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Concorso dirigenti scolastici - Resistere al ricorso
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Da: Valeriana@ 02/08/2012 10:39:23
Riepilogo della situazione alla data odierna dei concorsi d.s. nelle varie regioni.
ABRUZZO: Gli orali inizieranno il prossimo 3 settembre.
BASILICATA: L'iter concorsuale è stato completato.
CALABRIA: L'iter concorsuale è stato completato.
CAMPANIA: In data  8 giugno la commissione ha comunicato di aver valutato 1600 elaborati  (800 candidati) su un totale di 3640. Per completare dovevano essere valutati altri 2040 elaborati. A tutt'oggi in assenza di aggiornamenti non è possibile prevedere quanto tempo ancora occorrerà. 
EMILIA ROMAGNA: L'iter concorsuale è stato completato.
FRIULI VENEZIA G.: L'iter concorsuale è stato completato.
LAZIO: L'iter concorsuale è stato completato.
LIGURIA: L'iter concorsuale è stato completato.
LOMBARDIA: L'iter concorsuale è stato completato ma è stato sospeso dal TAR Lombardia
MARCHE: L'iter concorsuale è stato completato.
MOLISE: L'iter concorsuale è stato completato.
PIEMONTE: L'iter concorsuale è stato completato.
PUGLIA: L'iter concorsuale è stato completato.
SARDEGNA: L'iter concorsuale è stato completato.
SICILIA: In data  8 giugno la commissione ha comunicato di aver valutato 1118 elaborati corrispondenti a  559 candidati a fronte di 971 persone in totale. Per completare dovevano essere valutati altri 824 elaborati. Com'è possibile che in due mesi non ci sono ancora riusciti?
TOSCANA: Il 28 luglio sono stati esaminati gli ultimi candidati integrati dal TAR Toscana. Si presume che nei prossimi giorni sarà pubblicata la graduatoria di merito.
UMBRIA : L'iter concorsuale è stato completato.
VENETO: L'iter concorsuale è stato completato.

Da: Valeriana@ 02/08/2012 11:13:38
Un articolo un po' lungo ma molto interessante sia per i vincitori di concorso sia per i ricorsisti e i non idonei.

Dopo il concorso/corrida, ci sarà un futuro per dirigenti scolastici?

