>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Concorso Dirigenti scolastici 2011
32891 messaggi, letto 1292163 volte

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum  - Rispondi    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 187, 188, 189, 190, 191, 192, 193, 194, 195, 196, 197, ..., 1092, 1093, 1094, 1095, 1096, 1097 - Successiva >>

Da: @ma chi sono12/03/2017 18:27:30
Ho trovato sul sito dell'USR della Lombardia la nota del 13 ottobre 2015 con l'elenco allegato.

http://www.istruzione.lombardia.gov.it/protlo_14967_13_ottobre_2015/

Rispondi

Da: @Spiegazione12/03/2017 21:24:15
http://images.statuscope.co/statuscope/files/cache/image/d53dab1106401919a4b2c10dd5870177.png
Rispondi

Da: Quelli che sono in zona12/03/2017 22:08:14
non potrebbero cercare domani mattina d'incontrare la ministra per avere notizie sia sui contenziosi pendenti che sul nuovo concorso?

http://www.ilgiorno.it/martesana/cronaca/pioltello-satellite-milano-ministro-fedeli-1.2953243
Rispondi

Da: X Sopra 12/03/2017 22:36:19
E' meglio che non si fanno vedere dal ministro.....tra di loro potrebbero esserci dei farlocchi
Rispondi

Da: Se ci si riferisce 13/03/2017 00:26:27
ai pendenti del 2004, si può usare il presente indicativo al posto del condizionale. Chi ha seguito tutta la discussione,  ha già capito il perché. Potrebbe essere  una rara occasione per conoscerne qualcuno di persona.
Rispondi

Da: CHI SONO I VERI FARLOCCH ?13/03/2017 07:04:05
sono i ds che risultano vincitori e sanati dai concorsi annullati.
sono coloro che risultano vincitori dei concorsi osservati dalla lente di ingrandimento delle Procure della repubblica.

CHI SONO I VERI DS

sono coloro che si sono battuti per fare annullare e dichiarare nulli i concorsi e i ds farlocchi, ma ancora non sono stati dichiarati DS.
Rispondi

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: Argo13/03/2017 14:50:50
Sanatoria no sanatoria si o no !!!! Quando gli onorevoli parlamentari ci faranno sapere qualcosa? Chissà....
Rispondi

Da: ... 14/03/2017 07:42:27
I pendenti sanati erano tutti presenti all incontro con la Fedeli e molto soddisfatti hanno chiesto di poter rientrare nelle proprie regioni come prevede la legge 107
Rispondi

Da: ??? 14/03/2017 12:17:46
Giustamente I posti per loro andavano accantonati secondo I dettami della legge
Rispondi

