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docenti inidonei - decreto 104- 12/09/2013 novitá
6016 messaggi, letto 155898 volte

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Da: ortini 223/06/2014 21:41:45
vi incollo la lettera del Conbs che non ricordo se è giàstata postata!


mercoledì 14 maggio 2014



  
A proposito della Circolare 4/2014 della Funzione Pubblica sui pre-pensionamenti




Il Conbs ha scritto la lettera che segue ai sindacati, al Miur e ai politici che si sono occupati dei docenti inidonei.                 

* * *

La Circolare 4/2014 del Dipartimento della Funzione Pubblica avente per oggetto "Piani di razionalizzazione degli assetti organizzativi e riduzione della spesa di personale" si rivolge alle Amministrazioni pubbliche di cui all'Art.1 comma 2 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il quale include gli istituti e scuole di ogni ordine e grado. Tale circolare elenca le cause di soprannumerarietà ed eccedenza del personale e per i casi di dipendenti anziani IMPONE il prepensionamento obbligatorio.

Assistiamo in pratica ad una evoluzione ulteriore delle normative il cui criterio sembrerebbe questo: allo Stato non conviene riconvertire professionalmente un dipendente anziano (mandarlo cioè in mobilità professionale in altro ente o ministero). Troppo impegnativo, in sostanza, il riciclaggio (e parliamo di personale normalmente SANO...); meglio tenerlo a casa e pagargli la pensione (secondo regole pre-Fornero).
Il ragionamento sembra così fondato da spingere l'estensore della Circolare a far slittare in avanti le norme pre-Fornero di ben CINQUE anni (rispetto al limite del 31/12/2011) !
Ma allora è conseguente chiedersi: perché sul personale inidoneo la riconversione professionale dei docenti-anziani è invece considerata CONVENIENTE e remunerativa (in alternativa al pre-pensionamento)?
Infatti per i docenti inidonei prossimi alla pensione (personale "eccedentario" ma non considerato "soprannumerario") si prevede adesso la mobilità verso nuovi e sconosciuti mestieri ...per contenere la spesa...
Per i nostri anziani non solo non è prevista la DISPENSA nella recente L.128/2013, ma addirittura l'acceso alle norme pre-Fornero viene negato ai "quota 96" nati nel 1952, estromessi dai diritti durante il loro ultimo anno di servizio necessario al pensionamento.
Eppure gli inidonei, essendo docenti, non si riciclano agevolmente in ambito impiegatizio.
Eppure gli inidonei sono "per definizione" gravati da problemi di salute.
Loro dovrebbero andare in mobilità da malati-anziani quando invece negli altri comparti della P.A. si attua una forzoso pensionamento "d'ufficio" con regole pre-Fornero  ai nati negli anni 1952, '53, '54, '55, '56 (anche se in forze e disponibili a proseguire l'attività lavorativa).

C'è qualche contraddizione in questo legiferare... ?
Se i nostri "Decisori" volessero accordare ai docenti inidonei diritti simili agli altri comparti della P.A. vedremmo sanata una profonda ingiustizia e in più se ne sfoltirebbe ulteriormente il numero, che ora si aggira sulle 2500-3000 unità, riducendo di molto il contingente (e i relativi contenziosi) di chi, per motivi di salute, non può più insegnare.
Per esempio sarebbe semplice riconoscere valida quella "DISPENSA" (senza visita) prevista dalle normative recentissime e non esplicitamente abrogate.

I docenti aderenti al
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici



Rispondi

Da: Giacco 26/06/2014 12:11:02
Ciao Riccardina, avrei di nuovo e urgentemente bisogno di un tuo consiglio riguardo ad un procedimento che ho in corso e che non mi sembra stia seguendo un iter regolare, causa "ignoranza"(?)nel senso letterale del termine, dell'amministrazione. Il problema è che mi rimane difficile spiegare qui, nel forum, i dettagli della situazione... Se ci fosse un altro modo per poterti contattare ne sarei felice! Dato che dovresti essere a conoscenza della mia mail vedi tu quello che puoi fare, se ne hai voglia. Comprendo l'eventuale difficoltà e intanto ti ringrazio comunque.
(saluto Ortini2)
Rispondi

Da: riccardina  -banned!- 27/06/2014 19:23:52
puoi scrivere qui la tua mail

ti scrivo appena possibile...ora sono al mare e non sempre ho a disposizione la connessione. Ad ogni modo se l'argomento  è complesso...hai provato a chiamare un qualsiasi sindacato e parlato con l'avvocato?

buona serata
Rispondi

Da: Giacco  28/06/2014 16:21:16
Grazie Riccardina( comprendi bene perchè non ho intenzione di scrivere qui nel forum la mia mail)...non sentirti nessun impegno.Per questo voglio alleggerirti ed  informarti che già da ven.pom.mi sono attivato in tal senso, ed ho trovato un professionista  che sembra ferrato e adeguato  a supportarmi per trovare una possibile soluzione. In effetti l'argomento è complesso...e(qui) di non facile trattazione...Ti ringrazio comunque e ti auguro di trascorrere delle buone vacanze! Un abbraccio. Buona estate
Rispondi