di Ivana Summa Educazione & Scuola 31.7.2012

Non vi pare che sia giunto il momento di fare qualche seria di riflessione sul Concorso per dirigenti scolastici che si sta concludendo, in quasi tutte le regioni, proprio in questi giorni di canicola leonina? Taciamo volutamente sui numerosi ricorsi amministrativi non ancora conclusi, sul dimezzamento dei posti messi a concorso con il D.D.G. 13 luglio 2011, sulla preselezione realizzata con più di 5.000 astruse domande, sulla nomina dei membri delle commissioni e della correlata incompetenza esperta e via di questo passo. Se scorriamo velocemente tutto l'iter concorsuale, ci si accorge che esso è basato - con una ferrea coerenza che attraversa tutte le fasi compreso il colloquio orale - sull'idea che per diventare dirigente scolastico occorra una "testa piena", piuttosto che una "testa ben fatta". Una testa piena di minutaglie psico-pedagogiche e di tecnicismi pseudomanageriali, per tacere della mera conoscenza mnemonica di leggi e leggine che nulla hanno a che vedere con la padronanza dei concetti fondamentali del diritto costituzionale, pubblico, amministrativo, ecc..
Ed ecco che decine di migliaia di insegnanti, privi di qualsiasi forma di carriera, hanno deciso di partecipare ad un concorso che, rispetto al precedente del 2004, si presenta irto di ostacoli. Alcuni insegnanti, carichi di titoli (doppie e triple lauree, master, attività di aggiornamento, incarichi istituzionali) lo hanno affrontato pieni di speranze meritocratiche, tanto evocate in questi ultimi anni; altri, dopo una frettolosa preparazione mirata esclusivamente al superamento delle prove, hanno affrontato il concorso confidando nella fortuna, peraltro da tutti ritenuta componente essenziale per concludere l'iter con successo.
E' inutile sottolineare che gli uni e gli altri possono essere iscritti nella categoria "dilettanti allo sbaraglio", considerato che il concorso assomiglia molto allo storico gioco radiofonico e televisivo che chiamava alla sfida chi aveva il coraggio di esibirsi, a prescindere dal possesso di competenze di base e trasversali per entrare in scena.
Rinunciando ad analogie divertenti ma amare, entriamo decisamente nel discorso che più ci preme e che riguarda il reclutamento dei dirigenti scolastici dopo l'attribuzione dell'autonomia alle scuole e della dirigenza ai capi d'istituto. La legge, come è noto, prevede un profilo - specificato chiaramente nell'art. 25 del D.Lgvo n. 165/2001 - che in quest'ultimo decennio si è profondamente evoluto a seguito del disegno riformistico contenuto nella cosiddetta riforma Brunetta del 2009. D'altra parte, la concreta interpretazione, in più di un decennio, di una funzione così articolata e complessa ha visto all'azione dirigenti scolastici che, nella stragrande maggioranza dei casi, dopo aver messo velocemente da parte la connotazione educativa della dirigenza scolastica, si sono trasformati in burocrati attenti a non commettere errori, intenti ad applicare le leggi - comprese quelle riguardanti gli assetti ordinamentali, curriculari e valutativi- rinunciando ad implementare processi di innovazione e miglioramento della qualità della didattica, di cui il nostro sistema scolastico ha un irrinunciabile bisogno e che possono essere realizzati soltanto facendo costante ricerca educativa, didattica, valutativa.
Da queste considerazioni emerge con chiarezza come non ci sia ancora una un modello professionale di dirigenza scolastica in grado di connotare in modo specifico le competenze educative, giuridiche ed organizzative più adeguate, in base alle quali preparare e poi selezionare i docenti che aspirano a guidare una scuola non per una scelta di comodo o ispirata ad un generico cambiamento o, peggio, ad un desiderio di fuga dall'insegnamento, ma perché motivati a dare un personale contributo "di servizio" per migliorare la qualità del nostro sistema scolastico.
Questa idea/proposta può sembrare presuntuosa e velleitaria, ma così non è se si pensa che tutte le ricerche che correlano la qualità della leadership scolastica con la qualità delle scuole ci dicono che l' apporto del capo d'istituto - comunque venga denominato - sia particolarmente significativo, anzi rappresenti il valore aggiunto di una scuola. Il sociologo francese Alaine Touraine, nella sua relazione tenuta al Convegno Nazionale del C.I.D.I. del marzo 2007 a Roma, riferendo gli esiti di una sua ricerca comparativa tra due collége della banlieu parigina, ha messo in evidenza come le capacità di guida del dirigente di una delle due scuole abbiano saputo creare forte motivazione fra gli insegnanti sostenendoli nella difficile sfida educativa cui erano chiamati, operando in un contesto sociale molto difficile. Come dire, non di soli ordinamenti e curricoli vive e cresce la qualità educativa delle scuole, perché sono altrettanto importanti le persone che vi lavorano e soprattutto la capacità di un capo di istituto di mettere in moto le risorse professionali esistenti.
In Italia non sono mai state realizzate ricerche focalizzate in questo ambito, eppure tutti noi possiamo agevolmente constatare come l'interpretazione di ruolo da parte del singolo dirigente scolastico - a prescindere dalle provenienze concorsuali - sia determinante per le nostre scuole, considerata la cornice normativa ed istituzionale entro cui si muovono, che provoca spinte sia verso la burocratizzazione, che verso l'"anarchia organizzativa".
Oggi, osservando il nostro sistema scolastico, abbiamo la percezione nitida che non esista una visione condivisa della funzione del dirigente scolastico, radicata dentro una più vasta funzione istituzionale riconosciuta irrinunciabile per la qualità delle scuole. Soltanto in questa prospettiva assume rilevanza la scelta - contenuta nell'art. 25 del D. Lgvo n. 165/2001 - di selezionare questa particolare tipologia di dirigenti esclusivamente tra il personale docente al quale, peraltro, non possono essere richieste, naturaliter, competenze amministrative ed organizzative.
Come mai allora, in più di un decennio, si è rinunciato a creare specifici percorsi di sviluppo professionale di un certo numero di docenti ai quali far acquisire quel quid specifico della dirigenza scolastica, che altrimenti viene lasciato al caso o alle aspirazioni personali?
Una prima causa è da individuare nella progressiva involuzione e/o implosione subita dall'autonomia scolastica durante il suo primo decennio, sballottata da innumerevoli e imprevedibili ondate di cambiamento, da un anno scolastico all'altro, in direzioni spesso contrastanti. I cambiamenti voluti dalle riforme di questi ultimi dieci anni, infatti, hanno chiamato i dirigenti scolastici a far "applicare" ai docenti le nuove indicazioni didattiche ed ordinamentali quasi fossero dei "semplici" caporali di giornata, dimenticando che le leve di gestione privilegiate (e privilegiabili) dentro una scuola davvero autonoma sono altre: la collegialità tecnico-professionale, la partecipazione, la ricerca e la sperimentazione, perché le scuole sono innanzitutto "comunità di pratiche" con le loro routines e conoscenze, con i loro valori e le loro "storie di vita".
Una seconda causa va ricercata nella sottovalutazione della funzione dirigenziale nelle pubbliche amministrazioni, ancorata, nonostante vent'anni di riforme, a vecchie interpretazioni di ruolo, più attenti agli aspetti formali e procedurali che agli aspetti connessi con l'attivazione di processi e con il raggiungimento di risultati. Abbiamo motivo di ritenere che il vecchio modello dirigenziale si possa addirittura rafforzare con le ultime riforme del 2009 che, pur introducendo sistemi di premialità e di performances affidati alla dirigenza, di fatti comporteranno cambiamenti di facciata, sovrapproduzione di documentazione, salvo lasciare intatti ed irrisolti tutti i problemi connessi con la gestione delle risorse umane nel pubblico impiego.

