>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 
Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo

Seleziona l'iniziale:
A   B   C   D   E   F   G   H   I   J   K   L   M   N   O   P   Q   R   S   T   U   V   W   X   Y   Z  

> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!


L' atto adottato in violazione di legge è:   è annullabile.
L' Autorità nazionale anticorruzione:   esercita poteri di vigilanza e controllo per la verifica dell'efficacia delle misure di prevenzione adottate dalle amministrazioni nonché sul rispetto della normativa in materia di trasparenza;
L' Autorità nazionale anticorruzione:   collabora con i paritetici organismi stranieri, con le organizzazioni regionali ed internazionali competenti;
Lì'accesso ai documenti amministrativi può essere escluso quando dalla loro divulgazione possa derivare una lesione, specifica e individuata:   alla continuità e alla correttezza delle relazioni internazionali.
La Commissione per l'acceso ai documenti amministrativi, secondo quanto disposto dalle disposizioni di cui alla legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni, è composta da:   dieci membri
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi é rinnovata:   ogni tre anni
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è istituita presso:   la Presidenza del Consiglio dei ministri.
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi di cui all'art. 27 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, a quale organo deve comunicare la propria relazione sulla trasparenza dell'attività della pubblica amministrazione?   Alle Camere e al Presidente del Consiglio dei Ministri.
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, secondo quanto disposto dalle disposizioni di cui alla legge 241/90 e successive integrazioni e modificazioni, è presieduta:   dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La comunicazione:   E' un atto di natura ricettizia, con cui l'Amministrazione rende noto ad un determinato soggetto, un fatto od un atto
La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta.   Il rapporto concessionario si può risolvere anche con la declaratoria di decadenza.
La concessione di beni pubblici è:   una concessione traslativa
La Conferenza dei servizi preliminare può essere indetta ai sensi dell'art. 14 bis della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni:   per progetti di particolare complessità e di insediamenti produttivi di beni e servizi su motivata richiesta dell'interessato, documentata, in assenza di un progetto preliminare, da uno studio di fattibilità.
La conferenza di servizi preliminare, secondo l'art. 14 bis della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, si esprime allo stato degli atti a sua disposizione e le indicazioni fornite in tale sede:   possono essere motivatamente modificate o integrate solo in presenza di significativi elementi emersi nelle fasi successive del procedimento, anche a seguito delle osservazioni dei privati sul progetto definitivo.
La conferenza di servizi può essere indetta quando l'amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche?   Si. In tal caso, le determinazioni concordate nella conferenza sostituiscono a tutti gli effetti i concerti, le intese, i nullaosta e gli assensi richiesti.
La conferenza di servizi, prevista dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, per effettuare un esame contestuale di interessi coinvolti in più procedimenti amministrativo, può essere convocata anche per l'esame contestuale di interessi coinvolti in più procedimenti amministrativi connessi, riguardanti medesimi attività o risultati. In tal caso essa è indetta:   dall'amministrazione o, previa informale intesa, da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente.
La Conferenza Stato - città ed autonomie locali è istituita presso:   la Presidenza del Consiglio dei Ministri
La conferma dell'atto amministrativo è:   una manifestazione di volontà non innovativa con cui l'autorità ribadisce una sua precedente determinazione, eventualmente ripetendone il contenuto.
La convalida dell'atto amministrativo:   E' un provvedimento di riesame a contenuto conservativo di un provvedimento annullabile.
La decisione di rito che risolve il ricorso in base ad una questione pregiudiziale, può essere di irricevibilità, di inammissibilità e di nullità. Determina una decisione di irricevibilità....   La presentazione del ricorso fuori termine
La demanialità del bene coinvolge:   anche le sue pertinenze.
La denuncia è:   una dichiarazione che viene presentata dai privati ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento.
La denuncia e la richiesta facoltativa sono proprie:   Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo.
La designazione:   Consiste nell'indicazione di uno o più nominativi all'autorità competente a provvedere ad una nomina.
La diffida è:   un atto ricettizio che costituisce un ammonimento ad adempiere e non determina l'insorgere di un obbligo nuovo in capo al destinatario
La elusione del giudicato:   è causa di nullità del provvedimento
La giurisdizione generale di legittimità del G.A.....   In presenza dei vizi di eccesso di potere e violazione di legge può annullare in tutto o in parte l'atto illegittimo
La legge n. 241/1990 come modificata ed integrata, specifica che la pubblica amministrazione:   non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
La legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro:   per gli atti normativi.
La legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, detta importanti disposizioni in materia di partecipazione al procedimento amministrativo, stabilendo, tra l'altro, la comunicazione preventiva agli istanti dei motivi che ostano all'accoglimento della domanda nei procedimenti amministrativi ad istanza di parte. Entro quale termine gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti?   Entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione.
La legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, consente alle pubbliche amministrazioni di indicare le ragioni delle proprie decisioni con riferimento ad altro atto precedentemente emanato dalle stesse?   Si, ma tale atto deve essere richiamato dalla decisione stessa, nonché indicato e reso disponibile nei modi indicati dalla legge.
La legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, dispone l'annullabilità del provvedimento amministrativo in alcuni casi. Quale tra la seguenti fattispecie non determina annullabilità del provvedimento?   Irregolarità.
La legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, stabilisce alcune regole in materia di ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione, qualora siano decorsi i termini previsti per la conclusione del procedimento e fatti salvi i casi di silenzio assenso. Quale tra le disposizioni seguenti è errata?   Il ricorso deve essere proposto sempre previa diffida all'amministrazione inadempiente.
La legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, stabilisce l'obbligo all'amministrazione di predeterminare e pubblicare, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, i criteri e le modalità cui essa deve attenersi per alcuni provvedimenti amministrativi. Rispetto a quali dei seguenti provvedimenti amministrativi tale obbligo trova applicazione in virtù della norma di cui all'art. 12 della suddetta legge?   Concessione di sovvenzioni ed ausili finanziari in genere.
La legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, stabilisce un numero massimo di Pubbliche Amministrazioni per la partecipazione alla Conferenza dei servizi?   No, non stabilisce alcun numero.
La legge n. 241/90 e successive modifiche ed integrazioni, stabilisce che il rifiuto, il differimento e la limitazione all'accesso ai documenti amministrativi devono essere motivati?   Sì, lo stabilisce.
La legge n. 241/90, come modificata ed integrata, dispone che, con apposito regolamento, siano individuati determinati casi di esclusione del silenzio-assenso della Pubblica Amministrazione?   No, non detta norme in tal senso.
La legge n. 69/2009 ha rettificato l'art. 1 ter della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, puntualizzando che:   i soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei criteri e principi di cui al comma 1.
La licenza è :   una figura analoga all'autorizzazione.
La licenza è:   un provvedimento permissivo mediante il quale la P.A. rimuove un limite legale che si frappone all'esercizio di una attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica.
La mancata acquisizione del parere obbligatorio comporta:   l'invalidità dell'atto per violazione di legge.
La motivazione di cui all'art. 3 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni:   deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria.
La motivazione, a cura del responsabile del procedimento di accesso, nel caso di rifiuto, limitazione o differimento dell'accesso richiesto in via formale deve, secondo il DPR n. 184/2006, fare riferimento specifico:   alla normativa vigente, alla individuazione delle categorie di cui all'articolo 24 della legge, ed alle circostanze di fatto per cui la richiesta non può essere accolta così come proposta.
La nomina dell'Avvocato generale dello Stato   è fatta con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri previa deliberazione del Consiglio stesso.
La norma di cui all'art. 14-ter della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, consente la richiesta ai proponenti dell'istanza o ai progettisti di chiarimenti o ulteriore documentazione in sede di conferenza di servizi?   Sì, per una sola volta.
La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, motivando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro, costituisce:   la parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo.
La perenzione del processo:   consegue al mancato esercizio dell'onere di attivazione del processo che incombe sulla parte interessata
La presentazione di un ricorso amministrativo avverso l'atto amministrativo di rigetto dell'istanza di accesso ai documenti amministrativi da parte del richiedente alla Commissione o al Difensore Civico:   esclude la possibilità di presentare, nel contempo, un ricorso giurisdizionale al T.A.R.
La proroga dell'atto amministrativo:   ricorre quando si differisce il termine di efficacia di un precedente provvedimento.
La Pubblica Amministrazione ha il dovere di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso?   Sì, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio.
La pubblica amministrazione ha l'obbligo generale di determinare, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria?   Si, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce un obbligo generale.
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di stato civile, nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato?   No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000.
La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi?   Si, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990.