Da: Non tirate troppo la corda 14/03/2017 15:53:29
Altrimenti per smentire qualcuno potrebbe rendere pubblici sia i riferimenti sia gli estratti, peraltro reperibili anche sul sito della Giustizia amministrativa,  dei ricorsi e delle sentenze definitive - alcune citate anche nell'interrogazione dell'on Di Lello - che dimostrerebbero che alcuni dei pendenti del 2004, ai quali si fa riferimento, all'atto dell'entrata in vigore della 107, non avrebbero più avuto i requisiti per partecipare al corso intensivo di 80 ore. Gli stessi tra i quali ci sarebbero quelli che non hanno dato l'assenso per il richiesto accesso agli atti. Ma se avevano le carte in regola, perché si sarebbero opposti? Chi dall'interno avrebbe sostenuto all'epoca l'operazione delle pendenze, non più esistenti, del 2004, facendo fuori, scientemente, i veri pendenti del 2011, avrebbe anche "consigliato" di rimanere per qualche anno lontano dalle regioni d'appartenenza, molto "calde" in quanto all'epoca ancora con graduatorie di merito del concorso del 2011 non esaurite, nel tentativo di evitare polemiche ma anche presumibili denunce, Aspettando che si quietassero le acque agitate per far passare, quanto più possibile, sotto silenzio un'operazione che nell'arco di un paio di mesi dalla pubblicazione della legge 107, in tempi dunque del tutto inusitati per la pubblica amministrazione, portò  ad assegnare anche le sedi, cosa che per i neo dirigenti avvenne entro la prima metà del mese di ottobre del 2015. Per questo, è forse solo per questo, non avrebbero mai fatto ricorso contro una presunta pretesa di una riserva di posti nelle regioni di provenienza, peraltro ad anno scolastico iniziato. Con il ricorso si sarebbero buttati la zappa sui piedi,  in quanto la magistratura, esaminando la documentazione da allegare necessariamente, avrebbe potuto evidenziare che mancavano i requisiti e che in alcuni casi le pendenze, che avevano dato luogo  alle nomine, erano inesistenti a luglio 2015, con conseguenze immaginabili. Anche in questa occasione il "grande vecchio" avrebbe consigliato "saggiamente" di soprassedere. Peraltro, nell'anno scolastico corrente, una parte dei "fuori sede", vuoi per la legge 104 vuoi per l'assenso dell'USR competente, è rientrata. Nelle regioni dove tale assenso è stato negato gli interessati si starebbero attivando, in tutte le sedi e in ogni occasione, affinché tale possibilità possa essere concessa per l'anno prossimo, alla luce del dato che il contratto prevede invece una permanenza triennale nella sede attuale, dunque fino all'anno scolastico 2017/2018 incluso. Sotto questo aspetto è credibile che stiamo cercando appoggi all'interno dell'amministrazione per superare il precedente diniego. Ma coloro che da sempre seguono la complessa quanto intricata vicenda stanno continuando a monitorare la situazione è non molleranno, nell'attesa che la magistratura inquirente faccia piena luce sulle nomine derivate da eventuali pendenze inesistenti,  relative al concorso del 2004, cosa che, ancora una volta, si auspica possa avvenire in tempi rapidi.
Rispondi

Da: per post precedente14/03/2017 16:37:33
li hanno fatti rientrare perchè in realtà andavano accantonati i posti e qyuest anno rientreranno tutti, altrimenti la pubblica amministrazione ci rimetterà con il risarcimento danni
Rispondi

Da: @ Non tirate troppo la corda14/03/2017 19:02:39
In verità, in alcune importanti occasioni, più o meno recenti, la corda è già stata più volte tirata all'inverosimile, ma gli strappi sebbene siano stati sempre piuttosto violenti, in nessuno dei casi essa si è spezzata, come invece sarebbe dovuto fisicamente accadere, nel senso cioè, che non è mai statoa prodotto quella forte irritazione che in quei momenti sarebbe stata più che necessaria per arginare una crescente protervia. E ciò, perché la rapidità con cui taluni episodi si sono verificati, ha colto di sorpresa un po' tutti,  e il conseguente forte sbalordimento di fronte a fatti inconsueti, avvenuti con un'arroganza senza precedenti, ha  lasciato ogni volta tutti perplessi e senza parole, bloccati nella reazione.
Con il senno di poi, però, una spiegazione a freddo comunque bisogna pur darla. A mio parere, la più probabile è che all'interno dell'Amministrazione, si celino degli abili strateghi, che riescono a pianificare scientemente strategie ed azioni, tutte studiate con maniacale minuziosità e poi implementate, senza far molti rumori, nei tempi e nei modi più opportuni, avvalendosi di importanti complicità e coperture istituzionali, bypassando incautamente protocolli  e regole scritte, aventi un solo significato, quello di conseguire dei fini personali o della casta. Francamente non riesco a immaginarmia altre possibili spiegazioni a riguardo.
Rispondi

Da: Sono convinto che14/03/2017 21:06:18
non c'è alcun ricorso al TAR per il mancato accantonamento dei posti. In caso contrario, in oltre quasi un anno e mezzo, vista l'urgenza e la possibilità del danno per la pubblica amministrazione, l'organo giudiziario si sarebbe già da tempo pronunciato. A meno che non sia stato semplicemente utilizzato, come uno spauracchio, destinato a rimanere "pendente", fino al decreto di perenzione. Pronto a ricredermi se verranno indicati gli estremi del o dei ricorsi con numero di registro e anno. Ritengo poi che, se ci sarà chi prima o poi potrebbe essere risarcita, con le altre conseguenze di legge, questa sarà la pubblica amministrazione, non appena finalmente sarà concesso l'accesso agli atti e si potrà finalmente verificare, nonostante l'opposizione di alcuni interessati, se, come riportato anche nell'interrogazione dell'on Di Lello, alcuni contenziosi che hanno dato luogo ad altrettante dirigenze, non fossero affatto pendenti all'atto dell'entrata in vigore della legge 107/2015, senza escludere la costituzione in giudizio, come pari lese, di coloro ai quali tali posti sarebbero stati illegittimamente sottratti, in particolare, di coloro che sono ancora in una graduatoria di merito relativa al concorso bandito nel 2011 e in attesa dell'assegnazione della sede.
Rispondi

