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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Brani

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A Chateauroux, nel cuore della Francia, l'azienda pubblica dei trasporti ha trovato il modo di ridurre al minimo i costi e allo stesso tempo raddoppiare in dieci mesi i passeggeri: autobus gratis per tutti i cittadini. L'abolizione del servizio di biglietteria ha eliminato i costi per stampa, vendita e controllo dei biglietti cosicché adesso le spese complessive ammontano a soli 300.000 euro completamente coperti dai contributi delle imprese.   A Chateauroux, in Francia, l'azienda pubblica dei trasporti, rendendo gratuito il servizio, ha raddoppiato in dieci mesi i passeggeri. Inoltre, l'abolizione dei costi per stampa, vendita e controllo dei biglietti ha ridotto le spese complessive a 300.000 euro, tutti coperti dai privati.
A Dar es Salaam comprai il vecchio Land Rover di un inglese che faceva ritorno in Europa. Era il 1962: da qualche mese il Tanganica (ora Tanzania) aveva ottenuto l'indipendenza e molti inglesi del servizio coloniale avevano perso impiego, posizione e persino la casa.   Nel 1962, mentre il Tanganica (poi Tanzania) diventava indipendente, comprai un Land Rover da uno dei tanti inglesi del servizio coloniale che tornavano in patria avendo perso tutto.
A differenza delle cronache egiziane che raccontano in modo soggettivo le imprese dei re e dei faraoni, a differenza anche degli storici greci e latini successivi che identificheranno la storia con gli eventi politici, Erodoto descrive non solo le "cose" che accadono (guerre, battaglie, fatti politici), ma in primo luogo la natura, le culture e le civiltà. Egli fu dunque non solo il primo degli storici, ma anche il primo "descrittore di popoli".   Erodoto può essere considerato, oltre che il primo storico, il primo "descrittore di popoli". Egli, infatti, contrariamente a quanto avveniva nelle cronache egiziane incentrate sulle imprese di re e faraoni e a quanto sarebbe avvenuto con gli storici greci e latini per i quali la storia si identificava con i fatti politici, indaga innanzitutto la natura, le culture e le civiltà, senza limitarsi a descrivere le "cose" che accadono.
A differenza di quanto era accaduto alla fine della prima guerra mondiale, gli USA assunsero nel secondo dopoguerra un ruolo preponderante sul piano internazionale. La grande sproporzione di potenza, provocata dalla guerra, tra gli USA e i maggiori Stati europei (Francia e Inghilterra, per non parlare della Germania, sconfitta e occupata) faceva della nazione americana lo Stato dominante in tutta l'area occidentale. Per di più la sconfitta del Giappone apriva agli USA il predominio incontrastato sul Pacifico. L'egemonia americana aveva prima di tutto basi economiche e finanziarie, ma si esprimeva anche in termini politici, militari e ideologici.   Nel secondo dopoguerra, diversamente dal primo, gli USA assumono un ruolo preponderante sulla scena internazionale a livello economico, politico, militare e ideologico. Gli USA dominavano, infatti, l'area occidentale, grazie alla maggiore potenza rispetto agli Stati europei, e il Pacifico, grazie alla sconfitta militare giapponese.
A partire dal 1050 a.C. Atene fu il principale centro di produzione di ceramiche decorate con lo stile detto protogeometrico per l'utilizzo di elementi decorativi lineari che venivano disposti a formare composizioni astratte. Verso il 900 a.C. i caratteri della pittura vascolare progredirono, portando a un predominio dello stile geometrico durato fino al 700 a.C.   Dopo lo stile vascolare protogeometrico, caratterizzato da elementi decorativi lineari formanti composizioni astratte, testimoniato soprattutto nelle ceramiche decorate prodotte ad Atene a partire dal 1050 a.C. nel 900 a.C., si affermò lo stile geometrico durato per i due secoli successivi.
A partire dall'inizio degli anni Cinquanta l'Italia iniziò un periodo di grande crescita economica. Gli aumenti di reddito del periodo 1952-1962 risultarono superiori a quelli della prima metà del secolo. Soprattutto negli anni tra il 1959 e il 1963 i tassi di crescita raggiunsero punte molto alte. L'aumento della produzione beneficiò soprattutto l'industria e i servizi. Progressi vistosi furono realizzati dall'industria automobilistica, metallurgica e chimica. Alla crescita produttiva fece seguito una forte espansione del commercio estero verso tutte le parti del mondo.   All'inizio degli anni Cinquanta l'Italia fu al centro di una grande crescita economica. Aumenti di reddito si verificarono tra il 1952 e il 1962 e soprattutto tra il 1959 e il 1963. L'aumento della produzione portò all'espansione dell'industria (automobilistica, metallurgica e chimica), dei servizi e del commercio.
