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Dirigente Scolastico: è solo questione di fortuna, di coincidenza, di sorte.
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Da: Agostino_2012 06/09/2012 05:46:56
In Lombardia si blocca il sistema delle assunzione dei presidi.

I nostri nonni, i nostri bisnonni ci credevano tanto. Erano fortemente convinti che ogni persona nascesse sotto una stella e quindi ognuno aveva un proprio destino. Così un individuo poteva nascere sotto una "buona stella" o sotto una "cattiva stella".
Evidentemente i 400 docenti che hanno partecipato al concorso per Dirigente Scolastico per la Regione Lombardia appartengono tutti a questo secondo raggio stellare.
E già. Se i candidati avessero presentato la domanda al maxi concorso in altre Regioni italiane, oggi, avevano già preso servizio. Si potevano fregiare del titolo di "Dirigente Scolastico". Mentre oggi, i 400 docenti si trovano a svolgere ancora il loro servizio di docente che in questo periodo dell'anno si concretizza con le "verifiche dei giudizi sospesi" e con gli esami comunemente detti "integrativi e di idoneità".
Alcuni di loro sono tristi, rammaricati e non si danno una spiegazione a quanto pronunciato dal TAR LOMBARDIA e dal CONSIGLIO DI STATO sulle buste trasparenti, non imbottiti sufficientemente per un concorso serio qual è stato un po' in tutta Italia. Ma veramente nelle altre Regioni italiane le buste che contenevano i nomi dei candidati erano super protetti, super imbottiti, super rinforzati? Il dubbio c'è l'hanno in tanti.
Eppure la selezione è stata veramente seria, non solo in Lombardia, ma in tutte le Regioni della nostra Italia. Occorreva superare ben quattro prove, tutte di un certo livello professionale. E gli insegnanti della graduatoria dell'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia avevano fatto tutto il loro dovere, fino in fondo. Dopo alcuni anni di preparazione, dopo aver speso tempo, fatica, soldi per la preparazione e studio serio, arriva qualcuno che mette in risalto che la "busta utilizzata" nelle diverse prove era trasparente se messa in controluce o contro sole. Già il sole che in Lombardia è latitante, è stato lui ad aver messo gli bastoni tra le ruote.
Eppure non penso che nei diversi uffici nessuno abbia controllato in anticipo la consistenza delle buste. E' già: è questione di grammatura e di filigrana.
Intanto qualche docente sta pensando di farsi risarcire i danni. Da chi, come, perché? E' solo questione di tempo ma penso che l'insegnante che abbiamo trovato tra le vie di Milano prima o poi si rivolgerà ad un legale per far valere le proprie ragioni. Intanto prima di procedere i più stanno aspettando il 20 di novembre, data in cui ci sarà il dibattimento vero e proprio.
Dal punto di vista politico e sindacale, nessuno desidera schierarsi per l'uno o per il restante gruppo. Se si dovessero schierare a favore dei primi e cioè dei vincitori del concorso, avrebbero un domani solo una manciata di voti, mentre se si dovessero schierare a favore dei bocciati al concorso, be, in tal caso i voti sarebbero più che raddoppiati. Attenzione però: i voti non si comprano!
Ecco perché non hanno nessun interesse affinché vengano assunti i docenti promossi.
E allora, tutti i docenti promossi si affidano alla Giustizia che farà la sua parte per stabilire veramente i fatti e solo allora li vedremo schierare a fianco degli uni o degli altri.
Al di la di tutto, non ci resta che augurare a tutti i docenti, promossi a dirigente scolastico che augurare un buon inizio d'anno e, per una volta solo, lasciatemeli chiamare "Signori dirigenti scolastici".

Agostino Del Buono
agostino.delbuono@assodolab.it


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