Ma quale dirigenza scolastica vogliamo?
Nella prospettiva appena tratteggiata, anche il dirigente scolastico meglio attrezzato sul piano delle conoscenze corre il rischio di utilizzarle a prescindere dal fatto che dirige innanzitutto una scuola e non ufficio amministrativo qualsiasi.
Come afferma L. Benadusi, la scuola è un'organizzazione sui generis, perché le dimensioni strutturali e formali sono meno importanti di ciò che vive al loro interno: i valori, le tradizioni, le culture, i linguaggi, i significati e le modalità delle interazioni soggettive. Questi aspetti, che il noto sociologo dell'educazione definisce "fluidi ed immateriali", debbono essere pienamente compresi prima di essere fatti oggetto di politiche gestionali.
Ne deriva che l'interpretazione di un ruolo istituzionale come quello del dirigente scolastico non può essere soltanto il risultato della cornice normativa specifica e generale entro cui è tenuto ad esprimersi, perché è agito in un'arena sociale che, non essendo determinabile, impone capacità ermeneutiche (comprendere il senso di ciò che avviene) ed euristiche (agire come un ricercatore competente).
Assume poi un particolare rilievo il contesto sociale, interno ed esterno alla scuola, e tutte le aspettative espresse nei confronti di una funzione che viene troppo spesso vista e vissuta in termini di semplice gestione del funzionamento quotidiano ma anche come simbolo di un potere estraneo ed intrusivo.
Se si scorre la letteratura organizzativa sulla dirigenza scolastica - cresciuta in Italia dall'inizio degli anni '80 parallelamente alla richiesta di autonomia per i singoli istituti scolastici - si può rilevare come si sia molto riflettuto sulle competenze da richiedere a tale figura fino all'avvento dell'autonomia e della dirigenza. Sia pure con accenti diversi, si è andato delineando, in quegli anni di fermento politico, culturale e professionale, la figura di un dirigente scolastico che agisce, nel rispetto della professionalità docente, in un'organizzazione scolastica dotata di autonomia funzionale, ispirandosi ad un profilo che riesce a coniugare aspetti attribuibili al management con aspetti riferibili alla leadership. L'una e l'altra connotazione non sono da ritenere antitetiche ma complementari, in quanto entrambe fanno riferimento a competenze di coordinamento, di controllo, di programmazione, di guida, chiamando in causa modalità di gestione ispirate alle teorie organizzative piuttosto che a modelli burocratici che non possono garantire, per la loro stessa natura, né efficienza né efficacia. Ma quali sono le differenze sostanziali, considerato che sia il manager che il leader lavorano con le persone convogliando gli sforzi dei singoli e dei gruppi verso gli obiettivi organizzativi? La differenza può essere colta in un tratto distintivo: il management si confronta con la complessità e la sua efficacia si misura con il grado di ordine e coerenza che riesce a realizzare a livello organizzativo; al contrario, la leadership si misura con il cambiamento e, dunque, agisce indicandone la direzione e la visione. E, tuttavia, non esiste un buon manager che non sia anche un buon leader.
Dunque, questo è il modello professionale che riteniamo debba essere ripreso anche sul piano culturale per essere poi assunto - sul piano normativo e concorsuale- come riferimento per il dirigente scolastico "di nuova generazione", collocato dentro una concezione di scuola come comunità di persone che agiscono come attori politici (perché fanno delle scelte responsabili) e professionali, in quanto possiedono competenze di alto livello e di alta responsabilità .
Facciamo in modo - fin da subito - che la prossima volta si scelgano modalità di formazione e di selezione dei docenti che rispondano a questa idea di dirigenza scolastica.

