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Concorso dirigenti scolastici - Preparazione agli SCRITTI
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Da: Filippo IV Il Bello 27/12/2011 22:26:21
A LUIGIA PALLAVICINI
CADUTA DA CAVALLO

I balsami beati
Per te le Grazie apprestino,
Per te i lini odorati
Che a Citerea porgeano
Quando profano spino
Le punse il piè divino,

Quel dì che insana empiea
Il sacro Ida di gemiti,
E col crine tergea,
E bagnava di lagrime
Il sanguinoso petto
Al ciprio giovinetto.

Or te piangon gli Amori,
Te fra le Dive liguri
Regina e Diva! e fiori
Votivi all'ara portano
D'onde il grand'arco suona
Del figlio di Latona.

E te chiama la danza
Ove l'aure portavano
Insolita fragranza,
Allor che, a' nodi indocile,
La chioma al roseo braccio
Ti fu gentile impaccio.

Tal nel lavacro immersa,
Che fiori, dall'inachio
Clivo cadendo, versa,
Palla i dall'elmo liberi
Crin su la man che gronda
Contien fuori dell'onda.

Armoniosi accenti
Dal tuo labbro volavano,
E dagli occhi ridenti
Traluceáno di Venere
I disdegni e le paci,
La speme, il pianto, e i baci.

Deh! perché hai le gentili
Forme e l'ingegno docile
Vólto a studj virili?
Perché non dell'Aonie
Segu,,Vi, incauta, l'arte,
Ma ì ludi aspri di Marte?

Invan presaghi i venti
Il polveroso agghiacciano
Petto e le reni ardenti
Dell'inquieto alipede,
Ed irritante il morso
Accresce impeto al corso.

Ardon gli sguardi, fuma
La bocca; agita l'ardua
Testa, vola la spuma,
Ed i manti volubili
Lorda, e l'incerto freno,
Ed il candido seno;

E il sudor piove, e i crini
Sul collo irti svolazzano;
Sunan gli antri marini
Allo incalzato scalpito
Della zampa, che caccia
Polve e sassi in sua traccia.

Già dal lito si slancia
Sordo ai clamori e al fremito;
Già già fino alla pancia
Nuota... e ingorde si gonfiano
Non più memori l'acque
Che una Dea da lor nacque.

Se non che il re dell'onde
Dolente ancor d'Ippolito,
Surse per le profonde
Vie dal tirreno talamo,
E respinse il furente
Col cenno onnipotente.

Quei dal flutto arretrosse
Ricalcitrando e, orribile!
Sovra l'anche rizzosse;
Scuote l'arcion, te misera
Su la petrosa riva
Strascinando mal viva.

Pera chi osò primiero
Discortese commettere
A infedele corsiero
L'agil fianco femineo,
E apri con rio consiglio
Novo a beltà periglio!

Ché or non vedrei le rose
Del tuo volto sì languide;
Non le luci amorose
Spiar ne' guardi medici
Speranza lusinghiera
Della beltà primiera.

Di Cinzia il coerhio aurato
Le cerve un dì traeano,
Ma al ferino ululato
Per terrore insanirono,
E dalla rupe etnea
Precipitàr la Dea.

Giolan d'invido riso
Le abitatrici olimpie,
Perché l'eterno viso,
Silenzioso, e pallido,
Cinto apparia d'un velo
Ai conviti del cielo;

Ma ben piansero il giorno
Che dalle danze efesie
Lieta facea ritorno
Fra le devote vergini,
E al ciel salìa più bella
Di Febo la sorella.