La Pubblica Amministrazione, ai sensi della legge n. 241/1990 come modificata ed integrata, può provvedere, prima della comunicazione dell'avvio del procedimento, all'emanazione di provvedimenti cautelari?   Sì, può provvedervi.
La ratifica di un provvedimento amministrativo:   Ricorre quando sussista una legittimazione straordinaria di un organo ad emanare a titolo provvisorio e in una situazione di urgenza un provvedimento che rientra nella competenza di altro organo, il quale ratificandolo, fa proprio quel provvedimento.
La registrazione è:   un'autorizzazione vincolata, in quanto anch'essa è diretta a rimuovere un limite legale all'esercizio di un diritto, che avviene sulla base di un semplice accertamento della sussistenza delle condizioni di legge.
La requisizione è:   il provvedimento con cui l'autorità amministrativa dispone della proprietà o comunque utilizza beni privati per finalità di interesse pubblico
La retrocessione è:   il provvedimento con cui l'autorità espropriante dispone la restituzione del bene, su richiesta del soggetto espropriato, quando risulti impossibile la realizzazione dell'opera oppure essa non sia avvenuta nel termine di dieci anni dalla data di esecuzione del decreto di esproprio
La revoca del provvedimento amministrativo, come disciplinata dall'art. 21-quinquies della novellata legge n. 241/1990, determina:   la inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti.
La revoca dell'atto amministrativo:   Ricorre quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi.
La richiesta è:   Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato.
La richiesta di accesso agli atti amministrativi deve essere legittimata da un interesse che:   deve essere diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso.
La richiesta di accesso ai documenti amministrativi:   deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente.
La richiesta vincolante e quella non vincolante sono proprie:   della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo
La riservatezza di persone giuridiche costituisce un limite all'accesso?   Sì, ma deve essere comunque garantito agli interessati l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o difendere i propri interessi giuridici
La sanatoria dell'atto amministrativo è:   un provvedimento con il quale viene perfezionato ex post un atto o un presupposto di legittimità del procedimento.
La tutela amministrativa su ricorso dà luogo:   ad un procedimento d'iniziativa del ricorrente.
La tutela dei diritti soggettivi....   Normalmente è rimessa al giudice ordinario e solo in casi tassativamente previsti (c.d. legislazione esclusiva) al giudice amministrativo.
La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni:   è fonte di responsabilità disciplinare;
La violazione del giudicato è causa:   di nullità.
L'abilitazione è:   un provvedimento amministrativo tramite il quale la P.A., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo o ad una potestà pubblica che devono necessariamente preesistere in capo al destinatario
L'abrogazione dell'atto amministrativo:   Ricorre quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse.
L'accesso agli atti amministrativi va escluso nel caso di svolgimento dell'attività di accertamento di illeciti?   No, l'accesso agli atti va escluso nei soli casi previsti dalla legge e in questi non vi rientra quello dello svolgimento dell'attività di accertamento di illeciti.
L'accesso agli atti amministrativi va escluso nel caso di svolgimento dell'attività di vigilanza?   No, l'accesso agli atti va escluso nei soli casi previsti dalla legge e in questi non vi rientra quello dello svolgimento dell'attività di vigilanza.
L'accesso ai documenti amministrativi può essere escluso, tra l'altro:   quando dalla divulgazione dei documenti potrebbe derivare una lesione, specifica e individuata, alla sicurezza e alla difesa nazionale
L'accoglimento della richiesta di accesso a un documento amministrativo, in virtù del disposto di cui al DPR n. 184/2006:   comporta anche la facoltà di accesso agli altri documenti nello stesso richiamati e appartenenti al medesimo procedimento.
L'acquiescenza dell'atto amministrativo è:   Una causa di conservazione soggettiva dell'atto amministrativo dipendente da un comportamento con cui il soggetto privato dimostri di essere d'accordo con l'operato della P.A.
L'adozione di provvedimenti attributivi di vantaggi economici da parte di pubbliche amministrazioni è subordinata dalla legge sul procedimento amministrativo alla predeterminazione ed alla pubblicazione di criteri e modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi. Ciò vale per l'attribuzione di vantaggi a favore:   di persone ed enti pubblici e privati.
L'affidamento del servizio pubblico in house providing costituisce:   un'eccezione alle regole generali del diritto comunitario
L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo:   è il centro di imputazione giuridica che pone in essere l'atto.
L'annullamento d'ufficio dell'atto amministrativo:   ricorre quando viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto.
