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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: usque tandem...  18/12/2018 20:19:10
Porcherie?!
Test...colloquio...
Va bene...rispetto la tua idea...ma non la condivido

Da: La Serva della Gleba 18/12/2018 21:18:11

Diario della prova preselettiva del concorso pubblico, per esami, per l'ammissione di centoquarantotto allievi al corso-concorso selettivo di formazione dirigenziale per il reclutamento di centoventitre' dirigenti nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, e negli enti pubblici non economici.
La prova preselettiva  del  concorso  pubblico,  per  esami,  per
l'ammissione di centoquarantotto allievi al corso-concorso  selettivo
di  formazione  dirigenziale  per  il  reclutamento  di centoventitre
dirigenti, bandito con decreto del presidente della Scuola  nazionale
dell'amministrazione n. 181/2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami»  n.
70 del 4 settembre 2018, si svolgera' in  Roma,  presso  Fiera  Roma,
padiglione 1 - Ingresso Est, via  Alexandre  Gustave  Eiffell,  nelle
giornate del 22, 23 e 24 gennaio 2019.
    I quesiti saranno ripartiti tra aree e materie  come  di  seguito
indicato:
      ragionamento logico (comprensione del testo, logica verbale e/o
deduttiva, logica numerica): 24 quesiti;
      diritto   costituzionale,   diritto   amministrativo,   diritto
dell'Unione europea e delle organizzazioni internazionali: 16 quesiti
      economia   politica,   politica   economica,   economia   delle
amministrazioni  pubbliche,  management   pubblico,   analisi   delle
politiche pubbliche: 15 quesiti;
      lingua inglese: 5 quesiti.

Da: La Serva della Gleba 18/12/2018 21:21:39
In questo concorso ci sono anche i 45 posti delle Entrate. La prova fondamentale è quella logica, le materie economiche hanno ampio spazio.
A gennaio ci sarà un ingorgo di concorsi, quando niente quando troppo. Molti non passeranno sereni le feste ed è un vero peccato abituati come sono al letargo ma tant'è!

Da: La Serva della Gleba  1  - 18/12/2018 21:31:57
Alle fiere di Roma ci sono stata ovviamente, si prende il treno per Fiumicino che ti lascia in campagna, le fiere sono immense ma purtroppo per grossi problemi finanziari non funzionano regolarmente, dei 14 padiglioni 10 sono chiusi per rischio crolli, pavimenti rotti e muri pericolanti, quindi i concorsi che si potrebbero fare tipo quello dei funzionari vengono rinviati sine die essendo i partecipanti centinaia di migliaia. Chi aspetta il concorso da funzionario può continuare con le sue attività serene.

Da: Un funzionario   1  - 19/12/2018 10:15:13
Dirpubblica perde un contenzioso che non avrebbe dovuto esistere. Quella stessa politica che durante la precedente legislatura aveva preso una posizione ferma e indiscutibile sugli innumerevoli tentativi di elusione della sentenza 37/2015 C. Cost., ora avrebbe dovuto afferrare il vessillo del Sindacato e completare l'opera.



La politica avrebbe dovuto completare l'opera di moralizzazione delle Agenzie fiscali avviata dall'interno da DIRPUBBLICA a suon di sentenze e dare un segnale preciso e schietto a tutte le altre Amministrazioni pubbliche, ma così non è stato.



All'indomani della sentenza Tar Lazio, 2ter, n. 8990 del 16/08/2018 con la quale si ordinava l'indizione di un concorso a 403 posti da dirigente, per soli esami, avevamo detto su Facebook: "abbiamo spianato la strada al nuovo direttore dell'Agenzia delle Entrate". L'ulteriore contenzioso non si sarebbe dovuto creare, tutti credevano che venisse colta "la palla al balzo" per riformare un'Amministrazione ove la corruzione si è diffusa al vertice. Ma laddove pensavamo di unirci ad una guarnigione di alleati siamo caduti in un'imboscata … quella del "motu proprio" del Generale (http://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=3919).