Da: Non c e nessun 14/03/2017 22:31:31
Ricorso al TAR....quello scritto nei post precedenti e' tutto vero. I farlocchi sono stati ben seguiti e consigliati ma siamo in molti a seguire gli sviluppi della vicenda.
Rispondi

Da: Il Signor Pendente 15/03/2017 07:59:04
Ci sono vari ricorsi dei ds Pendenti che potrebbero rivelarsi un problema per gli idonei che hanno preso I posti che per legge spettavano prima ai pendenti
Rispondi

Da: Per chi conosce bene 17/03/2017 01:53:22
Come si gestisce la scuola, il cui funzionamentol si fonda principalmente su un buono staff, fatto da docenti che ancora credono nel proprio lavoro sacrificandosi, in ore eccedenti il loro normale orario lavorativo, con remunerazioni del tutto marginali se non inesistenti, la figura del DS potrebbe essere tranquillamente eliminata, lasciando unicamente quella del DSGA, il quale peraltro è l'unico che abbia precise e certificate competenze in materia gestionale e amministrativa. Siamo sinceri e onesti: guardando alla pletora dei DS sfornati dagli ultimi due concorsi, per molti dei quali si parla, e in alcuni casi si è anche andati oltre il semplice parlare, di grassa ignoranza anche con elaborati scritti, farciti con ogni sorta di "orrori", di vicende corruttive, di favoritismi, di parentele eccellenti, di mercimoni di varia natura e, per ultimo, ma non da ultimo, di contenziosi inesistenti, pensate davvero che, se il DS avesse un ruolo pregnante e fondamentale per il corretto funzionamento della scuola, potrebbero essere figure indispensabili e insostituibili,  personaggi di tal fatta, con un percorso, a esser buoni, così "tortuoso" e "oscuro", finalizzato unicamente ad arrivare, comunque e dovunque, alla tanta agognata scranna, obiettivo perseguito pervicacemente e con ogni mezzo, anche illecito, presumibilmente per abbandonare il ruolo di docente, al quale non si sarebbero poi mai tanto affezionati, ricambiati peraltro dai "poveri" alunni che per anni li hanno dovuto subire, alla luce non solo della scarsa predisposizione all'insegnamento, ma anche da una diffusa ignoranza, attestata, se ce ne fosse bisogno, dalla palese incapacità di superare un concorso attraverso lo studio assiduo e con l'adeguata preparazione. Diamoci dunque un taglio netto: aboliamo la figura del dirigente scolastico affidando i singoli plessi a staff capaci, così come già oggi avviene in tante scuole, i quali al loro interno scelgono democraticamente, di anno in anno, una sorta di coordinatore per gli aspetti burocratici, lasciando tutti gli aspetti gestionali e amministrativi al DSGA. Rafforziamo nel contempo, anche con adeguati strumenti legislativi, la figura del docente con persone preparate didatticamente e culturalmente, e che, innanzitutto, avvertano profondamente  la vocazione per l'insegnamento che non può essere, come di fatto è per molti diventato, una sorta di refugium peccatorum, una rampa di lancio nella frenetica attesa di tentare, al più presto possibile e con ogni mezzo, l'assalto alla...dirigenza, come testimoniato  dalla pletora di docenti partecipanti a ogni tornata concorsuale.
Rispondi