Da: riccardina  -banned!- 30/06/2014 14:04:27
in bocca al lupo Giacco !!! bene! ti auguro una veloce soluzione e a tuo favore! buone vacanze anche a te!!! :)
Rispondi

Da: smery 01/07/2014 09:16:29
Incollo quanto letto, dal sito dei CONBS

ItaliaOggi AZIENDA SCUOLA
Numero 154  pag. 38 del 1/7/2014


Inidonei, ora mobilità più facile
DECRETO LEGGE PA/Avvio sperimentale: servirà soltanto l'ok dell'ufficio ricevente
Amministrazioni obbligate a mettere on line i posti liberi
di Franco Bastianini 

Alcune delle nuove disposizioni in tema di mobilità obbligatoria e volontaria applicabili ai pubblici dipendenti, elencate nell'articolo 4 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, decreto contenente misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa, potrebbero interessare anche i 4 mila docenti inidonei.

In sostanza la norma abbatte l'ostacolo che fino ad oggi non ha consentito al 95 per cento dei docenti permanentemente inidonei per motivi di salute allo svolgimento della propria funzione, ma idonei ad altri compiti, di accedere alla mobilità intercompartimentale in alternativa al passaggio di autorità nel ruolo degli assistenti amministrativi o assistenti tecnici.

Tempi e modalità per chiedere di accedere alla mobilità intercompartimentale sono chiaramente indicati nell'articolo 15 del decreto legge 12 settembre 2013, n. 104 e nelle successive note ministeriali.


In particolare con la nota del 6 dicembre 2013, il ministero dell'istruzione sottolineava che in attesa della definizione delle modalità di applicazione di detta mobilità, e comunque fino alla conclusione dell'anno scolastico 2015/2016, i docenti inidonei potevano permanere nell'attuale sede di servizio ed essere autorizzati in alcune specifiche mansioni e compiti.

L'applicazione della mobilità obbligatoria e volontaria, nei termini e nei tempi indicati nell'articolo 4 del decreto legge entrato in vigore lo scorso 25 giugno, potrà consentire, quantomeno in via teorica, ai docenti inidonei non solo di conoscere le disponibilità di posti in altre amministrazioni pubbliche, ma anche l'indicazione dei requisiti da possedere e la natura dei compiti richiesti per svolgere il nuovo incarico.

Le amministrazioni, si legge infatti tra l'altro nel predetto comma 1 dell'articolo 4, possono coprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti pubblici appartenenti a una qualifica corrispondente che facciano domanda di trasferimento. A tal fine dovranno pubblicare sul proprio sito istituzionale, per un periodo pari almeno a trenta giorni, un bando in cui sono indicati i posti che intendono coprire attraverso passaggio diretto di personale da altre amministrazioni ed i criteri di scelta. Invia sperimentale viene previsto che i trasferimenti di personale tra amministrazioni centrali avvengano entro due mesi dalla richiesta dell'amministrazione interessata, prescindendo, in tal caso, dall'assenso dell'amministrazione cedente.

La via teorica, cui in precedenza si è fatto riferimento, è d'obbligo trattandosi di una materia che dovrà in ogni caso essere oggetto di specifici provvedimenti ministeriali.

Il tempo a disposizione, appunto entro l'anno scolastico 2015/2016, c'è. E' auspicabile che non si perda ulteriore tempo per dare ai docenti inidonei un futuro lavorativo certo e dignitoso sia sotto il profilo giuridico che economico.

* * *

DECRETO-LEGGE 24 giugno 2014, n. 90  Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari. (14G00103) (GU Serie Generale n.144 del 24-6-2014)

Art. 4

                (Mobilita' obbligatoria e volontaria)