A prima vista non sembra neppure un film di Spielberg questa storia di una vendetta pianificata ed eseguita da un gruppo paramilitare. Intanto perché è uno Spielberg duro e "politico" più di quanto sia mai stato dai tempi del memorabile "Schindler's List" o dall'epico "Salvate il soldato Ryan". "Munich" però non costituisce un'inversione di rotta o un'anomalia, dal momento che approfondisce e amplifica il tema autobiografico - cuore segreto del suo cinema - nel senso dell'appartenenza a un popolo, a una storia, a un destino (per certi versi il film rappresenta lo sviluppo di un motivo della tradizione ebraica e biblica - a cui Spielberg sempre di più sente di appartenere). Inoltre, "Munich", nonostante la distanza formale dalla "classicità neohollywoodiana" di Spielberg, si inscrive perfettamente nel suo orizzonte tematico e soprattutto "morale"   Il cuore della poetica di Spielberg, rappresentato dall'approfondimento autobiografico inteso come appartenenza alla cultura del popolo ebraico, presente anche in "Munich" fa sì che il film, duro e stilisticamente non hollywoodiano, possa essere comunque ricondotto alla visione del regista, soprattutto per i temi trattati e per il punto di vista morale.
A un genio che vive in provincia può accadere di impegnarsi in problemi che in una grande capitale nessuno prenderebbe più sul serio. Quale ingegno vivace a Parigi, a Londra o a Berlino, alla fine del Settecento avrebbe considerato come un problema serio il problema della metafisica? Ma per Kant, che non si era mai mosso da Konigsberg, fondare la metafisica come scienza fu il problema di tutta la vita e quello che, in particolare, lo tenne occupato tra il 1770 e il 1780 a scrivere la Critica della ragion pura.   Per Kant, il problema di tutta la vita fu la fondazione della metafisica come scienza. Ma quale ingegno vivace, che vivesse a Parigi, Londra o Berlino avrebbe preso sul serio un tale problema? Kant, viceversa, che non si era mai mosso da una città di provincia, Konigsberg, vi si impegnò e, tra il 1770 e il 1780, scrisse la Critica della ragion pura.
A un genio che vive in provincia può accadere di impegnarsi in problemi che in una grande capitale nessuno prenderebbe sul serio. Quale ingegno vivace a Parigi, a Londra o a Berlino, alla fine del Settecento, avrebbe considerato come serio il problema della metafisica? Ma per Kant, che non si era mai mosso da Konigsberg, fondare la metafisica come scienza fu il problema di tutta la vita e quello che, in particolare, lo tenne occupato tra il 1770 e il 1780 a scrivere la "Critica della ragion pura".   Per Kant, il problema di tutta la vita fu la fondazione della metafisica come scienza. Ma quale ingegno vivace, che vivesse a Parigi, Londra o Berlino avrebbe preso sul serio un tale problema? Kant, viceversa, che non si era mai mosso da una città di provincia, Konigsberg, vi si impegnò e, tra il 1770 e il 1780, scrisse la "Critica della ragion pura".
A Zenone successe nella direzione della scuola stoica Cleante di Asso (in Asia Minore). Sino alla sua morte, avvenuta nel 230-229 a.C., Cleante si trovò ad affrontare da una parte le critiche mosse alle dottrine stoiche dagli accademici e, dall'altra, l'orientamento cinicheggiante che un altro allievo di Zenone, Aristone di Chio, voleva imprimere allo stoicismo, indicando come essenziale per la filosofia soltanto l'indagine etica. Cleante, al contrario, diede particolari contributi soprattutto alla fisica e alla teologia.   Cleante di Asso, successore di Zenone nella direzione della scuola stoica, diede i suoi maggiori contributi nell'ambito fisico e teologico, affrontò le critiche mosse dagli accademici alle dottrine stoiche e osteggiò l'orientamento cinicheggiante proposto da Aristone di Chio, che pretendeva di concentrare la filosofia stoica nell'indagine etica.
