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LAUREATA DISPERATA E DELUSA
50 messaggi, letto 5266 volte

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Pagina: 1, 2

Da: avvdal201401/02/2016 18:49:23
Ah Ah Ah... io non conosco tutti questi avvocati che guadagnano 3.000 euro al mese netti, cioè quasi 40.000 euro annui N E T T I! ma dove? e con quali clienti? quei pochi che lavorano 30enni sono dei pseudo dipendenti, oppure figli di avvocati... forse la vecchia guardia 50-60 anni ancora guadagna e bene, ma per chi arriva sul mercato oggi come libero professionista, sono rimaste solo le briciole! avere una laurea in legge oggi non paga.
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Da: disoccupatelestradedaisogni 02/02/2016 12:33:35
Tra i principali nemici di questa grave situazione di carenza nelle assunzioni e di blocco del turn-over, vi sono non solo tutti quanti i governi che si sono succeduti in questi anni, compreso il Governo Renzi, ovviamente, ma anche le varie organizzazioni sindacali. Guardate, ad esempio, come si valutano i punteggi per le progressioni economiche interne da certe parti, c'è veramente da rabbrividire ad una cosa del genere.

Anzianità di servizio                                50/100
Titoli                                                     10/100
Verifica dell'attività professionale svolta     30/100
Formazione                                            10/100

Beh, che dire, le lauree, le specializzazioni ed i dottorati non contano un bel niente. L'anzianità di servizio, è del tutto evidente, taglia fuori praticamente tutti quanti i giovani neoassunti, magari con un ottimo curriculum di studi alle spalle. La formazione non si intende quello che sarebbe logico pensare, ma sono tutti quanti i corsi e corsetti vari che ti fanno frequentare all'interno delle amministrazioni, ma se sei un po' invisa al capo ed al capetto di turno, magari nemmeno te li fanno fare. La verifica dell'attività professionale svolta, beh, sì, questa è proprio una chicca, sono le valutazioni dei propri dirigenti, estremamente soggettive ed assai discutibili, come è facile immaginare.
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Da: eee03/02/2016 17:57:02
x pinko pallino