  1. I commi da 1 a 2 dell'articolo 30  del  decreto  legislativo  30 marzo 2001, n. 165 sono sostituiti dai seguenti:
  "1. Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in  organico mediante passaggio diretto di dipendenti di cui all'articolo 2, comma 2, appartenenti a una qualifica corrispondente e in  servizio  presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento,  previo assenso dell'amministrazione  di  appartenenza.  Le  amministrazioni, fissando preventivamente i criteri di scelta, pubblicano sul  proprio sito istituzionale, per un periodo pari almeno a  trenta  giorni,  un
bando in cui sono indicati i posti che intendono ricoprire attraverso passaggio  diretto  di  personale  di  altre   amministrazioni,   con indicazione dei requisiti da possedere.  In  via  sperimentale  e  in
attesa dell'introduzione di nuove procedure per la determinazione dei fabbisogni standard di personale delle amministrazioni pubbliche, per il trasferimento  tra  le  sedi  centrali  di  differenti  ministeri,
agenzie ed enti pubblici non economici  nazionali  non  e'  richiesto l'assenso dell'amministrazione di appartenenza, la quale  dispone  il trasferimento entro due mesi dalla richiesta dell'amministrazione  di
destinazione, fatti salvi i termini per il preavviso e  a  condizione che l'amministrazione di destinazione abbia una percentuale di  posti vacanti superiore all'amministrazione di appartenenza. Per  agevolare
le procedure di mobilita' la Presidenza del Consiglio dei Ministri  - Dipartimento  della   funzione   pubblica   istituisce   un   portale finalizzato all'incontro tra la domanda e l'offerta di mobilita'.
  2. Nell'ambito dei rapporti di lavoro di cui all'articolo 2,  comma 2, le sedi delle amministrazioni pubbliche  di  cui  all'articolo  1, comma 2, collocate nel territorio dello stesso  comune  costituiscono
medesima unita' produttiva ai sensi  dell'articolo  2103  del  codice civile. Parimenti costituiscono medesima unita'  produttiva  le  sedi collocate a una distanza non superiore ai cinquanta chilometri  dalla sede in cui il dipendente e' adibito. I dipendenti  possono  prestare attivita' lavorativa nella stessa amministrazione o,  previo  accordo tra le amministrazioni interessate, in altra nell'ambito  dell'unita' produttiva come definita nel presente comma. Con decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, previa  intesa, ove necessario, in sede di conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo  28  agosto  1997,  n.  281,  possono  essere
fissati criteri per realizzare i processi di cui al  presente  comma, anche con passaggi diretti di  personale  tra  amministrazioni  senza preventivo  accordo,  per  garantire   l'esercizio   delle   funzioni istituzionali da parte delle amministrazioni che  presentano  carenze di organico.
  2.1. Nei casi di cui ai commi 1 e 2 per i quali sia  necessario  un trasferimento di risorse, si applica il comma 2.3.
  2.2. Sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole  dei  contratti collettivi in contrasto con le disposizioni di cui ai commi 1 e 2.
  2.3. Al fine di favorire i processi di cui  ai  commi  1  e  2,  e' istituito, nello stato di previsione del  Ministero  dell'economia  e delle finanze, un fondo destinato al  miglioramento  dell'allocazione del personale presso le pubbliche amministrazioni, con una  dotazione di 15 milioni di euro per l'anno 2014 e  di  30  milioni  di  euro  a decorrere  dall'anno  2015,  da   attribuire   alle   amministrazioni
destinatarie dei predetti processi. Al fondo confluiscono,  altresi', le risorse corrispondenti al  cinquanta  per  cento  del  trattamento economico  spettante  al  personale  trasferito  mediante  versamento all'entrata dello  Stato  da  parte  dell'amministrazione  cedente  e corrispondente riassegnazione al fondo  ovvero  mediante  contestuale riduzione dei trasferimenti statali  all'amministrazione  cedente.  I criteri di utilizzo e le  modalita'  di  gestione-delle  risorse  del
fondo sono stabiliti con decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle  finanze.
In  sede  di  prima  applicazione,  nell'assegnazione  delle  risorse vengono   prioritariamente   valutate   le   richieste    finalizzate all'ottimale funzionamento degli  uffici  giudiziari  che  presentino
rilevanti carenze  di  personale.  Le  risorse  sono  assegnate  alle amministrazioni  di  destinazione  sino  al  momento   di   effettiva permanenza in servizio del personale oggetto delle procedure  di  cui
ai commi 1 e 2.
  2.4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma 2.3, pari a  15 milioni di euro per l'anno 2014 e a 30 milioni di  euro  a  decorrere dall'anno 2015, si provvede, quanto a 6 milioni di  euro  per  l'anno
2014  e  a  9  milioni  di  euro  a  decorrere  dal   2015   mediante corrispondente  riduzione  dell'autorizzazione  di   spesa   di   cui all'articolo 3, comma 97, della  legge  24  dicembre  2007,  n.  244, quanto  a  9  milioni  di  euro  a  decorrere   dal   2014   mediante corrispondente  riduzione  dell'autorizzazione  di   spesa   di   cui all'articolo 1, comma 14, del decreto-legge del 3  ottobre  2006,  n. 262 convertito con modificazioni, dalla legge 24  novembre  2006,  n. 286 e quanto a 12 milioni di  euro  a  decorrere  dal  2015  mediante corrispondente  riduzione  dell'autorizzazione  di   spesa   di   cui all'articolo 1, comma 527, della legge 27 dicembre 2006,  n.  296.  A decorrere dall'anno 2015, si  provvede  ai  sensi  dell'articolo  11, comma 3, lettera d),  della  legge  31  dicembre  2009,  n.  196.  Il Ministro dell'economia e delle finanze e'  autorizzato  ad  apportare con  propri  decreti  le  occorrenti  variazioni  di   bilancio   per l'attuazione del presente articolo.".
  2. E' abrogato l'articolo 1, comma 29, del decreto-legge 13  agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148.
  3. Il decreto di cui all'articolo 29-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e' adottato, secondo la  procedura  ivi  indicata, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge  di
conversione del presente decreto. Decorso  il  suddetto  termine,  la tabella di equiparazione ivi prevista e'  adottata  con  decreto  del Ministro   delegato   per   la   semplificazione   e   la    pubblica
amministrazione, di concerto con il Ministro  dell'economia  e  delle finanze. Le successive modifiche sono operate secondo la procedura di cui al citato articolo 29-bis.
Rispondi

