascun
candidato.
I concorrenti che abbiano superato il colloquio dovranno far
pervenire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento
AA.GG. e personale, servizio reclutamento, via della Stamperia
n. 68/A - 00187 Roma, entro il termine perentorio di quindici giorni
dalla data del colloquio, i documenti attestanti il possesso dei
titoli, gia' indicati nella domanda, di preferenza e precedenza nella
nomina, a pena di decadenza dal beneficio. Dovra' risultare il
possesso dei predetti titoli alla data di scadenza del termine di
presentazione della domanda di ammissione al concorso.
Verranno applicate, a parita' di punteggio, le norme vigenti in
materia di preferenza e precedenza previste dall'art. 5 del decreto
del Presidente della Repubblica n. 487/1994, citato nelle premesse;
se a conclusione delle operazioni di valutazione dei titoli
preferenziali due o piu' candidati conseguono pari punteggio e'
preferito il candidato piu' giovane di eta' ai sensi dell'art. 2,
comma 9, della legge n. 191/1998, modificativo dell'art. 3, comma 7,
della legge n. 127/1997.

                               Art. 7.
 
Documenti di rito e nomina del vincitore
 
L'amministrazione provvedera' ad acquisire, direttamente o
tramite gli interessati, ai sensi della normativa vigente, la
documentazione attestante il possesso dei requisiti richiesti per la
partecipazione al concorso.
Procedera', quindi, ai sensi dell'art. 39, comma 15, della legge
n. 449/1997, citata in premessa, anche al di fuori della dotazione
organica, a stipulare con il vincitore del concorso un contratto
individuale di lavoro a tempo indeterminato regolato dal contratto
collettivo nazionale di lavoro del comparto del personale dipendente
dai Ministeri, Area Dirigenza. Il medesimo sara' nominato in prova
nella qualifica dirigenziale, e dovra' assumere servizio entro il
termine stabilito. Allo stesso verra' corrisposto il trattamento
economico iniziale spettante in base alle norme vigenti.
Il candidato che ha conseguito la nomina in prova, se non assume
servizio senza giustificato motivo, entro il termine stabilito,
presso l'ufficio al quale e' stato assegnato, decade dalla nomina.

                               Art. 8.
 
Periodo di prova
 
Il periodo di prova avra' la durata di mesi sei, prorogabile di
un ulteriore periodo di sei mesi, nel caso di giudizio sfavorevole.
Nei riguardi del vincitore immesso in impiego che non ottenga un
giudizio favorevole al termine dell'ulteriore periodo di prova verra'
disposta la risoluzione del rapporto di impiego, con la liquidazione
di una indennita' pari a due mensilita' del trattamento relativo al
periodo di prova.
Il vincitore immesso in impiego che avra' compiuto con esito
favorevole il periodo di prova conseguira' la nomina in ruolo. Il
servizio di prova e' computato come servizio di ruolo a tutti gli
effetti.

                               Art. 9.
 
Programma di esame
 
Il concorso si svolgera', con l'osservanza delle disposizioni di
cui all'art. 39, comma 8, punto c), della legge n. 449/1997, citata
nelle premesse, mediante una prova scritta, basata su una serie di
quesiti a risposta multipla, mirati all'accertamento del grado di
cultura scientifica e professionale specialistica, ed un colloquio
interdisciplinare.
I quesiti a risposta multipla verteranno, in particolare, sulle
seguenti materie:
medicina interna con particolare riferimento alle patologie
internistiche d'urgenza di piu' frequente riscontro;
medicina del lavoro con particolare riferimento alle
problematiche di prevenzione e sorveglianza sanitaria nei confronti
del personale impegnato nelle attivita' lavorative presenti nella
pubblica amministrazione;
legislazione in materia di tutela della salute nei luoghi di
lavoro con particolare riferimento alle norme riguardanti le
attivita' lavorative del personale in servizio nella pubblica
amministrazione.
Il colloquio interdisciplinare vertera' sulle materie oggetto
della prova scritta nonche' sulle seguenti materie:
metodologia clinica nella diagnosi delle patologie
internistiche;
accertamento della conoscenza di una lingua straniera scelta
dal candidato tra inglese, francese e spagnolo;
legislazione vigente concernente la Presidenza del Consiglio
dei Ministri;
elementi di diritto riguardanti la organizzazione
dell'amministrazione dello Stato.

                              Art. 10.
 
Esclusione
 
L'esclusione dal concorso di coloro che non sono in possesso dei
requisiti prescritti puo' essere disposta, in qualsiasi momento, con
decreto motivato del Segretario Generale della Presidenza del
Consiglio dei Ministri.

                              Art. 11.
 
Dati personali
 
Ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge 31 dicembre 1996,
n. 675, e successive modificazioni ed integrazioni, i dati personali
forniti dai candidati saranno raccolti presso il Dipartimento AA.GG.
e Personale e trattati per le finalita' di gestione della procedura
concorsuale. Le predette informazioni potranno essere comunicate
unicamente ai soggetti direttamente interessati alla posizione
giuridica del candidato.

                              Art. 12.
 
Norme di salvaguardia
 
Per quanto non previsto dal presente bando valgono, sempreche'
applicabili, le disposizioni sullo svolgimento dei concorsi contenute
nel testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica
10 gennaio 1957, n. 3, nel decreto del Presidente della Repubblica
3 maggio 1957, n. 686, e nel decreto del Presidente della Repubblica
9 maggio 1994, n. 487, e successive norme di integrazione e
modificazione.
Il presente decreto sara' trasmesso agli organi di controllo per
la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 15 aprile 2000
Il segretario generale
Avverso il presente bando di concorso e' proponibile
ricorso straordinario al Capo dello Stato in via
amministrativa entro centoventi giorni o giurisdizionale al
competente Tribunale amministrativo regionale entro
sessanta giorni dalla data di pubblicazione.

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