Il fardello, quindi, resta sulle spalle della DIRPUBBLICA e per questo il Sindacato chiede una massiccia partecipazione alla 9a raccolta fondi, appellandosi soprattutto ai cittadini e agli imprenditori perché ne trarranno beneficio.



Che il fardello resti sulle spalle di DIRPUBBLICA, lo dice anche il Consiglio di Stato nella sentenza di ieri: "Naturalmente, quanto sopra non esclude affatto la possibilità che l'odierna appellata possa agire con nuova azione di annullamento avverso il bando della procedura concorsuale da svolgere ex articolo 1, comma 93, l. n. 205/2017 - una volta che questo sia effettivamente adottato - ove ritenga che lo stesso riproduca i vizi di legittimità già censurati in relazione a procedure precedenti, ovvero che sia affetto da nuovi e diversi vizi; ma chiaramente trattasi di ipotesi da verificare in futuro, che resta del tutto estranea al perimetro del presente giudizio". E che bisogno c'era di concludere in questo modo se non per dire a DIRPUBBLICA di continuare a fare ciò che la politica non può e non vuole fare … in attesa di tempi migliori?



Ed infatti DIRPUBBLICA non perde tempo né si scoraggia, la prima cosa che ha messo in atto è la diffida per lo scorrimento della graduatoria degli idonei nel fermo convincimento che solo gli idonei, ancor prima dei vincitori di un nuovo fantomatico e impugnabile concorso, possono portare una ventata di legalità e di rinnovamento.



Per questo DIRPUBBLICA, la quale ha proclamato lo Stato di Agitazione del 10/12/2018 (vedi http://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=3936) invita tutti i Colleghi che si riconoscono in lei, che combattono per la legalità nella P.A., che chiedono la definitiva caduta delle pos, pot, poer e quant'altro di ridicolo possa essere stato concepito nella P.A. di unirsi ai Colleghi che oggi manifesteranno a Roma, in Piazzetta Vidoni, dalle ore 14.30 in poi, per lo scorrimento delle graduatorie degli idonei, organizzata dal Sindacato USB e dal Comitato Nazionale XXVII Ottobre.

Da: Un funzionario  21/12/2018 00:05:12
Entrate, passano i governi ma i concorsi restano tabù

Il Fatto Quotidiano19 Dec 2018» DANIELE MARTINI

Ansa

Inchiodati alla poltrona Agenzia delle Entrate nel caos per i dirigenti

Passano le stagioni, cambiano i governi, si avvicendano i direttori, ma si può stare sicuri che al l'Agenzia delle Entrate non si faranno mai i concorsi per far posto a nuovi dirigenti capaci di fare sul serio la lotta all'evasione. I dirigenti nominati dal 2001 in poi, da governi di ogni colore, senza ricorrere ad alcuna trasparente procedura selettiva pubblica, circa 1200 persone, bravi e meno bravi, restano imperterriti al loro posto fino a che pensione non li separerà dalla poltrona. Con il governo del cambiamento, molti si aspettavano che il divieto di concorso sarebbe stato cancellato e che le porte dell'Agenzia e degli altri uffici fiscali (Demanio e Monopoli) sarebbero state spalancate a una nuova leva di aspiranti, magari meno compromessi con i vecchi giri di potere. Sono passati sei mesi, il vecchio direttore dell'Agenzia voluto da Matteo Renzi, Ernesto Maria Ruffini, è stato accompagnato alla porta e al suo posto su indicazione dei 5stelle è stato nominato Antonino Maggiore, generale della Guardia di finanza, ma il continuismo vince ancora e spuntano nuovi escamotage per eludere i concorsi.