L'annullamento d'ufficio in sede di controllo:   rientra nel potere di controllo proprio di ogni autorità amministrativa nei confronti di organi gerarchicamente subordinati.
L'appalto di servizi si distingue dalla concessione perché:   Nell'appalto le prestazioni di servizio, fornitura o lavori sono rese in favore dell'Amministrazione, mentre nella concessione si costituisce un rapporto trilatero e le prestazioni sono rese in favore dell'utente finale
L'appello al Consiglio di Stato:   non sospende l'esecuzione della sentenza impugnata
L'appello alla Commissione tributaria regionale, dichiarato inammissibile, può essere riproposto alla Commissione tributaria regionale.   No, anche se non è decorso il termine previsto dalla legge.
L'approvazione:   è un atto di controllo preventivo di merito.
L'approvazione:   è un provvedimento permissivo mediante il quale la P.A. consente l'esercizio di determinati diritti o facoltà, rendendo efficaci ed eseguibili atti giuridici già compiuti e perfetti.
L'art. 13 del decreto legge n. 90 del 2014, convertito con modificazioni dalla legge n. 114 del 2014, ha disposto che i commi 5 e 6 dell'articolo 92 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni, sono abrogati.
Per effetto di tale abrogazione:
   spariscono l'incentivo non superiore al 2% dell'importo posto a base di gara che le disposizione abrogate ripartivano tra il responsabile del procedimento e gli incaricati della redazione del progetto, del piano della sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo, nonché tra i loro collaboratori e l'incentivo, pari al 30% della tariffa professionale, di cui le disposizioni abrogate prevedevano la ripartizione tra i dipendenti dell'amministrazione aggiudicatrice che abbiano partecipato alla redazione di un atto di pianificazione;
L'art. 14 quater della novellata legge n. 241/1990 stabilisce che, nella conferenza di servizi, qualora il motivato dissenso sia espresso da un'amministrazione preposta alla tutela ambientale, la decisione:   é rimessa dall'amministrazione procedente al Consiglio dei Ministri, in caso di dissenso tra amministrazioni statali.
L'art. 14-ter della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, in merito ai lavori della conferenza di servizi dispone che:   si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione il cui rappresentante non abbia espresso definitivamente la volontà dell'amministrazione rappresentata.
L'art. 16 della novella legge n. 241/1990 dispone che, qualora siano richiesti pareri facoltativi, il termine che gli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni devono osservare per rendere il parere, comunque:   non può superare i venti giorni dal ricevimento della richiesta.
L'art. 17 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, ammette che per disposizione espressa di legge o di regolamento può essere prevista per l'adozione di un provvedimento la necessità di acquisire preventivamente le valutazioni tecniche di organi od enti appositi. Questi soggetti devono provvedere nei termini prefissati dalla disposizione stessa o, in mancanza, entro un termine prefissato dalla medesima legge sul procedimento e può interromperlo qualora abbia rappresentato esigenze istruttorie:   per una sola volta e la valutazione deve essere resa definitivamente entro quindici giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate.
L'art. 19 del decreto legge n. 90 del 2014, convertito con modificazioni dalla legge n. 114 del 2014, ha disposto la soppressione dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, di cui all'art. 6 del d. lgs. n. 163 del 2006 e successive modificazioni. I compiti e le funzioni svolte dalla predetta Autorità sono trasferiti:   all'Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza (Anac), di cui all'art. 13 del d. lgs. n. 150 del 2009, ridenominata Autorità nazionale anticorruzione;
L'art. 19 della legge n. 241/1990 in merito alla segnalazione certificata di inizio attività:   tende a semplificare il complesso regime delle autorizzazioni amministrative concernenti l'esercizio di attività private con l'introduzione di dichiarazioni sostitutive da parte dei privati.
L'art. 21 della legge 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni stabilisce che per l'operatività dell'istituto della segnalazione certificata d'inizio attività o del silenzio assenso l'interessato deve dichiarare la sussistenza dei presupposti e dei requisiti di legge richiesti. In caso di dichiarazioni mendaci o di false attestazioni:   non è ammessa la conformazione dell'attività e dei suoi effetti a legge o la sanatoria prevista dagli articoli 19 e 20 ed il dichiarante è punito con la sanzione prevista dal codice penale per la falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, salvo che il fatto costituisca più grave reato.