Ugo Foscolo
Rispondi

Da: minivo27/12/2011 22:35:22
@filippo
esiste qualche emozione o sensazione che sai esprimere a parole tue????
Rispondi

Da: Filippo IV Il Bello 27/12/2011 22:48:13
  Così discesi del cerchio primaio
giù nel secondo, che men loco cinghia,
e tanto più dolor, che punge a guaio.
Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia:
essamina le colpe ne l'intrata;
giudica e manda secondo ch'avvinghia.
Dico che quando l'anima mal nata
li vien dinanzi, tutta si confessa;
e quel conoscitor de le peccata
vede qual loco d'inferno è da essa;
cignesi con la coda tante volte
quantunque gradi vuol che giù sia messa.
Sempre dinanzi a lui ne stanno molte;
vanno a vicenda ciascuna al giudizio;
dicono e odono, e poi son giù volte.
«O tu che vieni al doloroso ospizio»,
disse Minòs a me quando mi vide,
lasciando l'atto di cotanto offizio,
«guarda com'entri e di cui tu ti fide;
non t'inganni l'ampiezza de l'intrare!».
E 'l duca mio a lui: «Perché pur gride?
Non impedir lo suo fatale andare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare».
Or incomincian le dolenti note
a farmisi sentire; or son venuto
là dove molto pianto mi percuote.
Io venni in loco d'ogne luce muto,
che mugghia come fa mar per tempesta,
se da contrari venti è combattuto.
La bufera infernal, che mai non resta,
mena li spirti con la sua rapina;
voltando e percotendo li molesta.
Quando giungon davanti a la ruina,
quivi le strida, il compianto, il lamento;
bestemmian quivi la virtù divina.
Intesi ch'a così fatto tormento
enno dannati i peccator carnali,
che la ragion sommettono al talento.
E come li stornei ne portan l'ali
nel freddo tempo, a schiera larga e piena,
così quel fiato li spiriti mali
di qua, di là, di giù, di sù li mena;
nulla speranza li conforta mai,
non che di posa, ma di minor pena.
E come i gru van cantando lor lai,
faccendo in aere di sé lunga riga,
così vid'io venir, traendo guai,
ombre portate da la detta briga;
per ch'i' dissi: «Maestro, chi son quelle
genti che l'aura nera sì gastiga?».
«La prima di color di cui novelle
tu vuo' saper», mi disse quelli allotta,
«fu imperadrice di molte favelle.
A vizio di lussuria fu sì rotta,
che libito fé licito in sua legge,
per t•rre il biasmo in che era condotta.
Ell'è Semiramìs, di cui si legge
che succedette a Nino e fu sua sposa:
tenne la terra che 'l Soldan corregge.
L'altra è colei che s'ancise amorosa,
e ruppe fede al cener di Sicheo;
poi è Cleopatràs lussuriosa.
Elena vedi, per cui tanto reo
tempo si volse, e vedi 'l grande Achille,
che con amore al fine combatteo.
Vedi Parìs, Tristano»; e più di mille
ombre mostrommi e nominommi a dito,
ch'amor di nostra vita dipartille.
Poscia ch'io ebbi il mio dottore udito
nomar le donne antiche e ' cavalieri,
pietà mi giunse, e fui quasi smarrito.
I' cominciai: «Poeta, volontieri
parlerei a quei due che 'nsieme vanno,
e paion sì al vento esser leggeri».
Ed elli a me: «Vedrai quando saranno
più presso a noi; e tu allor li priega
per quello amor che i mena, ed ei verranno».
Sì tosto come il vento a noi li piega,
mossi la voce: «O anime affannate,
venite a noi parlar, s'altri nol niega!».
Quali colombe dal disio chiamate
con l'ali alzate e ferme al dolce nido
vegnon per l'aere dal voler portate;
cotali uscir de la schiera ov'è Dido,
a noi venendo per l'aere maligno,
sì forte fu l'affettuoso grido.
«O animal grazioso e benigno
che visitando vai per l'aere perso
noi che tignemmo il mondo di sanguigno,
se fosse amico il re de l'universo,
noi pregheremmo lui de la tua pace,
poi c'hai pietà del nostro mal perverso.
Di quel che udire e che parlar vi piace,
noi udiremo e parleremo a voi,
mentre che 'l vento, come fa, ci tace.
Siede la terra dove nata fui
su la marina dove 'l Po discende
per aver pace co' seguaci sui.
Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense».
Queste parole da lor ci fuor porte.
Quand'io intesi quell'anime offense,
china' il viso e tanto il tenni basso,
fin che 'l poeta mi disse: «Che pense?».
Quando rispuosi, cominciai: «Oh lasso,
quanti dolci pensier, quanto disio
menò costoro al doloroso passo!».
Poi mi rivolsi a loro e parla' io,
e cominciai: «Francesca, i tuoi martìri
a lagrimar mi fanno tristo e pio.
Ma dimmi: al tempo d'i dolci sospiri,
a che e come concedette Amore
che conosceste i dubbiosi disiri?».
E quella a me: «Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria; e ciò sa 'l tuo dottore.
Ma s'a conoscer la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto,
dirò come colui che piange e dice.
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante».
Mentre che l'uno spirto questo disse,
l'altro piangea; sì che di pietade
io venni men così com'io morisse.
E caddi come corpo morto cade.