TRE ANNI FA si pronunciò addirittura la Corte costituzionale (sentenza numero 37 del 2015) a favore dei concorsi e contro le norme approvate per evitarli. I giudici della Consulta dissero che le leggi pro-dirigenti erano incostituzionali e sulla scorta del pronuncia- mento, i parlamentari grillini, quando erano all'opposizione, segnalarono con interrogazioni ripetute la vistosa anomalia delle Entrate, invitando il governo a porvi rimedio. Ma arrivati al governo è come avessero perso la memoria. Uno dei più insistenti nel battere il chiodo dello scandalo fu a suo tempo il deputato Alessio Villarosa, il quale a giugno di quest'anno è stato nominato sottosegretario all'Economia e in tale veste avrebbe potuto spendersi per imprimere una svolta. Che però non c'è stata e niente lascia supporre che ci sarà. Proprio in questi giorni, il direttore dell'Agenzia ha avviato quelle che in termini tecnici si chiamano "procedure selettive di interpello" riguardanti oltre 1400 posizioni dirigenziali. In pratica si tratta dell'ennesimo sistema per confermare il vecchio assetto di vertice, rinunciando ancora una volta alla trasparenza che sarebbe garantita da un vero e proprio concorso pubblico. La faccenda è congegnata in modo tale che i 1400 nuovi dirigenti saranno con ogni probabilità quelli vecchi riconfermati anche se magari solo diplomati, che grazie alla lunga carriera dirigenziale accumulata avranno più chance di altri anche se plurilaureati. La differenza rispetto a prima è che saranno chiamati con un nome nuovo. Questa volta la fantasia burocratica trasformata in legge con la Finanziaria 2018 targata Matteo Renzi e Paolo Gentiloni li definisce Poer (Posizioni organizzative a elevata responsabilità) che in pratica sono la versione aggiornata delle originarie Pos (Posizioni organizzative speciali) e successivamente delle Pot (Posizioni organizzative transitorie).

CO N T RO il continuismo opaco dell'Agenzia delle Entrate si sono espressi i sindacati del settore, da Dirstat a Dirpubblica. Quest'ultima ha impugnato per via legale la procedura di interpello sostenendo che si tratta "dell'elusione in altre forme della sentenza della Consulta". A favore di un cambio di passo nelle agenzie fiscali alcuni mesi fa si è espresso anche il Tar del Lazio, che trattando di un'altra vicenda di assunzioni ha invitato con una sentenza l'Agenzia delle entrate a ricorrere a un concorso pubblico. E per scongiurare che a vincere potessero risultare i soliti di sempre ha imposto che la selezione fosse effettuata solo per esami escludendo i titoli. Per un motivo pratico e semplice: i titoli necessari per fare punteggio possono essere esibiti in prevalenza da chi è dentro la macchina del fisco da tempo. Cioè proprio i dirigenti nominati negli anni passati senza concorso che dopo essere stati avvantaggiati una prima volta sarebbero premiati di nuovo. Il direttore dell'Agenzia delle Entrate ha contestato la sentenza del Tar dando mandato all'Avvocatura dello Stato di impugnarla. Poi ha avviato la selezione per le Poer introducendo proprio i titoli come metodo fondamentale per la scelta.

Voltafaccia

I nuovi vertici nominati dal M5S (che chiedeva il rispetto della sentenza) ora si oppongono ai ricorsi La vicenda

NEL 2015 una sentenza della Consulta ha fatto decadere gli 800 dirigenti assunti senza concorso dall'Agenzia

DA allora l'Agenzia non si è adeguata, ma ha istituito delle cariche per aggirare la sentenza: prima le Posizioni organizzative speciali (Pos), poi quelle temporanee (Pot). Ora si appresta a varare le Posizioni organizzative a elevata responsabilità.

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Da: lambada  -banned!- 1  - 21/12/2018 21:28:33

- Messaggio eliminato -

Da: Un funzionario  22/12/2018 17:23:11
Buon natale

Da: La Serva della Gleba 22/12/2018 18:00:31
Qual è il destino del pollo e della gallina?