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Da: ortini 201/07/2014 13:16:30
certamente è un passo avanti e speriamo non ci siano problemi con le equiparazioni....
Rispondi

Da: riccardina  -banned!- 01/07/2014 23:07:40
grazie smery lo leggo domani :)
Rispondi

Da: riccardina  -banned!- 04/07/2014 15:16:50
oggi è stata fissata la mia data della causa in tribunale del lavoro...

non credevo che un ricorso d' urgenza fosse tanto veloce...

l'avvocato che ho scelto...è conosciuto per competenza e professionalità... vi aggiorno !
Rispondi

Da: inidonea14 05/07/2014 13:38:03
Ben trovata Riccardina.
Siamo nella stessa barca e sono molto preoccupata (è un eufemismo) della nostra situazione ... mi piacerebbe scambiare le nostre opinioni ma in questo forum si sono verificati dei fatti sgradevoli . Non c'è la possibilità di inviarci sms privati ?
vedo che nel profilo non si può accedere o sono io che non lo so fare?
Grazie e piacere di conoscerti.

p.s mi piacerebbe sapere da chi sei seguita, potrebbe aiutare pure me.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-06/07/2014 15:56:02
X inidonea 14 il piacere di conoscerti è tutto mio!!!!
Devi scusarmi ...

Mi dispiace veramente tanto, ma non metterei qui il mio numero di telefono neanche dovessero bruciarmi!!!! Ne ho trovata di gente scortese, cafona ed ingrata!!!! :)  in più mi affidano minori... Non voglio noie!!!!


Possiamo scriverci qui... ! :)  non mi aiuta nessuno... Ho esperienze di sindacato... Leggo e studio molto... E cerco di pensare con la mia testa!!! Ci sono se ti serve cerco di aiutarti meglio che posso !!!!

:) :). :)

Rispondi

Da: riccardina  -banned!-06/07/2014 15:57:04
Novitá deprimenti.... Ma questi che se fumano????


Scuola, un piano senza confronti che non conosce il significato di educare
di  Daniela Malini dimensione font     Stampa Email Video Comments (1)



ROMA - Ci aveva già provato il ministro Profumo nell'ottobre 2012, proponendo di aumentare di circa un terzo le ore frontali di lezione degli insegnanti, a parità di stipendio e con un contratto bloccato da sette anni. L'idea, allora,  era quella di "portare il livello di impegno dei docenti sugli standard dell'Europa occidentale", come se bastasse un aumento di orario a modificare i risultati della scuola italiana ed allinearli a quelli europei. Naturalmente anche allora,  come oggi,  la proposta arrivò come un fulmine a ciel sereno, senza alcun dibattito tra gli addetti ai lavori.
Con la nuova proposta del Ministro dell'Istruzione Giannini, presentata sfrontatamente dal sottosegretario Roberto Reggi, autore del piano - dieci giorni ancora e la nostra proposta diventerà una legge delega - si va molto oltre. Si trattano gli insegnanti - con un atteggiamento a dir poco paternalistico - come ragazzacci da rimproverare per il loro scarso impegno, "distante dal resto d'Europa", e per la loro precaria formazione, che sarà tuttavia premiata, laddove il docente si farà avanti presso il suo Dirigente Scolastico, autentico regista della nuova architettura,  in particolare per le lingue straniere e le nuove tecnologie. Sembrerebbe un'eco delle " tre i" di berlusconiana memoria: "inglese, informatica, imprenditorialità", ma in questo caso è un governo di sinistra a fare la proposta, una sinistra che, nelle ultime consultazioni, ha cercato i voti degli insegnanti promettendo di restituire prestigio e autorevolezza a questo importante ruolo educativo.

Cosa propone, in sintesi, il nuovo "piano scuola" senza passare, ancora una volta, per il dibattito parlamentare e puntando invece a una "legge delega"?

La proposta non va a toccare tematiche centrali quali la modalità di fare didattica o la formazione iniziale e continua dei docenti. Non si parla di spazi, laboratori, progetti, scambi, stage,  che renderebbero il tempo scuola degli studenti molto meno noioso e più produttivo per tutti. Niente di tutto questo. Qui si parla solo di "scatti d'anzianità invariati e premi stipendiali fino al 30 per cento per i docenti impegnati in ruoli organizzativi", come vicepresidi e una nuova categoria di insegnanti che nessuno conosce, i "docenti senior",  o per attività come le lingue straniere e informatica. Naturalmente sarà il Preside a decidere a chi conferire gli incarichi, con uno strapotere che si aggiunge a quello che già attualmente gli è stato conferito e annulla di fatto il ruolo  degli organismi di democrazia della scuola come il collegio docenti.