Da: @per chi 17/03/2017 10:45:17
30 pieno
Rispondi

Da: @ Per chi conosce.. 17/03/2017 13:12:23
Tutto ciò che è accaduto in quest'ultimo concorso non è cosa da poco, non può cioè passare l'idea che si sia trattato di un semplice e isolato incidente di mala politica e/o di uno sciagurato episodio di sciatteria amministrativa e di governo della scuola pubblica, perché entrambi si sono verificati in concomitanza di un dilagante clima corruttivo che ha invaso questo paese e che sta letteralmente corrodendo valori, entusiasmo e onestà, e che gl'infausti eventi che abbiamo vissuto in quest'esperienza concorsuale, finiranno per dare il loro contributo al disfacimento dell'economia e dello sviluppo e cancelleranno il futuro di tantissimi giovani e perciò la ricaduta negativa che si avrà sul futuro degli studenti e sull'immagine della scuola pubblica, si può pertanto ritenere assicurata.
Mai come oggi, le scuole hanno un gran bisogno di capi d'istituto motivati, intelligenti, colti e animati da un forte spirito d'innovazione, quindi non di vuoti e vanagloriosi burocrati, ma di veri leader lungimiranti, che siano all'altezza di svegliare le scuole dal torpore culturale in cui oggi versano e dal profondo senso d'inutilità in cui moltissimi docenti, anche i più bravi e competenti, sono precipitati e non per loro colpa o ignavia, ma per l'abbandono dello Stato e da un'incompetente classe politica autoreferenziale che lo rappresenta, nettamente scollegata dai bisogni di chi nella scuola ci lavora ancora con passione e abnegazione, nonostante le loro retribuzioni siano ai minimi storici, del tutto inadeguate rispetto all'importante, delicato e difficile lavoro che svolgono, in un contesto sociale e in un paese in cui lo sviluppo è strettamente funzione di una scuola efficiente, non burocratizzata, e che sappia guardare al futuro e non al passato. Ma questo, potrà divenire realtà solo se le scuole si potranno avvalere di capi d'istituto selezionati con sicuri metodi meritocratici e non da caste e baronie, da intermediari affaristi disonesti.
Rispondi