Cambiano i governi ma le proroghe arrivano sempre, nel maxiemendamento ai commi 174-bis e ter ci sono le proroghe di pos e pot fino al completamento delle procedure per le assegnazioni delle poer ma non oltre il 30 aprile.
Proroghe di ogni tempo comprese graduatorie di concorsi stravecchie, però le assunzioni anche alle Entrate non si potranno fare prima del  novembre, per la serie diamo da lavorare in chiaro.
La manovra taglia gli investimenti, fa andare in pensione pochi fortunati mentre i successivi come noi non ci andranno o le vedranno in tempo per la fossa, dà i soldi per il reddito di cittadinanza dove non c'è lavoro o se c'è è chiaro come l'acqua, prevede clausole Iva micidiali che faranno aumentare le tasse e il costo della vita per chi sia accanisce a lavorare, ci mette sotto tutela della Commissione con rendiconti trimestrali deficit che è in caso di sforamento fa scattare le clausole di salvaguardia, non risolve la questione del debito e del suo finanziamento con aste che a gennaio e febbraio potrebbero andare male mettendo a rischio il pagamento di stipendi e pensioni.
GRAZIE GOVERNO DI M.

Da: La Serva della Gleba 22/12/2018 18:01:43
Auguri a tutti i frequentatori del forum

Da: La Serva della Gleba 22/12/2018 18:54:29
titoli in scadenza e fabbisogno statale...a cosa servono??

Rispetto ai 328 punti base che lo spread tra BTp e Bund ha toccato il 20 novembre, i 257 attuali rappresentano un cambio di livello non indifferente. È come passare da 39 a 38 di febbre. L'accordo tra Roma e Bruxelles sulla manovra ha senza dubbio cambiato l'umore dei mercati. Eppure 257 punti base restano tanti. Troppi. La febbre a 38 non va bene. Lo spread tra i titoli decennali dell'Italia e quelli della Germania resta circa il doppio rispetto ai 130 punti base di metà maggio. E soprattutto l'Italia per ottenere credito di durata decennale sui mercati è tutt'ora costretta a pagare 1,45 punti percentuali di interessi in più rispetto alla Spagna e 1,16 rispetto al Portogallo.
Tante altre "forze" remano infatti contro i nostri titoli di Stato. La prima è questa: sul mercato c'è molto scetticismo sulla versione attuale della Manovra. «La pace di Pirro» titola sarcasticamente un report di Barclays sull'accordo Roma-Bruxelles. «Si tratta di un pigro compromesso che alla fine non funzionerà», scrivono gli economisti di Commerzbank. A preoccupare è la possibilità che questa manovra possa davvero centrare l'obiettivo di deficit al 2,04%: Commerzbank stima che si attesterà oltre il 2,4% e Barclays al 2,8%. Insomma: il 2,04% appare ottimistico.

Anche perché tutte le istituzioni mondiali stanno abbassando le previsioni sulla crescita dell'Italia: se la stima media (consensus Bloomberg) a settembre era di una crescita 2019 pari all'1,1%, a novembre era scesa a 0,9% e a ora è a 0,7%. Ma i timori maggiori sono sul 2020, anno sul quale pesa un potenziale aumento dell'Iva il cui disinnesco costa 23 miliardi. Nell'anno in cui gli economisti prevedono una potenziale recessione globale, l'Italia si troverà insomma costretta a varare una manovra pesante solo per evitare l'aumento dell'Iva.
Contro i nostri BTp gioca poi il calendario. Nel 2019 le emissioni di titoli di Stato saranno infatti pesanti. Secondo quanto comunicato ieri dal Tesoro, le emissioni di titoli di Stato a medio-lungo termine (escludi i BoT dunque) saranno pari a 251 miliardi: 201 per rimborsare i BTp in scadenza (17 miliardi in più del 2018) e 50 per soddisfare il fabbisogno statale. Questo peserà sullo spread. Anche perché sui mercati saranno sempre meno presenti sia la Bce (che finisce il programma di acquisti) sia le banche italiane. Basta leggere le ultime trimestrali per capire che quasi tutte hanno l'obiettivo di ridurre l'esposizione sui BTp.