purtroppo credo di non avere l'età per i concorsi in finanza io ne ho 34 cmq sto ancora provando gli aufp speriamo bene intanto cerco qualsiasi lavoro ma non c'è niente forse andrò all'estero....
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Da: schinare 04/02/2016 14:29:26
Emigrare e' l'unica
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Da: x tutti04/02/2016 15:18:35
votate m5s !!!!!!
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Da: cri cri cri grilllloooo04/02/2016 15:23:03
se e poi?
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Da: Zoom04/02/2016 15:27:00
PD e PDL e poi? Anch'io voterò M5S e vediamo che succede.
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Da: Bio21/11/2018 15:57:20
Hai perfettamente ragione!
Laurea inutile
Zero lavoro
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Da: Rocco Casalino del Grande Fratello 121/11/2018 22:03:48
Bravi! Continuate a votarci, mi raccomando! Grazie a voi, noi un "posto al sole" ben pagato lo abbiamo trovato... Tanti saluti anche da "Cuore di panna"!
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Da: 🐝 22/11/2018 09:08:22
In bocca al lupo, ragazzi!
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Da: JTT 22/11/2018 12:08:50
Se vivessi un'altra vita, mi piacerebbe insegnare. Stare a contatto con i giovani, alimentare le loro legittime speranze, la loro fame di futuro è un compito esaltante e difficile, simile a quello materno, nel senso maieutico del termine.
Non ho un'altra vita, ma in questa ho avuto modo di constatare lo scarto enorme tra aspettative deluse e realtà deludente.
I ragazzi escono dall'università già sfiduciati. Si apre per loro il mondo dei concorsi. Per alcuni questo percorso si traduce in un'ascesa al Paradiso, per altri si trasforma in un girone dantesco, in cui albergano tutti i tipi umani possibili e persino inimmaginabili, e in cui i miltoniani di ferro continuano ad aspirare al Paradiso perduto, senza voler cambiare i cromosomi della propria esistenza: arrivismo, cinismo, protagonismo sono banditi dal loro vocabolario, per essere sostituiti dalle parole impegno, servizio, voglia, grande voglia di farcela ad ogni costo.
La sfida è in voi, non fuori di voi: occorre reagire, sempre e comunque.
Il portone rimane chiuso? Non importa. Avete bussato.
La vista dell'orizzonte è sprangata? Non importa. Siete riusciti a guardare oltre, operando una breccia con la forza della speranza, con la serena consapevolezza dei vostri mezzi.
Tutte le afflizioni legate al lavoro (e alla sua mancanza) ci fanno dimenticare come possa essere bello stare al mondo.  Paradossalmente, fanno perdere il senso della sfida. Ci si sente incatenati e non liberi di provare. Occorre invece provare, riprovare e cercare di vivere, nei limiti in cui la realtà e il suo senso costrittivo lo consentono, senza rimpianti...
Sembra un discorso fatto, ma non lo è, perché alcuni vanno avanti per inerzia, senza crederci.
Uno scrittore, richiamando Shakespeare, ha detto: "sia prima l'anima in voi", le cose verranno.
Il mondo è un luogo grande e la giovinezza non è solo un romanzo di Conrad.
Coraggio!
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Da: Il condor 22/11/2018 12:37:28
Tutti che si lamentano, iniziate a dire dove, come ed in quanto tempo vi siete laureati. Poi vediamo se le vostre lamentale sono fondate o meno. Potrei aggiungere anche inglese ed informatica ma capisco che sarebbe troppo.
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Da: Dura lex, sed lex24/11/2018 16:54:12
Nella vita ci vuole "orecchio".
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Da: Sono d''accordo 24/11/2018 17:46:24
Ascoltarsi. Fare ciò che asseconda la propria natura. Non assecondare gli altri. Cercare di farlo, anche in mezzo alle difficoltà. Questa è la misura della felicità.
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Da: Ancora con 24/11/2018 17:55:52
'sta strunzata?
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Da: Suppongo 24/11/2018 18:06:32
tu appartenga al Parnaso dei fini dicitori. Nella vita ci vuole "orecchio"...
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Da: Sei 24/11/2018 18:09:02
evidentemente un provocatore! O fai un discorso costruttivo o sei qui solo per impedire un confronto chiaro e partecipato sul tema.
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Da: Se 24/11/2018 18:21:36
ti riferisci alla canzone di Jannacci, sappi che gli autori propugnavano proprio questo concetto: gli intellettuali avrebbero dovuto nutrire valori alti, senza perdere il contatto con la realtà.
Al di là dell'impegno artistico, ciascuno conosca se stesso, rimanga in contatto col suo essere più profondo, si ascolti.
Rispondi

Da: Conosci te stesso 24/11/2018 19:03:49
Significa anche avere conoscenza dei propri limiti. Quindi, non andare a casaccio. Ma non significa fermarsi. Significa il contrario. Tenta tutte le strade che, in un modo o nell'altro, ti riavvicinano a te stesso. Quindi, concorri, credici, lotta. Non ascoltare chi si lamenta sempre. Non fermarti a compatirti. Avanza con passo deciso e le stronz... lasciale a chi non ha argomenti.
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Da: Giacobbe T. 26/11/2018 17:55:07
Troppe lamentale.
Molti pensano che il lavoro piova dal cielo.
Iniziate a impegnarvi e a studiare se volete vincere i concorsi.
Lo studio all'università è acqua fresca.
Poi se ci si è laureati in certe facoltà e in certi indirizzi è come se non si fosse fatto niente.
Per vincere un concorso ci vogliono anni di impegno e di sacrificio.
Niente fidanzati/e e uscite limitate.
Poi quando ce la farete raccoglierete i frutti.
Se invece si pensa di fare la bella vita (donne/uomini, aperitivi, palestra ecc.) e di trovare lavoro state freschi.
Troppo fancazzismo esagerato
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