Da: ricorrente_lodi02/08/2012 15:01:12
sai, cara cadillac, succede che il tuo tema non venga neppure corretto. O, come capitato a un amico (nota: è senza apostrofo... come vedi lo so scrivere anche io...), accade che addirittura ti consegnino una scheda di valutazione (insufficiente) e un tema che non è il tuo. Forse la sua scheda di valutazione insufficiente era la tua, e ora tu ti vanti di essere una grande dirigente, e consideri altri degli emeriti inetti. Una cosa è certa, almeno uno/una dei 407 non ammessi dal Tar ha superato gli scritti godendo di una valutazione (quantomeno sufficiente) impropria... E ora si ritiene un dio o una dea...

Da: La sai l''ultima?04/08/2012 06:35:45
BARZELLETTA
Un omino viene sorpreso dalla Forestale in un parco naturale, dove vige il divieto di caccia, con un fucile. L'agente sta per fargli un verbale contestandogli la caccia di frodo, ma l'omino si mette a strillare indignato:"Non può farlo! Il fatto che io abbia un fucile in una riserva, non vuol dire che lo avrei usato per cacciare!" L'agente lo fissa, tra il costernato e il divertito, e gli dice:"Ma lei si sente bene?" "Certo che mi sento bene!" sbraita di nuovo l'omino."E le faccio pure un esempio! Mia moglie ha vinto un concorso a DS in Lombardia, dove le buste contenenti i dati anagrafici erano trasparenti, e..." "E naturalmente hanno annullato il concorso per mancanza di anonimato", conclude l'agente, sempre più perplesso. "E qui la volevo!" sorride l'omino, esultante."Lo sa che tra un po' il C.d.S. dirà che va tutto bene? E sa perchè? Perché i commissari "avrebbero potuto" leggere i nomi prima delle correzioni, ma non è detto che lo abbiano fatto... Capisce? Si tratta della stessa cosa, più o meno, che lei vorrebbe contestare a me! Ma io ricorro al C.d.S., altrocché!"

Da: A Tutti04/08/2012 14:06:00
se in Toscana pubblicano le graduatorie, ci sarà la rivoluzione

Da: E CHI LA FARA''05/08/2012 17:49:47
la rivoluzione?

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Da: La rivoluzione05/08/2012 17:50:39
In TOSCANA ci sarà se NON pubblicano le graduatorie!

Da: qualcuno05/08/2012 17:59:23
qualcuno sa dirmi quali sono i ricorsi in calabria E su cosa si basano, otre l'aria fritta, naturalmente.

Da: Persico am @ La sai l''''ultima?07/08/2012 23:17:17
battuta

alla luce dei fatti si forse potrebbe concludere che l'unica cosa "trasparente" nel concorso ds  in Lombardia sia stata la bustina contenente i dati personali dei candidati alla due prove scritte.

Da: Persico am @ La sai lultima08/08/2012 01:01:25
battuta

alla luce dei fatti forse si  potrebbe concludere che l'unica cosa "trasparente" nel concorso ds  in Lombardia sia stata la bustina contenente i dati personali dei candidati alla due prove scritte.

Da: mauricia09/08/2012 13:33:27
La sentenza attesa per il 22 novembre sarà di TAR o CdS?

Da: @ mauricia....................09/08/2012 15:12:21

la sentenza sarà del TAR

Da: 23/08/2012 23:51:45

Da: ricorrente_lodi28/08/2012 19:56:58
ma risulta anche a voi che oggi il consiglio di Stato avrebbe negato la sospensiva richiesta dall'Ufficio scolastico regionale della Lombardia? Insomma, niente assunzioni...

Da: CdS28/08/2012 20:47:31
chi è che ha notizie certe???

Da: @Lombardy29/08/2012 07:46:40
è uscita l'ordinanza del CDS :((

Da: certi signori,29/08/2012 09:58:37
nonostante tutte le GRAVISSIME IRREGOLARITA' che hanno caratterizzato questo pseudo concorso, continuano ad arrampicarsi  sugli specchi per dare una "parvenza" di legalità a tutta la procedura con lo scopo di portarla a termine ad ogni costo.