La richiesta è quindi quella di lavorare fino a 36 ore settimanali e per circa un mese in più con scuole aperte dal mattino alla sera e anche nella pausa estiva (senza indicazione sui costi, altissimi, della vigilanza e del riscaldamento per il periodo invernale).

Oltre a ciò si propone, senza che nel Paese vi sia stato alcun dibattito, il taglio netto di un anno nella scuola secondaria di II grado, sempre per allineare l'Italia all'Europa. Sembra che né il ministro né il suo sottosegretario abbiano una minima idea di cosa significhi insegnare in una classe con 25, a volte 30 alunni. Anche solo ipotizzare un aumento così forte dell'orario scolastico significa non conoscere la realtà quotidiana dell'insegnante di qualsiasi ordine di scuola.

Nessun docente lavora 18 ore alla settimana. La media delle ore di permanenza a scuola è molto più alta. Sono infatti gli insegnanti a proporre e condurre tutti i progetti che danno vita al POF, il Piano dell'Offerta Formativa: si tratta spesso di progetti sull'educazione ambientale, sull'arte, la bellezza, attività che quasi sempre vengono svolte senza retribuzione e con grande impegno. Un orario che può arrivare alle 36 ore settimanali lascia intuire che il ministro pensi che il lavoro del docente si limiti alle 18 o 24 ore in classe,  frontali.  Si crea l'immagine di un insegnante pelandrone che non studia, non corregge, non prepara il materiale, non organizza gli spazi, le uscite, i laboratori.

Ma non solo: ci sono molti altri ruoli che i docenti rivestono, alcuni istituzionali, altri invece che vengono svolti liberamente e che sono una grande risorsa per la scuola, che, in una società come quella italiana che vive una crisi epocale non solo economica ma di speranza, diventano fondamentali per i giovani.

Immaginare un docente a scuola per 30, 35 ore sarebbe come pensare a un chirurgo che opera per dieci ore di fila o a uno psicologo che riceve ininterrottamente pazienti nel suo studio. Già oggi ci sono docenti con otto, addirittura nove classi, con centinaia di nomi da conoscere, storie, percorsi di apprendimento. Questo, "il modo", la percezione della figura docente, è l'aspetto più grave di questa proposta impresentabile.

Chi ha proposto questo "patto", che tale non è in quanto non vi è stato dibattito, non sa nulla della delicatezza e complessità del lavoro dell'insegnante e vuole scaricare sulla scuola le responsabilità di un Paese che da troppo tempo trascura i suoi giovani. La scuola, in questa Italia che fa acqua da tutte le parti, forse proprio per la sua scarsa permeabilità ai cambiamenti, in realtà ha "tenuto". Ma difficilmente potrà portare a risultati di eccellenza se non si inizia a parlare seriamente di educazione, se non rinasce la speranza nel Paese.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-06/07/2014 16:00:39
Se tuoi riferisci all' avvocato... A cui mi sono rivolta...spiegami di cosa hai bisogno e se posso ti aiuto!

Rispondi

Da: inidonea14 07/07/2014 10:05:20
Buondì Riccardina,
hai perfettamente ragione sul dare dati personali ed è proprio per questo motivo che non si possono esporre i propri fatti privati, oltremodo servono fatti concreti per dare consigli ... mi spiace che ti è capitata un'esperienza del genere in questo forum; non capisco davvero come possono permettere di arrivare a certi livelli di turpiloquio in un forum pubblico e persino di dipendenti pubblici!!! Si sà, oggi va di moda urlare e mettere al bando qualsiasi cosa ... per questo ci ritroviamo genitori che ammazzano colleghe !!! o dirigenti scolastici che mettono in primis i capricci dei genitori piuttosto che la salute diegli insegnanti ... ma su questa questione ci sarebbero da scrivere enciclopedie !
ti ringrazio Riccardina ma a volte si impegna troppo tempo a scrivere tutti i dettagli  del caso in certi spazi pubblici per poi renderti conto che del tuo caso specifico non hai risolto niente ... infatti adesso mi devo accingere proprio a uscire fuori da questo inferno ... a presto e ti farò sapere
Rispondi

Da: inidonea14 07/07/2014 10:08:00
Mi sono accorta di aver fatto una marea di sbagli e mi scuso fin da adesso ... mi può comprendere chiunque si trovi nelle nostre condizioni di salute da inidonei !
Ciao
Rispondi

Da: riccardina  -banned!- 12/07/2014 20:11:06
carissima inidonea 14 il tuo nik ti garantisce la riservatezza...nessuno sa chi sei..
quindi sè ne si bisogno spiega e sè posto ti aiuto o consiglio al meglio   :)

mettere qui il mio indirizzo è bel altra cosa...e onestamente  non posso ...non creati problemi...i tuoi errori ammesso che ci siano non li vedo. un abbraccio forte
Rispondi

Da: riccardina  -banned!- 12/07/2014 20:12:32
firmiamo  la petizione contro le 36 ore! 

http://www.change.org/it/petizioni/al-presidente-del-consiglio-dei-ministri-no-alla-riforma-giannini-no-alle-36-ore-i-gessetti-si-sono-rotti-salviamo-la-scuola-pubblica
Rispondi

