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concorso 40 dirigenti AGENZIA DOGANE 2021
18 messaggi, letto 1289 volte

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Da: Funzionario ESCLUSO ALLO SCRITTO22/06/2023 14:32:50
FINALMENTE CE L'HANNO FATTA AD ARRESTARE MINENNA... ADESSO ASPETTIAMO ANCHE IL SEGUITO: GRAZIE GDF!!! <3
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Da: macché22/06/2023 15:25:14
non è stato mica messo in galera, è solo ai domiciliari nella villa al mare
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Da: intanto22/06/2023 15:45:22
l'hanno arrestato. Ora avanti con gli altri
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Da: Dokana 22/06/2023 16:32:16
Il punto è uno solo: visto che l'inchiesta riguarda fatti risalenti al 2020, opportunamente attenzionati da Procura e Guardia di Finanza, e rapporti intercorsi anche successivamente tra l'ex DG (anzi, l'ex D. , visto che la "G" se l'era data da solo senza alcun riscontro nello Statuto) e un ex parlamentare della Lega, se per caso qualche elemento attinente al concorso possa essere finito nelle intercettazioni telefoniche che certamente saranno state effettuate nei 2-3 anni successivi.... In quel caso si, ne vedremmo delle belle.....
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Da: L''ultimo atto22/06/2023 17:00:45
L'ultimo atto di Minenna alle Dogane: lo strano concorso per 40 posti da dirigente

Cosa non torna nella selezione avviata dal direttore dell'Agenzia prima che il nuovo governo cambi i vertici. Dalle modalità ai temi scelti per l'esame, fino ai ritmi forzati imposti alla commissione. In ballo ci sono nuove assunzioni con uno stipendio medio da 100 mila euro all'anno

Scatti di fine stagione all'Agenzia delle dogane, regno di Marcello Minenna, nomina contiana resistita anche in èra Draghi. E proprio dalla corsa contro uno spoil system che sembra inevitabile nasce il concorso lampo di Piazza Mastai. In ballo ci sono 40 posti da dirigenti (il 15 per cento della pianta organica). Stipendio medio: 100 mila euro all'anno. Tutto sembra svolgersi con un'anomala fretta e in barba alle proteste documentate dei sindacati che ne chiedono l'annullamento. La vicenda è finita sul tavolo del ministero dell'Economia, intenzionato a cambiare a breve i vertici dell'Agenzia. Nel frattempo non mancano le cose che non tornano.

Il concorso risulta anomalo perché si svolge con criteri che di fatto rendono complicato a un candidato esterno vincere. Il bando favorisce infatti chi ha incarichi fiduciari in quanto possono godere di un punteggio preferenziale.

Soprattutto in questa vicenda stridono le modalità e i ritmi forzati imposti alla commissione di esame dal direttore delle Dogane Marcello Minenna. Le prove scritte per i circa 700 concorrenti si sono svolte infatti lo scorso 24 ottobre. Bene, le correzioni degli scritti sono state ultimate a tempi di record l'11 novembre. Risulta al Foglio che sono bastati solo sei giorni di lavoro alle commissioni per correggere gli elaborati e individuare circa 70 idonei per i 40 posti a concorso.

L'avvocato Carmine Medici punta l'indice contro la mancata pubblicazione della lista degli ammessi alle prove orali e delle tracce delle prove scritte. Visto che tra le due prove devono passare per legge almeno venti giorni.
La mancata pubblicazione finora delle tracce delle prove scritte, che è un obbligo previsto dalla legge, desta in effetti qualche sospetto. Spulciando infatti in uno dei Forum dei partecipanti al concorso, il Foglio è riuscito a scoprire che una delle tracce delle prove scritte aveva come oggetto "le imposte sulle colonnine di ricarica dei veicoli a trazione elettrica". Sarà sicuramente un caso, ma per poter svolgere questa traccia bisognava aver studiato una circolare interna dell'Agenzia delle dogane in materia di trattamento fiscale dell'energia elettrica impiegata per la ricarica dei veicoli a trazione elettrica.

