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chiedo aiuto per favore: la politica della concorrenza, ue
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Da: non ce la farò mai!29/09/2011 15:27:39
Ragazzi per favore, datemi una mano...
Ho l'esame lunedì, sono in alto, altissimo mare (vi tralascio tante considerazioni)
Molte cose non riuscrirò neppure a leggerle...ma soprattutto ue sono indietrissimo: per favore, qualcuno potrebbe se ha tempo e voglia, e magari a voi serve per "ripetere" dirmi che c'è da sapere sulla politica della concorrenza?? io ho il compendio simone, qui si parla di divieti di intese pregiudizievoli, di abuso di posizione dominante, le procedure, aiuti di Stato...ma non ce la faccio a leggermi tutto e a farmi i punti...c'è un'anima buona che mi aiuta??? magari che so, qualcuno che ha già dato l'esame e "bazzica" il forum per solidarietà, o chi vuole ripassare...grazie...

Da: Dindondan!29/09/2011 16:00:24
In sintesi: il tema della concorrenza nell'UE è da sempre particolarmente sentito, in quanto strettamente connesso con l'obiettivo della realizzazione di un mercato interno unico, improntato alla libera circolazione di merci, capitali, persone e servizi.
Gli aspetti fondamentali che il TFUE considera (riprendendoli in buona sostanza dalla versione precedente del TCE) sono quelli che hai già indicato tu:
divieto di intese che limitano la concorrenza (quindi niente accordi, pratiche concordate fra intese, decisioni o raccomandazione di associazioni di imprese che abbiano, come obiettivo, quello dii alterare la concorrenza sul mercato. Es.: politiche che condizionano prezzi di acquisto e di vendita, limitazioni alla ricerca tecnologica in danno dei consumatori, trattamenti discriminatori a parità di prestazioni fornite, imposizione di prestazioni accessorie non inerenti l'oggetto principale del contratto);
divieto di abuso di posizione dominante: un'impresa si trova in una posizione dominante quando è in grado di operare in sostanziale autonomia sul mercato, senza farsi condizionare dalle scelte degli altri operatori. Secondo il diritto UE, l'impresa non deve abusare di tale posizione di privilegio, di per sé non illegittima (le condotte vietate sono le stesse già viste per il primo punto);
finanziamenti alle imprese pubbliche: imposizione di particolari oneri di trasparenza allo stato che attribuisce direttamente o attraverso altri enti risorse ad imprese pubbliche (nozione di impresa pubblica: impresa di proprietà dello Stato, partecipata dallo stato o comunque contrallata da quest'ultimo); divieto di discriminazioni fra imprese pubbliche e private; trasparenza finanziaria in capo alle imprese che ricevono risorse pubbliche;
aiuti di Stato: si ha in generale un aiuto di Stato quando ricorrono le seguenti condizioni: a) attribuzione di una risorsa pubblica (non esclusivamente erogazioni di denaro); b) attribuzione di un vantaggio economico in favore delle imprese destinatarie; c) selezione delle imprese cui destinare l'aiuto con effetti discriminatori sulle concorrenti; d) incidenza sugli scambi fra gli Stati membri.
Deroghe al divieto di aiuti di Stato: erogazioni a carattere sociale in favore di consumatori; interventi in situazioni di emergenza o calamità; interventi a sostegno di determinate regioni economiche dell'ex Germania dell'est dopo l'unificazione.
L'istituzione europea specificamente investita del compito di vigilare sul rispetto della normativa UE e di intervenire in caso di violazioni è la Commissione europea.

Ci sarebbero (tante) altre cose da dire... questa è proprio una sintesi ridotta all'osso, senza riferimenti alle procedure, ai regolamenti specifici dettati dalla CE, che approfondiscono ogni punto sensibile della materia.... Certo, se hai poco tempo tutto non puoi fare... dimmi un po' tu!

Da: cassandra3129/09/2011 16:03:00
per quanto concerne il diritto dell'unione europea, io personalmente mi sono limitata a fare:
i trattati;
le istituzioni;
le fonti di diritto.
non ci penso proprio ad andarmi a fare quella parte.
Anche perchè se prendi il testo più autorevole di diritto dell'Unione Europea (POCAR) quella parte non viene nemmeno menzionata.

Da: non ce la far mai!29/09/2011 16:22:42
Dindondan, ti ringrazio INFINITAMENTE. Purtroppo sono troppo alle strette coi tempi, quindi anche un'infarinatura generale è quello che mi serve. Se vuoi, quando puoi, mi scriveresti i punti focali delle procedure? Quando ti va, se hai tempo: mi rendo conto che ti sto chiedendo un gran favore!!!
Cassandra, anche secondo me le parti da te menzionate sono le più importanti e andrebbero chieste solo quelle, ma putroppo nella mia cda mi giunge voce che siano state fatte domande sulle politiche...almeno a sapere di che parliamo!!