Dante, Inferno canto V
Rispondi

Da: 27/12/2011 23:10:29
    
Rispondi

Da: Fat27/12/2011 23:12:28

Rispondi

Da: Fata cattiva27/12/2011 23:15:03

Scusate, il ditino tremava per l'emozione.

 

 
Rispondi

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Da: Fata buona27/12/2011 23:20:56

@ Filippo il Bello

Ma allora Filippo perchè se tu in questo forum devi scrivere tutta la letteratura italiana e non .... io debbo evirar la mia fantasia e castrar la mia ironia ... ? e ...allora a questo punto che si apran le danze...! ... e che anche la fata canti.
Rispondi

Da: Fata buona27/12/2011 23:29:24

oh Filippo . mio adorato, tu canti l'Inferno e io perchè esser da meno?
bene... pensiamo.. Inferno ... Apocalisse che si abatte su gli idonei...
un' onda anomala che travolge gli idonei.. le viscere della terra che si aprono e ne risucchiano i corpi... come immonde creature nelle loro viscere.. il cielo che si infrange in mille pezzi che ne trafiggono l'anima.. e poi la quiete... tutto tace... il nulla... il silenzio... oceani acque chete... ma ad un certo punto una voce ARRIECCOME ! ma si è uno di loro si è salvato nel bunker.... un'altro .... guardatelo .... saltella sulle acque ( canguro )... che bello ...! ... un'altra voce .... ragasssuole... ma si è lei ! anche lei salva ....che bello ...e poi un grande lumacone che fa da canotto ... che bello gli idonei sono tutti salvi dall'Apocalisse... gli idonei vincono sempre.. la redazione con una cannuccia risucchia tutta l'acqua e la valle degli idonei ritorna felice. Filippo ti salvi anche tu  ( naturalmente).
Rispondi

Da: Fata buona27/12/2011 23:34:16

errata corrige

" un altro"  ,

@ Filippo
spero non ti sia stato sgradito il mio unirmi al tuo canto dell'Inferno cantando l'Inferno e L'Apocalisse degli idonei e la loro rinascita a nuova vita quasi a voler far loro una sorta di festoso bagnetto augurale.
 
Rispondi

Da: Fata buona27/12/2011 23:43:10

@ Filippo il Bello

Accidenti Filippo, io come regalo di Natale a Mininterno avevo deciso di fare solo interventi pertinenti e culturali... cioè di stare zitta.. . ma tu Filippo hai , come dire, dato input al mio poetico ( è ironico ) ardore a tinte forti. 
Rispondi

Da: minivo27/12/2011 23:50:46
La risposta è no. Filippo non sa esprimere alcunchè da sè. è privo di sentimenti. e non ha neanche un csvolo da fare
Rispondi