A  firmarla è stato proprio il direttore Minenna rendendola pubblica il 19 ottobre. E quindi solo cinque giorni prima della prova scritta. Piccola particolarità: la circolare, che diventerà materia d'esame, è stata confezionata dai vertici dell'Ufficio accise sul gas naturale ed energia elettrica. Alcuni dei quali hanno partecipato al concorso. Sapendo dunque come rispondere. Stesso discorso per i dirigenti dei settori Controlli accise e prodotti energetici, uffici attigui per competenze, che hanno provato la via della selezione. Il Foglio è a conoscenza dei nomi delle persone interessate, ma preferisce non renderli noti perché mentre si scrive non sono stati pubblicati anche i nomi e cognomi dei settanta fortunati che su settecento sono passati allo step successivo. Così come non si riesce ad avere raffronti concreti di chi fra i più stretti collaboratori di Minenna abbia intrapreso la strada legittima del concorsone. E dunque una corsa contro il tempo, una trasparenza che sembra zoppicare e l'ombra di domande che paiono cucite su misura per chi partecipa alle prove, tanto da essere scritte dai diretti interessati in una comodissima duplice veste. Quanto basta per far suonare più di un campanello in Via XX Settembre. Le segnalazioni sono arrivate sul tavolo del viceministro, di fede meloniana, Maurizio Leo. Il quale, con ogni probabilità, le condividerà anche con il titolare del dicastero dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Per Minenna - solido economista con un passato in Consob e con grandi rapporti anche con Beppe Grillo, Giuseppe Conte e pezzi di Pd (ed ex) importanti - potrebbe essere comunque l'ultimo atto da direttore dell'Agenzia delle dogane. Prima di un cambio che il centrodestra non ha intenzione di farsi sfuggire. Sicché nel frattempo cosa ci sarebbe di meglio di un concorso  con il fiatone per quaranta nuovi dirigenti?
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Da: Meno Minenna22/06/2023 17:07:14
Minenna poi non era pure assessore 5 stalle della raggi, figurarsi, con quel capo del personale dell'epoca?
Italia pora Italia
Onestà dove sta Onestà dove sta
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Da: News quotidiane23/06/2023 09:12:30
Da quello che si legge è coinvolto anche GIORGETTI, famoso hooligan... ma inconcludente MINISTRO, che proprio nei giorni scorsi ha fatto scrivere dal proprio capo di Gabinetto MEF una nota alla Commissione Esteri per approvare il MES!
Forza canarini della speranza: fate il vostro dovere FINO IN FONDO: SE IL VOSTRO MINISTRO E' CORROTTO, DOVETE PROCEDERE SENZA PAURE, L'ITALIA E' CON VOI: NEC RECISA RECEDIT
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Da: x News quotidiane23/06/2023 09:22:10
Il capo di Gabinetto MEF è un Avvocato dello Stato, casomai il corrotto è proprio lui, esponente di una categoria di cui non si parla mai, ma che fa le peggio cose sottobanco, facendo scambio dei beni e degli interessi pubblici a seconda del proprio tornaconto, personale e di categoria: mi sa che il capo di Gabinetto non ha preso bene la volontà dichiarata del MEF di far pagare l'IRAP agli avvocatucci del popolo, ma anche basta, hanno distrutto l'Italia, ora a casa, anzi in galera no ai domiciliari!
Rispondi

Da: Impegnati25/06/2023 15:53:43
Magari se studi qualche soddisfazione te la togli e non resti il classico frustrato di turno, rancoroso per i successi degli altri pronto a gioire di qualsiasi disgrazia dei suoi "eletti" nemici.
Pensa te altrimenti ti consumi.
Resterai comunque al palo.
Invece se ti impegni puoi toglierti qualche soddisfazione e nel contempo stai in pace con te stesso.
Inizia ora.
Rispondi

