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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto civile

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A I SENSI DELL'ARTICOLO 1153 C.C., COLUI AL QUALE SONO ALIENATI BENI MOBILI DA PARTE DI CHI NON NE E' PROPRIETARIO, NE ACQUISTA LA PROPRIETA':   MEDIANTE IL POSSESSO, PURCHE' SIA IN BUONA FEDE AL MOMENTO DELLA CONSEGNA E SUSSISTA UN TITOLO ASTRATTAMENTE IDONEO AL TRASFERIMENTO DELLA PROPRIETA'
A NORMA DEGLI ARTICOLI 1343 E 1345 DEL CODICE CIVILE, IN QUALE, TRA LE SEGUENTI IPOTESI, LA CAUSA DEL CONTRATTO NON È ILLECITA?   QUANDO È CONTRARIA AL BUON SENSO
A NORMA DEGLI ARTICOLI 1346 E 1418 DEL CODICE CIVILE, QUANDO L'OGGETTO DEL CONTRATTO È INDETERMINABILE, IL CONTRATTO È:   NULLO
A NORMA DEGLI ARTICOLI 1418 E 1346 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO È NULLO QUANDO:   L'OGGETTO È IMPOSSIBILE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1163 DEL CODICE CIVILE, IL POSSESSO ACQUISTATO IN MODO VIOLENTO O CLANDESTINO GIOVA AI FINI DELL'USUCAPIONE?   NO, GIOVA SOLO DAL MOMENTO IN CUI LA VIOLENZA O LA CLANDESTINITÀ SONO CESSATE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1196 DEL CODICE CIVILE, A CARICO DI QUALE SOGGETTO SONO POSTE LE SPESE DEL PAGAMENTO DI UN'OBBLIGAZIONE?   A CARICO DEL DEBITORE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1209 DEL CODICE CIVILE, SE L'OBBLIGAZIONE HA PER OGGETTO LA CONSEGNA DI COSE MOBILI, L'OFFERTA DI PAGAMENTO FATTA DAL DEBITORE DEVE ESSERE REALE?   SI', MA SOLO SE LE COSE DEVONO ESSERE CONSEGNATE AL DOMICILIO DEL CREDITORE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1277 DEL CODICE CIVILE, I DEBITI AVENTI A OGGETTO UNA SOMMA DI DENARO SI ESTINGUONO CON MONETA AVENTE CORSO LEGALE:   NELLO STATO, AL TEMPO DEL PAGAMENTO E PER IL SUO VALORE NOMINALE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1283 DEL CODICE CIVILE, IN MANCANZA DI USI CONTRARI, GLI INTERESSI SCADUTI POSSONO PRODURRE INTERESSI SOLO:   DAL GIORNO DELLA DOMANDA GIUDIZIALE O PER EFFETTO DI CONVENZIONE POSTERIORE ALLA LORO SCADENZA, E SEMPRE CHE SI TRATTI DI INTERESSI DOVUTI ALMENO PER SEI MESI
A NORMA DELL'ARTICOLO 1336 DEL CODICE CIVILE, L'OFFERTA AL PUBBLICO, SALVO CHE RISULTI DIVERSAMENTE DALLE CIRCOSTANZE E DAGLI USI, VALE COME PROPOSTA?   SÌ, SE CONTIENE GLI ESTREMI ESSENZIALI DEL CONTRATTO ALLA CUI CONCLUSIONE È DIRETTA
A NORMA DELL'ARTICOLO 1353 DEL CODICE CIVILE, LE PARTI POSSONO APPORRE IN UN CONTRATTO UNA CONDIZIONE:   SOSPENSIVA O RISOLUTIVA
A NORMA DELL'ARTICOLO 1368 DEL CODICE CIVILE, LE CLAUSOLE AMBIGUE DI UN CONTRATTO:   S'INTERPRETANO SECONDO CIO' CHE SI PRATICA GENERALMENTE NEL LUOGO OVE IL CONTRATTO È STATO CONCLUSO
A NORMA DELL'ARTICOLO 1373 DEL CODICE CIVILE, NEL CASO DI COMPRAVENDITA IMMOBILIARE CON FACOLTÀ DI RECESSO A FAVORE DELL'ACQUIRENTE PREVIA CORRESPONSIONE DI UNA PATTUITA CAPARRA PENITENZIALE, IL COMPRATORE, DOPO LA CONSEGNA DEL BENE E IL PAGAMENTO DI UN ACCONTO, PUÒ ESERCITARE IL RECESSO?   NO, PERCHÉ IL CONTRATTO HA AVUTO UN PRINCIPIO DI ESECUZIONE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1381 DEL CODICE CIVILE, IN QUALE MISURA È RESPONSABILE COLUI CHE HA PROMESSO IL FATTO DEL TERZO, QUALORA IL TERZO RIFIUTI DI OBBLIGARSI?   È TENUTO A INDENNIZZARE L'ALTRO CONTRAENTE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1382 DEL CODICE CIVILE, SE LE PARTI CONVENGONO DI APPORRE UNA CLAUSOLA PENALE AL CONTRATTO, È NECESSARIA LA PROVA DEL DANNO PROVOCATO DALL'INADEMPIMENTO DELL'ALTRA PARTE?   NO
A NORMA DELL'ARTICOLO 1386 DEL CODICE CIVILE, COLUI CHE RECEDE AVENDO RICEVUTO UN IMPORTO A TITOLO DI CAPARRA PENITENZIALE DALLA CONTROPARTE:   DEVE RESTITUIRE IL DOPPIO DELL'IMPORTO RICEVUTO
A NORMA DELL'ARTICOLO 1388 DEL CODICE CIVILE, SE TIZIO, RAPPRESENTANTE DI SEMPRONIO, DEFINISCE UN AFFARE IN NOME E NELL'INTERESSE DEL RAPPRESENTATO E NEI LIMITI DELLE FACOLTÀ CONFERITEGLI, IL CONTRATTO COSÌ CONCLUSO:   PRODUCE EFFETTI DIRETTAMENTE IN CAPO AL RAPPRESENTATO
A NORMA DELL'ARTICOLO 1389 DEL CODICE CIVILE, IL RAPPRESENTATO, PER CONFERIRE IL POTERE DI RAPPRESENTANZA, DEVE ESSERE:   LEGALMENTE CAPACE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1394 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO CONCLUSO DAL RAPPRESENTANTE IN CONFLITTO CON GLI INTERESSI DEL RAPPRESENTATO È:   ANNULLABILE SU DOMANDA DEL RAPPRESENTATO, SE IL CONFLITTO ERA CONOSCIUTO O RICONOSCIBILE DAL TERZO
A NORMA DELL'ARTICOLO 1397 DEL CODICE CIVILE, NEL CASO DI PROCURA A VENDERE CONFERITA PER UN DETERMINATO TERMINE O UN DETERMINATO AFFARE, UNA VOLTA DECORSO IL TERMINE O CONCLUSO L'AFFARE IL RAPPRESENTANTE È TENUTO A RESTITUIRLA?   SÌ, IL RAPPRESENTANTE È TENUTO A RESTITUIRE IL DOCUMENTO DAL QUALE RISULTANO I SUOI POTERI
A NORMA DELL'ARTICOLO 1398 DEL CODICE CIVILE, IL RAPPRESENTATO È VINCOLATO AL CONTRATTO CHE IL RAPPRESENTANTE HA CONCLUSO CON IL TERZO ECCEDENDO IL LIMITE DEI POTERI CONFERITIGLI?   NO, IL RAPPRESENTATO NON È VINCOLATO
A NORMA DELL'ARTICOLO 1398 DEL CODICE CIVILE, NEL CASO DI RAPPRESENTANZA SENZA POTERE, CHI RISPONDE DEL DANNO SUBITO DAL TERZO CHE HA, SENZA SUA COLPA, CONFIDATO NELLA VALIDITÀ DEL CONTRATTO?   COLUI CHE HA CONTRATTATO COME RAPPRESENTANTE SENZA AVERNE I POTERI
A NORMA DELL'ARTICOLO 1399 DEL CODICE CIVILE, IL RAPPRESENTANTE SENZA POTERE E IL TERZO CHE HANNO CONCLUSO UN CONTRATTO POSSONO SCIOGLIERLO?   SÌ, PRIMA CHE IL RAPPRESENTATO LO RATIFICHI
A NORMA DELL'ARTICOLO 1411 DEL CODICE CIVILE, LA STIPULAZIONE A FAVORE DEL TERZO PUO' ESSERE REVOCATA DALLO STIPULANTE?   SÌ, FINCHE' IL TERZO NON ABBIA DICHIARATO, ANCHE IN CONFRONTO DEL PROMITTENTE, DI VOLERNE PROFITTARE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1418 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO È NULLO QUANDO:   LA CAUSA È ILLECITA
A NORMA DELL'ARTICOLO 1419 DEL CODICE CIVILE, LA NULLITÀ DI SINGOLE CLAUSOLE:   IMPORTA LA NULLITÀ DELL'INTERO CONTRATTO, SE RISULTA CHE I CONTRAENTI NON LO AVREBBERO CONCLUSO SENZA QUELLA PARTE DEL SUO CONTENUTO CHE È COLPITA DALLA NULLITÀ
A NORMA DELL'ARTICOLO 1439 DEL CODICE CIVILE, IL DOLO È CAUSA DI:   ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO
A NORMA DELL'ARTICOLO 1440, SE I RAGGIRI NON SONO STATI TALI DA DETERMINARE IL CONSENSO, IL CONTRATTO E' VALIDO?   SÌ, MA IL CONTRAENTE IN MALA FEDE DEVE RISPONDERE DEI DANNI
A NORMA DELL'ARTICOLO 1448 DEL CODICE CIVILE, L'AZIONE CON LA QUALE UNA DELLE PARTI SCIOGLIE GLI EFFETTI DEL CONTRATTO CONCLUSO IN STATO DI BISOGNO, DEL QUALE L'ALTRA PARTE HA APPROFITTATO PER TRARNE VANTAGGIO, È DETTA:   AZIONE DI RESCISSIONE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1455 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO NON SI PUÒ RISOLVERE PER INADEMPIMENTO SE L'INADEMPIMENTO DI UNA PARTE HA SCARSA IMPORTANZA:   RIGUARDO ALL'INTERESSE DELL'ALTRA
A NORMA DELL'ARTICOLO 1473 DEL CODICE CIVILE, SE LE PARTI HANNO DEFERITO A UN TERZO LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO DI UNA COSA VENDUTA, MA QUESTI NON PUÒ O NON VUOLE ACCETTARE L'INCARICO:   LA NOMINA DEL TERZO È FATTA, SU RICHIESTA DI UNA DELLE PARTI, DAL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DEL LUOGO IN CUI È STATO CONCLUSO IL CONTRATTO
A NORMA DELL'ARTICOLO 1490 DEL CODICE CIVILE, IL VENDITORE È TENUTO A GARANTIRE CHE LA COSA VENDUTA SIA IMMUNE DA VIZI CHE LA RENDANO INIDONEA ALL'USO A CUI È DESTINATA?   SÌ, SEMPRE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1498 DEL CODICE CIVILE, QUALE TRA I SEGUENTI COSTITUISCE UN OBBLIGO PER IL COMPRATORE?   IL PAGAMENTO DEL PREZZO
A NORMA DELL'ARTICOLO 1588 DEL CODICE CIVILE, IL CONDUTTORE RISPONDE DELLA PERDITA O DEL DETERIORAMENTO DELLA COSA CHE SI VERIFICANO NEL CORSO DELLA LOCAZIONE?   SÌ, QUALORA NON PROVI CHE SIANO ACCADUTI PER CAUSA A LUI NON IMPUTABILE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1598 DEL CODICE CIVILE, NELLA LOCAZIONE, LE GARANZIE PRESTATE DA TERZI SI ESTENDONO ALLE OBBLIGAZIONI DERIVANTI DA PROROGHE DELLA DURATA DEL CONTRATTO?   NO, MAI
A NORMA DELL'ARTICOLO 16 DEL CODICE CIVILE, CHE COSA DEVONO NECESSARIAMENTE CONTENERE L'ATTO COSTITUTIVO E LO STATUTO DELLE FONDAZIONI E DELLE ASSOCIAZIONI, OLTRE ALLA DENOMINAZIONE?   L'INDICAZIONE DELLO SCOPO, DEL PATRIMONIO, DELLA SEDE NONCHE' LE NORME SULL'ORDINAMENTO E SULL'AMMINISTRAZIONE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1662 DEL CODICE CIVILE, IL COMMITTENTE DI UN APPALTO PUÒ CONTROLLARE LO SVOLGIMENTO DEI LAVORI?   SÌ E NE VERIFICA A PROPRIE SPESE LO STATO
A NORMA DELL'ARTICOLO 1673 DEL CODICE CIVILE, SE PER CAUSA NON IMPUTABILE AD ALCUNA DELLE PARTI L'OPERA OGGETTO DI APPALTO SI DETERIORA, IL COSTO DEL DETERIORAMENTO È A CARICO DELL'APPALTATORE, SE QUESTI HA FORNITO LA MATERIA?   SÌ, SE IL DETERIORAMENTO SI VERIFICA PRIMA CHE L'OPERA SIA ACCETTATA DAL COMMITTENTE O PRIMA CHE IL COMMITTENTE SIA IN MORA A VERIFICARLA
A NORMA DELL'ARTICOLO 18 DEL CODICE CIVILE, SECONDO QUALI NORME GLI AMMINISTRATORI DELLE ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE SONO CONSIDERATI RESPONSABILI VERSO L'ENTE?   SECONDO LE NORME DEL MANDATO
A NORMA DELL'ARTICOLO 1902 DEL CODICE CIVILE, LA FUSIONE E LA CONCENTRAZIONE DI AZIENDE TRA PIÙ IMPRESE ASSICURATRICI POSSONO ESSERE CAUSA DI SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO DI ASSICURAZIONE?   NO, MAI
A NORMA DELL'ARTICOLO 1938 DEL CODICE CIVILE, PUÒ ESSERE PRESTATA FIDEIUSSIONE PER UN'OBBLIGAZIONE CONDIZIONALE?   SÌ, PUÒ ESSERLO
A NORMA DELL'ARTICOLO 1940 DEL CODICE CIVILE, LA FIDEIUSSIONE PUÒ ESSERE PRESTATA ANCHE PER IL FIDEIUSSORE DEL DEBITORE PRINCIPALE?   SÌ, SEMPRE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1957 DEL CODICE CIVILE, SCADUTA L'OBBLIGAZIONE PRINCIPALE, IL FIDEIUSSORE RIMANE COMUNQUE OBBLIGATO?   SÌ, PURCHÉ IL CREDITORE ENTRO SEI MESI ABBIA PROPOSTO LE SUE ISTANZE CONTRO IL DEBITORE E LE ABBIA CON DILIGENZA CONTINUATE
A NORMA DELL'ARTICOLO 1973 DEL CODICE CIVILE, SE SEMPRONIO, ESIBENDO UN DOCUMENTO IN SEGUITO RICONOSCIUTO COME FALSO, STIPULA UNA TRANSAZIONE CON TIZIO, TALE CONTRATTO:   È ANNULLABILE
A NORMA DELL'ARTICOLO 20 DEL CODICE CIVILE, L'ASSEMBLEA DELLE ASSOCIAZIONI DEVE ESSERE CONVOCATA DAGLI AMMINISTRATORI:   ALMENO UNA VOLTA L'ANNO PER L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO
A NORMA DELL'ARTICOLO 24 DEL CODICE CIVILE, NELLE ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE, GLI ASSOCIATI CHE SIANO STATI ESCLUSI:   NON POSSONO RIPETERE I CONTRIBUTI VERSATI E NON HANNO ALCUN DIRITTO SUL PATRIMONIO DELL'ASSOCIAZIONE
A NORMA DELL'ARTICOLO 2643 DEL CODICE CIVILE, I CONTRATTI DI COSTITUZIONE DI USUFRUTTO SU BENI IMMOBILI DEVONO ESSERE TRASCRITTI?   SI
A NORMA DELL'ARTICOLO 2948 DEL CODICE CIVILE, IL CAPITALE NOMINALE DEI TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO EMESSI AL PORTATORE È SOGGETTO A PRESCRIZIONE?   SI, DOPO CINQUE ANNI
A NORMA DELL'ARTICOLO 2948 DEL CODICE CIVILE, LE PIGIONI DELLE CASE, I FITTI DEI FONDI RUSTICI E OGNI ALTRO CORRISPETTIVO DI LOCAZIONE SONO SOGGETTI A PRESCRIZIONE?   SÌ, DOPO CINQUE ANNI
A NORMA DELL'ARTICOLO 2951 DEL CODICE CIVILE, I DIRITTI DERIVANTI DAL CONTRATTO DI SPEDIZIONE O DA QUELLO DI TRASPORTO SONO SOGGETTI A PRESCRIZIONE?   SÌ, DI UN ANNO, SE IL TRASPORTO HA INIZIO E TERMINE IN EUROPA
A NORMA DELL'ARTICOLO 2952 DEL CODICE CIVILE, IL DIRITTO AL PAGAMENTO DELLE RATE DI PREMIO DI UN CONTRATTO DI ASSICURAZIONE È SOGGETTO A PRESCRIZIONE?   SÌ, DOPO UN ANNO DALLE SINGOLE SCADENZE
A NORMA DELL'ARTICOLO 927 DEL CODICE CIVILE, CHI TROVA UNA COSA MOBILE, DI CUI NON CONOSCE IL PROPRIETARIO, DEVE:   CONSEGNARLA AL SINDACO DEL LUOGO IN CUI L'HA TROVATA
AI SENSI DEGLI ARTICOLI 1268 E 1269 DEL CODICE CIVILE, LA DELEGAZIONE:   PUÒ ESSERE SIA DI DEBITO SIA DI PAGAMENTO
AI SENSI DEGLI ARTICOLI 1434 E 1435 DEL CODICE CIVILE, LA VIOLENZA ESERCITATA DA UN TERZO PUÒ ESSERE CAUSA DI ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO?   SÌ, PURCHÉ RIVESTA LE CARATTERISTICHE INDICATE DALLA LEGGE
AI SENSI DEL CODICE CIVILE, QUALE AZIONE DEVE ESPERIRE IL CREDITORE PER CHIEDERE CHE SIANO DICHIARATI INEFFICACI, NEI SUOI CONFRONTI, GLI ATTI DI DISPOSIZIONE DEL PATRIMONIO CON I QUALI IL DEBITORE RECHI PREGIUDIZIO ALLE SUE RAGIONI?   AZIONE REVOCATORIA
AI SENSI DEL COMBINATO DISPOSTO DEGLI ARTICOLI 1418 E 1344 DEL CODICE CIVILE, SE, PER ELUDERE L'ACCERTAMENTO DA PARTE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE, SEMPRONIO CEDE AZIONI PER SEI MESI A TOBIA, CON ACCORDO DI RIACQUISTO, IL CONTRATTO È VALIDO?   NO, LA CAUSA SI CONSIDERA ILLECITA
AI SENSI DELL'ART. 1684 DEL CODICE CIVILE, IL VETTORE:   DEVE RILASCIARE, SU RICHIESTA DEL MITTENTE, UN DUPLICATO DELLA LETTERA DI VETTURA CON LA PROPRIA SOTTOSCRIZIONE
AI SENSI DELL'ART. 1866 DEL CODICE CIVILE, L'ESERCIZIO DEL RISCATTO DI UNA RENDITA SEMPLICE:   SI EFFETTUA MEDIANTE IL PAGAMENTO DELLA SOMMA CHE RISULTA DALLA CAPITALIZZAZIONE DELLA RENDITA ANNUA SULLA BASE DELL'INTERESSE LEGALE
AI SENSI DELL'ART. 1936 DEL CODICE CIVILE, IN QUALE, TRA I SEGUENTI CASI, LA FIDEIUSSIONE È COMUNQUE EFFICACE?   NEL CASO IN CUI IL DEBITORE NON SIA A CONOSCENZA DELLA FIDEIUSSIONE PRESTATA A SUO FAVORE
AI SENSI DELL'ART. 922 DEL CODICE CIVILE, I MODI DI ACQUISTO DELLA PROPRIETÀ A TITOLO DERIVATIVO SONO:   IL CONTRATTO, LA SUCCESSIONE A CAUSA DI MORTE E I TRASFERIMENTI COATTIVI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1 DEL CODICE CIVILE, IL CONCEPITO DISPONE DI CAPACITA' GIURIDICA GENERALE?   NO, MA LA LEGGE RICONOSCE AL CONCEPITO TALUNI DIRITTI CHE PERO' SONO SUBORDINATI ALL'EVENTO DELLA NASCITA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1 DEL CODICE CIVILE, IN ITALIA LA CAPACITÀ GIURIDICA SI ACQUISTA:   DAL MOMENTO DELLA NASCITA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1022 DEL CODICE CIVILE, IL DIRITTO REALE DI COLUI CHE PUO' ABITARE UNA CASA LIMITATAMENTE AI BISOGNI SUOI E DELLA SUA FAMIGLIA, È DETTO:   DIRITTO DI ABITAZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1024 DEL CODICE CIVILE, È POSSIBILE CEDERE O DARE IN LOCAZIONE I DIRITTI DI USO E DI ABITAZIONE?   NO, MAI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 11 DEL CODICE CIVILE, I COMUNI VENGONO QUALIFICATI COME:   PERSONE GIURIDICHE PUBBLICHE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1104 DEL CODICE CIVILE, IL PARTECIPANTE ALLA COMUNIONE DI UN DIRITTO REALE HA L'OBBLIGO DI CONTRIBUIRE ALLE SPESE DELIBERATE DALLA MAGGIORANZA?   SÌ, SALVA LA FACOLTÀ DI LIBERARSENE RINUNZIANDO AL SUO DIRITTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1140 DEL CODICE CIVILE, IL POSSESSO È:   IL POTERE SULLA COSA CHE SI MANIFESTA IN UN'ATTIVITÀ CORRISPONDENTE ALL'ESERCIZIO DELLA PROPRIETÀ O DI ALTRO DIRITTO REALE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1140 DEL CODICE CIVILE, IL POSSESSO SI PUO' ESERCITARE SOLO DIRETTAMENTE?   NO, ANCHE PER MEZZO DI ALTRA PERSONA CHE HA LA DETENZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1163 DEL CODICE CIVILE, IL POSSESSO ACQUISTATO IN MODO CLANDESTINO O VIOLENTO NON GIOVA PER L'USUCAPIONE:   SE NON DAL MOMENTO IN CUI È CESSATA LA VIOLENZA O LA CLANDESTINITÀ
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1170 DEL CODICE CIVILE, L'AZIONE DI MANUTENZIONE PUÒ ESSERE ESERCITATA DA CHI È STATO MOLESTATO NEL POSSESSO DI:   UN BENE IMMOBILE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1173 DEL CODICE CIVILE, IL FATTO ILLECITO È UNA DELLE FONTI DELL'OBBLIGAZIONE?   SÌ, SEMPRE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1174 DEL CODICE CIVILE, LA PRESTAZIONE CHE FORMA OGGETTO DELL'OBBLIGAZIONE DEVE ESSERE SUSCETTIBILE DI:   VALUTAZIONE ECONOMICA E DEVE CORRISPONDERE A UN INTERESSE, ANCHE NON PATRIMONIALE, DEL CREDITORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1178 DEL CODICE CIVILE, UN'OBBLIGAZIONE PUÒ AVERE A OGGETTO LA PRESTAZIONE DI COSE DETERMINATE SOLTANTO NEL GENERE?   SÌ, E IL DEBITORE DEVE PRESTARE COSE DI QUALITÀ NON INFERIORE ALLA MEDIA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1180 DEL CODICE CIVILE, È AMMESSO L'ADEMPIMENTO DI UN'OBBLIGAZIONE DA PARTE DI UN TERZO?   SÌ, MA A CONDIZIONE CHE IL CREDITORE NON ABBIA INTERESSE A CHE IL DEBITORE ESEGUA LA PRESTAZIONE PERSONALMENTE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1180 DEL CODICE CIVILE, L'OBBLIGAZIONE PUO' ESSERE ADEMPIUTA DA UN TERZO?   SI', ANCHE CONTRO LA VOLONTA' DEL CREDITORE, SE QUESTI NON HA INTERESSE A CHE IL DEBITORE ESEGUA PERSONALMENTE LA PRESTAZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1181 DEL CODICE CIVILE, IL CREDITORE PUÒ RIFIUTARE UN ADEMPIMENTO PARZIALE ANCHE SE LA PRESTAZIONE È DIVISIBILE?   SÌ, SALVO CHE LA LEGGE O GLI USI DISPONGANO DIVERSAMENTE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1181 DEL CODICE CIVILE, IN MATERIA DI ADEMPIMENTO DELLE OBBLIGAZIONI, QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI È CORRETTA?   IL CREDITORE PUÒ RIFIUTARE UN ADEMPIMENTO PARZIALE, ANCHE SE LA PRESTAZIONE È DIVISIBILE, SALVO CHE LA LEGGE O GLI USI DISPONGANO DIVERSAMENTE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1183 DEL CODICE CIVILE, SE NON È DETERMINATO IL TEMPO IN CUI LA PRESTAZIONE DEVE ESSERE ESEGUITA, IL CREDITORE PUÒ CHIEDERNE L'ADEMPIMENTO:   IMMEDIATAMENTE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1184 DEL CODICE CIVILE, SE PER L'ADEMPIMENTO E' FISSATO UN TERMINE, QUESTO SI PRESUME:   A FAVORE DEL DEBITORE, QUALORA NON RISULTI STABILITO A FAVORE DEL CREDITORE O DI ENTRAMBI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1185 DEL CODICE CIVILE, IL CREDITORE PUÒ ESIGERE LA PRESTAZIONE PRIMA DELLA SCADENZA DEL TERMINE?   SÌ, MA SOLO NEL CASO IN CUI IL TERMINE SIA STABILITO ESCLUSIVAMENTE A SUO FAVORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1188 DEL CODICE CIVILE, IL PAGAMENTO FATTO A CHI NON ERA LEGITTIMATO A RICEVERLO LIBERA IL DEBITORE?   SÌ, MA SOLO SE IL CREDITORE LO RATIFICA O NE HA APPROFITTATO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1189 DEL CODICE CIVILE, IL PAGAMENTO ESEGUITO AL CREDITORE APPARENTE LIBERA IL DEBITORE ?   SI', SE IL CREDITORE APPARENTE APPARE LEGITTIMATO A RICEVERLO IN BASE A CIRCOSTANZE UNIVOCHE E IL DEBITORE PROVA DI ESSERE STATO IN BUONA FEDE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1191 DEL CODICE CIVILE, IL DEBITORE CHE HA ESEGUITO LA PRESTAZIONE DOVUTA PUÒ IMPUGNARE IL PAGAMENTO A CAUSA DELLA PROPRIA INCAPACITÀ?   NO, MAI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1198 DEL CODICE CIVILE, QUANDO IN LUOGO DELL'ADEMPIMENTO È CEDUTO UN CREDITO, L'OBBLIGAZIONE SI ESTINGUE:   CON LA RISCOSSIONE DEL CREDITO, SE NON RISULTA UNA DIVERSA VOLONTÀ DELLE PARTI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1199 DEL CODICE CIVILE, IL CREDITORE CHE RICEVE IL PAGAMENTO E' TENUTO A RILASCIARE QUIETANZA AL DEBITORE?   NO, SALVO CHE IL DEBITORE NE FACCIA RICHIESTA E SI ACCOLLI LE SPESE DI RILASCIO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1203 DEL CODICE CIVILE, IN QUALE TRA I SEGUENTI CASI NON HA LUOGO LA SURROGAZIONE DI DIRITTO?   A VANTAGGIO DELL'EREDE CON BENEFICIO D'INVENTARIO CHE PAGA CON DENARO NON PROPRIO, MA DI TERZI, I DEBITI EREDITARI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1219 DEL CODICE CIVILE, IN QUALE DEI SEGUENTI CASI NON È NECESSARIA L'INTIMAZIONE O LA RICHIESTA FATTA PER ISCRITTO PER COSTITUIRE IN MORA IL DEBITORE?   QUANDO IL DEBITO DERIVI DA FATTO ILLECITO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1224, NELLE OBBLIGAZIONI PECUNIARIE IL DEBITORE E' TENUTO A VERSARE AL CREDITORE GLI INTERESSI LEGALI CONSEGUENTI ALLA MORA:   ANCHE SE TALI INTERESSI NON ERANO DOVUTI PRECEDENTEMENTE E ANCHE SE IL CREDITORE NON PROVA DI AVER SOFFERTO ALCUN DANNO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1225 DEL CODICE CIVILE, IL RISARCIMENTO DA INADEMPIMENTO O DA RITARDO COMPRENDE ANCHE IL DANNO IMPREVEDIBILE AL MOMENTO IN CUI E' SORTA L'OBBLIGAZIONE?   NO, SALVO CHE L'INADEMPIMENTO O IL RITARDO DIPENDANO DA DOLO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1225 DEL CODICE CIVILE, IL RISARCIMENTO E' LIMITATO AL DANNO CHE POTEVA PREVEDERSI NEL TEMPO IN CUI L'OBBLIGAZIONE E' SORTA:   QUANDO L'INADEMPIMENTO O IL RITARDO NON DIPENDE DA DOLO DEL DEBITORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1227 DEL CODICE CIVILE, SE IL FATTO COLPOSO DEL CREDITORE HA CONCORSO A CAGIONARE IL DANNO O AD AGGRAVARE LE CONSEGUENZE DANNOSE DELL'EVENTO, IL RISARCIMENTO:   È DIMINUITO SECONDO LA GRAVITÀ DELLA COLPA E L'ENTITÀ DELLE CONSEGUENZE CHE NE SONO DERIVATE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1228 DEL CODICE CIVILE, IL DEBITORE CHE NELL'ADEMPIMENTO DELL'OBBLIGAZIONE SI AVVALE DELL'OPERA DI TERZI RISPONDE SEMPRE ANCHE DEI FATTI DOLOSI O COLPOSI DI COSTORO?   NO, QUALORA, IN BASE ALLA VOLONTA' DELLE PARTI, SIA STATA ESCLUSA LA RESPONSABILITA' PER FATTO DEGLI AUSILIARI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1229 DEL CODICE CIVILE, E' VALIDO IL PATTO CHE ESCLUDE O LIMITA PREVENTIVAMENTE LA RESPONSABILITA' DEL DEBITORE?   NO, OVE L'ESONERO COMPRENDA ANCHE IL CASO DI DOLO O COLPA GRAVE DEL DEBITORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1230 DEL CODICE CIVILE, COME SI CHIAMA QUELLA PARTICOLARE MODALITA' DI ESTINZIONE DELL'OBBLIGAZIONE PER LA QUALE L'OBBLIGAZIONE ORIGINARIA E' SOSTITUITA CON UNA NUOVA, CON OGGETTO O TITOLO DIVERSO?   NOVAZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1230 DEL CODICE CIVILE, NELLA NOVAZIONE LA VOLONTÀ DI ESTINGUERE L'OBBLIGAZIONE PRECEDENTE:   NON DEVE NECESSARIAMENTE ESSERE FORMALIZZATA PER ISCRITTO, PURCHE' RISULTI IN MODO NON EQUIVOCO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1234 DEL CODICE CIVILE, LA NOVAZIONE DELL'OBBLIGAZIONE:   È SENZA EFFETTO SE NON ESISTEVA L'OBBLIGAZIONE ORIGINARIA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1236 DEL CODICE CIVILE, IN QUALE MOMENTO LA DICHIARAZIONE DEL CREDITORE DI RIMETTERE IL DEBITO ESTINGUE L'OBBLIGAZIONE?   QUANDO LA DICHIARAZIONE È COMUNICATA AL DEBITORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1236 DEL CODICE CIVILE, LA DICHIARAZIONE DEL CREDITORE DI RIMETTERE IL DEBITO ESTINGUE L'OBBLIGAZIONE:   QUANDO E' COMUNICATA AL DEBITORE, SALVO CHE QUESTI DICHIARI IN UN CONGRUO TERMINE DI NON VOLERNE PROFITTARE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1241 DEL CODICE CIVILE, QUANDO DUE PERSONE SONO OBBLIGATE L'UNA VERSO L'ALTRA E I DUE DEBITI SI ESTINGUONO PER LE QUANTITÀ CORRISPONDENTI, SI VERIFICA:   UNA COMPENSAZIONE DEI CREDITI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1246 DEL CODICE CIVILE, LA COMPENSAZIONE NON SI VERIFICA:   IN CASO DI RINUNZIA ALLA COMPENSAZIONE FATTA PREVENTIVAMENTE DAL DEBITORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1248 DEL CODICE CIVILE, LA CESSIONE DEL CREDITO NON ACCETTATA DAL DEBITORE, MA A QUESTO NOTIFICATA, CONSENTE AL DEBITORE CEDUTO DI OPPORRE AL CESSIONARIO LA COMPENSAZIONE CHE AVREBBE POTUTO OPPORRE AL CEDENTE?   SÌ, SALVO CHE PER I CREDITI SORTI POSTERIORMENTE ALLA NOTIFICAZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1260 DEL CODICE CIVILE, IL PATTO CHE ESCLUDE LA CEDIBILITÀ DEL CREDITO:   È OPPONIBILE AL CESSIONARIO SOLO SE SI PROVA CHE EGLI LO CONOSCEVA AL TEMPO DELLA CESSIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1260 DEL CODICE CIVILE, QUALE FORMA DEVE RIVESTIRE L'ATTO DI CESSIONE ONEROSA DEL CREDITO TRA PRIVATI?   FORMA LIBERA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1263 DEL CODICE CIVILE, LA CESSIONE DEL CREDITO:   NON COMPRENDE I FRUTTI SCADUTI, SALVO PATTO CONTRARIO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1264 DEL CODICE CIVILE, IN QUALE MOMENTO DIVIENE EFFICACE NEI CONFRONTI DEL DEBITORE CEDUTO LA CESSIONE DI UN CREDITO?   CON LA NOTIFICAZIONE DELLA CESSIONE FATTA AL DEBITORE CEDUTO O QUANDO QUESTI L'HA ACCETTATA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1264 DEL CODICE CIVILE, LA CESSIONE DEL CREDITO NON ACCETTATA DAL DEBITORE E NON NOTIFICATA A QUEST'ULTIMO E':   INEFFICACE NEI CONFRONTI DEL DEBITORE CEDUTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1265 DEL CODICE CIVILE, SE IL MEDESIMO CREDITO HA FORMATO OGGETTO DI PIU' CESSIONI DA PARTE DEL CREDITORE A PERSONE DIVERSE, PREVALE:   LA CESSIONE NOTIFICATA PER PRIMA AL DEBITORE O QUELLA CHE E' STATA PRIMA DA LUI ACCETTATA, CON ATTO DI DATA CERTA, ANCORCHE' ESSA SIA DI DATA POSTERIORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1266 DEL CODICE CIVILE, QUANDO LA CESSIONE DEL CREDITO È A TITOLO GRATUITO:   LA GARANZIA DELL'ESISTENZA DEL CREDITO È DOVUTA SOLO NEI CASI E NEI LIMITI IN CUI LA LEGGE PONE A CARICO DEL DONANTE LA GARANZIA DELL'EVIZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1271 DEL CODICE CIVILE, NELLA DELEGAZIONE DI PAGAMENTO, IL DELEGATO:   NON PUÒ OPPORRE AL DELEGATARIO LE ECCEZIONI RELATIVE AL RAPPORTO DELEGANTE-DELEGATARIO, SE A ESSO LE PARTI NON HANNO FATTO ESPRESSO RIFERIMENTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1273 DEL CODICE CIVILE, SE IL DEBITORE E UN TERZO CONVENGONO CHE QUESTI ASSUMA IL DEBITO DELL'ALTRO, LA STIPULAZIONE A FAVORE DEL CREDITORE DIVIENE IRREVOCABILE QUANDO:   IL CREDITORE HA DICHIARATO DI ADERIRE ALLA CONVENZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1282 DEL CODICE CIVILE, SALVO CHE LA LEGGE O IL TITOLO DISPONGANO DIVERSAMENTE, NELLE OBBLIGAZIONI PECUNIARIE I CREDITI DI SOMME DI DENARO PRODUCONO INTERESSI DI PIENO DIRITTO:   PURCHE' SI TRATTI DI CREDITI LIQUIDI ED ESIGIBILI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1286 DEL CODICE CIVILE, NELLE OBBLIGAZIONI ALTERNATIVE A CHI SPETTA LA FACOLTÀ DI SCELTA DELL'OBBLIGAZIONE DA ESEGUIRE?   AL DEBITORE, MA PUÒ ESSERE ATTRIBUITA AL CREDITORE O ANCHE A UN TERZO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1299 DEL CODICE CIVILE, COME PUO' RIVALERSI CON GLI ALTRI CONDEBITORI IL DEBITORE IN SOLIDO CHE HA PAGATO L'INTERO DEBITO?   PUO' RIPETERE DAI CONDEBITORI SOLO LA PARTE DI CIASCUNO DI ESSI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1301 DEL CODICE CIVILE, LA REMISSIONE A FAVORE DI UNO DEI DEBITORI IN SOLIDO LIBERA ANCHE GLI ALTRI DEBITORI?   SÌ, SALVO CHE IL CREDITORE ABBIA RISERVATO IL SUO DIRITTO VERSO GLI ALTRI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1304, LA TRANSAZIONE FATTA DAL CREDITORE CON UNO DEI DEBITORI IN SOLIDO PRODUCE EFFETTO NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI CONDEBITORI?   NO, SALVO CHE GLI ALTRI CONDEBITORI DICHIARINO DI VOLERNE APPROFITTARE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1307 DEL CODICE CIVILE, SE L'ADEMPIMENTO DELL'OBBLIGAZIONE E' DIVENUTO IMPOSSIBILE PER CAUSA IMPUTABILE A UNO O PIU' CONDEBITORI, GLI ALTRI CONDEBITORI SONO LIBERATI DALL'OBBLIGO SOLIDALE DI CORRISPONDERE IL VALORE DELLA PRESTAZIONE DOVUTA?   NO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1310 DEL CODICE CIVILE, NEL CASO DI OBBLIGAZIONE SOLIDALE ATTIVA, LA RINUNZIA ALLA PRESCRIZIONE FATTA DAL DEBITORE NEI CONFRONTI DI UNO SOLO DEI CREDITORI GIOVA AGLI ALTRI CREDITORI?   SÌ, SEMPRE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1314 DEL CODICE CIVILE, SE VI SONO PIÙ DEBITORI O CREDITORI PER UN'OBBLIGAZIONE NON SOLIDALE, PER CUI CIASCUN CREDITORE PUÒ DOMANDARE IL SODDISFACIMENTO DEL CREDITO SOLO PER LA SUA PARTE E CIASCUN DEBITORE È TENUTO A PAGARE SOLO PER LA SUA PARTE, L'OBBLIGAZIONE È DETTA:   DIVISIBILE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1321 DEL CODICE CIVILE, COM'È DEFINITO IL CONTRATTO?   UN ACCORDO TRA DUE O PIÙ PARTI PER COSTITUIRE, REGOLARE O ESTINGUERE UN RAPPORTO GIURIDICO PATRIMONIALE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1322 DEL CODICE CIVILE, LE PARTI POSSONO CONCLUDERE SOLO CONTRATTI TIPICI?   NO, POSSONO ANCHE CONCLUDERE CONTRATTI ATIPICI, PURCHE' SIANO DIRETTI A REALIZZARE INTERESSI MERITEVOLI DI TUTELA SECONDO L'ORDINAMENTO GIURIDICO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1322 DEL CODICE CIVILE, NEL CONCLUDERE UN CONTRATTO LE PARTI:   POSSONO LIBERAMENTE DETERMINARNE IL CONTENUTO NEI LIMITI IMPOSTI DALLA LEGGE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1325 DEL CODICE CIVILE, LA FORMA SCRITTA RIENTRA TRA I REQUISITI ESSENZIALI DEL CONTRATTO?   SÌ, QUANDO RISULTA CHE È PRESCRITTA DALLA LEGGE SOTTO PENA DI NULLITÀ
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1325 DEL CODICE CIVILE, QUALE DEI SEGUENTI NON È UN REQUISITO DEL CONTRATTO?   IL TERMINE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1325 DEL CODICE CIVILE, QUALE DEI SEGUENTI NON E' UN REQUISITO DEL CONTRATTO?   LA CONDIZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1325 DEL CODICE CIVILE, QUALE TRA I SEGUENTI NON RAPPRESENTA UN REQUISITO ESSENZIALE DEL CONTRATTO?   LA CAPARRA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1326 DEL CODICE CIVILE, L'ACCETTAZIONE DI UNA PROPOSTA CONTRATTUALE NON CONFORME ALLA PROPOSTA STESSA:   EQUIVALE A UNA NUOVA PROPOSTA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1333 DEL CODICE CIVILE, LA PROPOSTA DIRETTA A CONCLUDERE UN CONTRATTO DA CUI DERIVINO OBBLIGAZIONI SOLO PER IL PROPONENTE:   È IRREVOCABILE APPENA GIUNGE A CONOSCENZA DELLA PARTE ALLA QUALE È DESTINATA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1334 DEL CODICE CIVILE, QUANDO PRODUCONO EFFETTO GLI ATTI UNILATERALI?   DAL MOMENTO IN CUI PERVENGONO A CONOSCENZA DEL DESTINATARIO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1339 DEL CODICE CIVILE, LE CLAUSOLE, I PREZZI DI BENI O DI SERVIZI, IMPOSTI DALLA LEGGE SONO INSERITI NEL CONTRATTO:   DI DIRITTO, ANCHE IN SOSTITUZIONE DELLE CLAUSOLE DIFFORMI APPOSTE DALLE PARTI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1340 DEL CODICE CIVILE, LE CLAUSOLE D'USO:   SI INTENDONO INSERITE NEL CONTRATTO, SE NON RISULTA CHE NON SONO STATE VOLUTE DALLE PARTI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1348 DEL CODICE CIVILE, LA PRESTAZIONE DI COSE FUTURE PUÒ ESSERE DEDOTTA IN CONTRATTO?   SÌ, SALVI I PARTICOLARI DIVIETI DELLA LEGGE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1350 DEL CODICE CIVILE È RICHIESTA UNA FORMA DETERMINATA PER LA STIPULA DI UN CONTRATTO DI ANTICRESI?   SÌ, L'ATTO PUBBLICO O LA SCRITTURA PRIVATA A PENA DI NULLITÀ
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1350 DEL CODICE CIVILE ,PER I CONTRATTI DI LOCAZIONE DI IMMOBILI AVENTI DURATA SUPERIORE A 9 ANNI, QUALE FORMA È RICHIESTA COME REQUISITO SOSTANZIALE?   ATTO PUBBLICO O SCRITTURA PRIVATA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1350 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO CHE COSTITUISCE IL DIRITTO DI ABITAZIONE:   DEVE SEMPRE AVERE FORMA SCRITTA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1352 DEL CODICE CIVILE, SE LE PARTI HANNO CONVENUTO PER ISCRITTO DI ADOTTARE UNA DETERMINATA FORMA PER LA FUTURA CONCLUSIONE DI UN CONTRATTO E QUESTA NON VIENE RISPETTATA :   CIASCUNA DELLE PARTI PUO' FAR VALERE L'INVALIDITA' DEL CONTRATTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1354 DEL CODICE CIVILE, È VALIDO IL CONTRATTO AL QUALE È APPOSTA UNA CONDIZIONE ILLECITA?   NO, MAI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1354 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO AL QUALE È APPOSTA UNA CONDIZIONE SOSPENSIVA CONTRARIA AL BUON COSTUME È:   NULLO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1354 DEL CODICE CIVILE, LA CONDIZIONE RISOLUTIVA IMPOSSIBILE APPOSTA A UN CONTRATTO:   SI HA COME NON APPOSTA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1360 CC, GLI EFFETTI DELL'AVVERAMENTO DELLA CONDIZIONE:   RETROAGISCONO AL TEMPO DI CONCLUSIONE DEL CONTRATTO, SALVO CHE, PER VOLONTÀ DELLE PARTI O PER LA NATURA DEL RAPPORTO, DEBBANO ESSERE RIPORTATI A UN MOMENTO DIVERSO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1362 DEL CODICE CIVILE, NELL'INTERPRETARE IL CONTRATTO SI DEVE:   INDAGARE QUALE SIA STATA LA COMUNE INTENZIONE DELLE PARTI E NON LIMITARSI AL SENSO LETTERALE DELLE PAROLE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1363 DEL CODICE CIVILE, NELL'INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA DELLE CLAUSOLE DEL CONTRATTO, QUESTE SI INTERPRETANO:   LE UNE PER MEZZO DELLE ALTRE, ATTRIBUENDO A CIASCUNA IL SENSO CHE RISULTA DAL COMPLESSO DELL'ATTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1365 DEL CODICE CIVILE, NELL'INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO, LE INDICAZIONI ESEMPLIFICATIVE USATE PER SPIEGARE UN PATTO:   NON ESCLUDONO I CASI NON ESPRESSI, AI QUALI, SECONDO RAGIONE, PUÒ ESTENDERSI LO STESSO PATTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1367 DEL CODICE CIVILE, NEL DUBBIO, IL CONTRATTO O LE SINGOLE CLAUSOLE DEVONO INTERPRETARSI:   NEL SENSO IN CUI POSSONO AVERE QUALCHE EFFETTO PIUTTOSTO CHE IN QUELLO IN CUI NON NE AVREBBERO ALCUNO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1368 DEL CODICE CIVILE, NEI CONTRATTI IN CUI UNA DELLE PARTI È UN IMPRENDITORE, LE CLAUSOLE AMBIGUE SI INTERPRETANO SECONDO CIÒ CHE SI PRATICA NEL LUOGO DOVE:   HA SEDE L'IMPRESA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1369 DEL CODICE CIVILE, NELL'INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO, LE ESPRESSIONI CON PIÙ SENSI DEVONO, NEL DUBBIO, ESSERE INTESE:   NEL SENSO PIÙ CONVENIENTE ALLA NATURA E ALL'OGGETTO DEL CONTRATTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1370 DEL CODICE CIVILE, LE CLAUSOLE GENERALI INSERITE NELLE CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO E PREDISPOSTE DA UNO DEI CONTRAENTI, S'INTERPRETANO, NEL DUBBIO:   A FAVORE DELL'ALTRO CONTRAENTE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1371 DEL CODICE CIVILE, NEL CASO IL CONTRATTO RIMANGA OSCURO NONOSTANTE L'APPLICAZIONE DELLE VARIE REGOLE INTERPRETATIVE, ESSO DEVE ESSERE INTESO, SE A TITOLO ONEROSO:   NEL SENSO CHE REALIZZI UN EQUO CONTEMPERAMENTO DEGLI INTERESSI DELLE PARTI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1373 DEL CODICE CIVILE, SE A UNA DELLE PARTI È ATTRIBUITA LA FACOLTÀ DI RECEDERE DAL CONTRATTO, TALE FACOLTÀ PUÒ ESSERE ESERCITATA:   FINCHÉ IL CONTRATTO NON ABBIA AVUTO UN PRINCIPIO DI ESECUZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1373 DEL CODICE CIVILE, SE LE PARTI STABILISCONO IN UN CONTRATTO A ESECUZIONE CONTINUATA LA POSSIBILITÀ DI RECEDERE UNILATERALMENTE, IL RECESSO HA EFFETTO PER LE PRESTAZIONI GIÀ ESEGUITE O IN CORSO DI ESECUZIONE?   NO, MAI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1374 DEL CODICE CIVILE , IL CONTRATTO OBBLIGA LE PARTI SOLO A QUANTO E' NEL MEDESIMO ESPRESSO?   NON SOLO , MA ANCHE A TUTTE LE CONSEGUENZE CHE NE DERIVANO SECONDO LA LEGGE, O, IN MANCANZA, SECONDO GLI USI E L'EQUITA'
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1376 DEL CODICE CIVILE, I CONTRATTI A EFFETTI REALI SONO QUELLI:   CHE HANNO COME OGGETTO IL TRASFERIMENTO DELLA PROPRIETÀ DI UNA COSA DETERMINATA O DI ALTRO DIRITTO REALE OVVERO IL TRASFERIMENTO DI UN ALTRO DIRITTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1378 DEL CODICE CIVILE, NEI CONTRATTI CHE HANNO A OGGETTO IL TRASFERIMENTO DI COSE DETERMINATE SOLO NEL GENERE, CHE DEVONO ESSERE TRASPORTATE DA UN LUOGO A UN ALTRO, L'INDIVIDUAZIONE AVVIENE:   ANCHE MEDIANTE LA CONSEGNA AL VETTORE O ALLO SPEDIZIONIERE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1379 DEL CODICE CIVILE, IL DIVIETO DI ALIENAZIONE:   HA EFFETTO SOLO TRA LE PARTI E NON È VALIDO SE NON È CONTENUTO ENTRO CONVENIENTI LIMITI DI TEMPO E SE NON RISPONDE A UN APPREZZABILE INTERESSE DI UNA DELLE PARTI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1380 DEL CODICE CIVILE, A CHI SPETTA IL GODIMENTO DELLA COSA NEL CASO IN CUI UNA PERSONA, CON SUCCESSIVI CONTRATTI, CONCEDA A DIVERSI CONTRAENTI UN DIRITTO PERSONALE DI GODIMENTO RELATIVO A QUELLA STESSA COSA?   AL CONTRAENTE CHE PER PRIMO HA CONSEGUITO IL GODIMENTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1382 DEL CODICE CIVILE, IN QUALE CASO LA CLAUSOLA PENALE HA L'EFFETTO DI LIMITARE IL RISARCIMENTO ALLA PRESTAZIONE PROMESSA E NON ADEMPIUTA?   OVE NON SIA STATA CONVENUTA LA RISARCIBILITÀ DEL DANNO ULTERIORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1382 DEL CODICE CIVILE, LA CLAUSOLA PENALE DEVE RIVESTIRE UNA FORMA PARTICOLARE?   NO, NESSUNA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1382 DEL CODICE CIVILE, LE PARTI POSSONO CONVENIRE NEL CONTRATTO CHE LA CLAUSOLA PENALE POSSA ESSERE APPLICATA ANCHE IN CASO DI:   RITARDO NELL'ADEMPIMENTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1383 DEL CODICE CIVILE, NELL'AMBITO DELLA DISCIPLINA DELLA CLAUSOLA PENALE, COSA SI INTENDE PER "DIVIETO DI CUMULO"?   IL CREDITORE NON PUÒ DOMANDARE INSIEME LA PRESTAZIONE PRINCIPALE E LA PENALE, SE QUESTA NON È STATA STIPULATA PER IL SEMPLICE RITARDO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1385 DEL CODICE CIVILE, LA CAPARRA CONFIRMATORIA:   DEVE ESSERE RESTITUITA IN CASO DI ADEMPIMENTO OVVERO IMPUTATA ALLA PRESTAZIONE DOVUTA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1386 DEL CODICE CIVILE, LA CAPARRA PENITENZIALE:   HA LA FUNZIONE DI CORRISPETTIVO DEL RECESSO, OVE QUESTO SIA PREVISTO NEL CONTRATTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1389 DEL CODICE CIVILE, QUANDO LA RAPPRESENTANZA È STATA CONFERITA DALL'INTERESSATO, PER LA VALIDITÀ DEL CONTRATTO CONCLUSO DAL RAPPRESENTANTE, QUEST'ULTIMO DEVE ESSERE ALMENO:   CAPACE DI INTENDERE E VOLERE, AVENDO RIGUARDO ALLA NATURA E AL CONTENUTO DEL CONTRATTO STESSO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1391 DEL CODICE CIVILE, NELL'AMBITO DELLA RAPPRESENTANZA, QUANDO È RILEVANTE LO STATO DI BUONA O MALA FEDE, SI HA RIGUARDO:   ALLA PERSONA DEL RAPPRESENTANTE, SALVO CHE SI TRATTI DI ELEMENTI PREDETERMINATI DAL RAPPRESENTATO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1392 DEL CODICE CIVILE, LA PROCURA CON CUI VIENE CONFERITO IL POTERE DI RAPPRESENTANZA NON HA EFFETTO SE NON VIENE RILASCIATA:   CON LE FORME PRESCRITTE PER IL CONTRATTO CHE IL RAPPRESENTANTE DEVE CONCLUDERE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1395 DEL CODICE CIVILE, DI REGOLA, IL CONTRATTO CHE IL RAPPRESENTANTE CONCLUDE CON SE STESSO:   È ANNULLABILE SU RICHIESTA DEL RAPPRESENTATO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1395 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO CHE IL RAPPRESENTANTE CONCLUDE CON SE STESSO È, SALVO LE ECCEZIONI PREVISTE DALLA LEGGE, SEMPRE NULLO?   NO, MA È ANNULLABILE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1396 DEL CODICE CIVILE, LE MODIFICAZIONI DELLA PROCURA SONO SEMPRE OPPONIBILI AI TERZI?   NON SEMPRE : SE NON SONO STATE PORTATE A CONOSCENZA DEI TERZI CON MEZZI IDONEI, SONO OPPONIBILI SOLO SE SI PROVA CHE I TERZI LE CONOSCEVANO AL MOMENTO DELLA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1399 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO CONCLUSO DAL RAPPRESENTANTE SENZA POTERE PUÒ ESSERE RATIFICATO DAL RAPPRESENTATO?   SÌ, MA CON L'OSSERVANZA DELLE FORME PRESCRITTE PER LA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1399 DEL CODICE CIVILE, NEL CASO IN CUI UN SOGGETTO ABBIA CONTRATTATO COME RAPPRESENTANTE SENZA AVERNE I POTERI:   IL CONTRATTO PUÒ ESSERE RATIFICATO DALL'INTERESSATO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 14 DEL CODICE CIVILE, LE ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE DEVONO ESSERE COSTITUITE CON:   ATTO PUBBLICO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 14 DEL CODICE CIVILE, UNA FONDAZIONE SI COSTITUISCE:   CON ATTO PUBBLICO O TESTAMENTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1401 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRAENTE PUÒ RISERVARSI LA FACOLTÀ DI RENDERE NOTA SUCCESSIVAMENTE L'IDENTITÀ DELLA PERSONA IN CAPO ALLA QUALE SI PRODURRANNO GLI EFFETTI DEL CONTRATTO:   NEL CONTRATTO PER PERSONA DA NOMINARE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1404, NEL CONTRATTO PER PERSONA DA NOMINARE, QUANDO LA DICHIARAZIONE DI NOMINA E' STATA VALIDAMENTE FATTA:   LA PERSONA NOMINATA ACQUISTA I DIRITTI E ASSUME GLI OBBLIGHI DERIVANTI DAL CONTRATTO CON EFFETTO DAL MOMENTO IN CUI QUESTO FU STIPULATO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1409 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRAENTE CEDUTO PUO' OPPORRE AL CESSIONARIO LE ECCEZIONI FONDATE SU ALTRI RAPPORTI CON IL CEDENTE?   NO, SALVO CHE NE ABBIA FATTO ESPRESSA RISERVA AL MOMENTO IN CUI HA CONSENTITO LA SOSTITUZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1411 DEL CODICE CIVILE, NEL CONTRATTO A FAVORE DI TERZO, SALVO PATTO CONTRARIO, IL TERZO ACQUISTA IL DIRITTO CONTRO IL PROMITTENTE:   PER EFFETTO DELLA STIPULAZIONE DEL CONTRATTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1412 DEL CODICE CIVILE, QUANDO NEL CONTRATTO A FAVORE DI TERZO SI PREVEDE CHE LA PRESTAZIONE DEBBA ESSERE FATTA AL TERZO DOPO LA MORTE DELLO STIPULANTE, QUESTI PUÒ REVOCARE IL BENEFICIO:   ANCHE CON UNA DISPOSIZIONE TESTAMENTARIA E NONOSTANTE IL TERZO ABBIA DICHIARATO DI VOLERNE PROFITTARE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1414 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO SIMULATO PRODUCE EFFETTI TRA LE PARTI?   