Da: minivo27/12/2011 23:57:08
cavolo
Rispondi

Da: La fata ( dopo due birre)28/12/2011 00:07:29

@ Filippo il bello

Vedi Filippo... lo confesso... io in realtà sto cercando di agganciarti...
... ma no... pudico è il mio intento... è solo professionale....
sono organizzatrice di eventi... e ti vorrei come vate, poeta, cantore in una festa celtica... qualcosa tipo sogno di una notte di mezza estate...
...tra boschi incantati e diafani pastorelli di nobili e amene arcadi...
Non dirmi di no.
Rispondi

Da: minivo28/12/2011 00:10:06
@la fata

bellissima la tua immagine...ahahah non ne possiamo più di lui...
Rispondi

Da: La Maccabea 28/12/2011 02:07:17
Ma Punteruolo Rosso non manca anche a voi?
Rispondi

Da: La fata28/12/2011 02:16:11

@ La Maccabea

sì, tantissimo ...era magico ! ...spero sia andato avanti con il concorso...
Rispondi

Da: La fata28/12/2011 02:24:43

@ La Maccabea

...lo so che dopo tutte le min@@ate che ho scritto... uno sente la mancanza del grande vero maestro... Punteruolo.. !!!!!!.... lui non scriveva parole... proprio le danzava ...
Rispondi

Da: ..28/12/2011 02:30:26
ancor non m'abbandona
Rispondi

Da: La Maccabea 28/12/2011 08:17:09
La fata

Chi sa che Punteruolo non stia leggendo?
Ci scriverà, magari, un'altra delle sue ballate.
Rispondi

Da: ciaociao28/12/2011 08:57:58
Ma che vi siete bevuti?
Rispondi

Da: Uff28/12/2011 09:03:20
Il copia incolla della cultura non è cultura, soprattutto se usato per tentare di dimostrare di possederla.
Rispondi

Da: minivo28/12/2011 11:52:39
@uff
bravo, hai espresso in pieno il mio pensiero senza essere offensivo
Rispondi

Da: ma..28/12/2011 15:59:13
..invece di studiare avete il tempo di trascrivere interi canti della divina commedia!
braintraining?
Rispondi

Da: bellociccio28/12/2011 16:15:15
MA NEANCHE OGGI RIESCO A INSERIRE I TITOLI? qualcuni c'è riuscito?

Errore di Sistema


SERVIZIO MOMENTANEAMENTE NON DISPONIBILE
Rispondi

Da: x bellociccio28/12/2011 16:29:59

Io ce l'ho fatta, ma dopo molti tentativi a vuoto.

Il sistema funziona a singhiozzo, stai attento al forum: quando qualcuno ti avvisa che li ha appena inseriti...quello è il momento giusto!
Rispondi

Da: bellociccio28/12/2011 18:40:03
grazie..provato anche adesso...nada!
Rispondi

Da: Lu Cunigghiaru28/12/2011 18:55:54

@ Bellociccio

tu aggia provà la mattina presto.... quann nan g stonn tropp cristien...
ii so fatt acssì e na so avut problem... scuss s so nu picc cozzel....
na s pot iess tutt perfett.
Rispondi

Da: bellociccio29/12/2011 08:39:23
neanche stamane alle 8:30...
Rispondi

Da: aspettando godot29/12/2011 10:03:51
ma qualcuno li legge questi post lunghissimi di esposizione letteraria?
Scusate,ma foscolo appena sveglia non è il modo migliore per iniziare la giornata......
Rispondi

Da: stella1 29/12/2011 16:26:11
cari colleghi,
vi chiedo cortesemente aiuto. Nell'inserire i titoli culturali, la prima laurea e cioè il requisito di ammissione al concorso non va inserita? A me nellA SCHERMATA APPARE SOLO OGNI ALTRA LAUREA. Se è così come fanno a calcolarci il punteggio?
Grazie mille.
Rispondi

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