Da: Dokana 26/06/2023 15:40:31
Sosteniamo la meritoria iniziativa di Dirpubblica:

https://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=4396
Rispondi

Da: E soprattutto26/06/2023 21:51:28
Tirate fuori gli euro ( leggere il regolamento )
Rispondi

Da: Per l''esattezza28/06/2023 15:03:14
30000 euro.
Per coprire soccombenza.
Rispondi

Da: Xinterni28/06/2023 16:49:01
Sapete per caso di un nuovo bando? Perché nel PIAO è previsto scorrimento questo ed emanazione nuovo bando per 30 posti nel 2023 corrisponde al vero?
Rispondi

Da: Gettulio6903/07/2023 11:47:25
per quello sopra:
i PIAO sono sempre aria fritta (soprattutto in questo caso in cui il PIAO vigente per ADM era stato predisposto dal precedente direttore, ora finito pesantemente in disgrazia per le vicende di cui sopra....). Il nuovo bando per altri 30 posti entro quest'anno te lo puoi assolutamente scordare, e pure gli scorrimenti di quello appena concluso io personalmente li vedo a forte rischio, essendo state le graduatore recentemente impugnate ed essendo probabilmente le stesse graduatorie oggetto di indagini penali, anche in relazione alle medesime vicende di cui sopra.... Insomma un concorso completamente delegittimato da tutti i punti di vista.
Rispondi

Da: Maaa scusate04/07/2023 10:53:48
Guadagnano di più i dirigenti di seconda fascia INAIL o Agenzia delle Dogane?
Mi sembra di aver visto su amministrazione trasparente che i dirigenti INAIL guadagnano tutti circa 115-120k annui lordi compreso risultato, mentre Dogane dipende dalla fascia retributiva dell' ufficio ma non ci sono i dati completi (si arriva anche a 130k per alcune sedi). In quarta fascia retributiva tra tabellare e posizione non arrivano a 80k ma non ci sono i dati sulla retribuzione di risultato...
Rispondi

Da: Ricorsista estremo09/07/2023 00:02:56
C'è tempo fino a lunedì per sostenere DIRPUBBLICA  e mandare tutti a casa (e speriamo in galera) questi PORCI SCHIFOSI

https://www.veritaeaffari.it/approfondimenti/dogane-e-monopoli-dopo-caso-minenna-arriva-caos-concorsi-7-luglio-2023/

Non c'è pace all'Agenzia dei Monopoli e delle Dogane Non bastava il caso mascherine, l'arresto e il successivo annullamento dell'ex direttore di ADM, Marcello Minenna con l'accusa di corruzione, l'intera struttura rischia di finire nel caos  dopo il ricorso del sindacato Dirpubblica relativo all'assunzione ben 40 dirigenti indetto il 5 novembre...

Non bastava il caso mascherine, l'arresto e il successivo annullamento dell'ex direttore di ADM, Marcello Minenna con l'accusa di corruzione, l'intera struttura rischia di finire nel caos  dopo il ricorso del sindacato Dirpubblica relativo all'assunzione ben 40 dirigenti indetto il 5 novembre 2022. Tutte posizioni apicali che gestiscono l'Agenzia sia a livello centrale che a livello periferico su circa 120 dirigenti (dato 2021, di cui 39 a tempo determinato)  che gestiscono, assieme alle posizioni di elevata responsabilità ( 125) quasi 10mila persone in organico. E consentono alle casse pubbliche di incassare 73 miliardi nel 2021.

Ma il peggio è che nell'esecutivo la mano destra non sa quello che fa la sinistra visto che il governo di Giorgia Meloni si è espresso a favore della stabilizzazione dei dirigenti (art.19 comma 6 dl 165/2001), mentre il nuovo capo dei Monopoli, Roberto Alesse, ha deciso invece di cambiare tutta la struttura senza tenere conto dell'esperienza. Non solo: mentre il viceministro Maurizio Leo è riuscito a stanziare 8 milioni per finanziare il costo del personale fino al 2025, Alesse, nominato per soli 18 mesi ai vertici dell'Agenzia, punta invece a concorsi a tempo indeterminato. In sintesi, qualcosa non quadra e l'impressione è che il nuovo capo dei Monopoli si senta solo di passaggio in vista di nuove opportunità che potrebbero arrivare dalle europee. Ma andiamo per gradi.