L'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, prevede, tra l'altro, che:   è fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico ed entro un termine ragionevole
L'art. 27 di cui alla legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni relativo alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi stabilisce un obbligo generale in capo a tutte le amministrazioni di comunicazione alla Commissione, nel termine assegnato dalla medesima, delle informazioni e dei documenti da essa richiesti?   Sì, ad eccezione di quelli coperti da segreto di Stato
L'art. 3 del decreto legge n. 90 del 2014, convertito con modificazioni dalla legge n. 114 del 2104, ha previsto che le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie e gli enti pubblici non economici ivi compresi quelli di cui all'art. 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazione, possano procedere, per l'anno 2014, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 20 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente. La predetta facoltà ad assumere è fissata:   nella misura del 40 per cento per l'anno 2015, del 60 per cento per l'anno 2016, dell'80 per cento per l'anno 2017, del 100 per cento a decorrere dall'anno 2018;
L'art. 6 del decreto legge n. 90 del 2014, convertito con modificazioni dalla legge n. 114 del 2014, ha previsto che è fatto divieto alle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, nonché alle pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 nonché alle autorità indipendenti ivi inclusa la Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob) di attribuire incarichi di studio e di consulenza a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza. Incarichi e collaborazioni sono consentiti:   esclusivamente a titolo gratuito e per una durata non superiore a un anno, non prorogabile né rinnovabile, presso ciascuna amministrazione;
L'art. 7 del decreto legge n. 90 del 2014, convertito con modificazioni dalla legge n.114 del 2014, ha previsto che a fini della razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica, a decorrere dal 1° settembre 2014, i contingenti complessivi dei distacchi, aspettative e permessi sindacali, già attribuiti dalle rispettive disposizioni regolamentari e contrattuali vigenti al personale delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, ivi compreso quello dell'articolo 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, siano ridotti:   del cinquanta per cento per ciascuna associazione sindacale;
L'articolo 1, comma 1, del decreto legge n. 90 del 2014, convertito con modificazioni dalla legge n. 114 del 2014, ha previsto:   l'abrogazione della disciplina concernente il trattenimento in servizio in favore dei dipendenti pubblici che hanno superato i limiti di età per il collocamento a riposo;
L'articolo 25 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, stabilisce che qualora la Commissione per l'accesso ritenga illegittimo il diniego o il differimento, lo comunica all'autorità disponente e che in tal caso, se questa non emana il provvedimento confermativo motivato nel termine previsto dalla stessa norma, l'accesso è consentito. Nell'ipotesi però in cui l'amministrazione non confermi il proprio diniego e non rilasci i documenti sui quali la Commissione si sia pronunciata, la suddetta legge:   non prevede strumenti specifici.
L'articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 2001, al comma 1, come modificato dall'art. 4 del decreto legge n. 90 del 2014, ha previsto che il passaggio diretto di personale tra amministrazioni pubbliche, mediante mobilità volontaria, si applichi:   ai dipendenti di cui all'art. 2, comma 2, del d. lgs. n. 165 del 2001;
L'atto amministrativo è nullo:   se manca di taluno degli elementi essenziali richiesti dalla legge.
L'atto amministrativo è nullo:   Se è viziato da difetto assoluto di attribuzione.
L'atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato, è denominato:   richiesta.
L'atto amministrativo emanato in difformità della norma che lo disciplina è:   invalido
L'atto amministrativo emanato in difformità della norma giuridica che lo disciplina è:   illegittimo.
L'atto amministrativo illegittimo può essere viziato in modo più o meno grave, quindi essere nullo o annullabile. Se è viziato da difetto assoluto di attribuzione:   è nullo.
L'atto amministrativo la cui efficacia sia stata sospesa a seguito di una ordinanza di sospensione è:   ineseguibile.
L'atto amministrativo viziato da incompetenza:   è annullabile.
L'atto cui manca la forma, laddove prevista dalla legge, è ....   Nullo.
L'atto di accoglimento della richiesta di accesso, secondo quanto disposto dal DPR n. 184/2006, deve contenere, tra l'altro, indicazioni concernenti i limiti temporali per prendere visione dei documenti o per ottenerne copia?   Sì, deve indicare un congruo periodo di tempo, comunque non inferiore a quindici giorni, per prendere visione dei documenti o per ottenerne copia
L'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici:   è stata soppressa dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, ed i relativi compiti e funzioni sono state assegnate all'Autorità Nazionale Anticorruzione.