Da: Per un ulteriore proficua riflessione17/03/2017 17:03:35
sulla proposta, da attuarsi naturalmente attraverso le modifiche legislative necessarie, dell'abolizione della figura del dirigente scolastico, almeno per come attualmente viene inquadrata nel nostro Paese, riporto l'estratto dell'articolo tratto dal sito Indire, presente al seguente link: http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/eurydice/bollettino_dirigenti_finale_x_web.pdf , con riferimento specifico alla figura del dirigente scolastico in Spegna, così come sintetizzata da Erika Bartolini.
SPAGNA
di Erika Bartolini
DENOMINAZIONE E STATUS PROFESSIONALE
In Spagna Director è il termine che indica il capo di istituto per tutti i livelli educativi, ad eccezione di quello universitario. Il Director ha, come gli insegnanti, lo status professionale di dipendente pubblico.
QUALIFICA ED ESPERIENZA PROFESSIONALE RICHIESTE
Per accedere alla procedura di selezione per la posizione di Director sono necessari i seguenti requisiti:
â'  avere un'anzianità di servizio di almeno 5 anni come insegnante di ruolo (Maestros, Profesores de Ense±anza Secundaria, Profesores Técnicos de Formación Profesional);
â'  aver insegnato per almeno 5 anni in una qualsiasi delle aree disciplinari offerte dall'istituto per il quale si apre la selezione;
â'  insegnare presso un istituto pubblico del livello e del tipo corrispondente da almeno un anno al momento della pubblicazione del bando;
â'  presentare un progetto di gestione dell'istituto educativo che includa, fra l'altro, gli obiettivi, le linee di attuazione e una valutazione del progetto stesso.
RECLUTAMENTO E NOMINA
Il Director è scelto e nominato attraverso una procedura di selezione alla quale partecipano gli insegnanti di ruolo del livello educativo speciïco e del tipo di istruzione offerta dall'istituto che andrà a dirigere. La selezione, che coinvolge la comunità educativa e le autorità educative delle singole Comunità autonome, tiene conto dei meriti accademici e professionali dei candidati, così come dell'esperienza e della valutazione positiva del lavoro che essi hanno svolto in precedenza ricoprendo ruoli manageriali o di insegnamento. Preferenza viene data a coloro che hanno insegnato nell'istituto per il quale il posto è vacante. La scelta viene svolta da una commissione composta da rappresentanti delle autorità educative e, almeno dal 30% dei rappresentanti dell'istituto (il 50% deve appartenere all'assemblea degli insegnanti). Le autorità educative delle diverse Comunità autonome determinano il numero totale dei membri che costituiscono la commissione e le percentuali dei rappresentanti. Le stesse autorità stabiliscono i criteri e le procedure da applicare nelle selezioni. I candidati selezionati dovranno completare un programma di formazione iniziale speciïca. Le autorità educative nominano Director dell'istituto, per un periodo di 4 anni, chi ha superato con successo questo periodo di formazione iniziale. La nomina può essere rinnovata, per uguale durata, a coloro che ricevono una valutazione positiva alla ïne dei 4 anni.
FORMAZIONE
È prevista una formazione iniziale speciïca, organizzata dalle autorità educative delle singole Comunità autonome, per coloro che hanno superato la selezione per ricoprire il posto di Director. I contenuti di questa formazione variano a seconda della Comunità autonoma ma, in genere, sono previsti corsi teorici su compiti speciïci della funzione manageriale, come la gestione amministrativa, ïnanziaria e delle risorse umane, e una parte pratica. Sono esentati dalla formazione coloro che hanno già un'esperienza di gestione di almeno due anni.
La formazione in servizio è facoltativa e può svolgersi attraverso la partecipazione a corsi, seminari e congressi.
COMPETENZE E SFERA D'AZIONE
In Spagna, l'autonomia organizzativa, pedagogica ed economica degli istituti pubblici e dei centros concertados (istituti privati ïnanziati con fondi pubblici), è esercitata attraverso una serie di organi di gestione, coordinamento pedagogico, controllo e partecipazione.
Il Director è un organo di gestione individuale; insieme al Capo degli studi, al Segretario e alle eventuali altre ïgure istituite dalle autorità educative delle singole Comunità autonome, costituisce l'Equipo Directivo (équipe direttiva), con un ruolo consultivo e di coordinamento. Accanto agli organi di gestione individuali, il Consiglio di istituto e l'Assemblea degli insegnanti costituiscono gli organi collegiali di controllo e partecipazione nella gestione.
Negli istituti pubblici, il Director è il rappresentante dell'autorità educativa nell'istituto e, quindi, assicura l'applicazione della normativa vigente ed è responsabile del rilascio di certiïcazioni e documenti. Come massima autorità all'interno della scuola, gestisce il personale assegnato all'istituto e convoca e presiede le riunioni degli organi collegiali. Il Director è anche responsabile dell'esecuzione delle decisioni adottate dagli stessi organi collegiali, e della gestione del budget, autorizza le spese e il pagamento degli ordini, stipula i contratti per la manutenzione delle attrezzature, per i servizi ecc. Inoltre, ha il compito di promuovere la convivenza all'interno dell'istituto, di risolvere i conïitti e applicare le misure disciplinari agli studenti, secondo le disposizioni stabilite dalle autorità educative e dal regolamento interno dell'istituto. Deve promuovere i processi di valutazione interna e collaborare alle procedure di valutazione esterna. Inïne, previa consultazione con gli organi di controllo, formula proposte all'autorità educativa per la nomina o il congedo del Capo degli studi e del Segretario. Insieme a tutta l'équipe direttiva, è responsabile della redazione del proyecto educativo (documento della scuola che ne presenta la struttura e gli obiettivi pedagogici), della programación annual (documento della scuola sulla programmazione organizzativa dell'istituto per ogni anno scolastico) e dei proyectos curricolares (documenti della scuola nel quale sono stabiliti gli obiettivi, il contenuto e i criteri di valutazione del curriculum). Per la sua attività di gestione, il Director viene retribuito in modo diverso a seconda della responsabilità e impegno che gli vengono richiesti, in accordo con l'autorità educativa di riferimento.
VALUTAZIONE
Il Director è valutato al termine del suo mandato di 4 anni, al ïne dell'eventuale riconferma per un periodo equivalente. I criteri e procedimenti di questa valutazione sono pubblici e le autorità educative possono stabilire dei limiti massimi per il rinnovo della nomina. Coloro che ricevono una valutazione positiva, inoltre, ottengono un riconoscimento personale e professionale nei modi stabiliti dalle autorità educative delle rispettive Comunità autonome; inïne, ïnché sono in servizio e sulla base di condizioni diverse poste dalle singole autorità educative, possono continuare a percepire una parte della retribuzione aggiuntiva che era stata riconosciuta per il carico di lavoro da Director secondo percentuali, condizioni e requisiti che variano a seconda della Comunità autonoma di riferimento.