La  nuova struttura proposta da Alesse ha ottenuto il via libera del Tesoro solo per la parte centrale, che è concentrata su Roma. Il ministero guidato da Giancarlo Giorgetti ha stoppato quella territoriale. Peccato però che per una struttura come i Monopoli e le Dogane sia proprio l'attività periferica sul territorio a rappresentare la parte più rilevante. E il rischio è che, con l'estate di mezzo, le cose non vengano messe a posto prima di ottobre. Con tutti gli annessi e connessi del caso.

Intanto Alesse ha dato seguito ad un concorso pubblico per assumere 40 dirigenti con un bando in cui i titoli rappresentavano la parte preponderante del punteggio rispetto al resto delle prove. L'ultima graduatoria è stata pubblicata a fine maggio e le assunzioni formalizzate una manciata di giorni dopo. Tempi strettissimi visto consuetudine vuole si lascino passare circa 60 giorni prima della firma dei contratti per essere certi che non ci siano ricorsi sulla procedura e quindi sugli incarchi attribuiti.

L'intera faccenda non è andata già alla Federazione del Pubblico Impiego, Dirpubblica, guidata da Giancarlo Barra. Lo scorso 13 giugno il sindacato ha presentato ricorso al Tar del Lazio dove l'avvocato Carmine Medici ha chiesto l'annullamento dell'intera procedura. Il sindacato contesta il fatto che non ci sia trasparenza sui criteri selettivi e sulle metodologie di punteggio. Mette in discussione la nomina della commissione esaminatrice e chiede venga fatta chiarezza. Contesta la definizione di profili professionali per dirigenti, normalmente inesistenti.

C'è già un precedente. Il Consiglio di Stato ha annullato una procedura di assunzione dell'Agenzia delle Entrate, datata 2010 per affidare 175 incarichi dirigenziali di seconda fascia. Il motivo? "Manifesta violazione dei principi di ragionevolezza e logica dell'azione amministrativa" come hanno decretato la sentenza 472/2023. Come riferisce Dirpubblica, ancora una volta la questione è nell'opacità dei criteri della procedura che come rivelava il Tar arrivava all'assurdo che un candidato teoricamente in possesso di 16 lauree avrebbe conseguito un punteggio di 15 su 20". A questo punto le graduatorie sono tutte da rifare con dirigenti che tornano funzionari e richieste di risarcimento danni nei confronti dello Stato. E cioè dell'Agenzia e dunque dei contribuenti. Situazione analoga rischia di ripetersi ora ai Monopoli.

Nonostante il caos, la gestione di Alesse sta anche mettendo in discussione altri trenta dirigenti nominati dalla precedente gestione sulla base dell'articolo 19 comma 6 del testo unico del pubblico impiego. In molti casi l'incarico è stato affidato internamente ad interim a dirigenti di altri uffici che ovviamente non possono gestire il carico di lavoro che deriva dal cumulare funzioni diverse.

Ma il punto dolente è che la decisione non è legata a criteri oggettivi di valutazione come invece in più occasioni auspicato dal sindacato FLP. La scelta è svincolata quindi dai risultati e deriva solo dalla decisione di vertice rendendo di fatto la struttura amministrativa dipendente dalla politica. Alla faccia del merito tanto sbandierato dalla politica a destra come a sinistra. Non a caso nel ricorso di Dirpubblica sulle ultime assunzioni che non solo evidenzia il fatto che il concorso sia stato di fatto "riservato" agli interni  con candidati esterni che non hanno avuto "alcuna chance di superare il concorso", ma soprattutto mina alla base la qualità della macchina amministrativa.