L'autorizzazione :   è un atto di controllo preventivo antecedente.
L'autorizzazione:   è un atto di controllo antecedente che tende a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto o di un potere già appartenente al soggetto.
L'autotutela amministrativa (in contrapposizione alla tutela amministrativa su ricorso) si attua:   con una valutazione discrezionale della P.A.
L'avvio del procedimento è comunicato, con le modalità previste dal disposto normativo di cui all'articolo 8 della legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi:   Ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento.
L'Avvocatura dello Stato può assumere la rappresentanza e la difesa di amministrazioni pubbliche non statali ed enti sovvenzionati, sottoposti a tutela od anche a sola vigilanza dello Stato nei giudizi attivi e passivi avanti i Collegi arbitrali?   Sì, ma solo se autorizzata da disposizione di legge o di regolamento.
Le Agenzie fiscali sono state istituite   con il D.Lgs. n. 300 del 1999.
Le amministrazioni convocate alla prima riunione della conferenza di servizi, secondo i criteri e i termini previsti dalla legge sul procedimento amministrativo di cui all'art. 14 ter, possono richiedere, qualora impossibilitate a partecipare, entro un termine previsto dalla legge:   l'effettuazione della riunione in una diversa data; in tale caso, l'amministrazione procedente concorda una nuova data, comunque entro i dieci giorni successivi alla prima.
Le amministrazioni preposte alla gestione delle eventuali misure pubbliche di agevolazione, nel caso di conferenza di servizi di cui agli articoli 14 e 14-bis della legge n. 241/1990, come modificata e integrata:   possono eventualmente partecipare senza diritto di voto.
Le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi, in luogo di atti o certificati concernenti stati, qualità personali e fatti che siano attestati in documenti già in loro possesso o che comunque siano tenuti a certificare:   hanno l'obbligo di acquisire d'ufficio le relative informazioni, previa indicazione, da parte dell'interessato, dell'amministrazione competente e degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero ad accettare la dichiarazione sostitutiva prodotta dall'interessato.
Le autorizzazioni in funzione di controllo, con cui la P.A., nell'esercizio della sua attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione del limite legale che si frappone al compimento dell'atto, sono proprie:   della fase decisoria del procedimento amministrativo.
Le certificazioni sono:   atti con cui la pubblica amministrazione attesta atti, fatti o qualità che sono a sua conoscenza
Le concessioni di status sono:   concessioni costitutive
Le concessioni esattoriali delle imposte rientrano nella categoria delle:   concessioni traslative di potestà pubbliche appartenenti alla P.A.
Le controversie in materia di accesso ai documenti amministrativi sono:   disciplinate dal codice del processo amministrativo
Le controversie in materia di determinazione e corresponsione dell'indennizzo, nel caso in cui la revoca di un provvedimento abbia comportato pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati sono attribuite, ai sensi dell'art. 133 del nuovo codice del processo amministrativo:   alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.
Le controversie in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi integrativi o sostitutivi di provvedimento amministrativo e degli accordi fra pubbliche amministrazioni sono devolute:   Alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
Le controversie relative all'applicazione della norma di cui all'art. 2-bis della novellata legge n. 241/1990 relative alle conseguenze per il ritardo dell'amministrazione nella conclusione del procedimento sono attribuite:   alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
Le disposizioni della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni si applicano, altresì:   alle società con totale o prevalente capitale pubblico, limitatamente all'esercizio delle funzioni amministrative.
Le disposizioni della legge n. 241/1990, come modificata e integrata, si applicano di norma, ai sensi dell'art. 29 della suddetta legge, in tutto il suo contenuto:   alle amministrazioni statali e agli enti pubblici nazionali.
Le disposizioni di cui all'art. 16 - relativo all'attività consultiva - della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, in merito ai termini previsti per i pareri degli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni:   non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale e della salute dei cittadini.
Le disposizioni di cui all'art. 16 - relativo all'attività consultiva - della novellata legge n. 241/1990 in merito ai termini previsti per i pareri:   non si applicano in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte, tra l'altro, alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale.
Le disposizioni di cui all'art. 17 - relativo alle valutazioni tecniche - della novellata legge n. 241/1990 in merito ai termini previsti per le valutazioni:   non si applicano in caso di valutazioni che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte, tra l'altro, alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale.
Le disposizioni di cui all'art. 20 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni sul silenzio assenso non si applicano, tra l'altro:   agli atti e procedimenti riguardanti l'immigrazione, l'asilo e la cittadinanza.