Rispondi

Da: Ma chi ve lo fa fare18/03/2017 02:39:43
a voler per forza  fare i dirigenti. Pensate a quei "poveri" pendenti del 2004, sanati nel 2015 - benché non avessero mai superato neppure una prova, riportando una sonora bocciatura, e alcuni non avessero neppure più la pendenza -  ai quali fu fatto anche il grande torto di sistemarli in un'altra regione, perché, dopo che si erano dati tanto da fare, tribolando e bussando a tutte le porte per quasi dieci anni, sotto casa dovevano essere sistemati. Che vitaccia!  Quando va proprio male, per tre giorni, da martedì a giovedì, dietro a una scrivania a firmare carte, poi il venerdì, grazie anche alla settimana corta, finalmente il ritorno agli affetti domestici, per un "meritato" riposo dopo tanta fatica, con la ripartenza fissata al lunedì successivo. Fortunatamente ci sono anche le feste comandate, i giorni di recupero, le ferie, i congedi per motivi familiari, etc.etc.. Una sfacchinata! Su e giù per l'Italia a macinare centinaia di chilometri. Poveri dirigenti, commessi viaggiatori!
Rispondi

Da: Che dire 18/03/2017 06:17:17
La legge prevede per I Pendenti del corso concorso l'accantonamento dei posti nelle loro regioni, un ennesimo favoritismo assegnare ad altri idonei I posto che spettavano ai ds sanati. Le leggi non devono piacere a tutti ma vanno applicate. Purtroppo le dovevano applicare proprio gli stessi uffici che hanno organizzato I concorsi regionali per ds con chiamata diretta.
Rispondi

Da: Concorso 2011 vera contraddizione in termini18/03/2017 10:52:16
Tratto dal Notiziario a cura dell'Unità Italiana di Eurydice. Novembre 2009.

Nella Comunicazione della Commissione Europea del 3 luglio 2008, intitolata Migliorare le competenze per il 21ï¿° secolo: un ordine del giorno per la cooperazione europea in materia scolastica, è stato posto in evidenza come le scuole in Europa, divenute "organizzazioni sempre più complesse ed autonome", abbiano bisogno di capi d'istituto che sappiano coniugare gli aspetti di management scolastico del loro ruolo con quelli di una leadership focalizzata sull'apprendimento.
Al fine di sostenere gli Stati Membri nell'attuazione delle conclusioni del Consiglio europeo in merito allo sviluppo delle competenze del personale scolastico, la Commissione propone, tra altre cose, di incentrare la futura cooperazione su quanto segue:

migliorare il processo di reclutamento della dirigenza scolastica e dotarla dei mezzi necessari per concentrarsi sul compito di migliorare l'apprendimento degli studenti e sullo sviluppo del personale scolastico.

Nelle Conclusioni, la Commissione sottolinea come "la presente comunicazione individua i settori in cui saranno necessari cambiamenti anche radicali se vogliamo che le scuole europee preparino pienamente i giovani alla vita di questo secolo". Se sono necessari "cambiamenti radicali" perché la scuola
prepari effettivamente alla competenze del 21ï¿° secolo, occorre operare perché

non manchi il personale in grado di realizzare quanto serva per cambiare.

Se partiamo dal presupposto che le riforme della scuola hanno o dovrebbero avere come fine ultimo il miglioramento della qualità del processo di insegnamento e
di apprendimento, è possibile affermare che i capi di istituto in Europa sono selezionati e formati per questa delicata funzione?

E la scuola è organizzata perché l'apprendimento degli alunni, ma anche la crescita professionale dei suoi operatori e la crescita sociale della comunità, stiano saldamento al centro delle sue azioni?