"Il concorso pubblico è funzionale anche all'esigenza di garantire l'imparzialità dell'amministrazione che è assicurata dal reclutamenti dei dirigenti mediate procedure aperte alla libera partecipazione di tutti" si legge nel ricorso sulle ultime assunzioni ai Monopoli. "La giurisprudenza costutuzionale ha avuto modo di rimarcare che il concorso impedisce che il reclutamento dei pubblici impiegati avvanga in base a criteri di appartenenza politica e garantisce, in tal modo, un certo grado di distinzione fra l'azione del governo, normalmente legata ad una parte politica, e quella dell'amministrazione". Quello di cui c'è decisamente bisogno nel momento in cui stanno arrivando i soldi del Pnrr per evitare che vengano spesi per interessi politici e non per necessità del Paese creando così debiti al posto di ricchezza.
Rispondi

Da: Ricorsista estremo09/07/2023 00:03:13
C'è tempo fino a lunedì per sostenere DIRPUBBLICA  e mandare tutti a casa (e speriamo in galera) questi PORCI SCHIFOSI

https://www.veritaeaffari.it/approfondimenti/dogane-e-monopoli-dopo-caso-minenna-arriva-caos-concorsi-7-luglio-2023/

Non c'è pace all'Agenzia dei Monopoli e delle Dogane Non bastava il caso mascherine, l'arresto e il successivo annullamento dell'ex direttore di ADM, Marcello Minenna con l'accusa di corruzione, l'intera struttura rischia di finire nel caos  dopo il ricorso del sindacato Dirpubblica relativo all'assunzione ben 40 dirigenti indetto il 5 novembre...

Non bastava il caso mascherine, l'arresto e il successivo annullamento dell'ex direttore di ADM, Marcello Minenna con l'accusa di corruzione, l'intera struttura rischia di finire nel caos  dopo il ricorso del sindacato Dirpubblica relativo all'assunzione ben 40 dirigenti indetto il 5 novembre 2022. Tutte posizioni apicali che gestiscono l'Agenzia sia a livello centrale che a livello periferico su circa 120 dirigenti (dato 2021, di cui 39 a tempo determinato)  che gestiscono, assieme alle posizioni di elevata responsabilità ( 125) quasi 10mila persone in organico. E consentono alle casse pubbliche di incassare 73 miliardi nel 2021.

Ma il peggio è che nell'esecutivo la mano destra non sa quello che fa la sinistra visto che il governo di Giorgia Meloni si è espresso a favore della stabilizzazione dei dirigenti (art.19 comma 6 dl 165/2001), mentre il nuovo capo dei Monopoli, Roberto Alesse, ha deciso invece di cambiare tutta la struttura senza tenere conto dell'esperienza. Non solo: mentre il viceministro Maurizio Leo è riuscito a stanziare 8 milioni per finanziare il costo del personale fino al 2025, Alesse, nominato per soli 18 mesi ai vertici dell'Agenzia, punta invece a concorsi a tempo indeterminato. In sintesi, qualcosa non quadra e l'impressione è che il nuovo capo dei Monopoli si senta solo di passaggio in vista di nuove opportunità che potrebbero arrivare dalle europee. Ma andiamo per gradi.

La  nuova struttura proposta da Alesse ha ottenuto il via libera del Tesoro solo per la parte centrale, che è concentrata su Roma. Il ministero guidato da Giancarlo Giorgetti ha stoppato quella territoriale. Peccato però che per una struttura come i Monopoli e le Dogane sia proprio l'attività periferica sul territorio a rappresentare la parte più rilevante. E il rischio è che, con l'estate di mezzo, le cose non vengano messe a posto prima di ottobre. Con tutti gli annessi e connessi del caso.

Intanto Alesse ha dato seguito ad un concorso pubblico per assumere 40 dirigenti con un bando in cui i titoli rappresentavano la parte preponderante del punteggio rispetto al resto delle prove. L'ultima graduatoria è stata pubblicata a fine maggio e le assunzioni formalizzate una manciata di giorni dopo. Tempi strettissimi visto consuetudine vuole si lascino passare circa 60 giorni prima della firma dei contratti per essere certi che non ci siano ricorsi sulla procedura e quindi sugli incarchi attribuiti.

