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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ordinamento del lavoro alle dipendenze delle P.A.

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La Carta costituzionale pur non disciplinando il rapporto di pubblico impiego detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. Quale principio trova applicazione sia nel lavoro pubblico che in quello privato?   Il riconoscimento del diritto dei lavoratori a che siano previsti e assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria (art. 38 Cost.).
La Carta costituzionale pur non disciplinando il rapporto di pubblico impiego detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. Quale principio trova applicazione sia nel lavoro pubblico che in quello privato?   La tutela del lavoro femminile e minorile (art. 37 Cost.).
La Carta costituzionale pur non disciplinando né il rapporto di lavoro pubblico né quello privato detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. L'art. 97 della Costituzione:   Stabilisce che i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge e che nell'ordinamento di questi sono fissati le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari.
La Carta costituzionale pur non disciplinando né il rapporto di lavoro pubblico né quello privato detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. L'art. 97 della Costituzione:   Stabilisce che i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
La Carta costituzionale pur non disciplinando né il rapporto di lavoro pubblico né quello privato detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. L'art. 97, comma 3, della Costituzione:   Prevede che agli impieghi pubblici si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.
La Carta costituzionale pur non disciplinando né il rapporto di lavoro pubblico né quello privato detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. L'art. 98, comma 1, della Costituzione:   Stabilisce che i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione.
La condanna della pubblica amministrazione al risarcimento del danno derivante dalla violazione, da parte del lavoratore dipendente, degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa comporta l'applicazione nei suoi confronti, ove già non ricorrano i presupposti per l'applicazione di un'altra sanzione disciplinare (art. 55-sexies D.Lgs. 165/2001) della sospensione dal servizio:   Con privazione della retribuzione da un minimo di tre giorni.
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio.
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui.
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente.
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui.
La pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione pubblica del codice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni e delle relative sanzioni, equivale a tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro?   Si, lo prevede espressamente l'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001.
La responsabilità contabile si riferisce a qualsiasi irregolarità commessa nella riscossione o nei pagamenti o nella conservazione del denaro o dei valori della P.A. Essa:   Costituisce una sottospecie della responsabilità civile, assimilabile a quella del depositario, il quale è liberato dall'obbligo di restituzione soltanto se dimostra che la perdita è avvenuta per causa a lui non imputabile (art. 1780 c.c.).
La riforma del lavoro pubblico del 2009 vede tra i suoi capisaldi la lotta all'assenteismo e a tal fine ha disposto precisi controlli sulle assenze per malattia dei dipendenti, e in particolare con il D.M. n. 206/2009 sono state fissate le fasce orarie di reperibilità per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni. L'obbligo del rispetto di dette fasce orarie sussiste anche per le malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio?   No.
La sanzione concordemente determinata all'esito delle procedure di cui all'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001 può essere di specie diversa da quella prevista, dalla legge o dal contratto collettivo, per l'infrazione per la quale si procede?   No, e non è soggetta ad impugnazione.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 attribuisce ai dirigenti di uffici dirigenziali generali alcuni compiti e poteri. Quali dei seguenti ne è escluso?   Assumere decisioni in materia di atti normativi e adottare i relativi atti di indirizzo interpretativo.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi:   Promuovono e resistono alle liti ed hanno il potere di conciliare e di transigere, fermo restando quanto disposto dall'art. 12, comma 1, della l. n. 103/1979.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi:   Adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi:   Adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale.
L'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001 (Incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi) è stato da ultimo modificato dal D.Lgs. n. 150/2009. Quale divieto è stato introdotto dall'art. 52 del D.Lgs. n. 150/2009?   Il divieto per le amministrazioni di conferire incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni.
L'art. 55-quater (Licenziamento disciplinare) del D.Lgs. n. 165/2001 al comma 3 prevede i casi in cui il licenziamento avviene senza preavviso. Non rientra tra le ipotesi espressamente previste:   Ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio.
L'art. 57 del D.Lgs. n. 165/2001 (Pari opportunità) detta alcune disposizioni alle quale si devono attenere le amministrazioni pubbliche per garantire pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. A tal fine le amministrazioni pubbliche:   Adottano propri atti regolamentari per assicurare pari opportunità fra uomini e donne sul lavoro, conformemente alle direttive impartite dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica.
L'art. 57 del D.Lgs. n. 165/2001 (Pari opportunità) detta alcune disposizioni alle quale si devono attenere le amministrazioni pubbliche per garantire pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. A tal fine le amministrazioni pubbliche:   Possono finanziare programmi di azioni positive e l'attività dei Comitati unici di garanzia per le pari opportunità, per la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio.
Le amministrazioni pubbliche hanno l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale gli incarichi, retribuiti e non retribuiti, conferiti a soggetti privati. A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2009 sulla trasparenza e la rendicontazione delle performance quanto affermato è:   Vero, l'obbligo riguarda ogni amministrazione.
Le amministrazioni pubbliche hanno l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità ed il relativo stato di attuazione (art. 11 D.Lgs. n. 150/2009)?   Si, in apposita sezione denominata "Trasparenza, valutazione e merito".
Le amministrazioni pubbliche possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento?   Si, lo prevede espressamente l'art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001.
Le disposizioni concernenti false attestazioni o certificazioni di cui all'art. 55-quinquies del D.Lgs. n. 165/2001 costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli artt. 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. Quanto affermato costituisce corretta previsione legislativa?   Si, a seguito dell'emanazione del "Decreto Brunetta".
Le disposizioni concernenti i rapporti fra procedimento disciplinare e procedimento penale di cui all'art. 55-ter del D.Lgs. n. 165/2001 costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli artt. 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. Quanto affermato costituisce corretta previsione legislativa?   Si, a seguito dell'emanazione del "Decreto Brunetta".
Le disposizioni dettate dall'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 sulle forme e i termini del procedimento disciplinare, costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del c.c.?   Si, costituiscono norme imperative le disposizioni di cui dall'art. 55 all'art. 55-octies del suddetto D.Lgs.
Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si devono conformare ai principi elencati all'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001. Quale è un corretto principio?   Adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione.
Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si devono conformare ai principi elencati all'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001. Quale è un corretto principio?   Adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire.
Le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevino comunque eccedenze di personale, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria, sono tenute ad osservare le procedure previste dall'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 dandone immediata comunicazione:   Al Dipartimento della funzione pubblica.
Le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 165/2001 quanto affermato è corretto?   Si, è corretto.
Le pubbliche amministrazioni possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi?   No, lo vieta espressamente la legislazione vigente.