Secondo la Commissione Europea, un pieno sviluppo dell'autonomia scolastica necessita di una dirigenza che riesca a mettere in campo allo stesso tempo le qualità del leader e del manager. Se ciò è vero, il dirigente scolastico odierno ovunque in Europa riesce effettivamente ad esercitare le prerogative del leader educativo, oppure rimane imbrigliato in adempimenti burocratici ed organizzativi da un lato e, dall'altro, nelle maglie relazionali micropolitiche della rete di soggetti entrati nella sua sfera d'azione proprio con l'autonomia?

La complessa questione evolutiva di come si configura chi dirige una scuola oggi in Europa, di come vada riconosciuto, scelto e formato,

di quanto e come vada valorizzato, sostenuto, valutato e retribuito, è attualissima materia di riflessione della comunità scientifica internazionale ed è anche oggetto di interesse dell'Unione Europea.

D'altra parte, se si parte dall'assunto che l'educazione è centrale per la coesione e lo sviluppo delle nostre società, chi dirige la scuola è come se governasse un po' "in nuce" lo sviluppo del nostro futuro.
Rispondi

Da: Ma per i pendenti 18/03/2017 13:16:49
Del 2011 ci sono speranze?
Rispondi

Da: Penso proprio di 18/03/2017 14:51:38
NO! Quelli che "dovevano" entrare sono entrati anche con le pendenze farlocche del 2004. Dopo di che le porte si sono chiuse ermeticamente. È una triste realtà con la quale bisogna allo stato convivere. Solo un ricorso alla Corte di Giustizia europea potrebbe modificare questo stato di cose o l'intervento della magistratura inquirente per l'accertamento dei contenziosi inesistenti che potrebbe, di riflesso, riaprire la partita con una sanatoria generalizzata, estesa anche ai contenziosi pendenti del 2011.
Rispondi

Da: Per sopra 18/03/2017 15:48:19
Bisogna ricorrere alla Corte di Giustizia Europea
Rispondi

Da: Non ponetevi remore    18/03/2017 21:13:25
nei confronti dei falsi ds. Essi non sono altro che dei comuni imbroglioni che si sono appropriati illecitamente di un diritto altrui, con l'aiuto ricevuto a vario titolo, da ignobili soggetti abituati a pascolare liberamente nell'amministrazione. Sia gli uni che gli altri sono molto dannosi alla società e in particolare alla comunità scolastica e pertanto vanno denunciati ed emarginati.
Rispondi

Da: Concorso a preside? Ancora lontano 18/03/2017 22:55:19
L'articolo di Pasquale Amirante su "la tecnica della scuola" al seguente link: http://m.tecnicadellascuola.it/item/28429-concorso-a-preside-ancora-lontano.html , con la seguente amara quanto vera conclusione, che ci riporta alla memoria quanto d'inaccettabile è  accaduto negli ultimi due concorsi ordinari, il che ci porta a ribadire, ancora una volta, l'improcrastinabile necessità di cambiare integralmente i meccanismi selettivi, nel contempo emarginando ed espellendo per giustizia tutti coloro che si siano avvalsi di corruttele, d'imbrogli e di falsità. "...In ogni caso i ricorsi partiranno sempre, come siamo stati abituati ad assistere ogni volta, come è prassi nella formulazione dei bandi e come sono certi gli studi legali e quelle organizzazioni che gongolano al pensiero di affilare già le carte bollate. ".
Rispondi

Da: Paga e schizza 19/03/2017 17:13:30
Paghi e schizzi
Rispondi

Da: Per post precedente 22/03/2017 06:45:58
I Pendenti sanati hanno fatto benissimo a lottare contro la corruzione andrebbero nominati come ispettori.
Rispondi

Da: @per post 22/03/2017 09:56:17
E perché non anche ministri?
Rispondi

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 187, 188, 189, 190, 191, 192, 193, 194, 195, 196, 197, ..., 1092, 1093, 1094, 1095, 1096, 1097 - Successiva >>


Aggiungi la tua risposta alla discussione!

Il tuo nome

Testo della risposta

Aggiungi risposta
 
Avvisami per e-mail quando qualcuno scrive altri messaggi
  (funzionalità disponibile solo per gli utenti registrati)