Da: amateci  1  - 28/12/2018 17:59:44
buon 175 a tutti

Da: 41tris  29/12/2018 00:15:17
Cioè a tutti quelli che 10 anni fa hanno fatto domanda... E gli altri?

Da: Scurreggia 29/12/2018 23:11:06
Guardano e imparano

Da: ORPO SEMPLICE  1  - 31/12/2018 17:34:09
Uscite date POER. Dal 30 gennaio al 8 febbraio

Da: amateci 31/12/2018 19:34:47
buon 175 a tutti i 175 gli altri .....

Da: Nonduesenzatre  2  2  - 04/01/2019 06:36:25
Queste POER sono una vergogna.. indennità, rimborsi spese e premi, praticamente come un dirigente ma senza aver fatto esami seri e senza studiare. Dureranno come un gatto in tangenziale e i prescelti si troveranno con un pugno di mosche in mano. Sappiatelo, stanno solo tappando i buchi in attesa dei concorsi

Da: 41bis 10/01/2019 10:43:34
tutti a studiare?

Da: Scurreggia  1  - 10/01/2019 14:33:19
Ma
A studiare cosa poi???

Da: FABO  1  1  - 10/01/2019 15:36:57
x Scu.....ia di cui sopra......

Hai fatto centro, studiare cosa? Tutto gira intorno a questa domanda... scontato (ma non è detto) che le domande scritte e orali non siano anticipate a che si vuole fare vincere, è evidente che la prassi ed il funzionamento degli uffici è sicuramente meglio conosciuto da chi ha avuto incarichi, POS; POT e giù di lì.
Poiché non esiste una vera programmazione e formazione che veramente metta alla pari tutti i partecipanti (almeno nel mio settore) è evidente che si dovrebbe studiare una cassa di libri, manuali, procedure, leggi e circolari, se basta, per essere veramente preparati, e sempre ammesso che ciò sia sufficiente, al di là di altre caratteristiche individuali.
Nel concorso di prima assunzione (come quando lo feci io), invece, le materie d'esame si conoscono, devono essere note in anticipo, e questo mette tutti alla pari. Dopodiché una volta c'era la carriera....(e in mezzo il concorso da dirigente); ora con questi pseudo esami si mette una toppa per rimediare a 18 anni di schifezze, e per di più ci mettiamo che i diplomati possono partire avvantaggiati su qualche laureato per "esperienza". Schifezze su schifezze.
Senza contare la dichiarata discrezionalità che la dirigenza si riserva per assegnare gli incarichi......
Ora, diciamo alla "dirigenza": se ti senti male, ma veramente male, dove vai a farti fare la diagnosi? dal medico dottore specialista o dall'infermiere con tanti anni di "esperienza", che ha visto tante malattie e diagnosi ??
e lo affermo con tanto di rispetto e cappello per gli infermieri!

Da: lambada  -banned!-17/01/2019 20:40:59

- Messaggio eliminato -

Da: ORPO SEMPLICE 17/01/2019 22:29:37
No son tutti a studiare....

Da: lambada  -banned!-18/01/2019 19:12:27

- Messaggio eliminato -

Da: 41bis  2  - 18/01/2019 19:14:16
tributario...

Da: Scurreggia 20/01/2019 18:37:07
..bella cosa..nella sua vastità

Da: lambada  -banned!-20/01/2019 20:45:10

- Messaggio eliminato -

Da: Scurreggia  2  - 21/01/2019 09:13:10
LambAda.. tu che sai sempre tutto.. lo scritto sarà facile???

Da: lambada  -banned!- 2  - 21/01/2019 14:32:24

- Messaggio eliminato -

Da: lambada  -banned!- 1  - 22/01/2019 21:05:01

- Messaggio eliminato -

Da: Brucaliffo1  22/01/2019 21:13:52
Novità sulla sospensiva poer?

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