Da: Dindondan!29/09/2011 21:16:19
Allora, provo a sintetizzare anche le procedure.
Prima di tutto, siamo in tema di aiuti di Stato.
Quando uno Stato decide di adottare una misura di sostegno in favore di una o più imprese, deve notificare alla Commissione europea la propria decisione ed ottenere il consenso della medesima all'adozione.
La Commissione ha due mesi di tempo per deliberare, decorsi i quali senza una presa di posizione ufficiale la misura si intende tacitamente approvata.
In generale, le posizioni che la Commissione può assumere sono queste:
approva la misura, in quanto non si tratta di aiuto di Stato;
dichiara la misura compatibile con la normativa europea, quindi lo Stato può adottarla;
dichiara di non potersi pronunciare immediatamente ed avvia un'indagine formale sulla misura proposta.
In quest'ultimo caso, lo Stato proponente può "scavalcare" la Commissione chiedendo al Consiglio dell'UE (che in questo caso dovrà deliberare all'unanimità) di pronunciarsi sulla compatibilità della misura con il diritto dell'UE. Nel momento in cui il Consiglio viene investito della deliberazione, la procedura presso la Commissione è sospesa.
Queste le possibili conclusioni:
il Consiglio - entro tre mesi  - approva la misura: lo Stato può adottarla e il procedimento davanti alla Commissione è definitivamente interrotto;
il Consiglio rigetta o non delibera: trascorsi tre mesi, riprende la procedura davanti alla Commissione.

Sul topic dedicato a diritto UE troverai la risposta postata da Nuova ad un mio quesito (cosa succede per gli aiuti di stato deliberati prima dell'entrata in vigore delle norme UE) che ti aiuterà a completare il quadro della materia.
Spero di esserti stata utile.
Invito chiunque rinvenga errori od omissioni nella mia sintesi a segnalarle, non avendo avuto l'occasione di verificare le nozioni che ho riassunto sul mio libro di UE.

Da: info629/09/2011 21:46:45
mi inserisco nella discussione, visto che sono messo male anche io...qualche santo che riassume le cose essenziali anche sulle politiche? intendo 4 libertà, spazio di sicurezza etc., pesc etc.

mi pare che i riassunti di dindondan siano ottimi...

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Da: non ce la farò mai!30/09/2011 14:35:14
dindondan...GRAZIE DI CUORE! grazie davvero... io leggerò e tententerò di ricordarmi questo...del resto, sapere tutto è impossibile, no?
info6, dovrei fare quella parte più tardi, se riesco ad arrivarci stasere ti posto il mio riassunto!

Da: Dindondan!30/09/2011 22:23:39
Figurati, per me la solidarietà fra colleghi è un valore autentico, non una bella frasetta senza senso!

E adesso veniamo alle quattro libertà fondamentali.
La premessa del discorso è rappresentata ancora una volta dall'obiettivo perseguito da sempre a livello comunitario: il mercato unico interno. Le quattri libertà fondamentali (merci, persone, servizi, capitali) sono appunto funzionali al fine del mercato unico.

La libertà di circolazione delle merci: scopo: garantire la circolazione delle merci fra i paesi dell'Ue senza dazi doganali o imposizioni fiscali di carattere discriminatorio e assicurare l'omogeneità nei confronti dei paesi terzi attraverso l'applicazione di un'unica tariffa comune (inizialmente TDC: tariffa doganale comune, introdotta con l'atto del '68 - cd. unione doganale; adesso TARIC, tariffa integrata comune).
Contenuti ulteriori della libertà: divieto di dazi o imposte di effetto equivalente negli scambi di merci fra paesi UE; divieto di discriminazione nei confronti di merci prodotte in altri paesi UE; divieto di imposizione tributaria discriminante nei confronti di prodotti di altri paesi UE;

Libertà di circolazione delle persone: fin dall'inizio dell'esperienza europea, viene assicurata la libera circolazione dei lavoratori all'interno dell'unione. Con Schengen (non mi ricordo mai come cavolo si scrive!) viene sancito il principio della libera circolazione dei cittadini all'interno dell'UE (senza controlli alle frontiere); attualmente ai cittadini europei è garantito il diritto di circolare e soggiornare liberamente nei paesi dell'Ue (per tre mesi senza alcun vincolo; per un tempo superiore solo nel rispetto di determinati requisiti: lavoro; mezzi economici sufficienti, studio).

Libertà di servizi: i passaggi fondamentali sono due: direttiva in materia di libera prestazione di servizi, che consente ai lavoratori autonomi di effettuare occasionalmente prestazioni professionali in altri paesi dell'ue; libertà di stabilimento (distinta in stabilimento principale e stabilimento secondario), che consente alle persone fisiche e alle persone giuridiche con residenza o sede in Ue di operare stabilmente in un paese diverso da quello di origine.

Libertà di circolazione di capitali: lo scopo è quello di assicurare la possibilità per qualunque soggetto di poter investire in altre imprese dell'unione, con creazione di uno stabile collegamento fra investitore e soggetto destinatario dei capitali.

Più sintetica di così non mi riesce di essere... rinnovo la richiesta di segnalare qualunque errore io abbia commesso. Vado a memoria, senza possibilità di riscontro sui libri.

Buono studio e in bocca al lupo per l'esame!


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