Da: riccardina  -banned!- 12/07/2014 20:15:03
Diretta a AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRINo alla riforma Giannini, no alle 36 ore! I gessetti si sono rotti! Salviamo la scuola pubblica!
  * I gruppi di insegnanti su facebook

  * 20.392SostenitoriLeggi di più 
Da mesi stiamo assistendo e commentando, stupiti e indignati a un tempo, alle dichiarazioni del Ministro Stefania Giannini su scuola e insegnanti. Ora, dalle anticipazioni fatte dal sottosegretario Roberto Reggi, quelle esternazioni stanno trovando una loro conferma, sappiamo che è in atto, anche attraverso il lavoro di cantieri e pensatoi, istituiti presso il MIUR, una proposta governativa, da tradurre in provvedimenti legislativi e che in sintesi prevede tagli ordinamentali e retributivi degli insegnanti a fronte di aumentati carichi di lavoro, tagli mascherati da riforme, secondo vecchie pratiche governative che furono già del governo di Berlusconi, che operò tagli alla scuola per otto miliardi con una perdita di 150.000 posti in organico. In sintesi si vorrebbe a) ridurre di un anno la scuola secondaria di secondo grado con un taglio di circa 60.000 cattedre, b) aumentare l'orario settimanale, si è parlato di 36 ore a parità di retribuzione, c) differenziare le retribuzioni per mezzo dei Dirigenti Scolastici anche attraverso l'incrocio dei test INVALSI, d) far sparire le graduatorie di istituto, le supplenze brevi sarebbero a carico dei docenti in servizio. Anche se queste linee guida sono al momento ancora confuse e contraddittorie, si sta mettendo comunque in atto un'azione dirigistica senza alcun confronto che si connota come una nuova riforma punitiva per gli insegnanti fatta ancora una volta da chi dentro la scuola non ha mai messo piede e ignora cosa sia oggi un'ora di lezione all'interno di una classe in termini di preparazione e di impegno psicofisico, con i noti rischi di burnout, evidenziati dalla ricerca scientifica. Nel contempo è in atto una campagna di propaganda governativa denigratoria contro gli insegnanti, la strategia è quella di far leva sull'opinione pubblica, anche con ipotesi demagogiche perché impraticabili ( apertura fino alle 22 edifici scolastici) e mettere i genitori contro gli insegnanti, gli insegnanti in competizione gli uni contro gli altri con l'intento di arrivare a una contratto di bassissimo profilo con una riconferma delle basse retribuzioni e con aumenti dati a pochi, con un risparmio di circa due miliardi di euro.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-17/07/2014 18:21:28
Stop alle 36 ore, ma arriva la valutazione d'istituto       


Sembra che il governo abbia bloccato l'aumento dell'orario degli insegnanti suggerito dal sottosegretario Reggi e, invece, apra alla valutazione d'istituto.Già la scorsa settimana, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini aveva confermato che la questione dell'orario. "Non è un tema in agenda". La stessa Giannini, però, in occasione della presentazione dei risultati dei test Invalsi, aveva prospettato l'intenzione di sostenere la valutazione d'istituto che dovrebbe partire a settembre.
Rientrato l'aumento delle ore - su cui lo stesso Reggi aveva fatto una mezza retromarcia -, che avrebbe cancellato in un sol colpo quasi 300mila precari inseriti nelle graduatorie d'istituto, si afferma l'ipotesi che vorrebbe, a partire dal prossimo mese di settembre, le scuole pronte a promuovere le attività di autovalutazione che porteranno alla pagella per ogni istituto.
Fra un mese e mezzo, quindi, le scuole dovranno elaborare un Piano di valutazione che individui i punti forti e i punti deboli, dell'istituzione scolastica. A questo Piano dovrebbe un conseguente Piano di miglioramento - che potrà eventualmente essere elaborato con il supporto dell'Indire - per correggere le criticità emerse. Successivamente, dopo avere atteso gli interventi contenuti nel Piano di miglioramento, arriverà la cosiddetta Rendicontazione dei progressi fatti che prevede anche il controllo esterno da parte degli ispettori ministeriali, di cui non è ancora chiaro ruolo e modalità d'intervento.
Questa prima applicazione della valutazione dovrebbe concludersi nel 2018. Probabilmente, sarà in questo scenario che si inserirà qualche meccanismo premiale per i docenti "più meritevoli" e per la valutazione dei dirigenti scolastici.


Rispondi

Da: riccardina  -banned!-29/08/2014 00:41:53
Nota MIUR sul passaggio volontario nel ruolo ATA
Il Miur ribadisce che il transito volontario nei ruoli Ata avverrà con decorrenza giuridica dall'anno scolastico in cui viene dichiarata l'inidoneità ma con raggiungimento della sede di titolarità a decorrere dal 1° settembre dell'anno scolastico successivo.