Accanto al problema della rappresentatività si era posta fin dall'inizio la questione della determinazione dei diritti fondamentali dei cittadini, dei poteri dello Stato e delle loro regole di esercizio. Si ritenne che questa determinazione andasse fissata in una carta, cioé in un documento solenne, espressione prima della rappresentanza. Fu il trionfo del costituzionalismo, cioé della richiesta che ogni Stato avesse alla base della propria convivenza politica un documento solenne che riconoscesse i grandi principi del secolo: i diritti dell'uomo e del cittadino; i principi di limitazione del potere attraverso la sua distribuzione presso organi diversi e che agivano controllandosi reciprocamente, la solenne dichiarazione delle finalità che si poneva il potere pubblico e l'impegno a non uscire da questi binari.   Insieme al problema della rappresentatività si era imposto quello di precisare i diritti fondamentali dei cittadini e i poteri dello Stato. Per questo vennero adottate le costituzioni, espressione della rappresentanza per regolare la convivenza politica. In esse erano riconosciuti i diritti fondamentali dell'uomo, la limitazione del potere attraverso la sua divisione in più organi che si controllassero reciprocamente, la chiarezza dei fini del potere pubblico.
Al pubblico colto italiano C. G. Starr è noto soprattutto per la Storia del mondo antico. La fortuna di quest'opera non è limitata all'Italia: l'originale, pubblicato nel 1965, è uscito in seconda edizione nel 1975; l'anno precedente ne era stata pubblicata una traduzione spagnola. Tale fortuna non sarebbe stata possibile senza quelle buone qualità divulgative che abbiamo sempre apprezzate nei francesi: limpidezza del disegno, chiarezza e garbo nell'espressione.   Le buone qualità divulgative, sempre apprezzate nei francesi, cioè limpidezza del disegno, chiarezza e garbo nell'espressione, hanno determinato la fortuna della Storia del mondo antico di C. G. Starr, opera per la quale l'autore è soprattutto noto in Italia presso il pubblico colto. La fortuna di quest'opera non è del resto limitata all'Italia, come testimoniano la sua riedizione del 1975 e la traduzione spagnola del 1974.
Al pubblico colto italiano C.G. Starr è noto soprattutto per la "Storia del mondo antico". La fortuna di quest'opera non è limitata all'Italia: l'originale, pubblicato nel 1965, è uscito in seconda edizione nel 1975; l'anno precedente ne era stata pubblicata una traduzione spagnola. Tale fortuna non sarebbe stata possibile senza quelle buone qualità divulgative che abbiamo sempre apprezzate nei francesi: limpidezza del disegno, chiarezza e garbo nell'espressione.   Le buone qualità divulgative, sempre apprezzate nei francesi, cioè limpidezza del disegno, chiarezza e garbo nell'espressione, hanno determinato la fortuna della "Storia del mondo antico" di C.G. Starr, opera per la quale l'autore è soprattutto noto in Italia presso il pubblico colto. La fortuna di quest'opera non è del resto limitata all'Italia, come testimoniano la sua riedizione del 1975 e la traduzione spagnola del 1974.
Alcuino era un monaco proveniente da York, il centro di maggior importanza culturale nell'Inghilterra del tempo. Carlo Magno lo scelse e lo fece venire ad Aquisgrana nel 782 a fondare la scuola di palazzo. Alcuino da York era uomo di grandissima cultura e dai grandi progetti. Fu grazie a lui che si poté concepire il progetto di istituire, presso diocesi e cattedrali, delle scuole dove riprendere la trasmissione del sapere.   Nel 782 Carlo Magno chiamò ad Aquisgrana il monaco Alcuino da York, allora fulcro culturale dell'Inghilterra, per istituire la scuola di palazzo. Grazie a quest'uomo intraprendente e di notevole cultura si poté arrivare a creare scuole, per la trasmissione del sapere, presso diocesi e cattedrali.
Alla fine del 2001 la Regina di Inghilterra ha assegnato ai tre fratelli che compongono il gruppo musicale dei Bee Gees il titolo di "Comandanti dell'ordine dell'Impero Britannico". I tre veterani della musica pop sono stati inseriti nella lista d'onore che ogni fine d'anno la sovrana britannica promulga per premiare i sudditi che si sono maggiormente distinti in differenti campi di attività.   Come ogni fine d'anno, al termine del 2001 la Regina di Inghilterra ha assegnato il titolo di "Comandanti dell'ordine dell'Impero Britannico" ai sudditi che si sono più distinti in differenti campi. Per quello musicale, l'onorificenza è stata assegnata al gruppo pop dei Bee Gees.