Ormai è sotto gli occhi di tutti: il concorso da dirigente scolastico DEVE ESSERE ANNULLATO AB ORIGINE .

Da: @ certi signori29/08/2012 15:47:46
Che grande felicità sarebbe per te se annullassero il concorso ab origine, è vero? Ma devo darti una brutta notizia, questo non accadrà MAI! Semmai si ricorreggerebbero i soli compiti degli ammessi agli orali per controllare che siano esenti da favoritismi, fatto questo che senso avrebbe l'annullamento del concorso. Perciò, anche se accendi un cero al tuo Santo protettore ciò che speri non si verificherà.

Da: dici?29/08/2012 17:01:33
Sei certo?

Da: PER @ certi signori30/08/2012 09:05:10

Se anche tu, a causa di una ridicola preselezione assolutamente inadeguata a testare la preparazione necessaria per svolgere la funzione di dirigente, non avessi avuto la possibilità di partecipare alle successive fasi del concorso non saresti felice se lo annullassero ???

  

Da: aria fritta31/08/2012 16:53:59
I ricorsi in calabria sono relativi tra tante altre cose anche a:

1 irregolarità alle prove preselettive .... cellulari accesi e candidati che parlavano con l'esterno .... sorveglianti che anche se avvisati non espelleva nessuno

2 prove scritte .... gente che copiava e parlava liberamente, accesso agli atti non su tutti gli elaborati ma solo su una parte .... mancanza di trasparenza vistosissima

3 prove orali ... domande predeterminate per i vari candidati che da queste poi estraevano le domande... la predeterminazione per ogni candidato non era pubblica e nemmeno è stato specificato con quali criteri veniva effettuata..... molta mancanza di trasparenza


se vi sembra aria fritta ... .... allora ... continuate a dormire e sognare

Da: patriziella31/08/2012 22:08:43
concorso in Lombardia: l'esito è piuttosto confuso. Però è un gande risultato anche se provvisorio.
Tutta l'amministrazioen scolastica dovrebbe, a titolo cautelare, evitare di nominare i dirigenti vincitori in tutte le Regioni per evitare disparità di trattamento e in attesa dell'esito del merito dei ricorsi dinnanzi ai tar e al consiglio di Stato.
In questo modo si eviterebbe di creare aspettative inutili e dannose ai vincitori di un concorso che è sub iudice. Certo, i disagi per l'anno scoalstico sarebbero rilevanti, ma a mio parere è meglio così.

Da: ASCOLTATEMI...31/08/2012 23:28:16
...per favore. Il concorso in Lombardia non può essere annullato per le buste trasparenti, perchè trasparenti o non trasparenti, è stato svolto secondo le regole procedurali previste nel DPR 487/94...porca miseria, ma lo capite oppure no?????? Ma se dite di non capire è solo perché questa notizia non volete che si diffonda. Tutti hanno dato le più svariate e fantasiose interpretazioni ma nessuno è andato a leggere con attenzione che cosa c'è scritto nel benedetto DPR. E' quello che è scritto nel DPR che fa fede e non tutte le cazzate che sono state dette anche dal RAR e dal C.d.S.. Prima di dire altre str...ate  andate a leggere bene il decreto e mi darete ragione!

Da: delfino6701/09/2012 15:48:43
ciao!

Da: PEPPE201204/09/2012 18:12:26
CARISSIMI COLLEGHI,
DIR-PRESIDI-SCUOLA organizza il 15 settembre 2012 presso il Royal Hotel Sas, via Molinella 24/e, 87100 Cosenza, un corso di formazione gratuito per gli idonei DS della Regione Calabria.

Ulteriori informazioni si possono acquisire collegandosi al seguente indirizzo web: http://www.dirpresidi.org/

Alla riunione parteciperanno, anche, i legali dell'Associazione, cui potremo rivolgerci per fare la nostra parte giuridicamente, attivando regionalmente come i colleghi lombardi subito l'istituto giuridico dell'"opposizione di terzo" al TAR CALABRIA.

Da: io04/09/2012 18:40:07
e del povero avvocato Marotta si sa qualcosa?

Da: news?08/09/2012 00:01:25
da san giovanni in corte?

Da: ma17/09/2012 19:41:43
boh

Da: bellissimo117/09/2012 20:28:41
ma ma , resistete  le scorrettezza  saranno punite

Da: oras17/09/2012 20:29:51
l'avv. Marotta

è sicuro dell'annullamento!

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