* * *

Prot. n . AOODGPER 7749
Roma, 1 AGOSTO 2014

AI DIRETTORI GENERALI
DEGLI UFFICI SCOLASTICI
REGIONALI
LORO SEDI


OGGETTO: Personale docente dichiarato permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti - attuazione delle disposizioni contenute nell'art. 15, commi 4 e seguenti, del D.L. n.104 del 12.09.2013, convertito con modificazioni in Legge n.128/2013.

Come è noto, le disposizioni in materia di personale scolastico contenute nell'art. 15, commi 4 e seguenti, del D.L. n.104 del 12.09.2013, convertito con modificazioni in Legge n.128/2013, hanno disciplinato lo stato giuridico del personale docente dichiarato permanentemente inidoneo all'espletamento della funzione di docente, ma idoneo ad altre mansioni.
Con successivo decreto interministeriale, lo scrivente Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca ha disciplinato l'attuazione delle sopra citate disposizioni ed inoltrato il provvedimento al Ministero dell'Economia e Finanze, ai fini dell'acquisizione della prescritta controfirma.
L'Ufficio di Gabinetto del suindicato Ministero, nel restituire il decreto interministeriale in parola e richiamando le osservazioni formulate dalla Ragioneria Generale dello Stato, ha ritenuto assorbente di ogni ulteriore argomentazione la natura direttamente precettiva delle disposizioni legislative applicabili che non richiederebbero, per sé, alcuna fonte normativa secondaria di attuazione delle recenti disposizioni normative.

Stante quanto sopra, si richiama l'attenzione delle SS.LL. sulla puntuale osservanza del disposto normativo contenuto nel D.L. n.104 del 12.09.2013, convertito con modificazioni in Legge n.128/2013 nonché delle indicazioni operative contenute nella circolare n. 13000 del 03/12/2013 e nella nota integrativa prot. n. 13220 del 06/12/2013

Si ricorda, altresì, quanto al personale docente dichiarato permanentemente inidoneo alle proprie funzioni per motivi di salute ma idoneo ad altri compiti successivamente al 1 gennaio 2014,ovvero a seguito di nuova visita collegiale, che il transito, a domanda, nei profili professionali del ruolo A.T.A. avverrà con decorrenza giuridica dall'anno scolastico in cui viene dichiarata l'inidoneità, con raggiungimento della sede di titolarità a decorrere dal 1 settembre dell'anno scolastico successivo a quello nel corso del quale viene prodotta la domanda ai sensi del vigente CCNI sulla mobilità.
Il suindicato personale docente, nell'anno scolastico nel corso del quale viene dichiarato permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti, può, a domanda, in attesa di transitare nei profili professionali di assistente amministrativo e tecnico del ruolo ATA, continuare ad essere utilizzato nell'istituzione scolastica per lo svolgimento di attività connesse all'attuazione del P.O.F. in attesa dell'assegnazione della sede definitiva di titolarità nel ruolo del personale A.T.A.

Con l'occasione si precisa che il personale docente riconosciuto temporaneamente inidoneo alle proprie funzioni per motivi di salute, può chiedere di essere utilizzato in altri compiti, prioritariamente nell'ambito del comparto scuola, tenendo conto della sua preparazione culturale e dell'esperienza professionale maturata. A tal fine sottoscrive un nuovo contratto di lavoro individuale di durata pari al periodo di inidoneità riconosciuta.
La domanda di utilizzazione può essere prodotta, all'esito della visita, in qualunque momento durante l'assenza per malattia purchè almeno due mesi prima della scadenza del periodo di inidoneità temporanea e, comunque, dei periodi massimi di assenza di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 17 del CCNL 29 novembre 2007.

Si ringrazia per la consueta e fattiva collaborazione.

per IL DIRETTORE GENERALE
Il Dirigente dell'Ufficio I
f.to Gildo De Angelis
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-29/08/2014 14:14:41
Vi aggiorno sulla mia causa

Il giudice ha ritenuto che  non ci fosse urgenza... !!!!! ( più di un amico, per altro presidi sono rimasti senza parole)

Il giudice Non mi ha dato nè ragione, nè torto

Il provveditorato con documento firmato da  minichiello aveva dichiarato che non avevo presentato la domanda ... Sob :( lo avevo fatto regolarmente il 26/11/13 e ne avevo presentato prova al giudice

Tornerò alla scuola D' infanzia e l' anno prossimo se c'è la farò chiederò il passaggio alla primaria