Le disposizioni normative di cui alla legge n. 69/2009 hanno apportato diverse modifiche alle regole sul diritto dell'accesso ai documenti amministrativi. Rilevante, al riguardo, è l'espresso collegamento previsto con il novellato art. 29 della legge n. 241/1990, che pone, tra l'altro, l'obbligo per la pubblica amministrazione di garantire la partecipazione dell'interessato al procedimento e di assicurare l'accesso alla documentazione amministrativa, nella parte in cui si afferma la sua attinenza:   ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, ai sensi dell'art. 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione.
Le disposizioni relative all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni sulla comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza:   non si applicano ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale.
Le disposizioni relative all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni sulla comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza:   non si applicano alle procedure concorsuali.
Le domande di partecipazione alle procedure di aggiudicazione di contratti pubblici possono essere presentate per via elettronica?   Sì, ma solo se consentito dalle stazioni appaltanti.
Le foreste che appartengono ad un ente pubblico sono:   beni patrimoniali indisponibili.
Le inchieste sono:   ispezioni particolarmente qualificate in ordine all'oggetto dell'acquisizione che, presentando il carattere di accadimento straordinario, comporta che le stesse siano affidate ad uffici particolari costituiti ad hoc, e talvolta estranei all'amministrazione.
Le ispezioni costituiscono:   acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari dell'amministrazione, che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in se stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione.
Le procedure alle quali ogni operatore economico può chiedere di partecipare ed in cui possono presentare un'offerta soltanto gli operatori economici invitati dalle stazioni appaltanti sono denominate:   procedure ristrette
Le procedure in cui ogni operatore economico interessato può presentare un'offerta, nel rispetto delle disposizioni contenute nel bando di gara sono denominate:   procedure aperte.
Le procedure nelle quali le stazioni appaltanti consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o più di essi le condizioni di appalto sono denominate:   procedure negoziate
Le sanzioni attualmente previste, secondo il disposto di cui dall'art. 21 della legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni, in caso di svolgimento dell'attività in carenza dell'atto di assenso dell'amministrazione o in difformità di esso...   Si applicano anche nei riguardi di coloro i quali diano inizio all'attività ai sensi degli articoli 19 e 20 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, in mancanza dei requisiti richiesti o, comunque, in contrasto con la normativa vigente.
Le sezioni giurisdizionali del Consiglio di Stato pronunciano con l'intervento:   di un presidente e quattro consiglieri
Le stazioni appaltanti informano i candidati e gli offerenti delle decisioni prese riguardo all'aggiudicazione di un appalto:   non oltre quindici giorni dalla ricezione della domanda scritta da parte dell'interessato.
Le stazioni appaltanti possono esigere che le domande di partecipazione alle procedure di aggiudicazione di contratti pubblici presentate mediante fax siano confermate per posta o per via elettronica?   Sì, ma devono indicare nel bando di gara tale esigenza e il termine entro il quale deve essere soddisfatta.
Le stazioni appaltanti possono motivatamente omettere, ai candidati o agli offerenti che ne abbiano fatto richiesta scritta, talune informazioni relative all'aggiudicazione dei contratti?   Sì, qualora la loro diffusione pregiudichi i legittimi interessi commerciali dell'operatore economico cui è stato aggiudicato il contratto.
Le verbalizzazioni sono:   Atti di scienza con cui si narrano e si documentano atti giuridici, operazioni o anche meri comportamenti di altre figure soggettive.
L'esposto è:   una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento nei confronti di terzi, che non genera obblighi per la P.A.
L'espropriazione è:   un provvedimento ablatorio reale
L'imperatività del provvedimento amministrativo consiste:   nella sua capacità di costituire, modificare o estinguere situazioni soggettive, a prescindere dal consenso di chi subisce tale conseguenza.
L'istanza è:   una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore.
L'oggetto dell'atto amministrativo:   deve in ogni caso essere determinato, possibile e lecito.
L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento amministrativo configura:   una ipotesi di illegittimità che può essere fatta valere soltanto dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista.
L'omologazione:   è un controllo di legittimità e di merito, previsto dalla legge in sostituzione o in aggiunta all'approvazione, ed analoga a quest'ultima.
L'omologazione:   è un atto di controllo di legittimità e di merito.
L'ordine è:   un provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti.