- I principi contenuti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, proclamata a Nizza il 7 dicembre 2000 e adattata il 12 dicembre 2007 a Strasburgo:   sono suscettibili di immediata applicazione in sede giurisdizionale

- I regolamenti di procedura della Corte di giustizia, del Tribunale, dei Tribunali specializzati e le altre disposizioni regolamentari si collocano:   a un livello subordinato ai Trattati

- Il 6 settembre 2001, con una risoluzione del Parlamento europeo è stato adottato il Codice europeo di buona condotta amministrativa, il cui obiettivo è:   introdurre parametri di appropriatezza che deve avere un'azione di buona amministrazione, nella forma di obblighi a cui i funzionari delle istituzioni europee devono conformare la loro quotidiana attività di lavoro

- Il Comitato di Vigilanza dell'OLAF:   è composto da cinque esperti esterni indipendenti incaricati di rafforzare e garantire l'indipendenza dell'OLAF

- Il Consiglio d'Europa persegue l'obiettivo di sradicare la corruzione per difendere i diritti umani nelle società democratiche anche attraverso l'adozione:   della Convenzione Penale sulla corruzione del 27/01/1999 e della Convenzione Civile sulla corruzione del 4/11/1999

- Il consiglio di amministrazione dell'Ufficio europeo di polizia (Europol) comprende:   un rappresentante di alto livello di ogni paese dell'UE e della Commissione europea

- Il diritto derivato dell'Unione europea è costituito:   da regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni e pareri, atti convenzionali

- Il fondamento giuridico che ha condotto alla creazione della Procura europea (EPPO), si trova:   nell'art. 86 del TFUE che ne delinea le caratteristiche principali e la relativa procedura di adozione, prevedendo la possibilità di ricorso ad una speciale procedura di cooperazione rafforzata con la partecipazione di almeno 9 Stati membri

- Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) è un organo di controllo contro la corruzione del:   Consiglio d'Europa

- Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) istituito nel 1999, ha sede a:   Strasburgo

- Il Mediatore europeo ha sede:   a Strasburgo

- Il potere giurisdizionale della Corte di giustizia dell'Unione europea:   si estende a tutta la materia governata dall'ordinamento dell'Unione

- Il quesito posto da un giudice nazionale rispetto all'interpretazione di un regolamento, oppure la verifica dell'eventuale infrazione di uno Stato membro che pone in atto una disposizione amministrativa in contrasto con il diritto europeo:   sono questioni che appartengono alla giurisdizione dell'Unione europea

- Il regolamento CE n. 1049/2001 dispone che, in caso di diniego:   il richiedente può, entro 15 giorni lavorativi dalla ricezione della risposta dell'istituzione, chiedere alla stessa di rivedere la sua posizione presentando una domanda di conferma

- Il regolamento CE n. 1049/2001 dispone che, in caso di mancanza di risposta nei termini, la domanda di conferma:   si considera respinta

- Il regolamento CE n. 1049/2001 dispone che, in caso di rifiuto all'accesso - sia parziale che totale - il diniego:   è sottoposto ad obbligo di motivazione

- Il regolamento CE n. 1049/2001 dispone che, nel caso in cui la domanda di conferma sia respinta:   il richiedente ha il diritto di ricorrere in giudizio nei confronti dell'istituzione e/o presentare una denuncia al Mediatore

- Il regolamento CE n. 1049/2001 sull'accesso del pubblico ai documenti delle istituzioni UE fissa opportuni limiti:   Sì, prevede eccezioni assolute e eccezioni relative

- Il regolamento CE n. 1049/2001 sull'accesso del pubblico ai documenti delle istituzioni UE si caratterizza anche perchè:   specifica che l'accesso possa essere richiesto nei confronti dei documenti detenuti, e non solo redatti, dalle istituzioni europee

- Il regolamento CE n. 1049/2001 sull'accesso del pubblico ai documenti delle istituzioni UE si caratterizza anche perchè:   individua l'oggetto di riferimento del diritto di accesso in senso lato, che si riferisce più al loro contenuto sostanziale che al loro aspetto formale

- Il regolamento CE n. 1049/2001 sull'accesso del pubblico ai documenti delle istituzioni UE si caratterizza anche perchè:   estende il nucleo dei beneficiari del diritto in analisi anche ai cittadini di Stati terzi, a condizione che le singole istituzioni prevedano esplicitamente tale possibilità nel proprio regolamento interno

- Il regolamento CE n. 1049/2001 sull'accesso del pubblico ai documenti delle istituzioni UE, quanto alle domande di accesso, prevede:   un termine di 15 giorni dalla registrazione della domanda per concedere l'accesso, ovvero per opporne diniego

- In ambito UE, gli atti convenzionali sono:   gli accordi internazionali tra l'Unione europea, da una parte, e un paese terzo o un'organizzazione terza, dall'altra; gli accordi tra Stati membri; gli accordi interistituzionali

- In ambito UE, la Convenzione Civile sulla corruzione del 4/11/1999 all'art. 8 prevede che:   qualsiasi contratto/clausola di contratto stipulata in seguito a un episodio di corruzione è nullo

- In ambito UE, la Convenzione Civile sulla corruzione del 4/11/1999:   introduce la tutela per i whistleblowers

- In ambito UE, la Convenzione Penale sulla corruzione del 27/01/1999, tra le misure da adottare a livello nazionale:   introduce i concetti di corruzione attiva e corruzione passiva di agenti pubblici nazionali

- In ambito UE, la Convenzione Penale sulla corruzione del 27/01/1999, tra le misure da adottare:   prevede un'attività di cooperazione internazionale, nel senso di una mutua assistenza e obbligo di informativa tra autorità inquirenti e giudicanti

- In ambito UE, Regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni e pareri, sono:   atti unilaterali

- In Italia, la ratifica ed esecuzione della Convenzione penale sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999 è avvenuta:   con la Legge 28 giugno 2012, n. 110

- In rapporto allo statuto, i regolamenti di procedura della Corte di giustizia sono:   una fonte inferiore ma più dettagliata

- In tema di trasparenza, la previsione dell'art. 15 TFUE (Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea) prevede:   di estendere l'applicazione del principio di trasparenza alla totalità delle figure soggettive pubbliche in ambito europeo, riferendosi genericamente ad “istituzioni, organi e organismi dell'Unione”