Considerazioni  ...avrei potuto continuare per vincere così mi ha detto l' avvocato ma avrei ottenuto il passaggio ad ottobre... Mi sono arresa però non mi va di subire ulteriori stress...e ... Supposto che vincessi cambiare scuola ad ottobre dopo l' inserimento dei piccoli angeli  e un anno così tremendo per me dal punto di vista psicologico.
L' ingiustizia è stata fortemente evidente... La menzogna che non avessi presentato domanda è così Chiara  da non poter ammettere discussioni, come direbbe cartesio, ma una convinzione si è fatta strada nella mia mente da quando ho scoperto quello che si può fare a persone di non buona salute:
si può studiare quanto ci pare ... Essere preparati ... Essere nel giusto, ma questo ė un paese corrotto ed anti democratico ... Dove i più deboli ed i malati soccombono. Il pesce grande che mangia il più piccolo.
Nel mio cuore benchè sia profondamente arrabbiata per l' ingiustizia subita, ringrazio quest' esperienza che mi ha insegnato tante cose:
Primo che non si può sempre vincere ( ammetto di esserci abituata)
Secondo che in alcuni casi purtroppo difronte al più prepotente ( in questo caso la pubblica amministrazione) non si può far altro che abbassare la testa mestamente. Ho imparato molto... E capito di aver riposto fiducia nel luogo sbagliato.
Terzo che prima o poi metterò le mie capacitá a disposizione di me stessa, non di chi inganna e non mi merita scegliendo di crescere sperimentando le mie capacità nella libera professione.

Supposto tutto questo ...ricordo a tutti i frequentanti del forum che farò sempre del mio meglio per aiutare chi come me ... Ha sofferto così tanto  :)
buon inizio anno scolastico!!!
Rispondi

Da: ines doc.ut.02/09/2014 18:07:36
Ciao Riccardina sono contenta per te e mi auguro che tu riesca ad ottenere cio' che desideri anche fra un anno.
per noi docenti inidonei tutto tace chissa' se metteranno mano all'orario di servizio con queste nuove proposte di Renzi, molti di noi non ce la fanno piu' a fare 36 ore e non si comprende come mai essendo sempre docenti non dobbiamo fare lo stesso orario degli altri docenti in servizio nelle classi.
Tienici aggiornata Riccardina se sai qualche nuova.
ciao ed auguri e per tutti buon anno scolastico.
Rispondi

Da: inidonea per02/09/2014 20:54:43
Riccardina ,auguri di vero cuore per un sereno anno scolastico
Rispondi

Da: riccardina  -banned!- 04/09/2014 19:42:07
Grazie!!!anche a voi! Io sono qui sempre...oggi ho parlato con una collega  inidoneo nella nuova sede che cadeva dalle nuvole... Teniamoci aggiornate...appena c'è  una novità postiamola  e studiamola  insieme...a tutto c'è rimedio! ;)
Rispondi

Da: ortini 204/09/2014 20:03:28
c arissimi buon anno scolastico a tutti...io ancora non mi capacito di essere in pensione...la lotta è stata dura come per il ruolo di Riccardina ..anche io potrei proseguire con il ricorso al giudice del lavoro ma l'avvocato mi sconsiglia per le medesime ragioni che ha spiegato riccardina...l'amministrazione pubblica è uno squalo ed anche se si vince in realtà la stessa non paga nemmeno gli avvocat,i figuriamoci gli eventuali danni... titti del cobas mi ha inviato un comunicato che le contestazioni alla mobilità degli inidonei proseguirà....auguriamoci che a nuovo governo corrisponda maggior giustizia .....vi abbraccio!
Rispondi

Da: riccardina  -banned!- 05/09/2014 08:15:54
Bentornata  ortini ! :) mi sei mancata nel forum! Buon primo anno da pensionata !!!!
Rispondi

Da: Igol11/09/2014 17:19:30
Sono un insegnante inidoneo di 50 anni ( Non ho mai capito la ragione che mi ha portato in Commissione medica, avevo avuto un battibecco con la coordinatrice che mi obbligava ad abbassare i voti di Italiano ). Vorrei sapere se posso andare ancora in Commissione perché il mio segretario della Cisl di Bergamo mi ha detto che adesso che sono asssistente ammministrativo non posso più sottopormi a visite mediche. Piango in continuazione, mi mancano i miei bambini, ho insegnato Inglese per venti anni e Italiano, sbagliando per prova.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!- 11/09/2014 20:12:03
Igol  puoi essere più ordinato?

1 cosa fai attualmente?
2 escludi l'emotività
3 quando hai avuto la visita e quale è stato il risultato?

Scusami...ma onestamente ho bisogno.di capire grazie :)
Rispondi

Da: Igol12/09/2014 06:21:32
Un anno fa ho fatto la terza visita e adesso sono assistente amministrativo, l'ho anche scritto!!!!!La visita l'ho fatta tre volte ed il risultato è stato negativo ,ma io sto bene, la psichiatra ha scritto che la " malattia" è in remissione e le certificazioni della psicoterapeuta sono più che soddisfacenti, ma i medici si ostinano a dichiararmi inidoneo.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!- 12/09/2014 17:01:40
ciao Igol!  mi spiace...ma non puoi fare nulla se i medici della commissione medica non cambiano idea....prova e riprova...fatti fare nuove certificazionie chiedi nuove visite e se sei guarito...vedrai che nessuno potrà  negati il lavoro di docente...la parola remissione mi sembra almeno io credo (non sono medico) indichi miglioramento,non guarigione,ma potrei sbagliarmi...tu tenta sempre tentare non nuoce!tienici  aggiornati.in bocca al lupo!!!
Rispondi

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