Alla fine dell'anno si moltiplicano gli "oroscopi" dei maggiori centri di ricerca economica sul 2007. Per quanto riguarda l'Italia tutto è ancora molto incerto e si va da un estremo all'altro. In media, contro una crescita quest'anno dell'1,7-1,8%, si prevede una crescita nel 2007 intorno all'1,5%. Nell'abituale "poll of forecasters" (una dozzina delle maggiori banche mondiali) dell'Economist, per esempio, una parte assegna all'Italia nel 2007 una crescita di appena lo 0,9%, ma un'altra si spinge fino a prefigurare per l'Italia una crescita del 2%. E qui da noi un sondaggio di Eurochambers presso gli imprenditori giunge a risultati sorprendenti: la maggioranza degli imprenditori italiani pensa che il 2007 sarà meglio del 2006 (quindi con una crescita superiore all'1,7%, che è un dato ormai acquisito). Non solo. La fiducia degli imprenditori italiani è superiore a quella dei loro colleghi di Francia, Germania e Spagna.   Le previsioni per il 2007 sulla crescita economica italiana sono molto incerte: il sondaggio condotto dall'Economist tra le maggiori banche mondiali ha prodotto due stime molto diverse tra loro, lo 0,9% e il 2%, mentre quello condotto da Eurochambers tra gli imprenditori italiani rileva l'aspettativa di una crescita del Paese più alta di quella del 2006.
All'improvviso l'uomo con il nastro rosso intorno al collo mi chiamò per nome e mi chiese se lo riconoscevo. Naturalmente non lo riconoscevo, pur avendolo osservato per tutto il tempo del suo discorso. Per non dover rispondere in maniera negativa a quella domanda un po' fastidiosa, gli chiesi come gli andassero le cose. Disse che andavano abbastanza bene e in quell'istante lo riconobbi: ma certo era Kovalik.   Per non dover rispondere in maniera negativa alla domanda dell'uomo con il nastro rosso intorno al collo, che mi aveva chiamato e chiesto se lo riconoscevo - e che non riconoscevo pur avendolo osservato per tutto il suo discorso -, gli chiesi come andassero le cose. Riconobbi che era Kovalik non appena rispose che le cose andavano bene.
All'inizio del tredicesimo secolo l'Asia fu oggetto di un vero e proprio sconvolgimento politico geografico che ne mutò i confini e la struttura amministrativa: l'avvento dei Mongoli. Grazie alla guida di Temujiin, noto a tutti come Gengis Khan, un insieme eterogeneo di stirpi nomadi da tempo coinvolte in lotte per i pascoli migliori si trasformarono in una popolazione solida, compatta e omogenea il cui esercito riscosse vittorie a ripetizione costituendo un impero eccezionalmente esteso.   All'inizio del tredicesimo secolo, l'avvento dei Mongoli mutò i confini e la struttura amministrava dell'Asia grazie alla guida di Temujiin, noto come Gengis Khan, che da stirpi nomadi eterogenee e in lotta tra loro, creò una popolazione unita il cui esercito grazie a vittorie consecutive costruì un impero d'eccezionale estensione
Analizzando le classifiche settimanali dei libri più venduti, pubblicate dai maggiori quotidiani nazionali, si può ricostruire un quadro degli autori d'oltreoceano nelle librerie italiane, nell'intento di fornire un profilo un po' più articolato - per generi e autori - alla presenza genericamente rilevata di letteratura americana sul nostro mercato nazionale.   Si può restituire un quadro meno generico e meglio dettagliato, rispetto a genere e autore, dell'incidenza della letteratura americana nel mercato librario italiano, utilizzando le classifiche settimanali dei libri più venduti che sono pubblicate sui quotidiani più importanti.
Anche di Brescia non posso dir molto, perché profittai della sosta per fare un buon pranzo. Non si può biasimare un povero viaggiatore se preferisce placare prima la fame del corpo, poi quella dello spirito.   Giunto a Brescia, il viaggiatore si preoccupò innanzitutto di mangiare. A suo parere, questa condotta poteva avere una giustificazione.