NO, MAI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1414 DEL CODICE CIVILE, SE LE PARTI HANNO VOLUTO CONCLUDERE UN CONTRATTO DIVERSO DA QUELLO APPARENTE:   HA EFFETTO TRA ESSE IL CONTRATTO DISSIMULATO, PURCHÉ NE SUSSISTANO I REQUISITI DI SOSTANZA E DI FORMA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1414 DEL CODICE CIVILE, UNA COMPRAVENDITA TRA FRATELLI CHE DISSIMULA UNA DONAZIONE EFFETTIVA HA EFFICACIA TRA LE PARTI?   NO, MAI; HA EFFETTO TRA LE PARTI IL NEGOZIO DISSIMULATO, PURCHÉ NE SUSSISTANO I REQUISITI DI SOSTANZA E DI FORMA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1417 DEL CODICE CIVILE, LA PROVA PER TESTIMONI DELLA SIMULAZIONE È AMMISSIBILE SENZA LIMITI:   SE LA DOMANDA È PROPOSTA DA CREDITORI O DA TERZI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1418 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO È NULLO QUANDO:   L'OGGETTO DEL CONTRATTO È ILLECITO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1418 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO È NULLO QUANDO:   MANCA L'ACCORDO DELLE PARTI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1420 LA NULLITA' CHE COLPISCE IL VINCOLO DI UNA SOLA DELLE PARTI DETERMINA LA NULLITÀ DELL'INTERO CONTRATTO?   NO, SALVO CHE LA PARTECIPAZIONE DI ESSA DEBBA, SECONDO LE CIRCOSTANZE, CONSIDERARSI ESSENZIALE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1422 DEL CODICE CIVILE, L'AZIONE PER FAR DICHIARARE LA NULLITÀ DI UN CONTRATTO:   NON È SOGGETTA A PRESCRIZIONE, SALVI GLI EFFETTI DELL'USUCAPIONE E DELLA PRESCRIZIONE DELLE AZIONI DI RIPETIZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1423 CODICE CIVILE, PUÒ ESSERE EFFETTUATA LA CONVALIDA DI UN CONTRATTO NULLO?   NO, SALVO CHE LA LEGGE DISPONGA DIVERSAMENTE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1424 DEL CODICE CIVILE, QUALE TIPO DI INVALIDITÀ CONTRATTUALE CONSENTE LA CONVERSIONE DEL CONTRATTO?   LA NULLITÀ, QUALORA IL CONTRATTO INVALIDO PRESENTI I REQUISITI DI SOSTANZA E DI FORMA DI ALTRO CONTRATTO CHE LE PARTI AVREBBERO VOLUTO SE AVESSERO CONOSCIUTO LA NULLITÀ
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1425 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO CONCLUSO DA UNA PARTE LEGALMENTE INCAPACE DI CONTRATTARE È:   ANNULLABILE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1430 DEL CODICE CIVILE, TRA LE POSSIBILI CAUSE DI ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO È PREVISTO L'ERRORE DI CALCOLO?   NO, TRANNE NEL CASO IN CUI SIA UN ERRORE SULLA QUANTITÀ E SIA STATO DETERMINANTE DEL CONSENSO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1434 DEL CODICE CIVILE, LA VIOLENZA PSICOLOGICA È CAUSA DI ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO?   SÌ, ANCHE SE ESERCITATA DA UN TERZO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1436 DEL CODICE CIVILE, LA VIOLENZA PSICHICA, INTESA COME MALE MINACCIATO ALLA PERSONA O AI BENI DEL CONIUGE DEL CONTRAENTE, PUÒ ESSERE CAUSA DI ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO?   SÌ, COME QUANDO LA MINACCIA E' DIRETTA CONTRO LA PERSONA O I BENI DEL CONTRAENTE STESSO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1437 DEL CODICE CIVILE, UNA PARTE PUÒ INVOCARE IL TIMORE REVERENZIALE QUALE UNICA CAUSA DI ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO?   NO, MAI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1439 DEL CODICE CIVILE, I RAGGIRI USATI DAL TERZO POSSONO ESSERE CAUSA DI ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO?   SÌ, NEL CASO IN CUI I RAGGIRI ERANO NOTI AL CONTRAENTE CHE NE HA TRATTO VANTAGGIO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1443 DEL CODICE CIVILE, SE IL CONTRATTO E' ANNULLATO PER INCAPACITA' DI UNO DEI CONTRAENTI, QUESTI DEVE RESTITUIRE ALL'ALTRO LA PRESTAZIONE EVENTUALMENTE RICEVUTA?   NO, SE NON NEI LIMITI IN CUI E' STATA RIVOLTA A SUO VANTAGGIO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1448 DEL CODICE CIVILE, AI CONTRATTI ALEATORI RISULTA INAPPLICABILE:   LA RESCISSIONE PER LESIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1449 DEL CODICE CIVILE, L'AZIONE DI RESCISSIONE DEL CONTRATTO SI PRESCRIVE:   IN UN ANNO DALLA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1452 DEL CODICE CIVILE, LA RESCISSIONE DEL CONTRATTO PUO' PREGIUDICARE I DIRITTI ACQUISTATI DAI TERZI?   NON LI PREGIUDICA, SALVI GLI EFFETTI DELLA TRASCRIZIONE DELLA DOMANDA DI RESCISSIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1453 DEL CODICE CIVILE, QUANDO UNO DEI CONTRAENTI NON ADEMPIE LE SUE OBBLIGAZIONI NEI CONTRATTI A PRESTAZIONI CORRISPETTIVE, COSA NON PUÒ FARE LA CONTROPARTE?   CHIEDERE L'ADEMPIMENTO QUANDO È STATA GIÀ CHIESTA LA RISOLUZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1454 DEL CODICE CIVILE, COME DEVE ESSERE IL TERMINE DELLA DIFFIDA AD ADEMPIERE?   NON PUÒ ESSERE INFERIORE A QUINDICI GIORNI, SALVO DIVERSA PATTUIZIONE DELLE PARTI O SALVO CHE, PER LA NATURA DEL CONTRATTO O SECONDO GLI USI, RISULTI CONGRUO UN TERMINE MINORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1455 DEL CODICE CIVILE, COME DEVE ESSERE L'INADEMPIMENTO IN UN CONTRATTO A PRESTAZIONI CORRISPETTIVE PER DETERMINARNE LA RISOLUZIONE ?   DI NON SCARSA IMPORTANZA, AVUTO RIGUARDO ALL'INTERESSE DELLA PARTE NON INADEMPIENTE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1456 DEL CODICE CIVILE, QUANDO SIA STATA PREVISTA UNA CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA PER L'IPOTESI IN CUI UNA DETERMINATA OBBLIGAZIONE NON SIA ADEMPIUTA SECONDO LE MODALITA' STABILITE E TALE EVENIENZA IN EFFETTI SI VERIFICA:   IL CONTRATTO SI RISOLVE DI DIRITTO QUANDO LA PARTE INTERESSATA DICHIARA ALL'ALTRA CHE INTENDE VALERSI DELLA CLAUSOLA RISOLUTIVA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1460 DEL CODICE CIVILE, L'ECCEZIONE D'INADEMPIMENTO PUÒ ESSERE SOLLEVATA IN QUALUNQUE CASO IN CUI LA CONTROPARTE NON ADEMPIA?   NO, NON PUÒ ESSERE ECCEPITA SE, AVUTO RIGUARDO ALLE CIRCOSTANZE, IL RIFIUTO È CONTRARIO ALLA BUONA FEDE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1461 DEL CODICE CIVILE, SULLA BASE DI QUALI PRESUPPOSTI UN CONTRAENTE PUO' SOSPENDERE L'ESECUZIONE DELLA PRESTAZIONE DA LUI DOVUTA?   QUANDO LE CONDIZIONI PATRIMONIALI DELL'ALTRO CONTRAENTE SIANO DIVENUTE TALI DA PORRE IN EVIDENTE PERICOLO IL CONSEGUIMENTO DELLA CONTROPRESTAZIONE, SALVO CHE SIA PRESTATA IDONEA GARANZIA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1462 DEL CODICE CIVILE, LA CLAUSOLA CON CUI SI STABILISCE CHE UNA DELLE PARTI NON PUÒ OPPORRE ECCEZIONI AL FINE DI EVITARE O RITARDARE LA PRESTAZIONE DOVUTA:   NON HA EFFETTO PER LE ECCEZIONI DI NULLITÀ, DI ANNULLABILITÀ E DI RESCISSIONE DEL CONTRATTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1463 DEL CODICE CIVILE, IN CASO DI IMPOSSIBILITÀ TOTALE DELLA PRESTAZIONE NEI CONTRATTI CON PRESTAZIONI CORRISPETTIVE, LA PARTE LIBERATA PER LA SOPRAVVENUTA IMPOSSIBILITÀ DELLA PRESTAZIONE:   NON PUÒ CHIEDERE LA CONTROPRESTAZIONE E DEVE RESTITUIRE QUANTO EVENTUALMENTE GIÀ RICEVUTO, SECONDO LE NORME RELATIVE ALLA RIPETIZIONE DELL'INDEBITO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1465 DEL CODICE CIVILE, NEI CONTRATTI CHE TRASFERISCONO LA PROPRIETA' DI UNA COSA DETERMINATA,IL PERIMENTO DELLA COSA PER UNA CAUSA NON IMPUTABILE ALL'ALIENANTE, LIBERA L'ACQUIRENTE DALL'OBBLIGO DI ESEGUIRE LA CONTROPRESTAZIONE?   NO, ANCORCHE'' LA COSA NON GLI SIA STATA CONSEGNATA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1466 DEL CODICE CIVILE, NEL CONTRATTO PLURILATERALE, L'IMPOSSIBILITA' DELLA PRESTAZIONE DI UNA DELLE PARTI:   NON IMPORTA LO SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO RISPETTO ALLE ALTRE, SALVO CHE LA PRESTAZIONE MANCATA DEBBA, SECONDO LE CIRCOSTANZE, CONSIDERARSI ESSENZIALE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1470 DEL CODICE CIVILE, LA VENDITA È UN CONTRATTO:   CONSENSUALE A EFFETTI REALI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1470 DEL CODICE CIVILE, LA VENDITA È UN CONTRATTO:   CHE HA PER OGGETTO IL TRASFERIMENTO DELLA PROPRIETÀ DI UNA COSA O IL TRASFERIMENTO DI UN ALTRO DIRITTO VERSO IL CORRISPETTIVO DI UN PREZZO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1472 DEL CODICE CIVILE, QUANDO OGGETTO DELLA VENDITA DI COSE FUTURE SONO I FRUTTI DI UN FONDO, LA PROPRIETA' SI ACQUISTA:   QUANDO I FRUTTI SONO SEPARATI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1474 DEL CODICE CIVILE, SE IL CONTRATTO DI VENDITA HA PER OGGETTO COSE CHE IL VENDITORE VENDE ABITUALMENTE E LE PARTI NON HANNO DETERMINATO IL PREZZO:   SALVO CASI SPECIFICI, SI PRESUME CHE LE PARTI ABBIANO INTESO RIFERIRSI AL PREZZO NORMALMENTE PRATICATO DAL VENDITORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1475 DEL CODICE CIVILE, QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI RELATIVE AL COMPRATORE È ESATTA?   NORMALMENTE SOSTIENE LE SPESE DI VENDITA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1476 DEL CODICE CIVILE, QUALE TRA LE SEGUENTI NON È UN'OBBLIGAZIONE PRINCIPALE DEL VENDITORE?   CUSTODIRE LA COSA CON DILIGENZA DOPO LA VENDITA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1477 DEL CODICE CIVILE, IL VENDITORE DEVE CONSEGNARE I TITOLI ED I DOCUMENTI RELATIVI ALLA PROPRIETÀ DEL BENE?   SI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1477 DEL CODICE CIVILE, LA COSA VENDUTA DEV'ESSERE CONSEGNATA:   NELLO STATO IN CUI SI TROVAVA AL MOMENTO DELLA VENDITA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1478 DEL CODICE CIVILE, È VALIDA LA VENDITA DI COSA ALTRUI?   SÌ, IL VENDITORE È OBBLIGATO A PROCURARNE L'ACQUISTO AL COMPRATORE, CHE NE DIVIENE PROPRIETARIO NEL MOMENTO IN CUI IL VENDITORE ACQUISTA LA PROPRIETÀ DAL TITOLARE DELLA STESSA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1481 DEL CODICE CIVILE, IL COMPRATORE PUÒ SOSPENDERE IL PAGAMENTO DEL PREZZO QUANDO HA RAGIONE DI TEMERE CHE IL BENE ACQUISTATO POSSA ESSERE RIVENDICATO DA TERZI?   SÌ, SALVO CHE IL VENDITORE PRESTI IDONEA GARANZIA O CHE IL PERICOLO FOSSE NOTO ALL'ACQUIRENTE GIÀ AL MOMENTO DELLA VENDITA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1485 DEL CODICE CIVILE, IL COMPRATORE CONVENUTO IN GIUDIZIO DA UN TERZO CHE PRETENDE DI AVERE DIRITTI SULLA COSA VENDUTA:   DEVE CHIAMARE IN CAUSA IL VENDITORE, ALTRIMENTI RISCHIA LA PERDITA DEL DIRITTO ALLA GARANZIA DA PARTE DEL VENDITORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1487 DEL CODICE CIVILE, NEL CONTRATTO DI VENDITA I CONTRAENTI POSSONO PATTUIRE CHE IL VENDITORE NON SIA SOGGETTO AD ALCUNA GARANZIA?   SÌ, POSSONO PATTUIRE IN TAL SENSO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1498 DEL CODICE CIVILE, QUAL È L'OBBLIGAZIONE PRINCIPALE DEL COMPRATORE IN UN CONTRATTO DI COMPRAVENDITA DI BENI MOBILI?   PAGARE IL PREZZO CONVENUTO NEL LUOGO E NEL TERMINE STABILITO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 15 DEL CODICE CIVILE, L'ATTO COSTITUTIVO DI UNA FONDAZIONE È REVOCABILE?   SÌ, DAL FONDATORE, FINO A QUANDO NON SIA INTERVENUTO IL RICONOSCIMENTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1500 DEL CODICE CIVILE, COM'È DEFINITO IL DIRITTO DEL VENDITORE DI RIAVERE LA PROPRIETÀ DELLA COSA VENDUTA MEDIANTE LA RESTITUZIONE DEL PREZZO?   DIRITTO DI RISCATTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1500 DEL CODICE CIVILE, NEL PATTO DI RISCATTO LA CLAUSOLA CON CUI SI PREVEDE LA RESTITUZIONE DI UN PREZZO SUPERIORE A QUELLO STIPULATO PER LA VENDITA È:   NULLA PER L'ECCEDENZA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1515 DEL CODICE CIVILE, QUALE RIMEDIO HA IL VENDITORE SE IL COMPRATORE NON ADEMPIE L'OBBLIGAZIONE DI PAGARE IL PREZZO?   IL VENDITORE PUÒ FAR VENDERE SENZA RITARDO IL BENE PER CONTO E A SPESE DEL COMPRATORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1523 DEL CODICE CIVILE, NELLA VENDITA A RATE CON RISERVA DELLA PROPRIETÀ DI UN'AUTOVETTURA, IL COMPRATORE ACQUISTA LA PROPRIETÀ DEL BENE:   CON IL PAGAMENTO DELL'ULTIMA RATA DI PREZZO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1531 DEL CODICE CIVILE, NELLA VENDITA A TERMINE DI TITOLI DI CREDITO, GLI INTERESSI E I DIVIDENDI ESIGIBILI DOPO LA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO E PRIMA DELLA SCADENZA DEL TERMINE, SE RISCOSSI DAL VENDITORE, A QUALE SOGGETTO SONO ACCREDITATI?   AL COMPRATORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1531 DEL CODICE CIVILE, QUALORA LA VENDITA ABBIA PER OGGETTO TITOLI AZIONARI A CHI SPETTA IL DIRITTO DI VOTO?   AL VENDITORE FINO AL MOMENTO DELLA CONSEGNA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1541 DEL CODICE CIVILE, NELLA VENDITA DI COSE IMMOBILI, IL DIRITTO DEL VENDITORE AL SUPPLEMENTO DEL PREZZO SI PRESCRIVE:   IN UN ANNO DALLA CONSEGNA DELL'IMMOBILE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1543 DEL CODICE CIVILE, È NULLA LA VENDITA DI UN'EREDITÀ CHE NON AVVIENE PER ATTO SCRITTO?   SÌ, SEMPRE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1548 DEL CODICE CIVILE, NEL CONTRATTO DI RIPORTO, IL RIMBORSO DEL PREZZO DEI TITOLI VENDUTI:   PUÒ ESSERE AUMENTATO O DIMINUITO NELLA MISURA CONVENUTA DALLE PARTI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1549 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO DI RIPORTO SI PERFEZIONA:   CON LA CONSEGNA DEI TITOLI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1550 DEL CODICE CIVILE, IL DIRITTO DI VOTO INERENTE A TITOLI DATI A RIPORTO SPETTA:   AL RIPORTATORE, SALVO PATTO CONTRARIO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1552 DEL CODICE CIVILE CON IL CONTRATTO DI PERMUTA SI TRASFERISCE SOLO LA PROPRIETÀ?   NO, SI POSSONO TRASFERIRE ANCHE ALTRI DIRITTI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1554 DEL CODICE CIVILE, A CARICO DI QUALE SOGGETTO SONO POSTE LE SPESE DELLA PERMUTA?   SALVO PATTO CONTRARIO, LE SPESE SONO A CARICO DI ENTRAMBI I CONTRAENTI, IN PARTI UGUALI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1555 DEL CODICE CIVILE, AL CONTRATTO DI PERMUTA POSSONO ESSERE APPLICATE LE NORME STABILITE PER LA VENDITA?   SÌ, SE COMPATIBILI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1559 DEL CODICE CIVILE, LA SOMMINISTRAZIONE:   È UN CONTRATTO CON IL QUALE UNA PARTE SI OBBLIGA, VERSO CORRISPETTIVO DI UN PREZZO, A ESEGUIRE, A FAVORE DELL'ALTRA, PRESTAZIONI PERIODICHE O CONTINUATIVE DI COSE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1562 DEL CODICE CIVILE, NELLA SOMMINISTRAZIONE A CARATTERE CONTINUATIVO IL PREZZO E' PAGATO:   SECONDO LE SCADENZE D'USO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1562, NELLA SOMMINISTRAZIONE A CARATTERE PERIODICO IL PREZZO E' CORRISPOSTO:   ALL'ATTO DELLE SINGOLE PRESTAZIONI E IN PROPORZIONE DI CIASCUNA DI ESSE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1570, AL CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE SI APPLICANO IN QUANTO COMPATIBILI:   LE REGOLE CHE DISCIPLINANO IL CONTRATTO A CUI CORRISPONDONO LE SINGOLE PRESTAZIONI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1572 DEL CODICE CIVILE, LE PARTI POSSONO STABILIRE L'ANTICIPAZIONE DEL CORRISPETTIVO DELLA LOCAZIONE PER UNA DURATA SUPERIORE A UN ANNO?   SÌ, MA È UN ATTO ECCEDENTE L'ORDINARIA AMMINISTRAZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1572 DEL CODICE CIVILE, PER "LOCAZIONI ECCEDENTI L'ORDINARIA AMMINISTRAZIONE" SI INTENDONO I CONTRATTI DI LOCAZIONE:   CON UNA DURATA SUPERIORE A NOVE ANNI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1573 DEL CODICE CIVILE, LA LOCAZIONE NON PUÒ STIPULARSI PER UN TEMPO ECCEDENTE:   I TRENT'ANNI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1573 DEL CODICE CIVILE, SE E' STATA STIPULATA UNA LOCAZIONE CON DURATA 40 ANNI, IL CONTRATTO:   E' VALIDO MA LA DURATA E' RIDOTTA A 30 ANNI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1574 DEL CODICE CIVILE, LA DURATA DELLA LOCAZIONE DI LOCALI PER L'ESERCIZIO DI UNA PROFESSIONE, SE NON È STATA DETERMINATA DALLE PARTI E SALVI GLI USI LOCALI, SI INTENDE CONVENUTA PER:   UN ANNO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1574 DEL CODICE CIVILE, SE PER LA LOCAZIONE DI DUE LOCALI PER L'ESERCIZIO DI UNA SCUOLA DI BALLO, NON È STATA PREVISTA LA DURATA DELLA LOCAZIONE, QUEST'ULTIMA È DI:   UN ANNO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1576 DEL CODICE CIVILE, NELLA LOCAZIONE LE SPESE DI PICCOLA MANUTENZIONE SONO A CARICO:   DEL CONDUTTORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 16 DEL CODICE CIVILE, L'INDICAZIONE DELLO SCOPO DI UN'ASSOCIAZIONE È CONTENUTA:   NECESSARIAMENTE SIA NELL'ATTO COSTITUTIVO SIA NELLO STATUTO DELL'ASSOCIAZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1614 DEL CODICE CIVILE, NELLA LOCAZIONE DI IMMOBILI, SE L'INQUILINO MUORE QUANDO MANCA PIÙ DI UN ANNO ALLA SCADENZA DEL CONTRATTO ED È STATA VIETATA LA SUBLOCAZIONE, GLI EREDI:   POSSONO RECEDERE DAL CONTRATTO ENTRO TRE MESI DALLA MORTE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1629 DEL CODICE CIVILE, L'AFFITTO DI FONDI RUSTICI DESTINATI AL RIMBOSCHIMENTO PUÒ ESSERE STIPULATO PER UN TERMINE MASSIMO DI:   NOVANTANOVE ANNI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1657 DEL CODICE CIVILE, IL CORRISPETTIVO DI UN APPALTO PUÒ ESSERE DETERMINATO DAL GIUDICE?   SÌ, SE LE PARTI NON NE HANNO CONVENUTO LA MISURA NÉ STABILITO IL MODO PER DETERMINARLA E NON È POSSIBILE CALCOLARE LA MISURA DEL CORRISPETTIVO FACENDO RIFERIMENTO ALLE TARIFFE ESISTENTI O AGLI USI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1658 DEL CODICE CIVILE, NEL CONTRATTO DI APPALTO LA MATERIA NECESSARIA A COMPIERE L'OPERA DEVE ESSERE FORNITA:   DALL'APPALTATORE, SE NON È DIVERSAMENTE STABILITO DAL CONTRATTO O DAGLI USI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1668 DEL CODICE CIVILE, NEL CASO DI DIFFORMITÀ O VIZI DELL'OPERA APPALTATA, IL COMMITTENTE PUÒ CHIEDERE LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO SE LA DIFFORMITÀ O I VIZI:   RENDONO L'OPERA DEL TUTTO INADATTA ALLA SUA DESTINAZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1671 DEL CODICE CIVILE, NEL CASO DI CONTRATTO DI APPALTO, IL COMMITTENTE PUÒ RECEDERE DAL CONTRATTO?   SÌ, PURCHÉ TENGA INDENNE L'APPALTATORE DELLE SPESE SOSTENUTE, DEI LAVORI ESEGUITI E DEL MANCATO GUADAGNO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1676 DEL CODICE CIVILE, I DIPENDENTI DELL'APPALTATORE HANNO DIRITTO A CHIEDERE LA RETRIBUZIONE RIMASTA IMPAGATA AL COMMITTENTE?   SÌ, MA FINO ALLA CONCORRENZA DEL DEBITO CHE IL COMMITTENTE HA VERSO L'APPALTATORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1681 DEL CODICE CIVILE, IL VETTORE RISPONDE DELL'AVARIA DELLE COSE CHE IL VIAGGIATORE PORTA CON SÉ?   SÌ, SE NON PROVA DI AVER ADOTTATO TUTTE LE MISURE IDONEE A EVITARE IL DANNO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1681 DEL CODICE CIVILE, LE CLAUSOLE CONTRATTUALI CHE LIMITANO LA RESPONSABILITÀ DEL VETTORE PER I SINISTRI CHE COLPISCONO IL VIAGGIATORE:   SONO NULLE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1685 DEL CODICE CIVILE, IL MITTENTE PUÒ SOSPENDERE IL TRASPORTO E CHIEDERE LA RESTITUZIONE DELLE COSE?   SÌ, RIMBORSANDO LE SPESE E RISARCENDO I DANNI DERIVANTI DAL CONTRORDINE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1721 DEL CODICE CIVILE, CON RIFERIMENTO AL CONTRATTO DI MANDATO, QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI È VERA?   IL MANDATARIO HA DIRITTO DI SODDISFARSI SUI CREDITI PECUNIARI SORTI DAGLI AFFARI CHE HA CONCLUSO, CON PRECEDENZA SUL MANDANTE E SUI CREDITORI DI QUESTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1723 DEL CODICE CIVILE, SE ERA STATA PATTUITA L'IRREVOCABILITÀ E IL MANDANTE REVOCA IL MANDATO:   LA REVOCA È INEFFICACE QUANDO IL MANDATO È ANCHE NELL'INTERESSE DEL MANDATARIO O DI TERZI, ALTRIMENTI È EFFICACE, MA IL MANDANTE È RESPONSABILE DEI DANNI SALVO CHE SUSSISTA GIUSTA CAUSA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1737 DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO DI SPEDIZIONE È:   UN MANDATO CON IL QUALE UNA PARTE ASSUME L'OBBLIGO DI CONCLUDERE, IN NOME PROPRIO E PER CONTO DEL MANDANTE, UN CONTRATTO DI TRASPORTO E DI COMPIERE LE OPERAZIONI ACCESSORIE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1748 DEL CODICE CIVILE, LA PROVVIGIONE ALL'AGENTE È DOVUTA ANCHE PER GLI AFFARI CONCLUSI DAL PREPONENTE CON TERZI CHE L'AGENTE AVEVA IN PRECEDENZA ACQUISITO COME CLIENTI PER AFFARI DELLO STESSO TIPO O APPARTENENTI ALLA ZONA RISERVATA ALL'AGENTE?   SÌ, SALVO CHE SIA DIVERSAMENTE PATTUITO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1748 DEL CODICE CIVILE, PER TUTTI GLI AFFARI CONCLUSI DURANTE IL CONTRATTO DI AGENZIA, L'AGENTE HA DIRITTO ALLA PROVVIGIONE:   QUANDO L'OPERAZIONE È STATA CONCLUSA PER EFFETTO DEL SUO INTERVENTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1754 DEL CODICE CIVILE, IL MEDIATORE È COLUI CHE:   METTE IN RELAZIONE DUE O PIÙ PARTI PER LA CONCLUSIONE DI UN AFFARE SENZA ESSERE LEGATO AD ALCUNA DI ESSE DA RAPPORTI DI COLLABORAZIONE, DIPENDENZA O RAPPRESENTANZA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1766 DEL CODICE CIVILE, COME SI DEFINISCE IL CONTRATTO COL QUALE UNA PARTE RICEVE DALL'ALTRA UNA COSA MOBILE CON L'OBBLIGO DI CUSTODIRLA E DI RESTITUIRLA IN NATURA?   IL DEPOSITO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1768 DEL CODICE CIVILE, SE IL DEPOSITO È GRATUITO, LA RESPONSABILITÀ PER COLPA DEL DEPOSITARIO:   È VALUTATA CON MINOR RIGORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1770 DEL CODICE CIVILE, IL DEPOSITARIO PUÒ SERVIRSI DELLA COSA DEPOSITATA?   SÌ, MA DIETRO CONSENSO DEL DEPOSITANTE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1805 DEL CODICE CIVILE, IL COMODATARIO È RESPONSABILE SE LA COSA PERISCE PER UN CASO FORTUITO?   SÌ, SE POTEVA SOTTRARLA ALL'EVENTO SOSTITUENDOLA CON LA COSA PROPRIA, O SE, POTENDO SALVARE UNA DELLE DUE COSE, HA PREFERITO LA PROPRIA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1806 DEL CODICE CIVILE, IN TEMA DI CONTRATTO DI COMODATO, SE LA COSA E' STATA STIMATA AL TEMPO DEL CONTRATTO, IL SUO PERIMENTO   E' A CARICO DEL COMODATARIO, ANCHE SE AVVENUTO PER CAUSA A LUI NON IMPUTABILE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1822, CHI HA PROMESSO DI DARE A MUTUO PUO' RIFIUTARE L'ADEMPIMENTO DELLA SUA OBBLIGAZIONE   SE LE CONDIZIONI PATRIMONIALI DELL'ALTRO CONTRAENTE SONO DIVENUTE TALI DA RENDERE NOTEVOLEMNET DIFFICILE LA RESTITUZIONE E NON GLI SONO OFFERTE IDONEE GARANZIE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1880 DEL CODICE CIVILE, LA RENDITA VITALIZIA COSTITUITA MEDIANTE CONTRATTO È DOVUTA AL CREDITORE:   IN PROPORZIONE DEL NUMERO DEI GIORNI VISSUTI DA COLUI SULLA VITA DEL QUALE È COSTITUITA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1895 DEL CODICE CIVILE, SE IL RISCHIO NON È MAI ESISTITO O HA CESSATO DI ESISTERE PRIMA DELLA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO DI ASSICURAZIONE:   IL CONTRATTO È NULLO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1900 DEL CODICE CIVILE, L'ASSICURATORE È OBBLIGATO PER I SINISTRI CAGIONATI DA COLPA GRAVE DEL BENEFICIARIO?   NO, SALVO PATTO CONTRARIO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1919 DEL CODICE CIVILE, L'ASSICURAZIONE SULLA VITA PUÒ ESSERE STIPULATA:   SULLA VITA PROPRIA O SU QUELLA DI UN TERZO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1920 DEL CODICE CIVILE, NELL'ASSICURAZIONE SULLA VITA A FAVORE DI UN TERZO, LA DESIGNAZIONE DEL BENEFICIARIO PUÒ ESSERE FATTA ESCLUSIVAMENTE:   NEL CONTRATTO DI ASSICURAZIONE, PER TESTAMENTO O CON SUCCESSIVA DICHIARAZIONE SCRITTA COMUNICATA ALL'ASSICURATORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1926 DEL CODICE CIVILE, I CAMBIAMENTI DI ATTIVITÀ DELL'ASSICURATO FANNO CESSARE GLI EFFETTI DELL'ASSICURAZIONE SULLA VITA?   NO, SE NON AGGRAVANO IL RISCHIO IN MODO TALE CHE, SE IL NUOVO STATO DI COSE FOSSE ESISTITO AL TEMPO DEL CONTRATTO, L'ASSICURATORE NON AVREBBE CONSENTITO L'ASSICURAZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1935 DEL CODICE CIVILE, LE LOTTERIE DANNO LUOGO AD AZIONE IN GIUDIZIO?   SÌ, SE SONO STATE LEGALMENTE AUTORIZZATE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1936 DEL CODICE CIVILE, COME SI DEFINISCE CHI, OBBLIGANDOSI PERSONALMENTE VERSO IL CREDITORE, GARANTISCE L'ADEMPIMENTO DI UN'OBBLIGAZIONE ALTRUI?   FIDEIUSSORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1936 DEL CODICE CIVILE, LA FIDEIUSSIONE È EFFICACE:   ANCHE SE IL DEBITORE NON NE HA CONOSCENZA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1938 DEL CODICE CIVILE, LA FIDEIUSSIONE PUÒ ESSERE PRESTATA PER UN'OBBLIGAZIONE CONDIZIONALE?   SÌ, PUÒ ESSERLO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1939 DEL CODICE CIVILE, È VALIDA LA FIDEIUSSIONE SE NON LO È L'OBBLIGAZIONE PRINCIPALE?   NO, SALVO CHE SIA PRESTATA PER UN'OBBLIGAZIONE ASSUNTA DA UN INCAPACE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1939 DEL CODICE CIVILE, SE L'OBBLIGAZIONE PRINCIPALE NON È VALIDA, LA FIDEIUSSIONE RELATIVA È VALIDA?   NO, NON È VALIDA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1941 DEL CODICE CIVILE, LA FIDEIUSSIONE CONTRATTA A CONDIZIONI PIÙ ONEROSE DI QUANTO DOVUTO DAL DEBITORE È:   VALIDA NEI LIMITI DELL'OBBLIGAZIONE PRINCIPALE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1948 DEL CODICE CIVILE, QUANDO IL FIDEIUSSORE DEL FIDEIUSSORE È OBBLIGATO VERSO IL CREDITORE?   NEL CASO IN CUI IL DEBITORE PRINCIPALE E TUTTI I FIDEIUSSORI DI QUESTO SIANO INSOLVENTI, O SIANO LIBERATI PERCHÉ INCAPACI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1955 DEL CODICE CIVILE, LA FIDEIUSSIONE SI ESTINGUE QUANDO IL FIDEIUSSORE NON PUÒ:   PER FATTO DEL CREDITORE, ESSERE SURROGATO NEI DIRITTI, NEL PEGNO, NELLA IPOTECA E NEI PRIVILEGI DEL CREDITORE STESSO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1957 DEL CODICE CIVILE, DOPO LA SCADENZA DELL'OBBLIGAZIONE PRINCIPALE, IL FIDEIUSSORE È LIBERATO?   NO, SE IL CREDITORE ENTRO SEI MESI HA PROPOSTO LE SUE ISTANZE CONTRO IL DEBITORE E LE HA CON DILIGENZA CONTINUATE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1965 DEL CODICE CIVILE, LA TRANSAZIONE È:   IL CONTRATTO COL QUALE LE PARTI, FACENDOSI RECIPROCHE CONCESSIONI, PONGONO FINE A UNA LITE GIÀ INCOMINCIATA O PREVENGONO UNA LITE CHE PUÒ SORGERE TRA LORO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1970 DEL CODICE CIVILE, LA TRANSAZIONE:   NON PUÒ ESSERE IMPUGNATA PER CAUSA DI LESIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1974 DEL CODICE CIVILE, LA TRANSAZIONE FATTA SU LITE GIÀ DECISA CON SENTENZA PASSATA IN GIUDICATO, MA DI CUI LE PARTI, O UNA DI ESSE, NON AVEVANO NOTIZIA, È:   ANNULLABILE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1974 DEL CODICE CIVILE, LA TRANSAZIONE FATTA SU LITE GIÀ DECISA CON SENTENZA PASSATA IN GIUDICATO:   È ANNULLABILE SE LE PARTI O UNA DI ESSE NON NE AVEVANO NOTIZIA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1975 DEL CODICE CIVILE, IN CASO DI TRANSAZIONE CHE LE PARTI HANNO CONCLUSO SOPRA UNO SPECIFICO AFFARE, SE, DOPO LA CONCLUSIONE, SI SCOPRONO DOCUMENTI CHE PROVANO CHE UNA DELLE PARTI NON AVEVA ALCUN DIRITTO, LA TRANSAZIONE CHE RIGUARDA TALE AFFARE DETERMINATO:   È ANNULLABILE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1987 DEL CODICE CIVILE, LE PROMESSE UNILATERALI COSTITUISCONO FONTI DI OBBLIGAZIONE?   NO, SALVO NEI CASI AMMESSI DALLA LEGGE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1989 DEL CODICE CIVILE, LA PROMESSA AL PUBBLICO VINCOLA IL PROMITTENTE:   NON APPENA È RESA PUBBLICA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 1999 DEL CODICE CIVILE, I TITOLI DI CREDITO AL PORTATORE POSSONO ESSERE CONVERTITI DALL'EMITTENTE IN TITOLI NOMINATIVI:   SU RICHIESTA E A SPESE DEL POSSESSORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2010 DEL CODICE CIVILE, LA GIRATA DI UN TITOLO DI CREDITO CUI SIA STATA APPOSTA UNA CONDIZIONE:   E' VALIDA; MA LA CONDIZIONE SI HA COME NON APPOSTA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2034 DEL CODICE CIVILE, LE OBBLIGAZIONI NATURALI SONO RIPETIBILI?   NO, IN QUANTO LA PRESTAZIONE È STATA SPONTANEAMENTE ESEGUITA IN ESECUZIONE DI DOVERI MORALI O SOCIALI, SALVO IL CASO IN CUI SIA STATA RESA DA UN INCAPACE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2036 DEL CODICE CIVILE, CHI HA PAGATO UN DEBITO ALTRUI, CREDENDOSI DEBITORE, PUO'' RIPETERE CIO' CHE HA PAGATO?   SI , SE SI E' CREDUTO DEBITORE IN BASE A UN ERRORE SCUSABILE E SEMPRE CHE IL CREDITORE NON SI SIA PRIVATO IN BUONA FEDE DEL TITOLO O DELLE GARANZIE DEL CREDITO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2043 DEL CODICE CIVILE, IL DANNO È RISARCIBILE:   SE PROVOCATO CON COLPA O DOLO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2043 DEL CODICE CIVILE, UN FATTO CHE HA CAGIONATO UN DANNO AD ALTRI PUÒ ESSERE FONTE DI RESPONSABILITÀ CIVILE?   SÌ, SE IL DANNO PROCURATO È INGIUSTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2047 DEL CODICE CIVILE, CHI RISPONDE DEL DANNO CAGIONATO DA PERSONA INCAPACE DI INTENDERE E DI VOLERE?   CHI È TENUTO ALLA SORVEGLIANZA DELL'INCAPACE, SALVO CHE PROVI DI NON AVER POTUTO IMPEDIRE IL FATTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2048 DEL CODICE CIVILE, I PRECETTORI E I MAESTRI D'ARTE SONO RESPONSABILI DEL DANNO CAGIONATO DAL FATTO ILLECITO DEI LORO ALLIEVI?   SOLO NEL TEMPO IN CUI I SUDDETTI SONO SOTTO LA LORO VIGILANZA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2049 DEL CODICE CIVILE, I PADRONI E I COMMITTENTI SONO RESPONSABILI DEI DANNI ARRECATI DAL FATTO ILLECITO DEI LORO DOMESTICI E COMMESSI?   SI', SE IL FATTO ILLECITO E' POSTO IN ESSERE NELL'ESERCIZIO DELLE INCOMBENZE A CUI SONO ADIBITI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2051 DEL CODICE CIVILE, CHI È RESPONSABILE DEL DANNO CAGIONATO DA COSA IN CUSTODIA?   COLUI CHE NE HA LA CUSTODIA, SALVO CHE PROVI IL CASO FORTUITO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2053 DEL CODICE CIVILE, IL PROPRIETARIO DI UN EDIFICIO È RESPONSABILE DEI DANNI CAGIONATI DALLA ROVINA DELL'EDIFICIO STESSO?   SÌ, SALVO CHE PROVI CHE LA ROVINA NON E' DOVUTA A DIFETTO DI MANUTENZIONE O A VIZIO DI COSTRUZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2055 DEL CODICE CIVILE, SE PIÙ PERSONE CONCORRONO A PRODURRE UN DANNO:   TUTTE SONO OBBLIGATE IN SOLIDO AL RISARCIMENTO DEL DANNO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2058 DEL CODICE CIVILE, IN QUALE CASO IL DANNEGGIATO PUÒ CHIEDERE LA REINTEGRAZIONE IN FORMA SPECIFICA?   QUALORA LA REINTEGRAZIONE SIA, IN TUTTO O IN PARTE, POSSIBILE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 21 DEL CODICE CIVILE, PER DELIBERARE LO SCIOGLIMENTO DELLE ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE, OCCORRE IL VOTO FAVOREVOLE:   DI ALMENO 3/4 DEGLI ASSOCIATI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 22 DEL CODICE CIVILE, CHI ESERCITA L'AZIONE DI RESPOSABILITA CONTRO GLI AMMINISTRATORI DELLE ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE DELIBERATA DALL'ASSEMBLEA?   I NUOVI AMMINISTRATORI O I LIQUIDATORI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 22 DEL CODICE CIVILE, NELLE ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE, LE AZIONI DI RESPONSABILITÀ CONTRO GLI AMMINISTRATORI:   SONO DELIBERATE DALL'ASSEMBLEA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 23 DEL CODICE CIVILE, L'ANNULLAMENTO DELLA DELIBERAZIONE DELL'ASSEMBLEA DI UN'ASSOCIAZIONE PUÒ PREGIUDICARE I DIRITTI ACQUISTATI DA SOGGETTI TERZI IN FORZA DI ATTI COMPIUTI IN ESECUZIONE DI DETTA DELIBERAZIONE?   NO, SE TRATTASI DI TERZI IN BUONA FEDE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 23 DEL CODICE CIVILE, L'IMPUGNATIVA DELLA DELIBERAZIONE DELL'ASSEMBLEA DELLE ASSOCIAZIONI COMPORTA AUTOMATICAMENTE LA SOSPENSIONE DELL'ESECUZIONE DELLA DELIBERAZIONE STESSA?   NO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 24 DEL CODICE CIVILE, LA QUALITÀ DI ASSOCIATO È TRASMISSIBILE?   NO, SALVO CHE SIA CONSENTITO DALL'ATTO COSTITUTIVO O DALLO STATUTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 24 DEL CODICE CIVILE, NELLE ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE, L'ESCLUSIONE DELL'ASSOCIATO PUÒ ESSERE DELIBERATA:   SOLO PER GRAVI MOTIVI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2643 DEL CODICE CIVILE, QUALE TRA I SEGUENTI ATTI NON È SOGGETTO A TRASCRIZIONE?   I CONTRATTI DI LOCAZIONE QUADRIENNALI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2643 DEL CODICE CIVILE, QUALI DEI SEGUENTI ATTI NON SONO SOGGETTI A TRASCRIZIONE?   I CONTRATTI CHE TRASFERISCONO LA PROPRIETÀ DI BENI MOBILI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2666 DEL CODICE CIVILE, LA TRASCRIZIONE GIOVA:   A TUTTI COLORO CHE VI HANNO INTERESSE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2670 DEL CODICE CIVILE, LE SPESE DELLA TRASCRIZIONE SONO A CARICO:   DI CHI LA DOMANDA, SALVO IL DIRITTO AL RIMBORSO NEI CONFRONTI DELL'INTERESSATO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 27 DEL CODICE CIVILE, PER QUALI DELLE SEGUENTI CAUSE PUO' ESTINGUERSI LA PERSONA GIURIDICA?   PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLO SCOPO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2705 DEL CODICE CIVILE, IL TELEGRAMMA HA L'EFFICACIA PROBATORIA DELLA SCRITTURA PRIVATA:   SE L'ORIGINALE CONSEGNATO ALL'UFFICIO DI PARTENZA È SOTTOSCRITTO DAL MITTENTE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2732 DEL CODICE CIVILE, LA CONFESSIONE PUÒ ESSERE REVOCATA ESCLUSIVAMENTE SE È STATA DETERMINATA DA:   ERRORE DI FATTO O VIOLENZA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2751 DEL CODICE CIVILE, HANNO PRIVILEGIO GENERALE SUI MOBILI I CREDITI DI ALIMENTI:   PER GLI ULTIMI TRE MESI A FAVORE DELLE PERSONE ALLE QUALI GLI ALIMENTI SONO DOVUTI PER LEGGE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2784 DEL CODICE CIVILE, POSSONO ESSERE DATE IN PEGNO LE UNIVERSALITÀ DI MOBILI?   SÌ, È POSSIBILE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2784 DEL CODICE CIVILE, QUALE, TRA I SEGUENTI BENI, NON PUÒ ESSERE DATO IN PEGNO?   UN IMMOBILE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2791 DEL CODICE CIVILE, SE È DATA IN PEGNO UNA COSA FRUTTIFERA, A CHI SPETTANO I FRUTTI DALLA STESSA PRODOTTI?   AL CREDITORE, SALVO PATTO CONTRARIO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2791 DEL CODICE CIVILE, SE È DATA IN PEGNO UNA COSA FRUTTIFERA, IL CREDITORE PUÒ FARE SUOI I FRUTTI, IMPUTANDOLI PRIMA ALLE SPESE E AGLI INTERESSI E POI AL CAPITALE?   SÌ, SALVO PATTO CONTRARIO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2799 DEL CODICE CIVILE, IL PEGNO È:   INDIVISIBILE ANCHE SE IL DEBITO O LA COSA DATA IN PEGNO È DIVISIBILE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2810 DEL CODICE CIVILE, SI PUÒ ISCRIVERE IPOTECA SUL DIRITTO DI SUPERFICIE?   SÌ, È POSSIBILE FARLO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2824 DEL CODICE CIVILE, L'ISCRIZIONE D'IPOTECA ESEGUITA IN VIRTÙ DI UN TITOLO ANNULLABILE RIMANE CONVALIDATA CON LA CONVALIDA DEL TITOLO?   SÌ, IN OGNI CASO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2831 DEL CODICE CIVILE, LE OBBLIGAZIONI RISULTANTI DAI TITOLI ALL'ORDINE:   POSSONO ESSERE GARANTITE CON IPOTECA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2861 DEL CODICE CIVILE, PER IL RILASCIO DEI BENI IPOTECATI, LA DICHIARAZIONE ALLA CANCELLERIA DEL TRIBUNALE COMPETENTE PER L'ESPROPRIAZIONE DEVE ESSERE FATTA:   NON OLTRE I DIECI GIORNI DALLA DATA DEL PIGNORAMENTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2879 DEL CODICE CIVILE, LA RINUNZIA DEL CREDITORE ALL'IPOTECA:   DEVE ESSERE ESPRESSA E RISULTARE DA ATTO SCRITTO, SOTTO PENA DI NULLITÀ
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2901 DEL CODICE CIVILE IN TEMA DI AZIONE REVOCATORIA, IL CREDITORE, OTTENUTA LA DICHIARAZIONE DI INEFFICIA, PUO' PROMUOVERE NEI CONFRONTI DI TERZI ACQUIRENTI E RISPETTO AI BENI OGGETTO DELL'ATTO IMPUGNATO:   AZIONI ESECUTIVE O CONSERVATIVE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2901 DEL CODICE CIVILE, QUALI EFFETTI PRODUCE IL VITTORIOSO ESERCIZIO DELL'AZIONE REVOCATORIA?   INEFFICACIA, NEI CONFRONTI DEL CREDITORE CHE AGISCE, DELL'ATTO DI DISPOSIZIONE DEL PATRIMONIO COMPIUTO DAL DEBITORE IN PREGIUDIZIO DELLE RAGIONI DEL CREDITORE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2901 PUO' ESSERE SOGGETTO A REVOCA L'ADEMPIMENTO DI UN DEBITO SCADUTO?   NO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2934 DEL CODICE CIVILE, QUALI TRA I SEGUENTI DIRITTI, NON SONO SOGGETTI A PRESCRIZIONE?   I DIRITTI INDISPONIBILI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2936 DEL CODICE CIVILE, IL PATTO CON CUI LE PARTI MODIFICANO LA DISCIPLINA LEGALE DELLA PRESCRIZIONE È:   NULLO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2946 DEL CODICE CIVILE, SALVI I CASI IN CUI LA LEGGE DISPONE DIVERSAMENTE, LA PRESCRIZIONE ORDINARIA È DI:   DIECI ANNI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2947 DEL CODICE CIVILE, IL DIRITTO AL RISARCIMENTO DEL DANNO DERIVANTE DA FATTO ILLECITO SI PRESCRIVE IN:   CINQUE ANNI DAL GIORNO IN CUI IL FATTO SI È VERIFICATO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2948 DEL CODICE CIVILE, LE ANNUALITÀ DELLE PENSIONI ALIMENTARI SONO SOGGETTE A PRESCRIZIONE?   SÌ, DEL TERMINE DI CINQUE ANNI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2948 DEL CODICE CIVILE, LE ANNUALITÀ DELLE RENDITE PERPETUE O VITALIZIE SONO SOGGETTE A PRESCRIZIONE?   SÌ, DEL TERMINE DI CINQUE ANNI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2949 DEL CODICE CIVILE, L'AZIONE DI RESPONSABILITÀ CHE SPETTA AI CREDITORI SOCIALI VERSO GLI AMMINISTRATORI NEI CASI STABILITI DALLA LEGGE SI PRESCRIVE IN:   CINQUE ANNI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2950 DEL CODICE CIVILE, IL DIRITTO DEL MEDIATORE AL PAGAMENTO DELLA PROVVIGIONE È SOGGETTO A PRESCRIZIONE?   SÌ, DEL TERMINE DI UN ANNO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2951 DEL CODICE CIVILE, I DIRITTI DERIVANTI DAL CONTRATTO DI SPEDIZIONE SI PRESCRIVONO IN:   UN ANNO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2951 DEL CODICE CIVILE, IN QUANTO TEMPO SI PRESCRIVONO I DIRITTI DERIVANTI DAL CONTRATTO DI TRASPORTO?   UN ANNO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2964 DEL CODICE CIVILE, POSSONO APPLICARSI ALLA DECADENZA LE NORME PREVISTE DALLA LEGGE PER L'INTERRUZIONE DELLA PRESCRIZIONE?   NO, NON POSSONO APPLICARSI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2968 DEL CODICE CIVILE, LA DISCIPLINA LEGALE SULLA DECADENZA DEI DIRITTI INDISPONIBILI:   NON PUÒ ESSERE MODIFICATA DALLE PARTI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 2969 CODICE CIVILE, LA DECADENZA:   NON È RILEVABILE D'UFFICIO DAL GIUDICE, SALVO LE CAUSE DI IMPROPONIBILITÀ DELL'AZIONE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 43 DEL CODICE CIVILE, QUAL È LA DIFFERENZA FRA DOMICILIO E RESIDENZA?   DOMICILIO È IL LUOGO IN CUI IL SOGGETTO STABILISCE LA SEDE DEI PROPRI AFFARI E INTERESSI, RESIDENZA IL LUOGO IN CUI IL SOGGETTO HA LA DIMORA ABITUALE
AI SENSI DELL'ARTICOLO 814 DEL CODICE CIVILE, LE ENERGIE NATURALI CHE HANNO VALORE ECONOMICO SONO CONSIDERATE:   BENI MOBILI
AI SENSI DELL'ARTICOLO 816 DEL CODICE CIVILE, CHE COSA SI INTENDE CON L'ESPRESSIONE UNIVERSALITÀ DI MOBILI?   LA PLURALITÀ DI COSE CHE APPARTENGONO ALLA STESSA PERSONA E HANNO DESTINAZIONE UNITARIA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 817 DEL CODICE CIVILE, LA DESTINAZIONE DI UNA COSA A PERTINENZA DI UN'ALTRA PUÒ ESSERE EFFETTUATA DAL TITOLARE DI UN DIRITTO REALE SULLA COSA PRINCIPALE?   SÌ
AI SENSI DELL'ARTICOLO 922 DEL CODICE CIVILE, QUALE, TRA I SEGUENTI, NON COSTITUISCE TITOLO IDONEO ALL'ACQUISTO DELLA PROPRIETÀ?   L'USUFRUTTO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 923 DEL CODICE CIVILE, L'OCCUPAZIONE È UN MODO DI ACQUISTO DELLA PROPRIETÀ:   A TITOLO ORIGINARIO, CONSEGUENTE ALLA PRESA DI POSSESSO DELLE COSE MOBILI CHE NON SONO DI PROPRIETÀ DI ALCUNO
AI SENSI DELL'ARTICOLO 949 DEL CODICE CIVILE, L'AZIONE CON LA QUALE IL PROPRIETARIO PUÒ AGIRE PER FAR DICHIARARE L'INESISTENZA DI DIRITTI AFFERMATI DA ALTRI SULLA COSA, QUANDO HA MOTIVO DI TEMERNE PREGIUDIZIO, È DETTA:   AZIONE NEGATORIA
AI SENSI DELL'ARTICOLO 952 DEL CODICE CIVILE, COS'È IL DIRITTO DI SUPERFICIE?   IL DIRITTO REALE DI FARE E MANTENERE AL DI SOPRA O AL DI SOTTO DEL SUOLO ALTRUI UNA COSTRUZIONE DI CUI SI HA LA PROPRIETÀ
AL MOMENTO DELLA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO, UNA PARTE DÀ ALL'ALTRA UNA SOMMA DI DENARO E SI CONVIENE CHE TALE IMPORTO, IN CASO DI ADEMPIMENTO, VENGA RESTITUITO O IMPUTATO ALLA PRESTAZIONE DOVUTA. VISTO L'ARTICOLO 1385 DEL CODICE CIVILE, L'ISTITUTO IN QUESTIONE È DEFINITO:   CAPARRA CONFIRMATORIA
ANDREA CONCLUDE MEDIANTE SCRITTURA PRIVATA LA COMPRAVENDITA DI TITOLI OBBLIGAZIONARI PER PERSONA DA NOMINARE. VISTO L'ARTICOLO 1403 DEL CODICE CIVILE, IN CHE FORMA LA DICHIARAZIONE DI NOMINA DEVE ESSERE REDATTA?   PER SCRITTURA PRIVATA
AVUTO RIGUARDO ALL'ARTICOLO 1325 DEL CODICE CIVILE, QUALI , TRA I SEGUENTI , SONO GLI ELEMENTI ACCIDENTALI DEL CONTRATTO :   LA CONDIZIONE, IL TERMINE, IL MODO