L'intera faccenda non è andata già alla Federazione del Pubblico Impiego, Dirpubblica, guidata da Giancarlo Barra. Lo scorso 13 giugno il sindacato ha presentato ricorso al Tar del Lazio dove l'avvocato Carmine Medici ha chiesto l'annullamento dell'intera procedura. Il sindacato contesta il fatto che non ci sia trasparenza sui criteri selettivi e sulle metodologie di punteggio. Mette in discussione la nomina della commissione esaminatrice e chiede venga fatta chiarezza. Contesta la definizione di profili professionali per dirigenti, normalmente inesistenti.

C'è già un precedente. Il Consiglio di Stato ha annullato una procedura di assunzione dell'Agenzia delle Entrate, datata 2010 per affidare 175 incarichi dirigenziali di seconda fascia. Il motivo? "Manifesta violazione dei principi di ragionevolezza e logica dell'azione amministrativa" come hanno decretato la sentenza 472/2023. Come riferisce Dirpubblica, ancora una volta la questione è nell'opacità dei criteri della procedura che come rivelava il Tar arrivava all'assurdo che un candidato teoricamente in possesso di 16 lauree avrebbe conseguito un punteggio di 15 su 20". A questo punto le graduatorie sono tutte da rifare con dirigenti che tornano funzionari e richieste di risarcimento danni nei confronti dello Stato. E cioè dell'Agenzia e dunque dei contribuenti. Situazione analoga rischia di ripetersi ora ai Monopoli.

Nonostante il caos, la gestione di Alesse sta anche mettendo in discussione altri trenta dirigenti nominati dalla precedente gestione sulla base dell'articolo 19 comma 6 del testo unico del pubblico impiego. In molti casi l'incarico è stato affidato internamente ad interim a dirigenti di altri uffici che ovviamente non possono gestire il carico di lavoro che deriva dal cumulare funzioni diverse.

Ma il punto dolente è che la decisione non è legata a criteri oggettivi di valutazione come invece in più occasioni auspicato dal sindacato FLP. La scelta è svincolata quindi dai risultati e deriva solo dalla decisione di vertice rendendo di fatto la struttura amministrativa dipendente dalla politica. Alla faccia del merito tanto sbandierato dalla politica a destra come a sinistra. Non a caso nel ricorso di Dirpubblica sulle ultime assunzioni che non solo evidenzia il fatto che il concorso sia stato di fatto "riservato" agli interni  con candidati esterni che non hanno avuto "alcuna chance di superare il concorso", ma soprattutto mina alla base la qualità della macchina amministrativa.

"Il concorso pubblico è funzionale anche all'esigenza di garantire l'imparzialità dell'amministrazione che è assicurata dal reclutamenti dei dirigenti mediate procedure aperte alla libera partecipazione di tutti" si legge nel ricorso sulle ultime assunzioni ai Monopoli. "La giurisprudenza costutuzionale ha avuto modo di rimarcare che il concorso impedisce che il reclutamento dei pubblici impiegati avvanga in base a criteri di appartenenza politica e garantisce, in tal modo, un certo grado di distinzione fra l'azione del governo, normalmente legata ad una parte politica, e quella dell'amministrazione". Quello di cui c'è decisamente bisogno nel momento in cui stanno arrivando i soldi del Pnrr per evitare che vengano spesi per interessi politici e non per necessità del Paese creando così debiti al posto di ricchezza.
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Da: Piuttosto11/07/2023 09:40:40
Studia se vuoi superare un concorso !!!
Magari fallo per un'altra amministrazione che non sia la tua !!!
Fai come in tanti fanno, SGOBBANO e NON USANO SCORCIATOIE MENTALI PER AUTOASSOLVERSI !!!
FRUSTRATO !!!
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